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Autore: Yasha 26    30/03/2013    12 recensioni
- I-io non capisco ma… come puoi essere Inu-chan? Eri un cane! Eri morto! E ora sei un ragazzo con delle strane orecchie e… sei vivo! - esclamò sconcertata.
- Veramente non sono né un ragazzo, in quanto il mio corpo non è umano, né vivo, in quanto sono morto! Quello che vedi è un corpo creato dalla mia anima. E per favore, chiamami InuYasha e non Inu-chan. Grazie! - precisò il ragazzo.
- Ma allora… cosa sei Inu-chan? -
- Non chiamarmi cagnolino ti ho detto, stupida femmina umana! – latrò infuriato il ragazzo.
- Stupida a chi? Come osi? - rispose Kagome inviperita e dimenticando quasi completamente lo scenario macabro alle sue spalle.
- Oso eccome, se non vuoi fare la fine di quella lì! - ribatté InuYasha, indicando la donna decapitata dietro di loro.
Quando la ragazza ritornò in sé, guardando quel corpo mutilato, la domanda fatta precedentemente al suo strambo interlocutore le rimbombò forte più che mai nella testa.
- InuYasha, mi dici cosa sei? - chiese ancora una volta con sguardo turbato.
- Io sono un Inugami, Kagome. E da oggi sarò il “tuo’’ Inugami e tu la mia Inugami-mochi, padrona! –
STORIA IN REVISIONE
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Mamma, sono tornata!-    disse Kagome entrando in casa
-Ben tornata tesoro! Ehi ma quello? E cosa hai fatto ai vestiti?-     chiese la madre indicando il cane bianco alle spalle della figlia e guardando i vestiti sporchi di schizzi di sangue
-Ah…ehm…è fango, sì fango rosso! Sai al parco stanno sistemando alcune piante e stanno usando proprio del terriccio rosso, quello argilloso sai?-       spiegò nervosa la ragazza sperando che la madre non facesse altre domande
-E lui? L’hai trovato al parco?-
-Sì…l’ho incontrato che cercava dal cibo, e dato che è molto affettuoso ho pensato di portarlo qui. Mamma posso tenerlo?-
-Se il nonno non ha nulla in contrario non vedo perché no. Vieni qui piccolo!-      lo chiamò la signora chinandosi
-Woof woof-    InuYasha corse verso la mamma di Kagome per  adempiere al suo ruolo di cane affettuoso e ubbidiente
-Ho sentito abbaiare , ma chi…… un cane?-     domandò Sota, il fratello minore di Kagome affacciatosi alla porta della cucina
-Sì fratellino. Se il nonno dice sì sarà il nostro cane!-   
-Waaaaahhhhhh è magnifico!!! Adoro i cani! Ehi ma come faremo con Buyo? I cani e i gatti non vanno d’accordo!-      chiese Sota pensando al loro gatto
-Tranquillo Sota, non lo toccherà neanche con un dito…vero Inu-chan?-
Un ringhio sommesso si udì dopo le parole appena pronunciate da Kagome
“””maledetta umana! Quando torno al mio aspetto ma la paghi!”””     pensò il povero inugami nel riudire quel nomignolo tanto odiato
-Inu-chan? Sì mi piace! E’ un bel nome per un cane!-      esordì felice il fratellino della ragazza
-Ehi ma cosa è tutta questa confusione?-      disse una voce anziana alle spalle di Kagome
-Oh nonno, sei qui! Guarda quanto è carino questo cane! Ti prego lo possiamo tenere?-    chiese la ragazza supplichevole
-Un cane???-       l’anziano sacerdote si chinò leggermente per guardare il cane negli occhi. Era uno sguardo strano, indagatorio.
“””non mi piace come mi guarda questo vecchio. Che abbia capito che non sono un vero cane? In fin dei conti è un sacerdote”””    si disse InuYasha
L’anziano lo fissò a lungo…molto a lungo, tanto da insospettire i familiari, soprattutto Kagome.
-Nonno tutto bene? Perchè lo fissi così?-    domandò la nipote facendo lo stesso pensiero del suo inugami
-Niente Kagome! Se lo tieni a freno puoi tenerlo!-     rispose solamente il nonno avviandosi silenzioso verso la cucina
-Evviva ha detto di sì sorellina! Abbiamo un cane! Sei felice Inu-chan?-     chiese Sota guardando l’animale
-Woof-    rispose scodinzolante InuYasha
Ma sia nella mente di Kagome che in quella dell’inugami , il forte dubbio che l’anziano nonno di lei sospettasse qualcosa si fece forte.
Ma se immaginava quale fosse la vera natura di quel cane, perché acconsentire a tenerlo?
InuYasha non si seppe dare una risposta.
-Andiamo InuYasha, sali in camera mia. Io devo farmi un bagno e togliermi questo sangue di dosso!-      bisbigliò la ragazza, appena gli altri ritornarono in cucina, e salendo in camera
-Maledetta! Perché hai detto agli altri di chiamarmi Inu-chan e adesso in loro assenza mi chiami InuYasha? Lo sai che lo odio!-         
-Oh ma guarda, anche in versione canina parli?-      fece notare Kagome stupita
-Certo stupida! Non sono un vero cane! E rispondi alla domanda!-       disse ritornando al suo aspetto di ragazzo con le orecchie canine
-Uffa InuYasha quanto sei pesante! Se ti presento con lo stesso nome sia in forma di cane che in forma umana non pensi possano nascere dei dubbi?-
-E dovevi per forza scegliere quel ridicolo nome, brutta stupida!-
-Non chiamarmi stupida!-
-Ti chiamo come mi pare!-
-Cretino!-
-Scema!-
-Ottuso!-
-Stupida!-
-Basta mi hai stancata! Ora vado a lavarmi dato che mi hai sporcata da capo a piedi col sangue di quella squilibrata della tua padrona!-               disse Kagome avviandosi verso il bagno e lasciando lì come uno stoccafisso il ragazzo
-Eh no mocciosa! Tu ora vai dalla tua famiglia e mi cambi il nome, capito!-               ordinò l’inugami precipitandosi dietro Kagome ed entrando in bagno
-Ahhhhh ma che fai? Non vedi che mi sto spogliando maniaco?-            urlò la ragazza mezza nuda tirandogli in testa la bottiglia dello shampoo e coprendosi con l’asciugamano
-Ahi!!  Ma che accidenti fai? Sapessi che mi importa di vederti nuda! Non mi fai né caldo né freddo! Ora rispondimi! Cambierai il mio nome?-             ringhiò furioso lui
-Va bene va bene ho capito! Esci subito adesso!-      si arrese Kagome roteando gli occhi, sperando che almeno così si togliesse dai piedi
-Bene! Ora va meglio!-      disse vittorioso uscendo dal bagno
“Uffa ma in che guaio mi sono andata a cacciare? Forse mi sono sbagliata prima quando ero felice di avere un amico. Mi sa che questa convivenza sarà pesante! E’ così scontroso!”    pensò Kagome immergendosi nell’acqua della vasca e rilassando la tensione accumulata durante quella strana giornata.
 
