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Autore: GiuliaComix    07/04/2013    10 recensioni
Serena Potter è la sorella di Harry, i due sono molto uniti sin dalla nascita, ma a causa di alcuni eventi futuri potrebbero separarsi: alcuni di questi eventi comprenderanno la domanda "chi è il vero padre di Serena?". Una storia emozionante e piena di sorprese!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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                                                              Lettere su Lettere

 

 

Il giorno successivo, Serena fu chiusa a chiave in camera per tutto il giorno, come punizione per il comportamento dimostrato il giorno precedente; intanto i Dursley andarono al centro commerciale a comprare i regali per Dudley perché si stava avvicinando il suo compleanno, e , sebbene non ne fossero molto entusiasti, Petunia e Vernon decisero di portare con sè anche Harry: non si fidavano minimamente a lasciarlo a casa da solo, se non rinchiuso a dovere da qualche parte e inoltre godevano nel ferire emotivamente il ragazzo, mostrandogli i mille regali che compravano solo per il loro “zuccottino”, mentre a lui e a sua sorella non spettava nulla di tutto ciò.
Una volta arrivati, i Dursley cominciarono a visitare gni negozio di giocattoli; ad Harry non era permesso entrare e fu costretto ogni volta ad aspettarli fuori ; tuttavia, un impulso irrefrenabile ad infrangere le regole cominciò a farsi sentire e spinse il ragazzo a varcare la soglia dell'ultimo negozio. Harry era semplicemente affascinato da tutto quel ben di Dio per bambini, anche se, a causa di forza maggiore, era maturato molto prima del tempo.....ma anche a lui è concesso un po' di svago infantile, no!?
Mentre Harry ammirava una splendida pista di automobiline, Petunia sorprese lo sconsiderato nipote dentro il negozio:

<< Tu!! che ci fai qui dentro?! Non ti avevo ordinato di startene fuori??!!>> gli urlò contro furiosa afferrandogli con forza il braccio, cercando di trascinarlo via da lì.

<< Ma zia...non stavo facendo niente! Stavo solo guardando! Lasciami..mi fai male!>> cercò inutilmente di districarsi dalla presa ferrea della donna. Mentre Petunia trascinava letteralmente di peso Harry, quest'ultimo inciampò, cadendo contro uno dei giocattoli esposti, rompendolo. Vi potete immaginare come reagì zia Petunia! Il suo volto iniziò a contorcersi come un dipinto di Picasso: diverse emozioni e stati d'animo le passarono sul viso, un misto fra imbarazzo, vergogna e rabbia.
Harry, in preda al panico, iniziò a piangere scusandosi sia con la zia che con la commessa del negozio:

<< Tesoro, sta tranquillo, non è successo niente! Non piangere così, è stato un piccolo incidente!>> lo rassicurò dolcemente la commessa, cercando di tranquillizzarlo.

<< E' inutile, signorina. Questo sgorbio porta solo guai ovunque vada!>>

<< ..n.. è ..ero...>> mormorò Harry a bassissima voce,rotta dal pianto.

<< Cosa hai detto, moccioso?!>> domandò fredda Petunia.

<< NON E' VERO !!!>> strillò Harry con tutto il fiato che aveva nei polmoni.
In quel momento la maggior parte dei giocattoli nel negozio, come per magia, prese vita: tutti gli aereoplanini iniziarono a volare dappertutto senza essere attaccati ai loro fili, le piccole montagne russe si deformavano, assumendo sembianze diverse una dall'altra e gli animali di peluche correvano fra le gambe dei clienti. Una scena a dire il vero piuttosto spassosa agli occhi di Harry, anche perché alcuni di quei giocattoli fecero andare a gambe all'aria lo zio Vernon, che atterrò sopra a Dudley, lasciandolo letteralmente senza fiato; a quella scena tutti i bambini, compreso Harry, risero come dei matti, ma appena Harry incontrò l'occhiataccia fulminea dello zio, si tappò in un istante la bocca, cercando di interrompere a stento la risata.
Una volta a casa, zio Vernon trascinò con grande violenza Harry su per le scale, tirandolo per un orecchio ed urlandogli insulti di ogni genere.
In camera trovò Serena seduta sul letto a leggere un libro (una delle poche cose che le era concesso di fare); turbata dalla “grazia da elefante” con cui lo zio spalancò la porta, si alzò in fretta dal letto e andò incontro al fratellino:

<< Giuro che rimpiangerai di essere nato, ragazzo, se succederà un'altra cosa simile a quella di oggi! PAROLA MIA!!!>> strillò Vernon uscendo dalla camera e sbattendo violentemente la porta.

<< Serena!! E' stata una cosa pazzesca!!>> disse Harry tutto eccitato ed euforico.

