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Autore: Sophias Doll    06/04/2013    3 recensioni
Summer è una ragazza inglese dal carattere esuberante ed esplosivo costretta dalla madre a frequentare la celebre scuola 'Elite England College' (EEG) senza accanto a sé i suoi vecchi amici con cui aveva stabilito un rapporto meraviglioso.In questo lungo e frenetico anno scolastico nella EEG dovrà convivere, 24 ore su 24, con dei ragazzi della sua età.Fra litigi, competizioni e risate fra i ragazzi nascerà qualcosa di tenero come l'amicizia o magari anche qualcosa in più...Questo racconto lo dedico a tutte le persone che hanno difficoltà ad aprirsi o semplicemente essere sé stessi con altre persone .Un bacio e spero che la mia storia vi piaccia.
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  ‘New School, New Friend: New Life’

Carry on
Well I woke up to the sound of silence
the cars were cutting like knives in a fist fight
and I found you with a bottle of wine
your head in the curtains
and heart like the fourth of July…

Mi svegliai di colpo sulle note di Carry On dei Fun. Tastai violentemente la mano sul comodino in cerca di spegnere la sveglia che era l’unica che in quella casa creava rumore. Forse tastando con troppa forza cadde a terra e si ruppe in mille pezzi, di scatto mi alzai dal letto e mi accovacciai per terra cercando di riattaccare i ‘cocci’ della sveglia che ancora segnava le 6:30 di mattina. Era andata, ero riuscita a romperla e se è vero che il buongiorno si vede dal mattino stiamo nei casini. Dopo aver perso il mio sguardo sulle pareti adornate dai poster dei Beatles e di P!nk  mi alzai dal letto e mi diressi nel bagno, mi feci una veloce doccia bestemmiando contro tutti i santi per il bagnoschiuma al cocco che odiavo  più di ogni altra cosa e lo shampoo negli occhi, mi vestii normalmente con dei jeans bianchi strappati, una semplice maglietta arancione e delle converse blu come l’oceano.
Summerita scendi dobbiamo uscire per fare la colazione ricordi?”
Urlò mia madre dalla cucina, impaziente di aver sotto gli occhi le migliori leccornie che Strarbucks gli poteva offrire.
“Si ora scendo”
Le annunciai la quale mi rispose con un semplice sbuffo, mi pettinai i capelli che avevo leggermente ondulati e rossi accesi. Ah piccola cosa! Odio dal profondo del mio cuore le persone che si truccano pesantemente infatti io non mi trucco mai, mi metto un filo di matita per le cose importanti come battesimi, cresime e matrimoni…
Scesi salterellando qua e là per le scale evitando di rompermi una caviglia.
 “Vedo che oggi qualcuno è di buono umore” continuò “non sembra neanche che stai per andare a scuola”
 Le scambiai uno sguardo trucido.
 “Mamma, ricordati che potrei ancora strapparti le budella a morsi”
“Ok, ok ma calmati”
“Mi calmerò quando avrò davanti una bella cioccolata calda e un cornetto alla nutella”
 Con questo uscimmo di casa con il sorriso stampato sul volto e entrammo in macchina. Mamma mise in moto l’autovettura e in 10 minuti ci ritrovammo davanti alla porta di Starbucks. Ci sedemmo allegramente sugli sgabelli del bancone e consumammo: una cioccolata calda, una tazza di latte (lo so mia madre ancora beve il latte nonostante la sua età) due cornetti e un cannolo siciliano.
 L’ora era arrivata riprendemmo la macchina e in un quarto d’ora in cui mamma mi disse le solite cose (‘Summerita mia, quello è un college meraviglioso pieno di belle menti, un posto adatto per costruirsi il futuro pensa che ci è andato anche tuo fratello Cody…’) arrivammo davanti alla tanto discussa scuola. Feci un bel respiro aprii lo sportello della macchina e estrassi dal portabagagli le mie quattro valigie traboccanti di vestiti, la mia adorata chitarra classica e la mia Wilson.
“Mamma puoi andare. Entro da sola non mi serve un cane da guardia”
Rassicurai mia madre.
“Ok” continuò con una piccola lacrima sul viso “vieni qui e abbracciami tesoro”
Mi avvicinai a lei e gli diedi un freddo abbraccio.
 “Non fare niente di pericoloso, comportati bene con i compagni e i professori, fatti delle amiche e non farti sottomettere da nessuno”
“Si mamma e tu invece ricordati delle caramelle che devi prendere ogni sera. Quelle sul tuo comodino. Quelle che ti ha prescritto il medico”
“Non mi trattare come se fossi una pazza isterica, stammi bene e telefonami almeno due volte al giorno” una lacrima le rigò di nuovo il viso.
“Ora vado mamma prima che mi strozzi e mi bagni la maglietta con le tue lacrime”
Presi le valigie e girai i tacchi, la macchina di mamma sorprendentemente partì in quinta. Strano. Respirai lentamente e percorsi sempre lentamente gli scalini, notai l’insegna dorata ‘Elite England College’ e quasi superata la soglia della porta di vetro rivolsi l’ultima volta lo sguardo verso l’esterno, i negozi erano ancora chiusi e non c’era molta gente per strada; con estremo coraggio aprii la porta e mi incamminai dentro il grande corridoio dell’edificio che ancora non pullulava di studenti.
