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Autore: Take_Me_ Home    16/04/2013    3 recensioni
Amanda è stata trasformata in un vampiro all'età di 16 anni da un vampiro di nome Michael, per motivi a lei sconosciuti. Dopo la sua trasformazione ha pochi ricordi della sua vita da umana, ma un giorno incontrerà una persona che rappresenta il legame tra lei e la sua vita passata: Liam.
Se vi ho incuriosito entrate.
Genere: Dark, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Cap 12- Torture

No...
No...
NO NO NO NO NO!
Come avevo fatto ad essere così stupida? Lo avevo lasciato solo e Michael ne aveva approfittato. Chissà cosa gli avrebbe fatto! Mi gettai a terra in ginocchio e una nuvoletta di polvere mi coprì quasi completamente.
“NOOOOOO!”, urlai spaventata... distrutta. Mi aveva già portato via la mia famiglia, la mia vita, che per quanto poteva far schifo era comunque VITA e non solo una lotta a chi riesce a sopravvivere come quella, e ora mi aveva portato via anche la cosa più importante nella mia vita: Liam. Lo sapevo, avrei dovuto lasciarlo stare, fargli vivere la sua vita e scomparire. Ma ero stata troppo stupida e egoista. Urlai ancora prendendomi la testa tra le mani. Ormai le lacrime avevano cominciato a scorrere sul mio viso, irrefrenabili. Dovevo trovarlo. Non mi importava se poi sarei morta, se mi avrebbe torturata. Non gliel’avrei data vinta. Liam non c’entrava niente in questa questione ed era stato un vigliacco a prenderlo per arrivare a me. Lo avrei trovato e liberato. Dovevo solo capire come.
 
Liam’s POV
 
Un forte dolore all’altezza dei polsi mi destò dal mio sonno. Alzai lo sguardo e vidi che il dolore era dovuto alle corde che mi legavano ad una barra di ferro. Erano decisamente troppo strette, tanto che la parte dolorante stava cominciando a scurirsi, tendendo al viola. Cercai di slegarmi, ma riuscii solo a peggiorare la situazione. Cos’era successo? Perché mi trovavo lì? Ripercorsi i miei ricordi. Ero sicuro di trovarmi con Amanda... sì, stavamo scappando da qualcuno...
Michael!
Eravamo scesi dalla montagna perché io potessi avvisare i miei amici prima di partire, forse per non tornare mai più. Mi era spuntato alle spalle e mi aveva fatto sbattere la testa da qualche parte. Avevo perso conoscenza e ora mi trovavo lì. Perché non mi ero accorto di niente? E dov’era Amanda?
“Puoi provare quanto vuoi, ma non credo che riuscirai a liberarti”. Una voce profonda e scura mi destò dai miei pensieri. Mi girai per quanto mi permettevano le corde e, malgrado l’oscurità, riuscii a scorgere una figura appoggiata ad uno dei muri della piccola stanza.
“Dov’è Amanda?”, gracchiai con la gola dolorante e secca.
“Non lo so. Presumo ci stia cercando. Sono certo di non averle fornito nessun indizio nel biglietto che le ho lasciato, quindi non sarà qui molto presto. Non so neanche se riuscirà ad arrivare qui. Comunque non farà in tempo a vederti un ultima volta... vivo”. Quelle parole mi bloccarono il respiro. Cosa sarebbe successo ora? Almeno Amanda era al sicuro, per il momento. Pregai solo che non trovasse quel posto tanto facilmente. Ero disposto a morire, se ciò significava proteggere lei.
“Ma ripensandoci... ucciderti così non avrebbe senso. Aspetterò che lei sia qui per farlo, in modo da farle vedere che è tutta colpa sua. Credo che poi non ci sarà neanche bisogno di ucciderla. Sarà semplicemente una morta che cammina, non che non lo fosse già prima”, continuò Michael.
“Amanda non è stupida. Sa quello che succederà se verrà qui e non lo farà. Stai solo sprecando tempo”, dissi cercando di non pensare al dolore provocato dalle corde.
“E’ proprio qui che ti sbagli. Amanda ti ama! Ed è per questo che ti cercherà e non si fermerà finché non ti avrà trovato”, disse avvicinandosi fino a trovarci faccia a faccia.
“Però... perché non divertirmi nel frattempo?”, disse e poi non vidi più niente. Sentii solo un dolore atroce, proprio sul collo.
 