<< Chi? Cosa? Quando? Dove? Che è successo?!! Spiegati!!>>

<< Sì, ma stai zitta un attimo!!>>
Così i due fratelli, dopo essersi seduti sul letto, iniziarono una lunga chiacchierata e Harry le spiegò per filo e per segno cosa era successo nel negozio di giocattoli.
Serena spalancò gli occhi stupita, ma anche leggermente compiaciuta.

<< Ma allora...se è successo anche te dopo che ti sei arrabbiato...vuol dire che abbiamo tutti e due qualcosa di speciale, non è normale una cosa simile.>>

<< Forse siamo dei mutanti!! O degli alieni venuti da chissà quale pianeta oltre i confini dell'universo...e i nostri genitori, prima di andarsene, ci hanno fatto assumere temporaneamente sembianze umane!!>> disse Harry tutto eccitato a questa stramba idea.

<< Ahahah certo, come no! E scommetto che tu, sotto a quella mascherina da bimbetto , in realtà abbia una faccia mostruosa! Piena di tentacoli bavosi sputa acido!! Ahahaahah!!>> rispose Serena ridendo e prendendo in giro il povero Harry, il quale le lanciò addosso un cuscino << E io invece sarò bellissima, più di quanto lo sia già ora!>>
E via!! Secondo cuscino spiaccicato sulla faccia di Serena << Ma stai zitta, smettila!!!>> rispose Harry ridendo; quei due bambini, non avevano mai riso così tanto da quando vivevano con gli zii.

<< Accidenti Harry... fortuna che sei mio fratello. Se fossi nata figlia unica, non avrei saputo come resistere qui da sola con loro.>>

<< So che è il tuo modo di dire ti voglio bene e, dopotutto, anch'io sono contento che tu sia mia sorella. Anche se a volte sai essere una vera rompiscatole!>>

<< Che ti posso dire? E' il dovere di ogni sorella maggiore!>>
Dopo aver scontato tutte le ore di punizione, i ragazzi tornarono alle loro solite faccende domestiche, senza più nominare gli eventi accaduti.
Il giorno dopo, intorno alle 10 di mattina, arrivò il postino con in mano un bel mucchio di roba che consegnò ad Harry: tante bollette da pagare, cartoline da parenti lontani, volumetti pubblicitari e una lettera, indirizzata, con suo grande stupore, ad Harry e Serena Potter. Dudley, alla vista di quella lettera, la strappò di mano al cugino:

<< Mamma, mamma guarda!!! Ho ricevuto una lettera!!>>

<< EHI !!! RIDAMMELA, QUELLA E' NOSTRA!!!!>> urlò Harry davvero irritato.
Serena si voltò incredula verso il fratello << Harry...davvero è indirizzata a noi? Non stai scherzando, vero?>> , i due fratelli si fissarono per qualche istante, finché non li interruppe lo zio Vernon:

<< Vostra? E chi mai vorrebbe scrivervi?!>> disse divertito dall'assurda situazione, ma in quel momento quando aprì la busta e lesse sia il mittente che il contenuto, il sorriso ironico scomparve del tutto, lasciando il posto ad una smorfia cupa e spaventata:

 

 

SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWATRS

Direttore: Albus Silente

(Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Esorcista, Stregone Capo,

Supremo Pezzo Grosso, Confed. Internaz. Dei Maghi)

Cari Signorina Serena e Signor Harry Potter,

siamo lieti di informarvi che voi avete diritto a frequentare la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui incluso troverete l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.

I corsi avranno inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa delle vostre risposte via gufo entro e non oltre il 31 luglio.

Con ossequi,

Minerva Mcgranitt

 

 

In quel momento tutta la famiglia Dursely alzò gli sguardi verso i due fratelli Potter, che rimanevano in piedi, vicini fra loro, sentendosi come sotto un'inchiesta.
A quella lettera ne seguirono altre, visto che sia zia Petunia e zio Vernon fecero in modo di sbarazzarsi di tutte quelle indirizzate ai due Potter , che arrivavano portate da centinaia di gufi, civette e barbagianni...nel quartiere ci fu una vera e propria invasione!
Serena ed Harry erano piuttosto divertiti da quella situazione: era troppo divertente vedere gli zii spaventarsi o irritarsi ogni volta arrivava un volatile nuovo.
Ad un certo punto Vernon esplose:

<< BASTA!!! NON NE POSSO PIU'!!! CE NE ANDREMO...MOLTO LONTANO..DOVE NON POSSANO TROVARCI!!!>>

Petunia stringeva Dudley a sé, il ragazzino era parecchio sconvolto dalla decisione improvvisa del padre << Papà è impazzito, non è vero?! Non ce ne andremo sul serio, vero mammina?!>> si voltò verso la madre in cerca di rassicurazione, ma Petunia, con espressione scettica, non rispose, sapendo che suo marito, una volta decisa una cosa, la portava avanti fino in fondo.


Angolo Autrice:
ok non so perchè l'editor mi abbia cambiato il Font dell'ultimo pezzo di storia dopo la lettera -.- non importa!
alla prossima! un bacione! ;)

 

 

  
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