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Autore: LeggiStorie    03/04/2013    0 recensioni
E non importa quante volte ti sei sentita fuori posto, o inadatta, quante volte hai avuto la voglia di andartene lontano, quante volte hai pensato di non farcela. Non importa più! Certe volte importano solo le volte in cui hai avuto la forza di rialzarti, alzare la testa e continuare a camminare a testa alta, importano le volte che nonostante tutto andasse nel verso sbagliato hai trovato un motivo per vivere. Non sempre il vissero felice e contenti è come quello delle favole. Non sempre va come uno ci si aspetta. Certe volte va diversamente, certe volte va anche meglio.
Agire è vivere, esistere!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Prima di farvi leggere il capitolo, volevo dire che prenderò alcuni pezzi da New moon, come è successo anche nell'altro mio racconto. Lo so, sono fissata con quel libro più che con tutti gli altri. Mi piace troppo! *.* Spero vi piaccia e non vi dispiaccia della "presa in prestito".
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Sono al college da una settimana ormai, seguo le lezioni, vado a mensa per pranzo, torno in camera a studiare, mangio un panino per cena e mi metto a dormire. Questo è più o meno quello che faccio ogni giorno da quando sono quì. Non ho mai incontrato Edward nemmeno per sbaglio. Questo college sembra enorme abbastanza da ospitare entrambi. Ho sentito Alice e Rose più spesso di quanto mi sarei aspettata, ci manchiamo, e credo sia normale. Siamo amiche da quando siamo nate praticamente e non ci siamo mai allontanate per più di una settimana. Questo periodo senza di loro, senza Edward, senza i miei amici e senza i miei genitori, sono certa, mi sembrerà infinito. Sto tornando nella mia stanza dopo l'ultima, estenuante lezione della giornata. E, non volendo, con la mente torno a una settimana fa. Quella sera, forse, l'ultimo pezzetto del mio cuore si è rotto completamente.
INIZIO FLASHBACK
Sono a casa da un paio d'ore ormai. L'ho lasciato andare. Glielo dovevo, almeno questo. Dovevo lasciarlo andare perchè non avrei potuto sostenere quel "non sguardo" tanto a lungo. L'ho lasciato andare perchè so di non meritarlo, so che non merito una persona così buona. L'ho lasciato andare perhè so che merita di più di una che lo riduce come l'avevo ridotto io. Mi sentivo malissimo. Forse più male di quando ero andata da lui con il cuore a pezzi, pregandolo di perdonarmi, o almeno di lasciarmi spiegare. Ero a pezzi il doppio perchè avevo visto il suo dolore, la sua tristezza.
"Ehi Bella, ciao.." Rose ed Alice entrano nella mia stanza, con un sorriso che scema appena notano il mio sguardo. Segno che la chiacchierata con il mio ormai ex fidanzato non era andata bene.
"Ciao.." sussurro a malapena. Usando un tono tanto basso che a mala pena mi sentirono.
"Non è andata bene vero?" chiese Alice cauta.
"No.." risposi io scoppiando a piangere.
Il tempo di un battito di ciglia e le mie due migliori amiche mi stritolavano tra le loro braccia, accarezzandomi la schiena, i capelli, le guance. Cercando, per quanto potevano, di asciugare le mie lacrime. Che invece sembravano scorrere a fiumi e aumentare ad ogni lacrima asciugata. Lore ne asciugavano una, dai miei occhi ne vadevano cento.
"Oh Bella, passera, ti prometto che passerà.." mi sussurrò Rose dolce.
Restammo in questa posizione per un tempo indefinito. Mi sentivo in qualche modo protetta. Non bene, non intera, non sana. Ma almeno protetta. Sapevo che loro le avrei avute per sempre, che non le avrei deluse mai. E questo un pò mi rassicurava.
"Sei pronta per domani?" chiese Rose per cambiare discorso.
Adoravo Rose per questo: sapeva cambiare discorso facilmente, sapeva sdeviare discorsi scomodi, portandomi in conversazioni superficiali. Non era superficiale lei, solo che era il suo modo di aiutarmi e questo lo apprezzai più di quanto diedi a vedere.
"Si io..ho finito di preparare le valige ieri sera. I scatoloni con la mia roba arriveranno tra un paio di settimane al campus!" risposi con un mezzo sorriso.
"Bello no? Hai guardato la tua stanza? Dove sei? In una singola? Oh non dirmi una doppia, sai che rottura se ti capita una compagna antipatica.." disse Alice allegra.
Risi un pò. Giusto per non deludere e smorzare l'entusiasmo di Alice.
"Si Alice.." risposi ridendo "ho controllato e sono in una singola. Voi quando partite?" chiesi.
"Domani" risposero entrambe.
"Infatti.." continuò Alice "noi stasera ci vediamo con gli altri. Perchè non vieni? Ci divertiamo.." concluse entusiasta.
Uscire con gli altri mmm..non sembrava una gran cosa. A dire il vero ultimamente niente mi sembrava una gran cosa. Però non avrei rivisto le mie due migliori amiche per un pò. Forse mi sarebbe servita una serata con gli altri. E poi anche Emm mi sarebbe mancato, e Jazz. Forse si, forse dovevo andare..
