Mi svegliai durante la notte,avevo il cuore che batteva a mille,non ricordavo cosa avevo sognato,eppure avevo paura. Mi alzai dal letto e mi diressi in cucina,aprì il frigo,presi l'acqua e la versai nel bicchiere,feci un lungo sorso...avevo una sensazione strana,come se da poco era successo qualcosa di tanto brutto..pensai al sogno che non ricordavo,forse quello mi aveva scosso..

''Puoi giudicare a pezzi la vita mia,ma per me non è solo cantare...questa notte parto devo andare via,mi dispiace ma non posso restare..''

Il mio cellulare continuava a squillare,sbuffai chiedendomi chi era alle 3:00 di notte.

*SCONOSCIUTO*

< Cosa vuole da me ora lo sconosciuto ? Ma stiamo scherzando ? >  Esausta decisi di rispondere

< Pronto? > 

< Sara? >

< Non importa,i tuoi genitori hanno avuto un incidente...devi correre subito qui! >

Mi pietrificai alla parola incidente... com'era possibile? Dovevano tornare domani,no stasera da Londra....

mi feci dare la via,mi misi velocemente una maglia e un pantalone e scesi giù per le scale velocemente,entrai in macchina e partì.

I miei genitori lavoravano fuori,si spostavano sempre da Londra in Svizzera e così via,io andavo sempre con loro fino a quanto non ho compiuto 18 anni e mi ero un pò scocciata di cambiare sempre casa,amici,scuola e quindi ho comprato una casa tutta mia e mi mantengo lavorando in un negozio di elettronica e di musia. Voglio molto bene ai miei genitori,non mi hanno fatto mancare mai niente,e anche se sono lontani per lavoro li sento sempre vicini. Non può essere che hanno avuto in incidente....

Arrivai,scesi di corsa dalla macchina,mi pietrificai quando vidi la macchina dei miei in un ammasso di rottami contro un'altra macchina. 

< Sara? >
< Si sono io,i miei genitori come stanno,dove stanno? >
< Stanno in coma,mi dispiace,l'ambulanza da poco è arrivata e li abbiamo caricati subito insieme all'altro signore >
< Ma com'è successo? >
< Il signore che guidava la macchina era sotto effetto di qualche droga..e si è schiantato contro la macchina dei tuoi genitori,ora li portiamo all'ospedale. >
< Vengo con voi . >
Non capivo nulla,non era possibile,guardavo i miei genitori distesi su una stupida barella,sentivo gli occhi bruciarmi e le lacrime che lottavano per uscire,ma mi feci forza e lottai contro loro per non piangere,solo una lacrime fu più forte di me,ma l'asciugai subito.