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Autore: BreathE    18/04/2013    11 recensioni
"[...]Improvvisamente, tutto si fece calmo, sentii come se il mondo diventasse improvvisamente bianco e nero, e l’unico colore che splendeva, era l’ambra di quello sguardo. Non era più il sole a darmi calore, ma lui. Sentii come se un laccio di diamante fosse uscito dal mio cuore, strattonandolo, stringendolo, e l’altra metà, fosse collegata a lui. Indissolubile. Era appena diventato il centro del mio mondo lui, un vampiro[...]"
[Jacob/Edward]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Edward Cullen, Jacob Black | Coppie: Edward/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Due perfette metà



« Se la felicità avesse una forma, cosa sembrerebbe?
Penso che potrebbe somigliare ad un oggetto di vetro.
Normalmente non fai caso al vetro, anche se è sempre lì.
Ma se cambi anche solo leggermente il tuo punto di vista, inizierà a scintillare riflettendo la luce.
Dubito che qualsiasi altro oggetto possa manifestare la sua presenza in maniera tanto eloquente.
»
- Code Geass ; Ichirō Ōkōchi


Quella mattina fui svegliato da  una risata. E non appena aprii gli occhi, e sentii il mio cuore battere eccitato, riconoscendo in fretta a chi apparteneva  quella risata.
Edward stava ridendo, e non appena riuscii a mettere a fuoco la sua figura, trovai i suoi occhi, persi nei miei.
Quello era sicuramente il balsamo migliore per iniziare una qualsiasi giornata.
Almeno fino a quando non mi accorsi che il sole che penetrava dalla vetrata nel salotto illuminava sicuramente il mio braccio ma vi erano delle strane rifrangenze.
-Chi diamine mi ha riempito di glitter come una fan delle Winx?!- urlai oltremodo schifato, iniziando a passare le mani sugli avambracci cercando in tutti i modi di togliere vie quei pezzi luminescenti che dovevano essere stati incollati sulla mia pelle anche se non con una colla particolare grazie al cielo. Forse la vinavil o simili.
Alzai lo sguardo su Edward, non credendo neppure per un attimo che potesse essere stato lui e limitandomi quindi a porgergli una domanda silenziosa: “Rosalie?”
Lui annuì ed io non me lo feci ripetere due volte mentre seguendo il mio olfatto(ed il suo odore disgustoso) mi ritrovavo nello spiazzo sul retro della casa e lì … Mi fermai.
Ammisi che era strano vedere Forks al sole, ma dei vampiri al sole era anche peggio.
-…Rosalie ha fatto lo stesso scherzo anche a voi?- domandai incerto osservando quel particolare spettacolo, poteva passare Alice, in realtà tutta quella luminescenza gli dava un che di fatata che già possedeva.
Jasper per mia fortuna aveva solo delle piccole porzioni di pelle esposte e non brillava come gli altri, ma sembrava più … opaco?
Solo con una seconda occhiata non potei fare a meno di notare che era a causa delle sue cicatrici; essendo quasi tutta la sua pelle ricoperta a quel modo la pelle non brillava in egual misura di quella degli altri perchè quella che il sole cercava di rendere ammaliante non era più semplice pelle, ma una quantità indiscriminata di cicatrice su l’altra.
Perlomeno risultava passabile, Carlisle ed Esme mi guardavano con affetto mentre la mia bocca rimaneva orrendamente spalancata.
I bastardi,come se fossi io quello fuori dal mondo e non loro che brillavano in modo … osceno.
Se loro a quel modo credevano di apparire ammalianti allora Lanterna Verde era un supereroe decente.
-Che c’è cane, il gatto ti ha morso la lingua?- mi voltai verso la mia sinistra, ritrovando la placida figura di Rosalie, sdraiata al sole in bikini, nonostante tutti sapessimo che non vi sarebbe stata alcuna possibilità che il pallore l’abbandonasse.
