Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: malik_hugme    04/04/2013    0 recensioni
27 dicembre.
Una data da dimenticare.
27 dicembre.
La mia vita cambiò
27 dicembre.
Forse l'errore più bello della mia vita.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
4. Bad boy?
 
Mi svegliai da sola quella mattina, andai in bagno per sistemarmi e quando fu pronta uscii subito di casa, mi sarei fermata in uno Starbucks, arrivata ordinai un frappuccino, stavo per sputare tutto quando vidi Zayn con ragazzi che non conoscevo, in teoria non si giudica dall’ apparenza, ma quelli non mi sembravano proprio a posto, Zayn era bello come sempre ma come sempre anche stronzo, si avvicinò e si sedette di fronte a me
–Ue-  disse lui con strafottenza
–Ciao- risposi semplicemente per non fargli capire che c’ero rimasta male per ieri,
-Come va’?- chiese lui
–Bene, almeno, finche non c’eri- risposi a tono
 –Eheehe calma ragazzina, non è ora di andare a scuola?- chiese lui, lo fulminai con gli occhi,
-No, mancano dieci minuti e poi andiamo nella stessa scuola- dissi calma
 –Bhe come ti pare a e se devi venire ancora a casa nostra, assicurati che io non ci sia- disse con arroganza
–Tranquillo, non ti calcolerei comunque- detto questo uscii e mi diressi verso scuola-.
 
Vidi Harry  
–Hey- dissi
–Oh ciao come mai qui?
 -Sto andando a scuola – risposi                       
  –Ahahahah già che stupido, cos’hai, sembri incazzata-
  -Niente, c’è chi si diverte a rompere i coglioni di mattina- dissi io con superficialità
 –Zayn?- chiese, annuii,
 -Non lo sopporto è così arrogante-
 -Ahahahah si hai ragione, aspetta di conoscerlo, è simpatico- disse  lui  
–Non credo proprio! Ora vado ci vediamo dopo ciao!- dissi, ricambiò.
 
Vidi Emily e la salutai,  
-Ciao Honey- disse lei, sembrava felice,
 -Hey, che hai, sembri felice?- chiesi io
 –Felice io? Pff che dici-
 -Hai un sorriso che ti arriva fino alle orecchie ahahah-
 -Ah…- lei arrossii,  
-Louis?- chiesi
 –Siii *-*- disse ritornando a sorridere,
-Come fai a saperlo scusa?-
 –Ieri pomeriggio sembravate mangiarvi con gli occhi!- risposi
 –Bhe che è successo?- chiesi  
–Mi ha baciata, ieri sera e ci siamo messi assieme, sono felicissima- disse la ragazza con gli occhi sognanti
 –Sono felice per te!-
 –Eh invece, te che hai, sembri scocciata- chiese, sospirai,
-Zayn, non lo sopporto è uno stronzo!- disse quasi urlando
 –Deve imparare a conoscerti! Anche con me ha fatto così! Dopo però si è sistemato tutto!- annuii, suonò la campanella, non avevo ancora visto Debby.
 
Entrammo in classe.
 –Ciao Honey, ciao Emily!- disse Debby
salutammo e iniziammo a parlare del più e del meno, gli dissi che mia mamma non era mai a casa, loro si guardarono e mi chiesero
 –Se vuoi oggi puoi restare a cena dai ragazzi…- chiese Emily,
 -Bhe non so… c’è anche Zayn e non so se…-  non riuscii a finire la frase che Debby disse –Tranquilla! Ora è stronzo perché vuole farsi notare! Non cagarlo, vedrai che sarà più gentile!- io annuii e dissi  
–Dai okkey-.
 
Le sei ore passarono molto lentamente e appena suonò la campanella ci fiondammo fuori dalla classe, sistemammo i libri negli armadietti che oggi ci avevano assegnato e uscimmo.
Ci mettemmo su un muretto ad aspettare gli altri, arrivarono dopo dieci minuti e stranamente c’era anche Zayn, li salutammo, Louis diede un bacio a stampo a Emily che diventò rossa,
 -Allora oggi che si fa?- chiese Liam
– Andiamo a mangiare da qualche parte- disse Emily, Liam poi le disse
–Ma poi vai a casa dei nostri genitori o resti da noi?- da quanto avevo capito Emily viveva a casa con i suoi genitori ma a volte andava dal fratello, che per uno strano motivo viveva con gli amici,
 -Hem… rimango a cena da voi, poi vado a casa- disse lei
 -Okkey- rispose il fratello, Harry guardando Debby disse
-E voi due? Rimanete a cena da noi?-
-Anche no!- disse Zayn guardandomi,
 -Anche si- risposi, lui sbuffò e Niall mi disse di lasciarlo perdere, come faccio a lasciar perdere un ragazzo così maledettamente figo ma anche maledettamente stronzo?
Non riuscivo a darmi una risposta.
 