Finito il bagno, ritornò nella sua stanza, trovandovi il fratello che giocava col nuovo arrivato
-Sota che ci fai qua?-
-Giocavo con Inu-chan sorellina! E’ un cane dolcissimo!-
“” Già come no! Se conoscessi il suo vero carattere non lo diresti!””   disse tra sé e sé la ragazza
-Ragazzi venite la cena è pronta!-    chiamò la madre dalle scale
-Che bello! C’è l’oden! Amo l’oden! Oden oden oden!-     esultò Kagome di fronte il suo piatto preferito
-Woof woof-    il cane richiamò l’attenzione di tutti
-Povero piccolo deve avere fame! Kagome prendi una ciotola per Inu-chan!-    le chiese la madre
Ad ogni Inu-chan che sentiva…InuYasha veniva trafitto da scariche di odio per la sua padrona.
Non di rado quella sera, avrebbe voluto saltarle al collo e reciderle la giugulare.
“””se non fosse per il bene che ti ho voluto quando ero un cane ti avrei già uccisa, stupida ragazzina umana!”””   così pensando fissò la ragazza, che, come se avesse capito ciò che gli passava per la testa, gli fece un gran sorriso per poi chinarsi sulla sua testa e baciarlo, dicendogli
-Ti voglio bene Inu-chan! Scusa!-   
Perché gli sorrideva ora? Lui voleva ucciderla e lei invece gli baciava la testa scusandosi e dicendo di volergli bene!
Che stramba ragazza però!
 
