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Autore: tOkiOsa    29/03/2013    6 recensioni
Prima ff in collaborazione con un altra autrice di ff basata sul mitico anime Naruto. e ovviamente me.(Prima volta che creo una ff su un anime quindi siate clementi con me e recensite,anche per dei consigli)---Sakura Haruno un ninja medico di Konoha e amica di Naruto Uzumaki e Sai.La ragazza ha addosso una terribile maledizione In Succube...Che assume ogni notte prendendo le sembianze di un mostro semi-alato...In questa ff ci sarà un piccolo triangolo amoroso(che poi scoprite meglio di chi si tratta leggendo la ff :D)Vi auguriamo una buona lettura by:tOkiOsa la mente(PER AVER PENSATO PER PRIMA ALL'IDEA PER LA FF) e Akira12 il BRACCIO(Per la sua accurata scrittura nella ff..ma non ha fatto quasi tutti lei eheh anch'io ho fatto la mia parte a scrivere alcune cose,ho scritto anch'io...)
Genere: Drammatico, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Suigetsu, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Karin, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Naruto Shippuuden
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Ci rivedremo Sakura (capitolo 2)

 

Mi preparo ad uscire con Hinata e Ino, le mie migliori amiche.
Appena finisco di vestirmi e truccarmi, esco di casa, e le vedo sedute su una panchina ad aspettarmi.
Io, sorridendo, le abbraccio amichevolmente, era da un po’ di tempo che non le vedevo per via delle missioni.
“Fronte-spaziosa quanto ci hai messo?” mi chiede Ino, sorridendo beffarda, io le rispondo a tono.
“Ino maialino fatti un po’ gli affari tuoi” le dico scherzando, all’inizio eravamo grandi amiche, poi delle rivali e adesso la nostra amicizia è diventata più solida da quando…beh, da quando Sasuke se ne è andato via da Konoha.
Che tristezza pensare a lui, cerco di sorridere per nascondere tutti i pensieri negativi.
“Allora? Andiamo al centro commerciale?” le due annuiscono e ce ne andiamo a fare shopping.
Dopo qualche oretta, tra provare i vestiti e comprarli, ci dirigiamo verso l’uscita del centro commerciale con le borse in mano.
Mi sono comprata una maglietta nera a maniche corte, consona, un fermaglio per i capelli a forma di fiore, e dei jeans bianchi, a parer mio molto attillati, ma Ino mi ha costretta a prenderli perché mi stavano bene.
La maialina qui presente si è comprata una moltitudine di vestiti da sera, borse, trucchi, scarpe e chi ne ha, più ne metta, la maggior parte delle buste le stiamo portando io e Hinata mentre facciamo una passeggiata.
Lancio uno sguardo anche alla corvina, sembra contenta anche sotto quell’ammasso di borse, sorride amabilmente, mi chiedo come faccia a mantenere questa calma. Forse perché le basta stare in nostra compagnia. A differenza di noi, Hinata non si è comprata alcunché.
“Allora Sakura? Hai trovato il fidanzato?” per poco non faccio cadere le borse della scrofa.
“Che? Perché lo vuoi sapere?” chiedo acida, lei fa svolazzare i capelli biondi con la mano, da diva.
“Chiedevo così per conversare. L’hai trovato o no?” io abbasso lo sguardo, afflitta, se c’è una persona che ho tanto voluto come fidanzato, quello è Sasuke, ma lui non c’è più.
“No, non ho il fidanzato” le mie amiche mi guardano con fare indagatore, sapevano dei miei “problemi di cuore”, diciamo.
Sasuke è sempre stato il ragazzo che ho amato e che amo tuttora e, nonostante il tempo, i miei sentimenti per lui non cambiano di una virgola, anzi, sono sempre più forti ed intensi, non riesco proprio a dimenticarmelo.
“N-Nemmeno i-io” mi dice Hinata per consolarmi, so che è innamorata persa del baka, cioè, Naruto, e non mi sorprende che non abbia combinato qualcosa con lui. Mi dispiace per lei.
“Siamo in due allora” le dico per alleviare un po’ questo spleen che si è creato.
“Beh..se è per questo neanche io” conferma Ino, mi sorprende che sia single, insomma, è una bella ragazza e come minimo può avere chiunque ai suoi piedi. Ma un po’ mi fa sentire meglio.
“Che ne dite se ci fermiamo a mangiare all’Ichiraku ramen?” chiedo, accennando un sorriso.
Hinata e Ino annuiscono, e dopo aver fatto un kilometro, ci avviciniamo al chiosco di ramen.
