Morbidi e dolci membra.
Soffici carezze e lievi sospiri tiepidi nell’ombra.
Pelle nivea, ventre fecondo, labbra tremolanti.
Osservo i tuoi seni prosperosi e aizzanti, mi tuffo in essi.
Sento il delicato profumo del tuo essere.
Assaporo la tua essenza, la tua intimità più profonda.
Lieve sentore di brezza marina, erba bagnata, boccioli di pesco e rosmarino.
Inebriato dal tuo odore mi abbandono al piacere puro.
Sfioro con le dita i capezzoli, freddi e rigidi.
Ascolto in silenzio il tuo tremito e ti avvolgo con il mio calore.
In quel momento perdo l’orientamento e non capisco più nulla.
Rivedo l’immagine di te, seduta sulla sedia, che ti avvicini.
Sento la tua voce ma ti zittisco baciandoti.
Rivedo la mia immagine, ragazzo audace che ti conduce in camera, al riparo da occhi indiscreti.
Risento il tuo folle battito mentre ti slaccio il reggiseno.
Le morbide e vellutate lenzuola, bianche.
Ascolto i tuoi sussurri e rispondo con passione.
Poi ad un tratto ritorno al presente. Alla realtà.
E osservo il letto vuoto, il mio peluche sull’armadio.
Sorrido e mi stendo, ridendo al sogno impossibile.
E mentre mi alzo per andare in cucina non me ne rendo conto.
Non vedo.
Cieco dall’illusione che tutto sia falso. Pensando all’indomani e all’oggi.
Una chiazza di sangue e un tuo biondo capello che l’aria porta con sé, via.