Dopo cena Kagome e InuYasha ritornarono nella camera di lei
-Bene InuYasha, io vado a dormire! Buona notte!-     disse infilandosi sotto le coperte
-Ehi e io dove dormo?-     chiese l’inugami ancora sotto forma di cane
-Sei un cane no? Dormi per terra come tutti i cani!-
-Il fatto di essere un cane non vuol dire che non mi piaccia dormire sul morbido!-     e così dicendo saltò sul letto della ragazza acciambellandosi accanto a lei
-Ehi ma che fai? Mica vorrai dormire sul letto con me?-      chiese Kagome sconcertata
In fin dei conti non era più un vero cane. Anzi, assumeva la forma umana di un ragazzo anche, e per lei era sintomo di estremo imbarazzo
-Sta calma Kagome! Rimarrò in forma di animale! Non agitarti tanto! E poi te l’ho detto, non sei il mio tipo!-
-Brutto……va bene fai come ti pare stupido!-    urlò la ragazza girandosi e dandogli le spalle
 
La notte passò tranquilla per Kagome. Un po’ meno per InuYasha, perso nei suoi pensieri.
Un attimo prima era un cane poi, per colpa di una pazza, si ritrovava ad essere un inugami.
Faceva pensieri più articolati rispetto all’animale che era, e aveva diversi poteri.
Ora era un essere sovrannaturale, quasi demoniaco, che doveva proteggere quella ragazza, che tanto amava rincorrere per il parco.
L’unico essere umano che avesse pianto per lui, l’unica umana che lo coccolava con affetto, l’unica che lo prendeva in braccio quando attraversavano la strada per paura che lo investissero.
Sì, lui era affezionato a quella piccola umana, e l’avrebbe sempre protetta!
 
Il giorno dopo, InuYasha seguì la sua padrona a scuola.
Fu la giornata più noiosa della sua vita! Le lezioni erano tediose all’invero simile!
Tutto il giorno era stato dietro il professore di turno facendogli degli scherzi per passare il tempo.
Spostava la loro sedia prima che si sedessero. Faceva sparire la penna dalla cattedra, facendola ricomparire sul davanzale della finestra. Faceva cadere il libro prima che il professore lo prendesse per leggerlo.
Tutte cose che irritavano Kagome, che lanciava sguardi di sbieco ad ogni scherzo del giovane.
Finalmente il suono della campanella segnava la fine di quella tortura!
 