Vediamo con nostra sorpresa Naruto e Sai, intenti a discutere, mentre Ichiraku e Amaye, i proprietari del chiosco, si piegano in due dalle risate, una scena bizzarra, chissà perché poi.
“NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO!! IO NON CE L’HO PICCOLO!!” urla, puntando il dito contro Sai “Il mio pene è della giusta lunghezza, non ha niente che non va!!” dice con rabbia, vedo Hinata che diventa di uno strano colore rosso, mentre Ino se la ride.
Io invece faccio cadere le borse a terra, la vena sulla fronte incomincia a pulsare frenetica e alla fine sbotto.
“NARUTO, MA NON TI VERGOGNI A PARLARE DI CERTE COSE IN PUBBLICO?!?!?” e gli mollo un destro, tanto che gli faccio uscire il sangue dal naso, Naruto atterra di un paio di metri dal chiosco.
Se lo merita, ma come gli viene in mente di dire certe sciocchezze? Che testa quadra!
“Sakura-chan, mi hai fatto male!” si lamenta il testone, asciugandosi il sangue dal naso, poi mi rivolgo a Sai, fulminandolo con lo sguardo.
“La prossima volta tocca a te!” lui mette le mani avanti e sorride sornione, come sempre.
Sento borbottare qualcosa da Naruto, tipo “Perché picchia solo me e lui mai” e lo ammutolisco con lo sguardo.
Ci mettiamo a sedere e ordiniamo il solito ramen.
Naruto voleva pagarmelo, ma io gli ho detto “Perché non lo offri a Hinata?”
Sapevo quanto Hinata fosse stracotta e lui troppo ottuso per capirlo, cercavo di dare una mano.
“Ehm, Hinata posso offrirti da mangiare? Ho due buoni da consumare, uno lo devo pur offrire a qualcuno!” e sfodera il suo solito sorriso sgargiante, Hinata arrossisce.
“Grazie N-Naruto-kun…sei g-gentile” dice timidamente. -Che carina- è la ragazza più dolce che si possa trovare.
E’ un peccato che quella zazzera bionda non capisce un fico secco.
“Perché sei rossa?” chiede la maialina alla mia destra, scrutandola con fare indagatore, vedo Hinata tossire leggermente dopo aver assaggiato il ramen.
Tutti la guardano aspettando la risposta. -Accidenti a Ino e a quella sua lingua biforcuta! Spero che non vada in catalessi da eccessiva timidezza-
“C-Credo ci s-sia del p-peperoncino nel ramen…” -Grandissima! Brava!- vedo Naruto, Ino e Sai guardare i rispettivi piatti fumanti sotto i loro nasi.
Naruto ne assaggia un po’ dal piatto di Hinata, che diventa di uno strano bordeaux. -Che testa sotto radice quadra, ma perché non mangia il suo?!-
“Si è vero! C’è del peperoncino qui!” afferma lui.
-Fiu…le è andata bene- ma penso che quel rossore sulle guance di Hinata non sia per il peperoncino…ne sono assolutamente certa!
Ayame ci guarda asciugandosi con lo straccio la guancia sudata “Scusate, deve essermi sfuggito per distrazione! In compenso, vi risarciremo il ramen, oppure basta chiederne un altro e io lo preparo!” ci dice, io scuoto la testa, sorridendo.
“No, va bene questo, non si preoccupi” lancio un’occhiata anche agli altri che fanno un cenno con la testa.
“E poi non è così male!” risponde Naruto, afferrando la ciotola e le bacchette “Pancia mia fatti capanna!!” e incomincia ad ingozzarsi sotto lo sguardo curioso di tutti, perfino Hinata rimane impressionata. -Non ho parole. Un minimo di educazione no??-
“TESTA DUPLICATA!! Smettila di ingozzarti o ti andrà tutto di traverso!!” gli dico, dandogli un pugno in testa. -che nervi!-
“(COFF) (COFF) Troppo peperoncino!” e tossisce, battendo qualche pugno sul petto - un caso perso!- penso tra me e me.
“Oh Kami, mi pizzica la gola!” -sembra che la storia del peperoncino stia prendendo sopravvento!- Mi volto verso la mia destra: Ino beve litri e litri d’acqua, è tutta rossa in viso.
“Io credo che sia molto buono” dice Sai, pacato, posando la ciotola vuota sul bancone.
Vedo Ino guardare la propria ciotola ancora piena. -no, non lo vorrà fare davvero?!- la guardo, aspettando una sua risposta.