Dovevo ammetterlo, la bionda era … meravigliosa, la cosa più simile ad una Dea che avessi mai avuto modi di vedere però … Però adesso l’avrei uccisa.
-Tu – iniziai puntandole contro l’ indice in modo minaccioso - Non avevi niente di meglio da fare stanotte?!- le sbraitai contro mentre il suo fidanzato, nell’ombra, continuava ad indicarmi e ridere a crepapelle, il bastardo.
-Perché te la prendi tanto? Volevo solo farti sentire parte integrante della famiglia- disse lei con iniziale disinvoltura, perdendo però terreno verso la fine, non riuscendo a trattenere un sorriso divertito alla mia vista.
Iniziai a marciare minaccioso, ben deciso che quel girono non l’avrebbe passata liscia quando l’unico che avrebbe potuto attirare la mia attenzione, parlò, consapevole che riuscivo a sentirlo anche dall’interno della casa.
-Jake dici che puoi aspettare stasera per liberarmi del peso di una delle mie sorelle? Vorrei farti vedere una cosa, ma credo che tu prima preferisca farti una doccia- disse con disinvoltura e, nonostante non potessi vederlo, ero certo che sulle sue labbra aleggiasse ancora un sorriso, in ricordo della risata di prima.
Sospirai, consapevole di aver già perso in partenza, ed annuii ad un interlocutore che non mi vedeva mentre avvertivo Rosalie che la sua fine era solo rimandata e rientravo nella casa.
-Vuoi farmi vedere come anche tu puoi essere “una principessa Barbie”? – domandai sarcasticamente  rivolto ad Edward mentre lui scuoteva la testa e mi indicava la porta del bagno.
Mi limitai ad alzare gli occhi al cielo e a dirigermi nell’ennesima stanza in cui i Cullen non entravano mai per bisogno e mi chiusi la porta alle spalle e chiudendomi la porta alle spalle.
Dopo qualche minuto, fui certo di udire anche la risata di Rosalie, oltre a tutte le altre, quando urlai sgomentato alla vista del mio viso.
 
 
Avevo passato almeno tre quarti d’ora sotto la doccia, nel tentativo di scrostare qualunque residuo di glitter dal mio corpo, certo che per tutta la vita avrei avuto un attacco isterico ogni volta che ne avessi visti.
Adesso però ammettevo di essere sempre meno irritato, in generale ovviamente non con una certa bionda, e ritrovandomi sempre più felice in prospettiva dell’idea che avrei passato del tempo solo con Edward.
Dovevo ammettere che quella situazione da “fratelli” era perfetta, Edward mi trattava oramai con una familiarità che mi scaldava il cuore, e Jasper mi aveva confessato, che non era mai stato tanto piacevole stare vicino al vampiro poiché lo sentiva, Edward era felice. Ed era tutto merito mio.
Non vi era modo per spiegare a parole come la cosa fosse mi scaldasse il cuore. Era una sensazione magnifica, e avvolgente.
Come una giornata d’inverno, quando fuori fa freddo e nevica, ma tu sei all’interno di casa tua ,e  sorridi davanti al caminetto con il tuo migliore amico, scherzando e bevendo una cioccolata calda avvolti dalla medesima coperta, lasciando l’intero mondo fuori e stringendovi sotto quel rettangolo di stoffa.
La felicità di Edward si rispecchiava in quel modo nel mio cuore, come una calda coperta che lo coccolava amorevolmente, ma senza sforzi, in modo completamente naturale e tutto era semplicemente così … Magnifico.
-Jake sei vivo?- mormorò una voce che saprei essere esattamente dall’altra parte della porta e che mi portò a sorridere.
-Esco esco, quella cosa che tu ti ostini a chiamare sorella mia ha messo glitter…Ovunque!- mi lamentai buttando i vestiti nel cesto del sudicio ed uscendo avvolto da un asciugamano in vita, sperando che Edward avesse in mano un mio cambio.
In realtà in mano aveva un intero borsone.