Amanda’s POV
 
Dai Amanda pensa! Dove potrebbe portare un ostaggio un tipo come Michael? Beh, certamente in un posto difficile da trovare, ma non impossibile. Lui voleva che lo trovassi, perciò non avrebbe avuto senso nascondersi così bene. Dopo aver passato tanto tempo a terra a piangere e urlare mi ero resa conto che così non facevo nessun passo avanti per trovare Liam. Così avevo trovato quelle poche forze che avevo e mi ero trascinata fin sopra la montagna. Sentire l’odore di Liam ancora fresco nella grotta mi aveva fatta crollare nuovamente, ma quello non era il momento per essere debole: dovevo trovare Liam. Nel biglietto che quel vigliacco mi aveva lasciato non c’era nessun indizio di dove potessero essere, così non avevo nessun’idea. Doveva essere un posto non troppo lontano, che avessi già visto prima. Casa nostra? Troppo semplice. Casa di Liam? Troppe persone trai piedi, anche se ero sicura che non si sarebbe fatto problemi ad eliminarle tutte. Il pensiero dei corpi di quelli che erano stati i miei idoli solo 4 anni prima a terra e senza vita quasi mi fece crollare di nuovo, ma tenni duro. Magari era un posto dove Michael passava molto tempo. Ma questo non facilitava le cose, perché lui non mi aveva mai permesso di avvicinarmi ai suoi affari. Ma se fosse stato così, invece? Dove potevo trovare qualche indizio su come trovarli? La mia mente lavorò in fretta e, finalmente, elaborò un’idea decente. Cominciai a correre più veloce che potevo per arrivare a destinazione, incurante di essere vista da qualcuno. In quel momento non mi importava niente, se non di trovare Liam. Continuai a correre e rallentai giusto un po’ quando arrivai nei pressi della città. Da lì impiegai pochi minuti per arrivare a destinazione. Quando giunsi davanti a quella che prima chiamavo “casa”  mi fermai. Se c’era qualcosa che mi avrebbe potuto aiutare, doveva essere lì. Entrai dalla porta che era stata lasciata aperta e cominciai a cercare. Partii dalla camera di Michael e guardai dappertutto: nei cassetti, in mezzo ai libri, sulle mensole, nell’armadio... niente. Cercai anche un doppio fondo nel grande armadio di legno, ma non c’era niente neanche lì. Dove altro potevo cercare? In quel momento sentii in suono... tipo una musichetta. Speranzosa le seguii e arrivai così in cucina. Riconobbi la musica: il cellulare di Michael. Mi misi a cerarlo dappertutto, ma proprio quando avevo capito dove poteva essere, si spense.
“Dannazione!”, urlai frustrata. Ma forse avevo capito dove cercare. Mi avvicinai al cumulo di pezzi di legno e vetro, creati dalla nostra lotta, e cominciai a cercare. Stavo per arrendermi quando un’altra musichetta riempì il silenzio. Questa era più corta, ma mi aiutò comunque, anche perché il cellulare si era illuminato. Finalmente riuscii a trovarlo. Sbloccai lo schermo e delle scritte apparvero immediatamente: 2 chiamate perse e 1 messaggio da James.
James. Chi era? Forse un suo amico? Aprii il messaggio...

Si può sapere dove sei finito? Perché non rispondi? Qui è tutto pronto, mancate solo tu e il ragazzo.
James.

Quindi erano da quel James! Finalmente avevo una pista da seguire! Ora dovevo solo capire dove abitava James...
 
Liam’s POV
 
Mi svegliai un’altra volta per il dolore ai polsi, ma questa volta non erano le uniche cose a farmi male: collo, gambe, braccia, stomaco... ero tutto un dolore. Emisi un gemito quando cercai di liberarmi, purtroppo invano.
“Ancora non ti arrendi?”, chiese Michael a pochi passi da me. Alzai lo sguardo per vederlo meglio, e vidi che non era solo. Un uomo biondo con gli occhi scuri si trovava al suo fianco. Anche lui era alquanto muscoloso, e, vista pelle diafana, era evidente che fosse un vampiro.
“Chi sei tu?”, chiesi con la voce strozzata.
“Sono James, un amico di Michael. Ero venuto per vedere chi fosse l’umano così stolto da frequentare una vampira, pensando di farla franca”, disse il biondo sorridendo malignamente. Provai a girare il collo dolorante, ma una fitta quasi mi fece urlare.
“Cosa mi hai fatto?”, chiesi a Michael mordendomi le labbra. Non avrebbe sentito neanche un lamento da me.
“Ti ho solo assaggiato. Per la cronaca, sei anche gustoso”, ripose ghignando. La voglia di saltargli addosso crebbe, ma tanto non avrei potuto fare niente neanche se fossi stato slegato e in forze. Era un vampiro, e anche molto forte. Aspetta... mi aveva morso, quindi ora ero...
“Quindi mi hai tra...”.
“No idiota! Amanda non ti ha davvero detto niente su di noi? Se ti mordessi ti trasformerei, a meno che non ti faccia bere il mio sangue, cose che ho fatto”, quasi vomitai dopo essermi reso conto di avere qualcosa di quel mostro nel mio corpo. Però questo Amanda questo non me l’aveva detto. Eppure mi aveva morso...
“Michael, posso provarlo? Voglio sentire se è davvero così delizioso come dici”, disse James sghignazzando.
“Ma certo James, dopotutto questa è casa tua. Fai quello che vuoi, ma stai attento a non ucciderlo o trasformarlo”, lo avvertì Michael per poi allontanarsi, lasciando campo libero all’amico.
“Ora ci divertiamo...”, disse prima di venirmi vicino. Mi prese i capelli e tirandomeli mi fece piegare il collo, scoprendo la parte ancora pulita. Mi morse, e dovetti davvero sforzarmi per non urlare dal dolore. Non gli avrei mai dato quella soddisfazione, e quella volta sarei rimasto cosciente. Dopo pochi minuti che sembravano ore si staccò leccandosi le labbra. Immediatamente cominciai a sentire caldo, troppo caldo. Sembrava che il collo mi stesse andando a fuoco.
“James, mi raccomando...”, lo ammonì Michael.
“Mi stavo solo divertendo un po’”, disse sbuffando per poi mordersi il polso, creando una ferita. Si chinò su di me e mi premette il polso sulle labbra, costringendomi a bere il suo sangue. Provai a ribellarmi, ma riuscì comunque nel suo intento. Appena si staccò sputai tutto il sangue che mi era rimasto in bocca.
“Piccolo stupido umano, come osi? Dovresti sentirti onorato ad avere del sangue vampiro nel tuo organismo! Siete davvero delle creature inferiori, non meritate di vivere!”, urlò Michael e in nemmeno un secondo mi arrivò un colpo alla gamba, fortissimo. Cedetti e urlai per il dolore. Avevo sentito l’osso spezzarsi e non potevo fare niente per colpa delle braccia legate.
“Attento Michael! Non dobbiamo ancora ucciderlo. Dopo potrai sfogarti come si deve, ora andiamo. Sono certo che Amanda sarà qui tra poco”, disse prendendolo per un braccio e trascinandolo fuori, lasciandomi solo, in agonia.
 