-Ma quanto sono noiose queste lezioni Kagome! Come le sopporti?-      chiese l’inugami che camminava di fianco a lei per i corridoi
-A me piace studiare. Non le trovo così noiose come dici. E la prossima volta non fare quegli scherzi ai prof capito? Potrebbero insospettirsi!-
-Uffa va bene padrona!........... Noiosa!-          sussurrò sotto voce l’ultima frase
-Ti ho sentito sai?-    fece notare la ragazza. InuYasha stava per risponderle quando fu interrotto
-Higurashi! Ehi bellezza che ne dici di uscire stasera? Ci andiamo a prendere qualcosa al locale di un mio amico ti va?-      chiese un ragazzo alto dai lunghi capelli neri raccolti in una coda di cavallo
-No grazie Koga! Ogni giorno mi fai sempre la stessa domanda!-
-E tu mi dai sempre la stessa risposta! E dai che ti costa? Sono sicuro che ci divertiremo!-    
-Ho detto no, non insistere! E poi hai la fidanzata no? Porta lei a quel locale!-
-Ma con lei non posso “divertirmi” come invece potrei fare con te! Dai non fare la preziosa!-    disse prendendole una mano
-Ti ho detto di no! E poi per chi mi hai scambiata? Non sono quel genere di ragazza io!-     urlò Kagome cercando di liberarsi dalla sua presa
-A scuola si vocifera il contrario! -
InuYasha, che fino a quel momento era rimasto in disparte, vedendo afferrare la ragazza per la mano contro la sua volontà, decise che era il caso che quel tizio lasciasse la presa e si togliesse di torno.
Gli bastò toccargli il braccio con cui teneva Kagome, e all’improvviso il ragazzo cominciò ad urlare di dolore.
Koga sentiva il braccio in fiamme, come se gli stessero dando fuoco, infatti così era!
InuYasha infastidito da quel contatto troppo confidenziale con la sua padrona, gli ustionò il braccio con un semplice tocco.
Kagome assistette incredula alla scena, non sapeva che l’inugami potesse tanto.
La pelle del braccio di Koga fumava, tanto era bruciata. Il ragazzo corse subito via per dirigersi in infermeria probabilmente.
-InuYasha ma cosa è successo?-
-Tzs…nulla! Gli ho solo bruciacchiato qualche pelo del braccio tutto qui!-
-Ma la sua pelle fumava!-
-Meglio! Così impara a toccarti senza il tuo permesso!-     rispose infine InuYasha
Kagome gli fu molto grata del gesto premuroso
-Ti ringrazio InuYasha!-       gli disse dolcemente
-Dovere! Ora andiamo a casa padrona!-
Così dicendo si avviarono verso l’uscita quando…
-Higurashi!-
-Oh no… eccole!-      disse lei voltandosi verso la voce che la chiamava…le solite quattro streghe le si avvicinarono
-Higurashi, hai messo una buona parola per noi col professore Naraku per il compito di storia di domani come ti avevamo chiesto, non è vero? Altrimenti sono guai!-       le chiese la prima dal nome Ayumi
-Vi ho già detto che sono nessuno per chiedergli una cosa del genere! Smettetela di insinuare sempre che ci vado a letto!-       rispose Kagome stanca delle voci che quelle quattro mettevano sempre in giro
-Se non fosse così ci spieghi perché un tipo tanto severo come lui, che punisce quasi tutti i suoi studenti, con te è sempre un agnellino sorridente e ti dà sempre il massimo dei voti?-     domandò un’altra, Miyu
-Perché studio! Non gli ho mai dato modo di farmi punire! Seguo con attenzione le sue lezioni e rispondo correttamente alle sue domande sia in classe che nelle verifiche! Non è severo con me perché non gli ho mai dato motivo per esserlo! Perché non studiate invece di rompere le scatole a me?!-          disse Kagome  provocandole, lanciando uno sguardo d’intesa al suo inugami. Adesso ne avremo visto delle belle!
-Ma come ti permetti di risponderci così? Cos’è….. non ne prendi abbastanza?-          replicò Eri avvicinandosi di più a Kagome per colpirla
InuYasha, da dietro, le tirò una ciocca di capelli arrestando il suo cammino.
-Ahi! Chi accidenti di voi tre mi ha tirato i capelli? Sei stato tu vero Miyu?-     Eri si rivolse a Miyu essendo lei  quella che le stava dietro
-Io? Ma che dici! Non mi permetterei mai!-     negò Miyu
-Allora è stata una di voi due, Ayumi…Kaname….chi di voi?-      chiese l’amica furiosa
-Ma noi eravamo lontane come avremmo potuto? Forse è stata una tua impressione!-       provò a discolparsi Kaname che non aveva ancora aperto bocca