-Ma dove andiamo?- gli domandai incerto lanciando un’occhiata scettica a ciò che teneva in mano.
-Al mare, ho pensato che ti doveva mancare poiché casa tua è a pochi metri dalla spiaggia, casa nostra invece è … Nella foresta- mormorò mentre si passava incerto una mano dietro la nuca, carezzando i capelli più corti.
Sapevo cosa stava pensando, che non sapeva come avrei reagito per via dei miei compagni di La Push, che il mare avrebbe anche potuto rendermi triste a causa dei miei amici, che adesso mi odiavano ma… Ma al diavolo.
Edward aveva pensato a cosa avrei potuto volere io mi avrebbe portato al mare!
Prima che me accorgessi gli ero già saltato al collo, ed un tonfo sordo mi informò che incredibilmente, ero appena riuscito  a prendere un vampiro alla sprovvista facendolo cadere sul terreno con me sopra.
-Lo prenderò come un sì- ironizzò Edward sotto di me mentre io concludevo la mia serie infinta di “Grazie-grazie-grazie-grazie!” ed alzavo gli occhi nei suoi, accorgendomi solo in quel momento quanto fossi dannatamente vicino al suo viso.
-Jake mi stai schiacciando- disse Edward spostando per qualche secondo i suoi occhi altrove, segno che stava iniziando ad imbarazzarsi  quel ragazzo di novant’anni e passa non riusciva proprio a rendersi conto di quanto riuscisse ad essere adorabile.
E si definiva una spietata macchina da guerra … davvero?
-Se anche ti stessi schiacciando non vedo quale è il problema non è che a te serva respirare…- dissi forte della mia posizione sentendo le dita di Edward sula mia via, probabilmente mossesi istintivamente mentre lo avevo abbracciato.
-Jacob sei mezzo nudo, anzi completamente se togliamo l’asciugamano che tieni legato in vita- sospirò con il suo solito tono di voce in stile “sto cercando di farti ragionare dammi ascolto te ne prego”.
-Vuoi togliermi l’asciugamano che tengo in vita? Accidenti Edward i tuoi parenti sono qui fuori e staranno persino sentendo la nostra conversazione!- esclamai vedendolo nuovamente spalancare gli occhi, rimpiangendo per un attimo la sua natura di vampiro che impediva alle sue guancie di colorarsi mentre le sue mani si spostavano ad una velocità disumana verso le mie spalle e mi spingevano indietro.
Quando ebbi l’impatto contro il muro del salotto, trattenendo malamente un gemito di disapprovazione dinanzi a quella botta, Edward era già in piedi, in quella sua posizione di difesa  da gatto selvatico che mi guardava con una stilla di preoccupazione.
Sto bene” sbuffai ruotando leggermente una spalla che aveva assorbito maggior parte dell’impatto per quanto lieve data la forza reale del vampiro “Vado a cambiarmi Eddy caro nel frattempo vedi di riprendere un po’ di colorito” lo presi in giro mentre entravo nuovamente in bagno e lui mi tirava dietro il mio cambio, prendendomi in pieno mentre mi dava dell’idiota.
Peccato che il suo tono si riconoscesse perfettamente come “divertito” ed io non potei fare a meno di far tremare il mio torace in una tenue risata.
 
 
-Jake corri!- mi spronò con tono allegro mentre io cercavo di stare dietro al dannato succhiasangue.
Quello era un fulmine ed io non mi ero certo trasformato quindi, avrebbe dovuto intuire che non vi era alcuna possibilità che io riuscissi a stargli dietro!
-Edward non costringermi a pensare ciò che il mio subconscio ti sta dicendo- mormorai incerto che le mie parole avessero un vero senso mentre la sua risata si perdeva nel vento.
Non avevo idea di dove mi stesse portando ma poco importava, sapevo che non sarebbe stata La Push, è nessun’altra spiaggia dove avremmo potuto incontrare anima viva. L’unica pecca di quella situazione in realtà, era che quel vampiro era troppo veloce, e ancora non ero riuscito a vederlo sotto la luce del sole.
