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Autore: _Eleuthera_    04/11/2007    12 recensioni
"Era mentre il sole moriva nella sua pozza rossa che pareva sangue - in quel lungo momento una sorta di lento pellegrinaggio si faceva forza e s’avviava verso l’edificio chiamato “casinò”."
Alternative Universe: le vite dei personaggi di "Naruto" si intrecciano e si snodano durante una notte passata in un casinò. Il gioco d'azzardo è un eco, una metafora davanti alla quale recitano i protagonisti. The play d'altronde in inglese significa sia il gioco che la commedia.
Nove one shot, un prologo e un epilogo durante i quali si narrano le vicende che prendono il via col tramonto e la fine con l'alba.
[Naruto Uzumaki] [Sasuke Uchiha] [Akatsuki] [Sabaku no Gaara, Temari, Kankuro] [Sakura Haruno] [Hinata Hyuuga] [Shikamaru Nara] [Ino Yamanaka] [Neji Hyuuga]
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Eight:
Bar


“Per quanto con uno sforzo violento cercassi di arrestare in me il tumulto dei sentimenti, non potrei impedire che non le apparissi almeno turbato.”

L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal




Bevve il suo drink a piccoli sorsi, gustando il sapore sulla lingua e sul palato.

Ino Yamanaka, ventidue anni, lunghissimi capelli biondi, chiari, e occhi azzurri (uno strano abbinamento, per una giapponese), seduta sull’alto sgabello di fronte al bancone del bar, teneva il largo calice stretto fra due dita sottili, facendolo ondeggiare di tanto in tanto. Aveva lunghe gambe snelle e lo sapeva, ma quella sera non aveva voglia di mettersi troppo in mostra. Le teneva accavallate, e appena si intravedevano sotto al lungo vestito viola chiaro.

La serata non era decisamente iniziata nel migliore dei modi.
Prima di tutto, quell’idiota di Shikamaru era venuto a prenderla con due ore di ritardo.
Motivo? Le aveva detto che si era addormentato.
Ad ogni modo, Ino era convinta che Shikamaru non avesse sentito una parola della sfuriata che aveva fatto in taxi, altrimenti non avrebbe risposto con un semplice “che seccatura”.

E se c’era una cosa che Ino odiava davvero, era non essere ascoltata. Quell’aria accondiscendente di chi non sta seguendo nulla del tuo discorso, ma continua ad annuire, magari con quel certo sorriso ebete.

Ino sbuffò, scotendo leggermente il calice fra le dita, fissandone il fondo su cui era rimasta qualche traccia di sakè.

Shikamaru era il suo migliore amico. Però era snervante. Lo conosceva da una vita, ed era sempre stato così... l’unica parola che continuava a tornarle in mente era snervante. Snervante. Lo ripeté in testa finché non perse il significato.
Aveva sempre avuto un brutto rapporto con i maschi. Un rapporto snervante. Shikamaru era l’unico che la sopportasse.
Era stata innamorata di Sasuke Uchiha per molto, molto tempo.
Ma per lui era sempre stata invisibile, o forse fin troppo visibile, snervante, forse.

Era una ferita che faceva ancora male, se stuzzicata, ricordata, se cercava di cambiare gli eventi, fantasticando la notte prima di addormentarsi, o durante una riunione particolarmente noiosa...

Comunque, era una battaglia persa. E lo sapeva.

Dondolò le gambe, appollaiata sullo sgabello. Osservava.
In fondo, il suo lavoro consisteva praticamente nell’osservare. Osservare, chiedere, domandare, riportare, cercare...

Il rumore di qualcuno che si appoggiava su uno di quegli alti sgabelli fece scattare i sensi di Ino.

Accanto a lei s’era seduto un ragazzo mai visto prima.
Lineamenti occidentali, ribelli capelli castani e occhi scuri.

Chiese al barista un Martini.
Aveva una strana cadenza, un forte accento americano.
Comunque, parlava un discreto giapponese.

La parola “americano” riportò alla mente di Ino qualcosa che aveva già sentito.
Ricordava benissimo – aveva una memoria straordinaria, la ragazza – di aver letto che uno dei componenti della band Alba era un americano. Sasori Akasuna, doveva chiamarsi.
Era molto riservato, e nessuno sapeva come fosse realmente il suo aspetto.
E la band era un' habitué del casinò.

