Fanfic su artisti musicali > Oasis
Segui la storia  |       
Autore: Windofchange    30/03/2013    2 recensioni
A volte la vita non ti chiede il permesso, decide lei e basta, anche se tu non sei d'accordo. Entra senza bussare e cambia tutte le carte in tavola, carte sconosciute con le quali i fratelli Gallagher non hanno mai giocato...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Gallagher, Noel Gallagher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2.       Quando tutto cambia


 
NOEL


 
Nonostante il medico gli avesse detto di non precipitarsi in ospedale, Noel si era già alzato per prepararsi ad uscire.
Non gli importava che fino alle 9 non potesse vedere sua madre, avrebbe aspettato fuori ma almeno sarebbe stato lì vicino a lei. Che poi non aveva mai capito a che cazzo servivano gli orari di visita negli ospedali, cioè se uno alle sei del mattino vuole andare a trovare qualcuno che non sta bene non può? Ma che cazzo di regola è??
-Amore,  vuoi che vengo con te?- chiese Sarah visibilmente agitata.
Anche per lei il risveglio non era stato dei migliori. Voleva bene a sua suocera, una donna forte che aveva cresciuto tre figli da sola e che nonostante il successo planetario dei figli non si era mai montata la testa.
- No tesoro tu stai a casa coi bambini, io ho già chiamato Paul, anche lui sta andando là quindi non sarò da solo-
La mano di Noel tremava mentre si allacciava la cintura dei pantaloni e Sarah se ne accorse. Si alzò dal letto e lo abbracciò. – Amore stai tranquillo, vedrai che si riprenderà in fretta-
-Speriamo- fu la risposta del cantante. Non era mai stato un tipo molto espansivo, specialmente quando qualcosa lo preoccupava. Preferiva di gran lunga tenersi tutto dentro e sfogarsi attraverso le sue canzoni.
Finì di vestirsi, andò in bagno giusto per darsi una lavata e in meno di cinque minuti era pronto. Torno in camera per prendere il portafoglio che aveva dimenticato sul comodino.
-Ma Liam lo sa?-chiese lei con un filo di voce, lo sguardo basso come se avesse paura di fare una domanda sbagliata al momento sbagliato.
Noel era ancora girato di schiena, con il portafoglio tra le mani. Non si mosse, ma dopo qualche secondo disse -Non ne ho idea-.
-Noel, per favore, chiamatelo, dopotutto è sua madre-
-Magari l’ha già chiamato Paul, o sicuramente l’ospedale, di certo non sarò io ad avvertirlo, non sono mica il suo cazzo di segretario- si girò a guardare la moglie, con uno sguardo infastidito ed irritato allo stesso tempo. Non capiva perché gli facesse ancora certe domande, lo sapeva che da più di tre anni a questa parte c’erano stati ben pochi contatti tra i due, quindi certe domande non avevano senso. Lo facevano solo incazzare.
 
Prese il giubbotto dall’attaccapanni. -Io vado- disse baciandola sulla guancia -ci vediamo dopo se vieni lì. Per il momento non dire nulla ai bambini, almeno finché non ci dicono nulla di più preciso ok? E cerca di dormire qualche ora almeno tu- La sua espressione si era addolcita, mentre le accarezzava i capelli.
-Ok, tranquillo- lo abbracciò -chiamami se hai bisogno-. Noel uscì, prese il telefono e chiamò Paul.
 -Ehi, sei già lì?-
-No sto andando adesso, mi metto le scarpe ed esco di casa tu?-
-Sono appena uscito, ci vediamo lì tra dieci minuti? -
-D’accordo-
 
 
LIAM
 
Nicole si avvicinò con cautela, mordicchiandogli l’orecchio. Con l’altra mano gli accarezzava il petto, ma Liam sembrava dormire beatamente senza accorgersi di nulla. Erano le nove, ma per Liam potevano essere si e no le cinque del mattino talmente aveva sonno. Era sempre così quando faceva nottata in giro per locali, anche se raramente in vita sua si era alzato dopo le dieci del mattino.
-Ehi Liam- gli sussurrò dolcemente -svegliati dai, io tra un po’ devo uscire, poi è tutta la mattina che ti suona il telefono-
Aprì a fatica un occhio, la luce era fastidiosissima, ma le effusioni di Nicole cominciavano a fargli effetto.
Si girò verso di lei e l’abbraccio -Ciao gattina, vieni qui- le sue mani percorrevano il  corpo ancora tonico della moglie, ma una presa decisa sul suo polso lo bloccò. -No, no, non c’è tempo adesso, devo prepararmi e uscire, se ti ricordi abbiamo dei figli e devono andare a scuola, mica posso poltrire tutto il giorno come te!- disse alzandosi di scatto dal letto.

Il telefono di Liam squillò di nuovo.
-Cazzo Liam rispondi a quel dannato telefono prima che lo sbatta fuori dalla finestra-.
Notò che aveva dormito con i jeans addosso e che il suo cellulare si trovava ancora in tasca. Forse il numero che lo stava chiamando era quello che aveva già tentato di chiamarlo ieri notte.
-Pronto- rispose il cantante.
-Buongiorno, sono il dottor Heller del GS Hospital. Volevamo informala che sua madre è stata ricoverata qui questa notte a causa di un malore, avevo già tentato di chiamarla prima per avvisarla. Adesso è sotto controllo nel reparto di rianimazione-.
 
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Oasis / Vai alla pagina dell'autore: Windofchange