-Andiamo a mangiare??-chiese Niall con occhi da cucciolo
–Aahahhaha si tranquillo ora andiamo disse Debby,
-Zayn tu vieni con noi?-chiese Harry
 –Si arrivo- rispose lui.
Andammo in una panineria e dopo che finimmo di mangiare, ci avviammo verso casa.
Sembravamo dei pazzi, urlavamo per strada e saltellavamo stile Heidi di qua e di la, ahahahah.
Ero sulla soglia della porta e stavo entrando dopo Emily che aveva in mano le chiavi, quando sentii qualcuno che mi butto in avanti, non feci a tempo a mettere le mani davanti a me che caddi, l’ultima cosa che ricordo è lo spigolo del mobile avvicinarsi sempre di più, poi niente, buio.
 
Aprii gli occhi lentamente e vidi due occhi scuri contornati da lunghe ciglia che mi fissavano incerti, quando misi a fuoco la persona che era seduta sul letto di fianco a me mi accorsi che era Zayn.
Penso che abbia fatto una faccia strana  perché lui abbozzò un sorriso.
In un momento mi ricordai tutto e capii che lui non era li per volontà, ma solo perché era stato lui a farmi cadere.
-Sto bene, puoi anche andare- dissi abbassando lo sguardo.
-Se volessi rimanere?Magari perché mi dispiace di averti spinto?- chiese lui osservandomi meglio.
-Non dire cazzate, sei qui solo perché ti hanno obbligato gli altri, io non ti interesso minimamente, non ti interessa nessuno! Ti interessa solo il tuo aspetto! Non fare il falso buonista! Con me non funziona!- gli dissi seccata.
 
Si allontanò di scatto e disse
–Non mi interessa solo del mio aspetto cazzo! Mi dispiaceva davvero averti fatta cadere! Secondo te se non mi interessasse completamente di te mi sarei fermato qui quando tutti sono usciti a divertirsi? Sarei rimasto qui vicino a te per tre lunghissime ore? Ora vai a fanculo e tornatene a casa, non sai neanche apprezzare le cose che le persone fanno per te!-  a queste parole lo giuro, rimasi spiazzata, mi dispiaceva avergli detto quelle cose, forse è sbagliato giudicare dall’apparenza.
 
Lo guardai andare e sbattere la porta per poi scendere veloce le scale ed uscire di casa.
Cazzo, che stupida sono stata, mi alzai dal letto, la testa non mi faceva più cosi male, vidi un post-it sul comodino vicino al letto cono scritto un numero telefonico e la firma di Zayn, mi feci ancora più schifo.
 
Davvero Zayn si era interessato di sua spontanea volontà? Per quanto potesse essere vero, non riuscivo a crederci, insomma, stiamo parlando dello stesso ragazzo che in un po’ di occasioni si è dimostrato immaturo, stronzo e arrogante.
Che confusione.
Rimisi insieme i pensieri, presi il post-it con il numero di Zayn, lo infilai in tasca e uscii dalla camera, che mi accorsi solo in quel momento, fosse di Zayn.
Sospirai ripensando al mio comportamento e contemporaneamente scesi le scale rapida.
Mi diressi verso la porta di ingresso, presi il cappotto e uscii.
 
Camminavo lenta, ero diretta alla stazione, non sarei riuscita a tornare a casa a piedi.
I minuti passavano e mi accorsi che io per quella strada non c’ero mai passata.
Forse perché era buio, forse era perché c’era un po’ di nebbia, ma ero sempre più convinta di avere sbagliato strada.
Camminavo sempre più veloce, mi sentivo osservata, iniziai ad agitarmi e ad allungare il passo e a guardarmi ogni cinque secondi dietro le spalle.
Sarà stata la sesta volta in cui mi giravo per vedere dietro di me quando vidi una sagoma illuminata solo dai lampioni che avanzava molto lentamente verso di me.
Il cuore mi salì in gola.
Iniziai a correre, poi cercai il mio cellulare nelle tasche del capotto, ma non c’era.
Presi a correre più forte cercando di aumentare la distanza tra me e il probabile uomo.
 
Vidi una cabina telefonica in lontananza, mi girai un momento e non vidi più l’ombra, forse l’ho scampata, pensai.
Corsi forte verso l’unica fonte di salvezza.
Entrai e mi accorsi di non essere una rubrica telefonica e che quindi il telefono era inutilizzabile, poi però mi ricordai di Zayn e del suo post-it.
 
Non avevo il coraggio di chiedergli di aiutarmi dopo il mio comportamento, ma vidi oltre il vetro della cabina la sagoma  riapparire e mi decisi a digitare il numero.
Era libero.
Il mio fiato diventava sempre più corto e il mio cuore batteva sempre più forte man mano che la sagoma si avvicinava.
Non rispondeva nessuno.
Intanto la sagoma iniziava a prendere forma.
Mi iniziarono a tremare le mani mente cercavo di digitare il numero.
Era ancora libero.
Il mio cuore stava per esplodere.
Il mio sguardo era fisso sulla sagoma ormai evidente di un uomo che avanzava verso di me.
 