Grazie al mio innato sesto senso trovai la segreteria in cui dentro vi sedeva una donna bionda molto snella di forse 30 o 40 anni che leggeva la rivista ‘f come femmina’
 “Lei deve essere Summer Westmore, giusto?”
Mi domandò la segretaria non distogliendo la sguardo dalla sua rivista. Simpatica la vecchia. Nooooooo io NON sono Summer Westmore sono Babbo Natale sono entrato qui perché qualche stronzo fuori ha parcheggiato la sua auto davanti alle mie renne e non riesco ad uscire.
“Si sono Summer Westmore la nuova allieva del terzo anno”
Risposi. Mi sedetti su una delle sedie accuratamente accostate alla scrivania di legno cominciando a toccare i vari oggetti che erano posizionati sul tavolo.
“Non toccare”
Urlò con la voce stridula togliendomi di mano la simpatica matriosca rossa.
“Fra poco verrà un alunno che le farà fare il giro della scuola e le spiegherà come funzionano le cose qui”
Disse acida posando la rivista sulla scrivania di legno e tirando fuori dal cassetto una lima per le unghie. “Questi sono dei fogli dei suoi orari, dei corsi sportivi o di potenziamento dopo l’orario scolastico che potrai frequentare rimanendo sempre all’interno della nostra struttura e il regolamento scolastico che facciamo regolarmente rispettare da ogni singolo studente…” solo in quel momento l’occhio mi cadde su una porta proprio accanto alla scrivania della segretaria, vi era scritto ‘Presidenza’.
All’improvviso  qualcuno aprì la porta della segretaria facendomi raddrizzare i capelli dallo spavento era un ragazzo alto con gli occhi color cioccolata, la pelle era leggermente pallida e i capelli castani erano stati scrupolosamente pettinati.
“Ciao Gloriuccia”
Urlò piombando sulla segretaria dandole un bacio sulla guancia che la fece diventare rossa dalla rabbia.
“Liam Payne la smetta subito di ridacchiare… è arrivata la ragazza a cui doveva mostrare la nostra istituzione”
Disse la vecchia indicandomi in faccia, la guardai furiosa e subito abbassò l’indice.
“Ciao Sum”
 Disse porgendomi allegramente la mano, ma chi cazzo gli ha dato tutta questa confidenza? Come osa chiamarmi ‘Sum’ solo i miei amici mi chiamano così.
“Ciao Liam”
 Dissi anch’io stringendogli la mano e facendogli un sorriso.
“Strano che ci siano ragazze così carine nel terzo anno”
  Mi constatò facendomi un occhiolino. Forse sperava di farmi arrossire. Che mi importa non ci è riuscito.
“Strano che ci siano ragazzi così coglioni nel terzo anno”
Controbattei scatenando una sua risata fragorosa.
“La ragazza ha la risposta pronta, vedo”
“Allora ci vedi bene”
Lo rassicurai dandogli una pacca sulla spalla.
“Io vado Gloriuccia” annunciò “ho un bel po’ da fare con Sum”
Disse facendomi l’occhiolino, alzai un sopracciglio.
Chiuse delicatamente la porta e portò il suo sguardo sul mio volto.
 “Perché mi chiami ‘Sum’?”
Gli domandai nel modo più calmo possibile.
“Sai tuo fratello ero il mio migliore amico facevamo…”
Lo interruppi bruscamente “Conosci mio fratello?”
“Certo abbiamo passato  l’ultimo anno di medie e i primi due anni di EGG insieme”
“Oh… e come mi hai riconosciuto?”
“Non ci sono tanti Westmore in giro e poi tu e Cody avete gli stessi occhi…”
Mi riferì avvicinandosi di più al mio volto come per osservare meglio i miei occhi verdi acqua. Si incantò per due secondi e poi trasalì.
“Devi sapere che questa scuola è una fregatura” scoppiai a ridere “la peggior cosa che ti possa capitare è venire qua dentro” continuai a ridere come un ebete “Qua le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì dalle 8.00 fino alle 15.30 solo il sabato si fa dalle 8.30 alle 14.30 e la domenica è il giorno libero” Mi fece fare il giro turistico di tutta la scuola.
Era enorme. Al piano terra vi era la segreteria; l’ufficio del preside; l’aula di chimica; l’aula di biologia; il laboratorio di chimica, scienze umane ed erbologia, l’aula informatica e di tutte le altre materie, al secondo piano vi erano i dormitori maschili, al terzo piano i dormitori femminili, al quarto piano vi era l’infermeria, la sala giochi in cui vi erano computer e televisioni e l’enorme biblioteca. All’esterno vi erano ben tre campi da tennis, due da calcetto e due da pallavolo.
Dopo il giro turistico mi accompagnò al mio armadietto il ‘69’ in cui vi era una busta gialla che misi velocemente in tasca e poi mi accompagnò nella mia stanza nei dormitori femminili la ‘248’.
A Liam squillò il cellulare, mi salutò velocemente e se ne andò lasciandomi da sola nella mia futura stanza. Era orribile. Le pareti erano rosa shocking adornate di poster di cantanti orribili, i mobili bianchi candidi con sopra le scritte ‘Ti lovvo vita mia, ti amo più di me stessa’, le coperte dei letti erano rosa acceso con sopra dei peluche come unicorni rosa o gattini bianchi. BLEAH!!. Spalancai la bocca davanti a tutto quell’orrore mi buttai sull’unico letto libero e aprii la busta gialla che avevo trovato nel mio armadietto.