“Allora, lo mangio tutto” io sbarrò gli occhi, incredula. -ok, Ino che mangia qualcosa contro la sua volontà è da panico! Non è che vuole compiacere a Sai? Temo proprio di si-.
“Se non lo vuoi lo mangio io!” grida Naruto, prostrando la mano verso la ciotola sua. -Che diamine, mi sta venendo addosso!!-
“NO! E’ MIA E LA MANGIO TUTTA!” urla la bionda. -Ok, uno mi sale addosso e l’altra mi urla nei timpani, e poi vengo sempre paragonata alla manesca della serie eh??-
“Fatti più in là!!” grido, spintonandolo così tanto da mandalo addosso a Hinata. -OH NO! NON SVENIRE, NON SVENIRE!!-
Hinata diventa ancora più rossa del peperoncino e…-NON POSSO CREDERCI!!! NARUTO LA STA GUARDANDO NEGLI OCCHI!! NON SVENIREEEEEEEEEEEEEEEE!!!-
Sembrano affondare l’una nell’altra, e arrossiscono leggermente entrambi. -NARUTO CHE ARROSSISCE?!?! NON CI CREDO!!-
“Perché sei arrossito Naruto-kun?” -Oh Kami, ma perché non si fa mai gli affari suoi quella stregaccia!?-
Naruto distoglie lo sguardo dalla corvina, e sorride sornione a Ino.
“Il peperoncino”- BRAVISSIMO IL TESTA QUADRA!!- urlo contenta nei miei pensieri, mi sta venendo il mal di testa a forza di pensare.
“Racchia, non mangi?” mi chiede Sai, nel suo viso ha impresso quel dannato sorriso sornione. -RACCHIA A CHI??? E SONO SEMPRE IO QUELLA CHE SBOTTA FACILMENTE?!?!- mi volto con un moto lento e inquietante, sopra la mia testa le nuvole nere e qualche fulmine.
“Si, problemi forse?” chiedo assottigliando le palpebre, occhi minacciosi, lui allarga il sorrisetto.
“Chiedevo. Vorrà dire che ne prenderò un po’ dalla bellezza qui presente…ovviamente se vuole” -COME??!?! PERCHE’ IO RACCHIA E LEI BELLEZZA!?!?!- vedo Ino arrossire leggermente e accennare con la testa, segno che le andava bene.
Io batto i pugni sul tavolo, dalla mie orecchie non esce altro che fumo per il nervosismo.
“Sakura-chan?” mi chiede il baka.
“E’ il peperoncino” ormai era diventata la scusa del momento, anche se ero solo stressata.
Respiro profondamente, cercando di riprendere la calma.
“E-Era tutto buono” asserisce Hinata con timore, finendo il piatto e pulendosi la bocca rosea con il tovagliolo, delicatamente.
“Bene! Sono contenta che avete gradito!” dice Ayame, sorridente come sempre.
Io guardo il mio piatto pieno, specchiandomi.
Non so perché ma non ho così fame….sarà che ieri sera ho…ucciso un uomo.
Sto pensando ancora alla mia situazione: da quando quella donna mi ha scagliato la maledizione non faccio altro che preoccuparmi. Ormai è una settima che ho acquistato questo potere, ma non mi piace per niente questa storia.
Potrei diventare un pericolo per i miei amici. Devo stare alla larga da loro quando il sole cala e fa spazio al buoi.
Per ora non sento quella voce rimbombare nella mia testa, ma devo stare comunque attenta: non si sa mai che il mio potere prenda forma anche di giorno. Spero proprio di no.
Guardo i miei amici: pare che Hinata stia conversando con Naruto…o meglio, lui parla e lei ascolta e annuisce.
Poi mi volto verso Sai ed Ino, sembra che si stiano dando da fare. Si vede che si piacciono e sono contenta per loro.
Io sembro essere il terzo incomodo, anzi, sono il terzo incomodo.
Se solo Sasuke fosse rimasto qui a Konoha magari non lo sarei…un attimo: perché sto pensando a lui?
Forse perché sono stanca di vivere senza di lui.
Mi sento…incompleta.
“uh?” sento una presenza nei paraggi, non so cosa sia, mi volto di scatto per controllare.
Vedo tre persone vestite di nero camminare a passo spedito, incappucciati fino alla radice del capello. -chi sono?- mi chiedo.
Poi uno di loro si volta per guardare nella mia direzione e…-No, non è possibile… Non può essere vero!-.
