capitolo 2 -VENITE IN SIEME A ME-Disse Capitan uncino. -E DOVE DOVREMO ANDARE?????-Chiese Erick. -BHè!!!SEGUITEMI E LO SCOPRIRETE- Ribattè il Capitano,con aria gentile. Entrammo in una stanza tutta buia,qualcuno ci buttò per terra e ci legò come due salami (detto da Erick). Passate non so quante ore,non riuscivo più a stare legata così mi scattò il mio solito attacco di rabbia e riuscii a slegarmi ed Erick mi chiese : -COME AI FATTO???- -BHè,è STATO FACILE è BASTATO ARRABBIARMI!!!- -SLEGAMI VA- Disse lui. Uscimmo dalla stanza e,io (tonta) seguii Erick,che si incamminò in un bosco. Prima vedemmo una fila di alberi,poi,dei bambini vestiti in modo strano,con addosso animali, mi avvicinai ad uno di loro dicendo:-CIAO,CHI SIETE- Uno di loro rispose-IO SONO PENNINO,SIAMO I BAMBINI SPERDUTI!!!!!- -AH!!!!-Dissi confusa, prima il capitano,poi questi bambini strani,MA IN CHE CASPITA DI POSTO SIAMO????!!!!!!! Poi arrivò una signora alta e bella con i capelli legati lei ci salutò gentilmente ed Erick chiese sgarbato come al solito-DIMMI SUBITO DOVE SIAMO!!!!-Lei rispose molto gentilmente (ancora una volta):-SIAMO NELL’ISOLA CHE NON C’è – ed Erick rispose : - MA SCUSA, SE NON C’è ALLORA perché C’è?????-E la signora rispose(INTELIGENTEMENTE) :- QUESTO è IL NOME DELL’ISOLA !!!!!!!- A quel punto mi prese la mia frenesia di rabbia(come al solito), e tirai fuori il mio martello di gomma e,con un colpo secco,colpii fortemente la testa di Erick, che iniziò ad urlare, dicendo:-è POSSIBILE CHE AI SEMPRE QUEL MARTELLO A PORTATA DI MANO!!!!??????-Ed io risposi (vanitosamente):-CERTO!!! IO SONO ORGANIZZATA!!!- ED ORA MI CHIEDO:DOVE SAREMO MAI FINITI???????