-E’ strano però….comunque….Higurashi tornando a noi….-        non finì la frase che all’improvviso si sentì scivolar via la gonna, restando in slip….che era rosa con stampate delle fragole sorridenti, scatenando le risate di tutti i presenti che ancora si apprestavano ad uscire dall’istituto
Eri imbarazzata fino alle punte dei capelli, si risollevò subito la gonna.
-Sai avevo anche io avevo delle mutandine simili……quando avevo cinque anni!-     dichiarò Kagome per prenderla in giro
-Sta zitta stupida! Come osi prendere in giro la nostra amica?-       disse Ayumi avvicinandosi minacciosa
InuYasha pensò di “infondere” un po’ di coraggio alla sua padrona…fare scherzi del genere non sarebbe servito a molto, ci vogliono maniere più drastiche.
Si concentrò…. era la prima volta che lo faceva, e lasciando diventare il suo corpo inconsistente come una nuvola, entrò dentro il corpo di Kagome, per manovrarne tutti i movimenti.
Appena Ayumi sollevò il braccio per dare uno schiaffo a Kagome, lui, sempre nel corpo della padrona, afferrò con forza la mano di quell’ arpia, stringendola come se volesse romperla in mille pezzettini.
Le ragazze osservavano Kagome incredule per quel gesto.
-Se provi ancora ad alzare un dito su di lei, giuro che ti spezzo tutte le ossa delle mani! Sono stato chiaro? E la cosa vale anche per voi!-           minacciò furioso l’inugami, con la voce di Kagome, guardando anche le altre tre, rimaste sconcertate da tale cambiamento e da simili frasi
-Ma che…che ti prende Higurashi? Non ti sei mai difesa! Ora parli anche in terza persona? Sei impazzita? Lasciami mi fai male!-          chiese Ayumi, cercando di liberarsi
-Te lo ripeto, non avvicinatevi più! O la prossima volta non sarò così clemente da limitarmi a stringerti un polso, perché te lo spezzerò! Hai capito stupida mocciosa? O devo ripeterlo?-        ribadì stringendo ancora più forte il polso della ragazza
-S…sì sì è chiaro! Abbiamo capito! Ce ne andiamo subito!-      rispose Kaname che già si stava defilando insieme alle amiche
L’inugami aspettò anche la risposta di Ayumi, di cui stava ancora stritolando la mano.
-Ok va bene! Non ti disturbiamo più! Ma ora lasciami, mi stai spezzando la mano!-      piagnucolò Ayumi spaventata
-Bene vedo che ci siamo capiti!-      e così le lasciò la mano
Ayumi cominciò a massaggiarsi il polso per far ritornare il sangue in circolo fino alla punta delle dita, diventate blu a causa della forte stretta che ne aveva fermato l’affluenza.
InuYasha mentre osservava le ragazze andar via, pensò ad un ultimo giochino.
Tramite la psicocinesi di cui era dotato, intrecciò i lacci delle scarpe delle ragazze, che rovinarono irrimediabilmente per terra a faccia in giù.
Soddisfatto del suo operato uscì finalmente dal corpo della padrona.
-Ecco fatto Kagome! Da adesso quelle imbecilli non ti disturberanno più!-         disse vittorioso l’inugami
Kagome rimase ferma qualche istante, immobile a guardare il vuoto.
-Ehi, tutto bene?-      chiese InuYasha sventolandogli una mano davanti gli occhi
-Tu…tu….tuuu…….SEI UN IDIOTA INUYASHAAAAAAA! Ma che ti è saltato in mente di manovrarmi così? Senza neanche avvisarmi! E’ stata una sensazione orribile! Sentivo il mio corpo bruciare! Accidenti a te non farlo mai più!-        sbottò la ragazza scioccata dalle sensazioni orribili provate durante la possessione
-Ma….ehi tu! Che bel modo di ringraziare hai! Ti aiuto con quello tizie e invece di dire grazie mi chiami idiota? Brutta stupida!-               sbraitò offeso InuYasha
-Grazie un corno! Non hai idea di quello che si prova! Sembrava mi stessero dando fuoco dall’interno! Pensavo sarei morta per autocombustione! Ho ancora il petto che mi brucia!-                rispose furiosa la ragazza massaggiandosi il petto
-Da…davvero? Ti ha fatto questo effetto? Beh ma scusa io come potevo saperlo? E poi è la prima volta che lo faccio! Potresti cercare di essere più comprensiva!-         disse lui abbassando le orecchie come un cane dopo il rimprovero del suo padrone
Kagome, anche se arrabbiata, si intenerì a quel gesto.
-Mmmmh, va bene lascia stare andiamo a casa ora! Ho bisogno di un bagno freddo!-    
-Ok-                rispose l’inugami,  dispiaciuto per quello che era accaduto. Lui non immagina una cosa del genere. Dentro il corpo di Kagome lui non aveva avvertito nulla se non una gran pace.
 
