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Autore: misakura    12/04/2013    1 recensioni
salve! questa storia parla di un ragazzo imprigionato da anni nel purgatorio, un giorno verranno i guardiani purgathory a liberarlo! e da lì inizieranno incontri belli ma anche orribili, incomincerà una bellissima storia d'amore e di amicizia! spero che vi piaccia ^^
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Gender Bender
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“ok! Questa è casa mia, è piuttosto accogliente!” lo disse ad alta voce con un gran sorriso, saltellando qua e là, io dissi “sì è molto bella” poi… sentì qualcosa era un pianto ed era assordante, stavo per impazzire, gurdai Misaki “scusa ma è la piccola Sakura che piange” disse Misaki, rimasi a bocca aperta e dissi “piccola Sakura?” “sì” Misaki salì e la portò davanti a me, era piccola sembrava una stella, quei capelli rosa corti quegli occhi blu sembrava veramente un bellissimo fiore di ciliegio… “è veramente bella” dissi io “Sakura saluta Hikari” la guardai e dissi “aspetta un’attimo…allora questa è tua figlia!?” “diciamo, sai i suoi genitori morirono dopo due settimane dalla sua nascita, io avevo deciso di prenderla in custodia…è da tre mesi che vive con me, è stata chiamata Sakura per la sua bellezza e per i suoi capelli…sembra un angelo” “accidenti” dissi mentre mi toccavo un occhio con una mano. Mi guardò stranamente “lo sai quest’angelo è veramente un dono” “ma dove sono i suoi genitori?” “te lo già detto, sono morti, morti in una missione” “allora erano uno di voi” “sì giusto” lo disse a bassa voce molto triste “allora Sali con noi, fatti una doccia e ti dò dei vestiti” “doccia?” “sì doccia, allora ti porto dei vestiti” “ a me piacciono i miei” “te gli rimetterai, non ti preoccupare te gli togli poi me li dai che gli metto a lavare” “va bene” “ok, quando te gli togli dammeli” dopo essere entrato nel bagno avevo dato i miei vestiti a Misaki. Dopo la doccia, misaki mi diede dei vestiti strani, “scusa Hikari ma quanti anni hai?” mi chiese Misaki in una stanza a vestirmi “non mi ricordo” sentì un rumore e disse “Cosa? Ma almeno sai chi sei?” urlai “NO!” uscì da quella stanza e guardai negli occhi Misaki “sai allora dimmi tu chi sono, mi hai dato un nome, mi hai prestato il tuo affetto, dimmi sei stata tu a sapere chi sono ora dimmi tu chi sei? Veramente!?” “sono una guardia, sono una mamma per Sakura e una tua amica” rimasi pietrificato dalle parole di Misaki “una mia amica!?” “sì, ti ho ospitato e ti ho dato un nome e sarei felice che noi fossimo amici” con un bel sorriso tutta felice…ad un tratto mi abbracciò io feci la stessa cosa, era un momento davvero strano ma bello…”Hik-Hikari, mi mi stai soffocando” “ah, scusa” “ma non hai mai abbracciato nessuno?” “no, mai” “eh, sì sei veramente strano” “davvero?” “si” si alzò e disse “vado a preparare la cena, ti prenderesti cura di Sakura?” “Sakura, e come si fa a prendersene cura?” “la abbracci ci giochi fai le smorfie divertila se no si mette a piangere per non aver ancora cenato.” Ah, sì capito” “bene allora vado” “ciao Sakura, vuoi giocare?” lei muoveva i suoi piedini e sorrideva poi alzò le braccia, voleva che io la prendessi in braccio però in quel momento mi chiamò Misaki.
  
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