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Autore: smarties89    31/03/2013    4 recensioni
Christine e Slash sono amici da quando hanno 15 anni. La vita li porterà a perdersi di vista e ritrovarsi più volte negli anni, facendogli comprendere che la loro amicizia non si è mai sopita. Che poi, è sempre stata davvero solo amicizia?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ok, dove andiamo a prendere ‘sta macchina fotografica?”

 

“Steven, andremo in un grande magazzino che vende roba elettronica, no??? Cazzo, non ci vuole un genio!”

 

“Ma non abbiamo molti soldi…”

 

“Andiamo a vedere quanto costano, poi decidiamo cosa fare…”

 

I due ragazzi entrarono in un grande magazzino e iniziarono a guardare i prezzi delle macchine fotografiche; ma tutti erano davvero troppo alti per le loro finanze e quindi uscirono scoraggiati.

Iniziarono a vagare, per poi finire davanti a un negozio di cose usate che mostrava in vetrina una bellissima macchina fotografica.

 

“E’ perfetta, Saul!”

 

“Sì, Steve, ma magari non funziona…”

 

“Entriamo a chiedere!”

 

Il commesso gliela mostrò e gli disse che era un’ottima macchina fotografica praticamente nuova, dato che il precedente proprietario l’aveva venduta proprio perché la usava sporadicamente. Contrattando un po’ sul prezzo, dato che anche quello sforava, alla fine riuscirono a comprare il fatidico regalo per Christine.

Soddisfatti del loro acquisto, i due ragazzi si recarono nel piccolo parco che c’era dietro la loro scuola, dove andavano sempre a farsi le canne con i loro compagni. Steven aveva un po’ di erba e perciò si misero lì su una panchina a sfumacchiare e parlare tra loro.

 

“Ehi Saul, hai mai pensato a Christine come…diciamo…qualcosa di più di un’amica?”

 

“Intendi a scoparmela?”

 

“Sì, anche…”

 

“Beh, non posso negare che sia carina…che abbia le curve al posto giusto…ma è una verginella, Steve, e una così vorrebbe sicuro qualche storia seria e cagate del genere. Molto meglio Melissa che si fa scopare senza complicazioni…”

 

“Uff, io ho bisogno di scopare…Lucy mi ha liquidato…”

 

“Ci credi, la trattavi di merda…non stai pensando a portarti a letto Chris, vero?”

 

“Non saprei…”

 

“Adler, giuro che se lo fai ti taglio l’uccello…siamo amici con lei, non la devi toccare…”

 

“Uff, lo so lo so…senti, ho fame…hai ancora dei soldi?”

 

“Sì, qualcosina…andiamo a prenderci un hamburger e poi andiamo a prendere Chris?”

 

“Andata!”

 

Così, dopo aver comprato un hamburger farcito di qualsiasi cosa, i due andarono a prendere Christine.

La ragazza li aspettava guardando fuori dalla finestra e, appena li vide, corse fuori; i due la squadrarono da capo a piedi, dato che era davvero carina con quel vestitino nero, gli anfibi e il giubbotto di jeans.

 

“Ehi, ragazzi! Che c’è, sto male vestita così?”

 

“Male?? Bimba, sei splendida!” le disse Saul abbracciandola e rimanendo colpito dal suo profumo che quella sera era diverso dal solito…era un misto di vaniglia e qualcosa più fresco.

 

La osservò mentre abbracciava Steven e ripensò al precedente discorso con Steven: non aveva mai visto Chris come qualcosa di diverso da un’amica…e nemmeno doveva farlo da quel momento, dato che non voleva rovinare la loro amicizia.

Dopo i saluti, si avviarono verso un piccolo pub che stava in fondo alla loro strada; Steven e Saul erano degli habitué, là dentro, ma Chris era la prima volta che ci andava.

I suoi genitori la tenevano molto in gabbia, e ovviamente non erano felici della sua amicizia con quei due capelloni rockettari; quella sera, nonostante le promesse di tornare a casa presto, i genitori di Chris non erano tornati, lasciandole solamente un biglietto di auguri sul frigo. Lei, a sua volta, ne aveva lasciato uno con scritto che usciva con delle compagne di scuola.