Stavano camminando silenziosamente verso il tempio, quando Kagome si fermò.
-InuYasha?-
-Eh?-
-Grazie-        disse voltandosi verso di lui e sorridendogli
-Scusami, non volevo!-       rispose lui colpevole
-Lascia stare! Tu volevi solo aiutarmi, sono io che mi sono arrabbiata, scusa!-       quella frase alleggerì di molto l’animo turbato del ragazzo
-Senti, facciamo una corsa fino al tempio? Vediamo chi arriva prima? E’ tanto che non corro col mio adorato Inu-chan!-          chiese sorridente Kagome
-Non chiamarmi Inu-chan dannata! Quante volte devo dirtelo?-               abbaiò seccato l’inugami trasformandosi in cane
-Oh quante storie! Dai andiamo!-     disse correndo seguita dal suo fedele amico
Ovviamente vinse InuYasha, come si poteva pensare il contrario?
 
Il giorno dopo Kagome non andò a scuola, aveva la febbre altissima. Forse dovuta proprio alla possessione del suo inugami.
Per tre giorni non riuscì nemmeno ad alzarsi dal letto.
InuYasha si sentiva terribilmente in colpa.
-Kagome come ti senti oggi?-       le chiese il cane saltando sul letto della padrona
-Sto meglio InuYasha, grazie!-
-Perdonami padrona! E’ colpa mia se stai male!-
-Non ti preoccupare InuYasha! E’ solo un po’ di febbre…passerà! Non potevi conoscere gli effetti della possessione demoniaca su un corpo umano!-       disse la ragazza rassicurandolo accarezzandogli la testa
-E’ strano però…forse è dovuto al fatto che hai poteri spirituali Kagome!-      ipotizzò lui
-Che cosa avrei io?-
-Hai dei poteri spirituali Kagome…non lo sapevi? Hai pur sempre discendenza sacerdotale nelle vene! Comunque, credo che il tuo potere rifiutasse il mio cercando di neutralizzarlo. Ed ecco il perché della sensazione di bruciore e delle febbre! Però è strano, perché io dentro al tuo corpo stavo benissimo…non mi sentivo rifiutato, anzi..-       spiegò InuYasha, intento ancora a godersi le coccole della padrona
-Quindi mi stai dicendo che il mio potere avrebbe contrastato il tuo? Eppure tu non hai sentito alcun fastidio! Come è possibile?-
-Credo che inconsciamente cercassi di proteggermi per non purificare la mia parte maligna. Sono pur sempre uno spirito vendicativo Kagome, anche se in tua presenza non ho mai avvertito la voglia di fare azioni violente tipiche di un inugami-
-Meglio , vuol dire che questo potere, che neppure sapevo di avere, ti tiene a freno InuYasha! Ne sono felice!-      disse la ragazza stendendosi più comoda e tirandosi dietro il cane sotto le coperte
-Ehi ma che fai? Mi stai strozzando!-               si lamentò lui sentendosi tirare per il collo
-Non corri certo il rischio di morire no? Dai stai buono e dormi Inu-chan!-             così dicendo lo abbracciò forte addormentandosi
-Non chiamarmi Inu-chan strega!-      ma la ragazza era già nel mondo sei sogni per sentirlo
“””e meno male che le prime volte che dormivo con lei era tutta imbarazzata! Strana ragazza! Avrà ancora la febbre forse?”””        pensò guardando la ragazza che dormiva tranquillamente
“””che buon profumo che hai Kagome! Mi dà tanta tranquillità!”””     e si accoccolò meglio tra le sue braccia, ascoltando il suo respiro regolare, ed il battito ipnotizzante del suo cuore.
Dopo una settimana passata insonne a pensare come era cambiata la sua vita,  finalmente InuYasha dormiva sereno, cullato dall’abbraccio affettuoso della sua padrona.
 