Ma avrei avuto pazienza … Mi stavo preparando un sacco di battute che per smaltirle tutte avrei dovuto passare ogni giorno di sole con Edward per i prossimi mille anni!
Il che non era una prospettiva poi così … inaccettabile.
Finalmente ritrovai la schiena del vampiro, fermo proprio sul limitare di una pineta e ad un passo da lu, la spiaggia, il sole, e il mare.
Osservai il piccolo pezzo di spiaggia,perchè era davvero piccolo, un massimo di dieci metri quadrati, e i due blocchi di roccia liscia alti almeno cinquanta metri ognuno.
Non avevo nessun dubbio che lì non si sarebbe presentato nessuno, solo dall’alto si sarebbe potuto immaginare che vi era quel piccolo spiazzo di paradiso.
-Come lo hai scoperto?- domandai osservando il mare con una brama che avrei potuto rivolgere solo ad Edward.
-E’ stata Alice a parlarmene ha trovato questo posto con Jasper qualche mese fa e me ne aveva parlato, quando ieri mi ha detto che oggi vi sarebbe stato il sole le ho chiesto il permesso di portartici, puoi immaginare la sua reazione- disse voltandosi e sorridendomi complice da sopra una spalla.
-Allora facciamo un bagno?- proposi vedendo Edward annuire ed iniziare ad aprire la prima asola del suo bottone.
Scostai in fretta il mio sguardo per non finire in pensieri non proprio silenziosi e lo imitai togliendomi la maglietta a maniche corte e gettandola per terra da qualche parte mentre vedevo Edward appendere la sua camicia ad un ramo, sfilai in fretta anche i pantaloni e scalciai via scarpe e calzini rimanendo solo nel costume compratomi da Alice chissà quando in una delle sue tante spese folli.
Mi tuffai direttamente nell’acqua che a chiunque sarebbe apparsa gelida mentre per la mia temperatura era un tocco fresco e amabile mentre mi voltavo felice, incontrando finalmente la figura di Edward che era ancora tra il bagno asciuga e l’acqua più profonda, con le onde che gli lambivano il bacino e il sole che lo illuminava come un Angelo.
Se non fosse stato una spettacolo tanto magnifico sarei stato tentato di scostare lo sguardo perchè non era possibile che esistesse qualcosa di così bello. Avrebbe dovuto ridurti alla pazzia, devastando il tuo sistema nervoso per quanto risultavi brutto ed inetto .
Edward non solo brillava come se fosse un diamante, ma la sua luce rifletteva nell’acqua, creando un’altra miriade di sfaccettature che lo rendevano la figura più eterea mai esistita.
Avrei voluto toccarlo, ma allo stesso tempo me ne tenevo a distanza, sentendomi del tutto inadeguato e desiderando che non una porzione della mia pelle entrasse nel mio campo visivo rovinando così quella vista incredibile.
-Jake?- alzai lo sguardo sul suo viso, incerto dall’espressione da esprimere dinanzi al suo tono titubante. E poi compresi il dolore nel suo sguardo, non solo lui si odiava per ciò che era, ma io lo stavo guardando come un’ameba da chissà quanto, senza riuscire a proferire pensiero, perchè nessuna parola, pensata od espressa, avrebbe potuto dare voce a ciò che quella vista stava agitando all’interno del mio petto.
Non guardarmi così sei…” ed ovviamente non avevo idea di come potermi esprimere, così mi limitai ad aprirmi in un sorriso, sperando che capisse.
Ovviamente non capì, o meglio non volle, perchè abbassò lo sguardo tra le sue mani e veloce come un battito di ciglia, lo rividi riapparire sotto la pineta, all’ombra, dove il sole non poteva carezzarlo con la sua luce e farlo risplendere.
Edward” mormorai afflitto avvicinandomi alla riva. Sapevo cosa passava per la sua mente autolesionista.