Ino sorrise raggiante, fra sé e sé – quell’accento americano e quei lineamenti occidentali potevano dire solo una cosa. Quel ragazzo era Sasori Akasuna!

Sfiorando il registratore portatile nascosto nella borsetta, Ino sfoderò la sua più grande faccia tosta (In un lavoro del genere aiuta essere estroversi, diceva sempre lei) e piantò gli occhi azzurri su quelli scuri del ragazzo.

«Scusa. Sei americano, vero?»

Il ragazzo la guardò con stupito interesse, prima di bere un sorso di Martini.

«Sì.» disse molto semplicemente, e ancora una volta il suo forte accento colpì le orecchie di Ino.

«Sarai mica Sasori Akasuna?!» l’entusiasmo di Ino era fin troppo palese. Un dito era scivolato verso il suo registratore, pronto a schiacciare il tasto.

Gli occhi del ragazzo si strinsero in due fessure.

«Uhm. No.» e tornò a occuparsi del suo Martini.

Ino restò spiazzata, colpita nel pieno della sua sicurezza.

«Oh. Scusa.» fece, sentendosi in dovere di dare una spiegazione riguardante il suo comportamento «È che Akasuna è americano, e frequenta moltissimo questo posto, e ho pensato fossi tu.»

Al che il ragazzo le rivolse uno sguardo un po’ obliquo, ma Ino rimase indubbiamente colpita da quel suo modo di guardare la gente.

«Cioè... tu stai qui e punti tutti i turisti americani sperando che si tratti di Sasori Akasuna?» le chiese.

Ino avvampò. E non avvampava spesso.
Quel tizio aveva pure una certa ironia.

«Ma certo che no!» sbottò la Yamanaka. Poi, a mezza voce, proseguì tra sé e sé «Eppure me lo aveva detto, Shikamaru, di non lavorare pure quando avrei temp...»

Vide chiaramente l’interesse accendersi negli occhi dell’americano, e prima di finire la frase questi si era già voltato verso di lei.

«Shikamaru?! Nara Shikamaru?!»

E fu Ino, stavolta, a strabuzzare gli occhi.

«Cosa?! Conosci Shikamaru Nara?»

Il ragazzo rise. «Mia sorella mi ha fatto una testa così con lui.»

Ino, nella lentezza di un secondo, capì.
Era pure molto perspicace.

«Tua... tua sorella sarà mica Temari Sabaku?!?»

Il ragazzo sorrise, in un’espressione a metà tra lo stupore e il divertimento.

«Sì. Sono suo fratello. Kankuro Sabaku. Hajimemashite.»

E le porse la mano destra da stringere, secondo gli usi occidentali.

Ino guardò quella mano un po’ con diffidenza. In Giappone non ci si dà mai la mano quando ci si incontra. Solo un piccolo, breve inchino.

E probabilmente Kankuro se ne ricordò, perché fece per ritirare la mano con un sorriso di imbarazzo.

E, sorprendentemente, Ino si allungò a cercare e stringere quella mano.

«Watashi wa no namae Yamanaka Ino desu.»

I due sorrisero, un attimo prima che si separassero.
Il contatto aveva lasciato ad entrambi una strana sensazione di calore sulle dita.
«Che strano» disse Ino con una risatina «Non avrei mai immaginato di incontrare il fratello di Temari...»

Gli occhi di Kankuro si strinsero «Immagino che Shikamaru te ne abbia parlato parecchio...»

Ino fece un gesto noncurante con la mano «Oh, sì, mi ha detto qualcosa... sai, penso che ci sia del feeling fra quei due.»

«Ma và.» gli occhi di Kankuro divennero due fessure.

«Be’, considerando il fatto che in questo momento sono là fuori a parlare...» Ino indicò con un cenno del capo la grande porta a vetri, dalla quale si intravedevano Shikamaru e Temari chiacchierare amabilmente. «Non pensi che siano una gran bella coppia?!» chiese Ino dopo un istante, con gli occhi pieni di entusiasmo.

Kankuro strinse pericolosamente il bicchiere. «Certo

Ino rimase qualche istante a osservare i due oltre la porta a vetri.
«Senti» disse poi rivolgendosi a Kankuro «Ma tu cosa ci fai qui? Cioè... so che Temari è qui per lavoro-»
Gran bel lavoro pensò Kankuro, scoccando un’occhiata fulminante a Shikamaru.

«Già che c’eravamo siamo venuti anche noi. Io e mio fratello.» disse senza grande entusiasmo. Gli occhi di Ino, invece, si illuminarono.