Il risveglio di Kagome non fu molto piacevole.
Appena sveglia sentì che qualcosa la bloccava e la teneva ferma, e stava un po’ scomoda.
Sentiva però una piacevole sensazione di tepore.
Aprendo gli occhi quasi non le venne un infarto…InuYasha era tornato nella sua forma normale di inugami, e la teneva abbracciata per la vita.
Era stesa quasi totalmente sul suo corpo, e riusciva a sentire la forma del corpo del ragazzo sotto il proprio.
Si sentì così  imbarazzata da sentirsi bruciare come il giorno in cui lui entrò nel suo corpo per la possessione.
Ricordava di essersi addormenta abbracciata al suo cane, niente di male in questo, pensò. Ma non immaginava che InuYasha potesse riprendere il suo aspetto e tenerla stretta a quel modo!
Voleva alzarsi ma non ci riusciva, era più forte di lei.
I battiti impazziti del suo cuore arrivarono all’udito sensibile del giovane, risvegliandolo.
Appena aperti i suoi occhi dorati, trovò Kagome che lo fissava. Aveva le guance tutte rosse.
-Kagome stai male? Ti è risalita la febbre? Sei tutta rossa!-      le domandò premuroso l’inugami
Lei come risvegliatasi, scattò subito in piedi gridando che stava bene per poi fiondarsi in bagno.
“””ma che mi prende accidenti! Invece di arrabbiarmi per l’assurda posizione in cui ci trovavamo, mi blocco e mi imbarazzo pure! Kagome sei una stupida! Avresti dovuto tirargli uno schiaffo per averti abbracciata in quel modo mentre dormivi! Stupida, stupida!”””
 
Nell’altra stanza invece, InuYasha si chiedeva come mai fosse ritornato al suo aspetto.
Si era addormentato in forma di cane e ora si trovava in sembianze normali.
Sentiva su di sé ancora il calore della ragazza.
Che strana sensazione si ritrovò a pensare toccandosi il petto nel punto in cui era poggiata la testa di Kagome.
 
Di sensazioni del genere ne avrebbe provate altre in compagnia della ragazza, perché quella non sarebbe stata l’unica volta che avrebbero dormito l’uno tra le braccia dell’altro.
 
Dalla finestra della camera di Kagome, qualcuno aveva assistito alla scena, chiedendosi se riferire o meno al proprio “capo” l’accaduto…


 
 
 
 
 
 
Nuovo capitolino sulla storia del nostro adorabile Inu-chan ^_^ 
Quanto deve essere carino in forma di cane ^_^
Io lo immagino così ^_^  
https://www.cibocanigatti.it/cani/cani-taglia-grande/akita-inu-carattere_NG1.jpg          un Akita Inu bianco ovviamente ^_^
 
 
Questa invece in versione classica da InuYasha,( ma molto sexy *__* ) dopo che ha tagliato la testa alla vecchia padrona ^_^
 http://25.media.tumblr.com/tumblr_m8zvomEHSJ1rttub1o1_1280.jpg    
 
 
E in questa, versione invece da cane demoniaco….aspetto che prenderà durante il combattimento contro……..diciamo “ qualcuno ^_^  eheheheheh
http://fc07.deviantart.net/fs70/i/2012/201/3/e/inugami_by_azany-d57xd0g.jpg           credo renda bene l’idea di un inugami inferocito no?  ^_^
 
baci baci e grazie a tutti per le belle recensioni ^_^
al prossimo capitolo… Faby <3 <3 <3 <3 
   
 
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