Amanda’s POV
 
Sapevo dove erano, più o meno, dovevo solo capire come rintracciarli definitivamente. In casa non avevo trovato niente che potesse dirmi come arrivare a casa di quel James. Eppure avevo cercato dappertutto! Poi finalmente mi venne il lampo di genio. Mi fiondai sul cellulare di Michael e riaprii il messaggio di James. Mi ricordavo perfettamente una scena di circa un anno prima...

“Non puoi spiarmi così”, urlai infuriata.
“Sì che posso. Io sono il tuo creatore e posso fare quello che voglio. E poi non ti sto spiando. E’ solo un modo per rintracciarti qualora ti dovesse succedere qualcosa”, disse Michael.
“Ma cosa vuoi che mi succeda? Sono un vampiro! Nessuno può ferirmi!”.
“Non hai ancora visto niente, Amanda”.
“Certo, perché tu non mi permetti di farlo”, dissi stizzita per poi uscire di casa sbattendo la porta. Era riuscito a inserire un programma nel suo cellulare che poteva rintracciare
qualsiasi cellulare di cui avesse il numero, e la cosa mi infastidiva parecchio...


“SIIIIIIIII”, urlai entusiasta per aver capito come trovarli. Schiacciai i pulsanti giusti e alla fine riuscii a far funzionare quel coso. In base al telefono la casa di James si trovava in periferia. Grazie a quel coso avevo anche l’indirizzo. Ora non dovevo fare altro che andare lì e... e? Cosa potevo fare? Di sicuro non ci sarebbe stato solo lui, ma anche James, e io non potevo fare niente contro due vampiri. Ma di sicuro non sarei rimasta lì mentre torturavano Liam! Di sicuro sarei morta, ma almeno avrei provato a difenderlo. Feci un respiro profondo e, tenendo il cellulare in mano, uscii di casa. Mi avviai correndo non troppo veloce, in modo da prestare attenzione alle strade che dovevo prendere e finalmente arrivai alla via che il cellulare mi indicava. Mi fermai un po’ prima, in modo da non rivelare la mia presenza. Avevo bisogno di un piano, solo così avrei avuto una minima speranza contro quei due. Cominciai a pensare a cosa potevo fare, quando sentii un urlo di dolore. Era straziante e la cosa brutta era che sapevo perfettamente da chi veniva. Mandai a quel paese tutti i piani e corsi verso la casa, pronta ad affrontare il mio destino.


Holaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
Scusate l'attesa, ma davvero non ho trovato un misero minutino per scrivere.
Il capitolo l'ho scritto tutto tra oggi pomeriggio e questa sera.
Va beeeeeene, che ne pensate?
A me stranamente piace, lol.
Vorrei annunciare che la storia sta per finire, ma se avrete voglia di seguirmi
ancora presto ne metterò un'altra che ho già cominciato a scrivere, questa
volta con Harry però.
Se vi va vorreste passare da questa os su Louis scritta a 4 mani con in love with horan?
Ecco il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1754797&i=1
Grazie mille a chi passerà.
Un ultima cosa e poi me ne vado.
E' tanto chiedervi una piccola recensione?
La storia sta per finire e vorrei davvero sentire il parere di chi è arrivato a
leggerla fin qui.
Grazie mille a tutti quanti.
Boh, oggi sono dolciosa, lol.
Ora vado che rompo.
Ciaooooooooooooo!
xx

  
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