"Ma si certo, ci divertiamo!" risposi con poco, pochissimo entusiasmo.
Mi preparai velocemente indossando un jens stretto, un maglioncino leggero abbastanza largo, forse più grande di qualche taglia e le mie vans nere ai piedi. Legai i capelli in una coda alta e scesi velocemente di sotto, trovando le mie amiche a chiacchierare con mia madre. Non volevo origliare, io..non lo so. Feci comunque poco rumere e si..mi misi ad origliare.
"Sono certa che è stato un brutto colpo vero Renèe?" chiese Alice con voce triste.
"Bruttissimo" sospirò mia madre.
"Raccontaci Renèe perfavore, cosa fa quando non è con noi?"
Ci fu un momento di silenzio, interrotto solo dai loro respiri e dai battitti del mio cuore che, ero certa, sentivo solo io.
"Non mi sono mai sentita così impotente. Non è normale. Non è come quando ci si lascia, ma come quando muore qualcuno." rispose con voce spenta.
Si, era come se qualcuno fosse morto. Come se fossi morta io. Era stato molto peggio che perdere l'amore più vero, cosa che, da sola, era sufficiente a uccidere. Avevo perso un futuro, una famiglia, la vita che avevo scelto..
Decisi di fare un pò di rumore per far capire a tutte che stavo entrando in salotto. Cambiarono subito discorso.
"Allora divertitevi ragaze. Bella tesoro.." disse mia madre avvicinandosi a me "ti sveglio domani mattina. Ti accompagnamo io e papò in aereoporto ok?" concluse scoccandomi un bacio sulla fronte.
"Si certo mamma.." risposi sorridendo. "Andiamo ragazze?"
"Si andiamo".
Prendemmo la mia macchina, cosa che ad Alice non andò giù, e in meno di venti minuti eravamo davanti all'Underground. Dall'altra parte della strada: il pub di Luke. Come avevo fatto ad essere così scema? Era ovvio che sarebbero venuti quì quella maledetta sera. Era il loro Pub. 
"Ehi Bella tutto ok?" chiese Alice.
"Si si, entriamo?"
"Si andiamo."
Stavamo per raggiungere Emm e Jazz al tavolo ma prima che loro potessero vederci mi accorsi della terza persona seduta al loro fianco. Edward se ne stava seduto, con le spalle curve e gli occhi triste, di fronte ai suoi due amici. Dovevo pensarci che poteva esserci anche lui. Erano i suoi migliori amici. Ma io non potevo. Non potevo fargli questo, no, non potevo rovinargli questa serata. Mi avrebbe odiato, forse, più di quanto gia non facesse. E io di certo non potevo permettermelo.
"Ehi, ehi ragazze aspettate.." bloccai le mie due amiche prima che arrivassero al tavolo e prima che i ragazzi si accorgessero di noi "sentite io me ne torna a casa ok? Non..non mi va di..Non posso!" sussurrai.
"Ma dai Bella, non ci vederemo per chissà quanto tempo, siediti con noi ti prego" mi chiese Alice con voce dolce.
Feci cenno alle mie amiche di guardare al tavolo.
"Oh..noi..scusa Bella non sapevamo che sarebbe venuto!" disse Rose mortificata.
"No, non preoccupatevi, solo che..io..non posso fargli questo. Non ora. Ha diritto di passare una serata con i suoi amici senza che la mia presenza lo intossichi.."
"ma Bella che dici tu.." provò Alice ma non la lasciai finire.
"No Alice, io ho già fatto troppo. Io non voglio che lui mi odi. Non lo merita. Non merita niente di tutto quello che io gli ho fatto passare. Divertitevi, noi ci vediamo domano ok?"
Vidi Alice abbassare lo sguardo e asciugarsi velocemente una lacrima che era sfuggita al suo controllo, così senza pensarci due volte l'abbracciai forte.
"Ehi, Ehi Alice guardami.." dissi e lei lo fece "questo non è un'addio ok? Noi avremmo così tanto tempo per stare insieme che alla fine non mi sopporterai più" risi per abbassare la tensione "ci vediamo domani prima che io parta ok? E ci salutiamo per bene. Un'arrivederci.."
"Ma non un'addio.." concluse Rose per me.
"No, non un'addio!"
Salutai le mie amiche con la promessa che ci saremmo riviste l'indomani. Tornai a casa e mi misi a dormire. Ovviamente non dormii bene ma la mattina dopo, come promesso, prima di partire andai dalle mie due migliori amiche. Poi presi il volo più importante della mia vita.
FINE FLASBACK
Questo ritorno al passato mi aveva portata dentro la mia stanza, sul mio letto, senza che io mi ricordassi di aver percorso la strada. Quella sera studiai un pò e poi mi misi a dormire. O almeno ci provai. L'indomani sarebbe iniziato il mio primo fine settimana nel campus. Per una come me, che ama leggere e starsene davanti al cammino voleva dire una sola cosa: l'inferno!
  
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