Per fortuna c’erano Steven e Saul, altrimenti il suo compleanno sarebbe stato davvero orribile.

Si sedettero a un piccolo tavolino e, quando arrivò la cameriera, una tipa tutta tette che i ragazzi squadrarono senza il minimo di pudore, Chris si trovò in difficoltà sul cosa ordinare.

 

“Bimba, devi bere qualcosa di alcolico, dobbiamo festeggiare!” disse Steven.

 

“Ma io berrei anche una coca…”

 

“Ma che coca…baby, tre birre grandi, grazie!” ordinò Saul  per tutti.

 

Appena arrivarono le birre, Steven mise sul tavolo il pacco regalo per Chris.

 

“Chris, questo è il nostro regalo di compleanno!”

 

La mora si aprì in un sorriso radioso. “Per me? Ragazzi, ma non dovevate!!”

 

“Aprilo, dai!” la incoraggiò Saul.

 

La ragazza scartò con foga il pacchetto e le si illuminarono gli occhi quando vide la macchina fotografica.

 

“Ragazzi, è bellissima! Cavolo, la mia è scassatissima, me ne serviva proprio una nuova!”

 

“Altrimenti chi ci fa le foto quando facciamo i concerti?” scherzò Saul.

 

“D’ora in avanti sarai la nostra fotografa ufficiale!” aggiunse Steven.

 

“Cavolo, chissà quanto l’avete pagata…”

 

“E’ usata, ma ci hanno assicurata che è stata usata pochissimo…”

 

“Si vede, Saul, è in ottime condizioni! Dio, grazie mille, voglio collaudarla subito!”

 

La ragazza si alzò e iniziò a fare foto ai due amici, che si misero a fare smorfie e posizioni una più sciocca dell’altra.

Quando si fece tardi, Chris disse che doveva tornare a casa; mantenendo una certa distanza di sicurezza da casa sua, salutò quei suoi amici speciali e così buoni con lei per il regalo e per averle fatto passare uno dei migliori compleanni della sua vita.

 

La ragazza entrò in casa canticchiando, raggiungendo la cucina dove sentiva i suoi parlare; spuntò sulla porta  e fece una foto di sorpresa.

 

“E quella macchina fotografica dove l’hai presa?”

 

“Me l’hanno regalata le mie amiche, mamma…”

 

“Quelle con cui sei uscita stasera?” Chris annuì ancora.

 

“Scusaci tesoro se siamo tornati tardi…ma abbiamo avuto un contrattempo…” disse suo padre.

 

“Che è successo?” Chris aveva notato le espressioni serie dei suoi e si stava allarmando.

 

“Christine, tuo padre è stato promosso al lavoro…”

 

“Beh, è una buona notizia, no?”

 

“Sì, sì certo, tesoro…però…”

 

“Però cosa? Papà, parla…”

 

“Sono stato trasferito…dobbiamo trasferirci a San Francisco.”

 

“Cosa?” Christine sbarrò gli occhi a quella notizia così inaspettata.

 

“Purtroppo sì…partiamo fra due settimane, tesoro…” aggiunse sua madre.

 

La ragazza si sedette su una sedia, sull’orlo delle lacrime.

 

“Dovrò lasciare la scuola…i miei amici…”

 

“Ci dispiace tanto…” disse sua madre.

 

“Non voglio andare via di qui…finalmente dopo tanto tempo ho trovato degli amici sinceri…per favore, mamma…”

 

“Non abbiamo scelta, Christine, mi dispiace. Ora vai a letto, è tardi, e domani c’è scuola.”

 

Senza aggiungere una parola, la ragazza si chiuse in camera sbattendo la porta; si buttò sul letto ancora vestita, con sempre in mano la sua macchina fotografica. Non voleva lasciare Steven e Saul…quei due matti che le avevano reso la vita migliore.

Si mise a piangere, accoccolandosi sul letto; solo alle prime luci dell’alba cadde in un sonno breve e tormentato.



Ciaoooo a tutti!!! Vorrei solo ringraziare le meraviglie che hanno recensito e che hanno messo la storia tra le seguite :D Spero abbiate gradito anche questo capitolo :) Ancora Buona Pasqua, un bacione!

  
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