Fingeva giorno dopo girono di essere un umano, e a volte, sapevo che si illudeva persino di esserlo ancora, ma lì, sotto il sole non poteva fingere, la sua natura era diversa, sotto ogni più piccolo aspetto.
 

*


 
Ehi vampiro dei miei stivali guardami” mi sgridò Jacob costringendomi ad alzare il mio sguardo su di lui e distoglierlo dalle mie mani.
Vuoi sapere cosa ho appena visto io?” domandò mentre le mie labbra si piegavano in una lieve smorfia, consapevole che lui non riuscisse a comprendere la mostruosità di ciò che gli si era parato dinanzi.
“Ho visto un vampiro meraviglioso, che risplendeva sotto il sole lì dove anche l’acqua dell’oceano più limpido sembrava invidiarlo, desiderandolo a tal punto da cercare di abbracciarlo per farlo suo.
Ho sentito i miei pensieri sgretolarsi sotto la tua immagine perchè eri così dannatamente bello  Edward che mi hai fatto sentire inadeguato ed orrendo come mai in vita mia.
Ed io so di essere un gran fusto” Sancì facendomi scappare come previsto un sorriso mentre la sua mano di fuoco raccoglieva la mia di ghiaccio e retrocedeva piano, portandomi verso la luce con lui ad ogni inevitabile passo.
Non ti dico di accettarti Edward, ma perlomeno ignorati, voglio passare la mia giornata con te, e so che potrai renderla magnifica se ti limiterai ad essere ciò che sei. Perché a me vai bene così come sei Edward, non devi frenarti o disgustarti per piacermi.” Continuò arrivando con i piedi fino al bagno asciuga, ed alzando una mano verso il mio torace poggiandovela sopra mentre la mia pelle scintillava come rugiada.
Osservai lo strano contrasto della sua pelle sulla mia raccogliendo poi quella stessa mano con la mia e facendo incrociare le nostre dita.
Sentivo tutto: il respiro trattenuto di Jake, lo scrosciare delle onde, il battito del cuore del ragazzo dinanzi a me che andava ad un ritmo più sostenuto del normale e il rumore della foresta dietro di me. Il sapore di salsedine che mi prudeva quasi sulla lingua e pensai che dopotutto, essere rimasto in vita per poter passare quella giornata in vita, anche una vita rubata, come la mia, non doveva essere così male.
Se un’anima tanto bella come quella di Jake aveva avuto l’imprinting proprio con la mia, forse Calaslie non aveva torto, forse, e solo forse potevo godermi tutto quello.
-Grazie- dissi alzando lo sguardo su Jake che in quel momento sì ricordò che necessitava di respirare e mi guardò interrogativo.
-Non ho idea di cosa ha partorito la tua mente Machiavellica ma gradirei proprio fare il mio bagno senza che un certo vampiro, appena trasformatosi in una palla stroboscopica, scappi nuovamente in piena crisi adolescenziale- mi prese in giro mentre scioglievo le nostre mani per dargli una spinta giocosa vers l’acqua, e con lui mi tuffai, finendo per non fare più caso allo strano riflesso dell’acqua al mio passaggio, ma notando solo gli occhi di Jake, che non sfuggivano mai i miei, in nessuna occasione li ricercassi.
 
-Credo sia l’ora di rientrare- soppesai guardando il sole che scompariva all’orizzonte,Jake aveva insistito per rimanere a vedere il tramonto nonostante non avesse mangiato niente per tutto il giorno, neppure a colazione.
E pensare che solitamente mangiava per un esercito.
-Come vuoi mamma-rispose con l’eterno sorriso sul suo volto, quel girono, non l’aveva mai abbandonato e neppure per un secondo era risultato falsato, mi chiedevo in quante altre occasioni Jake avesse sorriso sinceramente, così a lungo.
Sbuffai limitandomi a rivestirmi, osservando con la coda dell’occhio il licantropo che faceva lo stesso, ed infilai il resto nel borsone che misi nuovamente in spalla come all’andata .