«Tuo fratello? Tuo fratello sarebbe Gaara Sabaku, vero?! Quello che ha vinto quel premio con quel cortometraggio geniale?»

Kankuro sbuffò «Sì, lui, ha lo stesso talento artistico di Temari...»

«Non è che me lo faresti intervistare, eh?» gli occhi di Ino erano veramente entusiasti. Kankuro alzò un sopracciglio.

«Ma tu chi sei? Un paparazzo?» fece, cercando di sembrare ironico quando invece era abbastanza sconcertato.

Ino sfoggiò un sorriso splendente. Kankuro notò che aveva una bella bocca.
«Sono una giornalista» disse Ino con un certo tono orgoglioso «Scrivo di spettacolo su un settimanale.»

Kankuro rise.
Stavolta fu Ino a guardarlo storto.

«Che c’è da ridere?»

«Rido perché anche io sono un giornalista.» disse molto semplicemente. Ino strabuzzò gli occhi.

«Cosa?!»

«Sono un giornalista anche io» ripeté Kankuro, con un velo di trionfo nello sguardo «Pubblico su un settimanale, cronaca soprattutto... per riempire i vuoti di tempo durante il college...»

Ino notò immediatamente quella specie di finta modestia nel suo tono di voce. Certe cose non le sfuggivano.

«Che coincidenza» disse con un filo di voce – non credeva veramente nel destino, ma...

«Sì, davvero.» aggiunse Kankuro, finendo in un sorso il suo Martini.

Poi, improvvisamente Ino li vide.
Impossibile non riconoscere quella chioma scura e quei capelli rosa. Erano inconfondibili.
Sasuke Uchiha e Sakura Haruno. Si tenevano. Per. Mano.

Ebbe un istante di smarrimento.
Come quando sei certo, così certo di aver dimenticato una cosa, e poi ti viene in mente.
Si accorse all’improvviso di quanto Sasuke appartenesse a un presente che non era più suo.

Fu un attimo, veramente un attimo.
Passò come un fantasma. Come un ombra.
Vide, alla fine, gli occhi di Kankuro osservarla.
Le parvero una vera liberazione da quella rete di ricordi che le opprimeva il petto.

Allora sorrise. Quegli occhi, forse, le piacevano di più di quelli dell’Uchiha.

Lo sguardo di Kankuro si spostò da lei, al suo bicchiere e ancora a lei.

«Posso offrirti un Martini?» chiese.

Ino si sentì avvampare, la seconda volta in una sola notte.
Primo, perché sinceramente non se l’aspettava quel gesto.
Secondo... oh, insomma, una cosa simile se l’aspettava da tutta la vita – ventidue lunghissimi anni!

«Arigatoo!» doveva forse dirgli di no? «Ma solo se lasci che io ti offra del sakè» così andava meglio.

«Sakè?»

«Se vai in Giappone devi bere del sakè almeno una volta.»

La guardò un po’ diffidente.

«Allora... thank you

Certo, non era Sasori Akasuna, ma Kankuro Sabaku aveva un gran bel sorriso.
E poi, chissà perché, Ino aveva l’impressione che con quello sguardo un po’ strano avesse già capito tutto.

Mentre il liquido le percorreva la gola, Ino pensò che non aveva mai bevuto un Martini così buono.














.................corner A
Non ho idea se nei casinò giapponesi si serva il Martini al bar, ma l'idea di Kankuro che lo beve mi piaceva troppo. Trovo che sia un personaggio troppo sottovalutato... lo shinobi sfigatello che non ha fans perché Kishimoto lo disegna con quell'orrendo trucco viola, il cappello da micio (che poi è il copricapo tradizionale giapponese dei marionettisti) e il nasone. Ma a me lui piace. Cioè, prima dello Shippuden non mi piaceva per niente. Complici le puntate in cui si vede senza trucco, adesso lo adoro. A me Kankuro piace.