“Sasuke..” dico in un sussurro, sento un pugno nello stomaco e il cuore battere forte, frenetico.
Sono stupita, felice e triste allo stesso momento. Mi alzo di scatto, la bocca semi-aperta e gli occhi sgranati, lo guardo andarsene via.
“Sakura-chan? Che cosa c’è?” mi chiede Naruto, ma io non gli do ascolto e guardo nella direzione intrapresa da quei tre.
Giuro che mi è sembrato di aver visto Sasuke-kun, ma non è possibile, era andato via da Konoha tre anni fa, non può essere ritornato!
Devo controllare più da vicino.
“Scusate ragazzi, ma ho delle cose urgenti da sbrigare. Ci vediamo presto!” poso i soldi sul bancone, frettolosamente, e incomincio a correre velocemente, pensando a quel volto che si era appena girato per guardarmi.
Se fosse stato davvero lui…non l’avrei mai più lasciato andare via.
Riesco a vederlo da lontano, anche se ho gli occhi annebbiati dalle lacrime.
“SASUKE!!!” sento il respiro affannarsi di più, ma non mi arrendo e scatto più velocemente di prima.
Sento la speranza in me farsi viva, lo vedo ancora, anche se molto lontano, e non smetto di stargli dietro.
Devo vederlo, devo sentire la sua voce, devo parlargli, devo raccontargli tante cose!
Urlo e corro continuamente tra le strade di Konoha, ma sembra non raggiungerlo mai, come nei sogni.
Come nella vita reale dopotutto.
“SASUKEEEEEEEE!!!” squarcio nelle vie isolate, come un eco.
Mi sento stanca, sto correndo da chissà quanto tempo sotto quei pochi raggi del sole.
Forse saranno ore, ma il mio unico pensiero è lui, Sasuke, e non mi stancherò mai di corrergli dietro.
Per le persone che amiamo si fa questo ed altro.
Ad un tratto vedo le tre figure misteriose svanire nel nulla e sento un groppo alla gola.
Mi fermo di colpo.
Gli occhi sgranati, le lacrime scendono numerose, il cuore batte frenetico, il respiro irregolare.
Sono stanca, è vero, e delusa per averlo lasciato andare di nuovo.
“Li ho persi di vista. Come ho potuto lasciarglielo fare?!” sento la rabbia incrementarsi e colpisco il muro accanto a me, lasciandogli una lieve crepa.
Sono a corto di chakra, ma lo troverò, costi quel costi!
“Che ci fa una bella ragazza come te tutta sola?” sussulto per lo spavento e mi volto verso quella voce dalle note maliziose.
“Poverina, piange, il tuo bel visino si rovinerà” dice un altro, sono in quattro in tutto, io ho già capito le loro intenzioni.
“State lontani da me!” dico arrabbiata, asciugandomi le lacrime con il braccio.
Non mi prendono sul serio, e si guardano a vicenda: quegli sguardi provocatori e quei ghigni maliziosi mi spaventano ancora di più, non sono a mio agio. Si avvicinano verso di me, io indietreggio.
“Vogliamo solo divertirci un po’”
“Già” mi sto facendo dominare dalla paura e sbatto la schiena contro il muro. - Un vicolo cieco!- non ci voleva proprio, sono nei guai.
“Facci vedere che cos’hai li sotto!” sono ad un passo da me, sento le lacrime scivolare via come niente, sto andando nel panico.
“Andate via!! Non voglio!” uno mi tappa la bocca, avvicinandosi pericolosamente al mio viso, io lo guardo con timore, il suoi occhi mi terrorizzano.
Non posso nemmeno difendermi, non ho più energie!
Gli mordo la mano, conficcando i denti nella sua carne e mi libero dalla sua morsa, cercando di correre il più lontano possibile, ma una mano mi stringe saldamente il polso, impedendomi la fuga.
“Dove credi di andare?!” mi tira uno schiaffo sulla faccia, molto forte, tanto che rimane il segno.
Mi accascio a terra, il cuore pompa più del normale, sono nel panico più abissale sapendo le loro intenzioni.
“Vi prego, l-lasciatemi andare” sussurro, il nodo alla gola dalle lacrime, uno dei quattro mi sbatte contro al muro, violentemente, e incomincia a premere il suo corpo contro il mio, da non notare l’erezione nei suoi pantaloni, che schifo.
“Adoro le monelle come te, sono quelle che mi eccitano di più” ormai sono in trappola e nessuno verrà a salvarmi.
“AIUTO!!! AIUTATEMI VI PREGO!!” incomincio a gridare in preda alla paura, ma questo mi sorride maliziosamente.