Egregia signorina Westmore questo sarà il suo programma come allieva del terzo anno prima dell’inizio delle lezioni (dal 17 al 22 settembre).
-7.30 colazione
-8.30 educazione fisica con il professor Snape
-13.00 fine delle ore di educazione fisica
-13.30 inizio del pranzo
-14.30 fine pasto
-Momento di svago pomeridiano
-20.00 inizio cena
 
Mark Coler

Per fortuna che farò un po’ di educazione fisica penso di aver messo su un po’ di pancetta. T.T *toc-toc* mi alzai dal letto e andai ad aprire la porta di legno della mia camera.
“Salve mi manda sua madre” non mi diede neanche tempo di parlare “Ecco qua la sua divisa scolastica e i libri di testo. Arrivederci”
Chiuse di scatto la porta facendo riecheggiare un forte rumore. Mi sedetti sul letto e cominciai a sfogliare i libri di testo.
-Libro di matematica/algebra: ‘I giardini del pensiero’ di Robert Cullen.
-Libro di letteratura inglese: ‘Be english in one year’ di Jude Flyes.
-Libro di scienze: ‘Gli angoli del nostro corpo: L’anatomia di ieri e di oggi’ di Sigismondo Vernes.
-Libro di storia-geografia: ‘I territori dell’uomo’ di Magello Salgari.
-Libro di storia dell’arte: ‘Lo sguardo curioso ’ di Narcissa Forks.
-Libro di musica: ‘Universo musica’ di Billy Allock.
-Libro di spagnolo: ‘Es genial’ di Guido Gonzales

Misi da parte i libri di testo e presi in mano il pacco che doveva contenere la divisa scolastica delle alunne dell’ Elite England College. Liam mi aveva accennato dell’utilizzo di una divisa. Scartai lentamente il pacco e ne uscì fuori una camicetta bianca con una cravatta nera e una mini-gonna rossa .Era orribile, la camicetta era quasi trasparente e la gonna era troppo corta. Bella merda! Le cose non potrebbero andare peggio, adesso ci mancano solo delle compagne di stanza troiette e stiamo messi bene
 

Ciao a tutti!!!
Sono abbastanza soddisfatta di me stessa perchè ho già pubblicato il secondo capitolo!
Il prossimo capitolo Summer conoscerà Liam e Niall-
Spero che recensirete perchè mi sto impegnando a fare questa storia e chi lo farà sappia che ha tutta la mia stima-
Un bacione. Il terzo capitolo lo posterò fra l'otto e il nove aprile-
Ciaooo
 

 


 



 

   
 
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