Questa scena è particolarmente simile ad una situazione nella fan fiction "Love Pool" (qui linkata) di bambi88, dove Kankuro e Ino parlano mentre bevono al bar. E' stata quella scena a ispirarmi il pairing KankuIno, e per questo dedico il capitolo a bambi88! ^^

Vi annuncio che ho terminato la scena su Neji, e che mi manca da scrivere solo il capitolo per concludere la raccolta.
Sono appena tornata dai LuccaComics&Games2007, che sono stati un delirio fantastico! Forse mi avete vista: ero in coppia con una mia amica che faceva Pain, mentre io ero Konan: fiore di carta bianco, capelli rigorosamente azzurri (le altre Konan che ho visto li avevano blu... ed io ero in preda ad una crisi esistenziale), cappottone dell'Akatsuki. -Io amo quel cappottone!- E' stato stupendo! Be', c'era un bambino che mi ha inseguita chiamandomi "Itachi! Itachi! Ehi, Itachi!", ma questa è un'altra storia... Intanto mi sono fatta la foto con Tobi, e questo spiega il mio entusiasmo! *Ele entra in Tobi Love Mode*

Ringrazio tutti coloro che leggono, e che recensiscono. Un particolare grazie a chi ha inserito la fan fiction tra i preferiti! ^^

Helen Lanceaddirittura uno dei migliori capitoli finora?! Sono lusingata! ^.^ Arigatoo, e per Neji, ho approfondito un po' la sua storia, anche se per una famiglia come gli Hyuuga ci vorrebbe una spin off... che magari un giorno scriverò^^ grazie ancora, e a presto!

bambi88 sempaiii, ricevere i complimenti da lei, che di ShikaTema se ne intende eccomi, è fantastico!! E poichè ti considero la massima esperta di ShikaTema in circolazione, i tuoi complimenti e le canzoni polacche di Tobi mi hanno fatto doppiamente piacere! ^.^ Spero che ti sia piaciuta la KankuIno - non potevo non dedicarti il capitolo...^^ Sayonara!

LalyblackAngel sono felice che sia stata proprio la ShikaTema a spronarti a commentare. Spero comunque che continuerai a recensire anche i prossimi capitoli. A presto!

arwen5786 sono felicissima di aver reso bene una delle tue coppie preferite! Grazie dei complimenti, sei gentilissima^^ Sayonara!

Rory_chan anche io sono sicura che se Shika pubblicasse il suo libro andrebbe a ruba! Ma trovare l'editore, e l'editor, e la revisione... una vera scocciatura XD Grazie ancora per i complimenti, e a presto!

celiane4ever eccola qui, la fantomatica KankuIno! Che ne dici? E' una coppia che ho sbandierato a destra e a sinistra, e quindi adesso sono molto curiosa di conoscere il parere dei miei lettori. Ti ringrazio per i complimenti^^ Mata ne!

meichan mi lasci sempre delle bellissime recensioni, e questo mi fa moltissimo piacere^^ Hai interpretato benissimo l'elemento del fumo; inizialmente l'avevo scelto come filo conduttore della scena - da questo punto di vista questa fan fiction è molto teatrale, infatti scelgo sempre un filo conduttore che utilizzo come scheletro della scena. Ma la tua interpretazione va al di là del significato primario, arricchendo l'elemento del fumo. Hai veramente un'ottima capacità di osservazione^^ Grazie della recensione, sayonara!

Irene Adler sono d'accordo con te, anche io preferisco le ShikaTema alle ShikaIno. Ino preferisco piazzarla con Kankuro! ^^ grazie mille dei complimenti, a presto!

eaglestar grazie dei complimenti, apprezzatissimi tra l'altro! Ecco la KankuIno, ma se vuoi farti un'idea più precisa di come è nato questo pairing ti consiglio "Love Pool" di bambi88! Grazie per la recensione^^ Ciao!

MoMozzia adoro il tuo entusiasmo!!! ^^ Be', sì, Neji resta solo. Solo e dannato. Ma vedrai meglio nel prossima capitolo! Nel frattempo ecco la Kankuro x Ino. Spero ti sia piaciuta^^ Grazie ancora per la recensione. Sayonara!

Elweren ...qualcosa mi dice che la scena ti sia piaciuta XD grazie per il commento, Lodo-sempai! Sono curiosissima di conoscere il tuo parere sulla KankuIno, tu che per prima hai indovinato il pairing! L'Eletta che per prima conobbe la coppia! Eccetera eccetera! Avrei fatto altri epiteti ma adesso non mi va! Ci sentiamo quando mi torna internet al pc e posso riutilizzare msn^^ a presto!


Piccola nota relativa alle parole giapponesi di questa scena: Hajimemashite vuol dire "piacere di conoscerti", Watashi wa no namae Yamanaka Ino desu vuol dire "Il mio nome è Ino Yamanaka".

Sayonara!
Ele.
   
 
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