-Vieni passiamo dalla radura- dissi voltandomi verso d lui ed iniziando semplicemente a camminare, Jacob mi guardò incuriosito per un attimo ma si adeguò in fretta, correndo leggermente solo per raggiungermi e poi adeguarsi al mio passo.
-La radura di cui parli è…?-
-Sì  quella della settimana scorsa, volevo solo, darti dei ricordi migliori di quel posto poiché è uno dei miei preferiti- ammisi mentre lui mi guardava con una luce particolare negli occhi che donava solo a me, che era quel qualcosa in più del semplice affetto.
Non vi sono solo brutti ricordi sai?” mi disse mentre io scostavo lo sguardo dal suo notando un sorriso fin troppo malizioso sorgere sul suo volto.
Era ammirevole come Jake crescesse di anni, in dei semplici giorni. Forse era la saggezza di Carlisle, l’affetto di Esme,la spontaneità di Alice, il carisma di Jasper, la fraternità di Emmett e la combattività di Rosalie, ma sembrava che il Lican si trovasse sempre più a suo agio con noi, in ogni più piccola cosa.
Ero certo che suo padre ed il suo branco gli mancassero, ma quella maturità che vedevo crescere nei suoi occhi, assieme alla nostra vicinanza lo dovevano aiutare più di quanto avessi realizzato in un primo momento.
Prima che me ne accorgessi arrivammo alla radura, circondato da un piacevole silenzio irreale, poiché in realtà la mia mente si lasciava piacevolmente cullare dai ricordi di Jake bambino, che mi stava facendo vedere qualche episodio di quando suo padre lo portava alle riunioni degli anziani e a lui era permesso sgambettare a giro per i boschi.
Osservai Jake iniziare a camminare all’indietro, dinanzi a me, per potermi guardare in viso mentre avanzava nella radura.
-Adesso che vuoi fare per aiutarmi? Mettiamo su un balletto?- ironizzò mentre io scuotevo la testa divertito e facevo per aprire bocca prima di osservare più attentamente un punto oltre la sua spalla, non vi erano dubbi, sulla soglia della radura vi erano due paia di occhi da lupo.
Corsi in avanti, e sfruttando la mia velocità sovraumana, fui tra Jake e i lupi in meno di un battito di ciglia, in posizione di difesa, tenendo il mio licantropo al sicuro dietro la mia figura e ringhiando minaccioso verso gli occhi che ci scrutavano.
Non mi interessava se erano amici di Jacob, sapevo che lui non li avrebbe mai combattuti, ma io non mi sarei fatto certi scrupoli.
Edward” lo sentii pregare. Ma nel suo tono non mi stava chiedendo di non attaccare, e neppure era scocciato per il mio comportamento, tutt’altro, mi stava chiedendo sostegno perchè nonostante fosse passata una settimana da quella notte, Jacob non era riuscito ancora a non tremare sotto il peso del ricordo, delle accuse dei suoi  fratelli di “sangue”.
E’ Sam” mi informò rispondendo inconsciamente ad una domanda che ancora non avevo espresso, mentre il lupo più grande indietreggiava scomparendo dalla mia vista. Ma non avevo udito nessuno spostamento quindi doveva essere solo nascosto.
E…Seth? “ analizzò sorpreso. Ricordai il viso del ragazzo di nome Seth nei ricordi che Carlisle mi aveva permesso di sfogliare quasi un mese prima. Era il fratello dell’unica donna del branco, nonché il più giovane tra i lican.
Passarono i secondi, fino ai minuti in cui tutto ciò che facemmo fu rimanere a studiarci l’un l’altro fino a quando un ragazzo non uscì dal nascondiglio lì dove prima si era andato a rifugiare il capobranco.
Sam, indossava solo un paio di pantaloni, e procedeva cauto ma determinato seguito dal cucciolo di licantropo che non riusciva a nascondere altrettanto bene la sua insicurezza.