Una voce roca interruppe il mio stato di shock.
-Pronto?- disse la voce leggermente metallica di Zayn.
Non rispondevo non sapevo cosa dire.
-pronto?!- insistette.
Avevo paura che potesse chiudere la chiamata quindi mi decisi a “parlare”.
-Aiuto- dissi a voce bassa.
-Chi è?- chiese lui.
-Sono Ho-honey- dissi con voce tremolante.
-Honey? Non voglio parlare con…- non lo lasciai finire.
-Zayn aiuto! Sono fuori casa c’è qualcuno che mi sta inseguendo!- dissi in panico.
-Cosa?- chiese lui incredulo.
-Zayn aiuto!- dissi con il fiato corto e con le lacrime che mi rigavano gli occhi per la troppa agitazione.
L’uomo barcollava, questo mi faceva guadagnare dei secondi.
 
-Dove sei?- chiese lui agitato.
-Non lo so!- urlai esasperata,
-Guardati intorno- disse lui deciso.
Alzai lo sguardo verso destra e vidi un cartello con scritto qualcosa che non riuscivo bene a leggere.
-Sono in una cabina, vicino a me c’è un cartello con scritto “High School 3km”- dissi io frettolosamente.
I miei occhi intanto seguivano l’uomo barcollante che era ormai a 20m.
“Ok, Honey ho capito dove se, stai calma, esci dalla cabina e nasconditi, sarò li il prima possibile - disse lui.
Il mio cuore stava per esplodere, l’asma si faceva sentire.
Feci come disse.
Uscii lentamente dalla cabina e mi nascosi dietro l’albero che era a qualche passo lontano.
Mi infilai in un cespuglio, cercando di non fare rumore.
 
Il mio respiro corto e pesante si sentiva e cercai di coprirmi la bocca con le mani.
Attraverso dello spazio fra le foglie tenevo sotto d’occhio l’uomo di cui ora potevo sentire i passi.
Sussultai quando improvvisamente cadde facendo frantumare in mille pezzi la bottiglia di vino che aveva tra le mani.
-EII- urlò lui.
Mi allontanai leggermente d’impulso.
-So che sei qqqqquiii- Disse cercando di alzarsi.
Quando ci riuscì iniziò a camminare verso di me più velocemente, non so cosa deve avermi tradito, forse il rumore che facevo spostandomi tra le foglie, forse il mio respiro, ma resta di fatto che quando l’uomo era a solo un metro di distanza e riuscivo a intravedere il suo viso si fermò di colpo.
 
Ero sicura.
Mi aveva visto,  mi si gelò il sangue, il mio cuore batteva come se volesse uscire dal petto, i miei occhi si spalancarono e in un momento, mi diedi la spinta necessaria per uscire, ma non bastò perché l’uomo si gettò su di me facendomi cadere e in quel momento non capii se tutto quello era un incubo o era la realtà, mi si irrigidì il corpo e mi ritrovai sdraiata a pancia in su con l’uomo a cavalcioni sopra di me.
Mi resi conto che era reale solo quando l’uomo cercò di togliermi il giaccone, in quel momento realizzai che stava succedendo davvero.
Opposi resistenza e cercai di difendermi ma l’uomo riuscì a togliermelo, gettandolo via,
Provai ancora, e ancora a sfilarmi dalla sua presa, ma ero sfinita, mi lasciai andare e mi abbandonai al mio destino.
 
L’uomo cercò di sbottonarmi via i pantaloni che per fortuna mi andavano davvero stretti ed era un impresa solo indossarli, figurati togliermeli in quella maniera.
Il mio sguardo era fisso verso destra, la mia testa era appoggiata all’asfalto freddo, quando sentii il tocco delle mani sporche dell’uomo sulla mia pancia sussultai e capii che era veramente la fine.
Chiusi gli occhi.
Mi passarono davanti i momenti migliori della vita, che alla mia età, era appena iniziata, le feste, il primo bacio, le estati, i momenti con i miei amici, Nick, la mamma… un motorino.
Un motorino?
 
Aprii di scatto gli occhi quando il rumore di un motorino che frenava mi fece sobbalzare, vidi la figura che prima c’era sopra scendere, correre verso me e sferrare un calcio sulla pancia dell’uomo, che pochi istanti fa era sopra di me.
Realizzai solo dopo alcuni secondi che era Zayn.
Mi ricordo solo che tirava pugni e sferrava calci sul corpo che giaceva a qualche metro di me inerme.
Poi niente.
Chiusi gli occhi e il buio prevalse su di me.
 
 
Ciao stelline J
Allora, vi è piaciuto?
Per favore, recensite, almeno due, se no, non vado avanti u.u
Ahahah.
Ciau c:
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: malik_hugme