“Non fare la preziosa e lasciati andare!” e mi bacia viscidamente, sento la sua lingua conficcarsi prepotentemente dentro la mia bocca, le sue mani esplorano il mio corpo, sento che sto per vomitare e non faccio altro che piangere e impaurirmi di più.
Poi, sento una terza mano toccarmi il seno, chiudendola a coppa, mi sento schifata da ciò ed ho una paura che tremo tutta.
Iniziano a spogliarmi, strappandomi letteralmente i vestiti, molto presto mi avrebbero violentata, contro la mia volontà.
Mi sento così indifesa e spaventata, non faccio altro che chiedere aiuto e implorare quei tipi di lasciarmi andare, ma niente, sono spacciata.
“E’ davvero sexy questa donna!” voglio solo andarmene via.
“Basta, vi scongiuro” ormai mi manca anche la voce, perché non c’è mai nessuno pronto a salvarti quando si è in pericolo?
Penso a Sasuke, quel volto che si era girato per guardarmi, speravo venisse a salvarmi, quei maniaci depravati mi toccano dappertutto e commentano ogni mia forma. Litigano per scegliere chi sarà il primo a violentarmi, mentre mi spingono contro il muro ruvido, la guancia mi si sta graffiando.
Uno mi sussurra all’orecchio, calcando per bene le parole “Preparati, perché farò molto male” io sgrano gli occhi, mordendomi il labbro inferiore, mi sto agitando troppo, voglio andarmene via!
“Se fossi in voi, la lascerei in pace” sgrano gli occhi inumiditi dalla lacrime.
Quella voce, pacata e algida, lo già sentita…
“Sasuke…” sento la speranza farsi strada e guardo nella direzione dove si trova il tizio incappucciato che ho visto prima:  è lui, Sasuke Uchiha!
“Chi sei?” chiede uno dei loschi tizi, minaccioso, vedo la figura vestita in nero avvicinarsi lentamente.
“Ho detto: Lasciatela andare. Se non volete farvi male” Sasuke è venuto a salvarmi! Sono così felice e preoccupata che gli facciano del male.
“Vattene via ragazzino!” il ragazzo si ferma, scrutandoli uno ad uno, impassibile, e sfodera la sua katana con moto lento.
“State incominciando a stancarmi” e come un fulmine, si scaglia addosso ai quattro, accompagnato dalla sua katana che prende elettricità fino alla punta della lama. Li infilza tutti e quattro in un batter d’occhio. Questi si accasciano a terra appena fodera la spada.
Io rimango pietrifica, impressionata. Lui si volta verso di me, mi accorgo in quel momento di essere rimasta quasi nuda, e cerco di coprirmi, senza mai smettere di guardarlo negli occhi, tremando.
“Sasuke…” lo vedo avvicinarsi a me, mentre io mi calo giù inginocchio. Lui si accoccola alla mia stessa altezza, io lo guardo negli occhi.
E’ proprio lui, moro, occhi color pece, pelle diafana... quanto tempo è passato.
“Tieni” mi porge il suo mantello nero per coprirmi, penso che sia stata una cosa dolce da parte sua.
“Sasuke, sei tornato” dico tremante, incominciando a piangere dalla gioia, ancora non mi sembra vero che sia qui con me, dopo così tanto tempo.
“Sakura, se riesci a vedermi vuol dire che sei un demone anche tu” io sbarro gli occhi, esterrefatta.
“Come fai a-”
“Sono un demone anch’io. Solo chi è un demone può vedermi e quei tizi mi hanno visto perché ormai è quasi notte” da quel discorso capisco tutto, non è possibile: Sasuke è diventato un demone. Anche lui ha la mia stessa maledizione. Non ci posso credere.
“Devo andare. Ci rivedremo molto presto…Sakura” e sparisce come un lampo, dandomi un’ultima occhiata.
“Aspetta!” rimango con la mano in aria, dove era lui poco fa. Ancora mi sembra un sogno averlo rincontrato ancora una volta, quello era veramente Sasuke? Mi sembra così diverso dall’ultima volta che l’ho visto.
Ripenso alle sue parole, ha detto che ci rivedremo.
Appoggio la mano al petto, batte come un tamburo.
Da quanto tempo non lo sentivo così? Troppo.
Mi alzo, coprendomi più nelle spalle, devo affrettarmi prima che diventi un demone.
Mi dirigo a casa, sorridendo per aver visto ancora una volta Sasuke-kun.

   
 
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