-Cullen, Jacob-salutò educatamente l’Alpha mentre sentivo dietro di me Jake percorso da un brivido che se fosse stato sotto forma di lupo avrei potuto riconoscere come un “guaito”.
-Non siamo qui per farvi del male- precisò vedendomi non abbandonare la mia posizione di difesa, in risposta mi limitai a sibilare, ripreso però da Jake che mi mise una mano sulla spalla, tirandomi leggermente verso di lui e portandomi così a riassumere una posizione completamente errata.
Oramai ci separavano solo sette metri, e anche se non era la comune distanza per una conversazione civile, nessuno dei quattro se ne lamentò quando Sam si fermò a tale distanza.
-Volevo solo sapere come stavi Jake, tuo padre è … preoccupato per te- mormorò con una strana cadenza “Anche se deluso, d’altronde come biasimarlo? Il suo amato figlio che ha l’imprinting con un abominio” soppesò incontrando il mio sguardo ed osservandomi più incuriosito rispetto a ciò che vi aveva visto.
Non potevo fargliene un torto per quei pensieri, in realtà neppure mi ferivano, anzi ero sollevato che tutto il rancore fosse per me, e non per Jake.
-Sto bene Sam, grazie- rispose impettito il Quileute dietro di me mentre la mia posa si rilassava sotto il tocco perpetuo della sua mano.
-Vorrei poterti dire che puoi tornare, che tutto si è sistemato nel branco ma, gli unici che non sputano il tuo nome come se fosse veleno siamo qui- aggiunse non proprio a consolazione, anzi ero certo che lo avesse quasi fatto di proposito, tirando persino un sospiro di sollievo interiore quando il dolore più puro attraversò gli occhi di Jacob.
-Non puoi fargliene una colpa fratello- aggiunse, e sentii distintamente il cuore del mio licantropo perdere un battito mentre lo sguardo si Sam si addolciva, e la coda del cucciolo di licantropo si muoveva quasi eccitata.
-Ma osservando Emily l’altra sera, e parlandone con Seth ieri pomeriggio, ci siamo resi conto che non possiamo farne neppure a te- mormorò tenendo lo sguardo fisso nel ragazzo oltre la mia spalla, la cui mano mi stava irradiando calore in tutto il corpo.
-Nessun Cullen mi piace- precisò lanciandomi distrattamente un’occhiata –Ma chi meglio di me può capire la situazione in cui devi esserti trovato dopo Leah ed Emily? Ti ho lasciato solo ad affrontare tutto questo dolore fratello, e mi dispiace, nonostante la mia rabbia, avrei dovuto andare oltre a quella mia momentanea cecità- si scusò, nonostante sembrava che pronunciare quelle parole fosse come ficcarsi un tizzone ardente in gola.
-Non l’ho affrontato da solo Sam- disse Jacob e dallo spostamento di sguardi di Sethe  Sam, da me e Jacob, intuii che il licantropo  mi stava carezzando con lo sguardo,come era solito fare ogni qual volta credeva non potessi saperlo.
-Sono felice di saperlo- disse con un sorriso incredibilmente amaro –Purtroppo il resto del branco … Loro ancora non riescono a capirlo, forse quelli di noi che hanno avuto l’imprinting alla fine cederanno alla ragione ma gli altri fratelli Jake … Dovevi sentirli, i loro cuori sembrano marcire quando pensano a te- in realtà ero certo che neppure il ragazzo dinanzi a me avrebbe mai voluto che Jake si trasformasse, e forse proprio per questo era stato così crudele e lapidario nel dilaniare le speranze di una ricongiunzione tra Jacob ed il suo branco.
Non voleva che sentisse nella propria mente, come suoi, i pensieri di disgusto degli altri. Non se voleva evitare che impazzisse dal dolore.
-Ero passato solo per farti sapere che se servirà, per i Volturi o solo … per te hai ancora due membri della famiglia pronti ad ascoltarti- concluse infine rigido, mentre le spalle sembrarono liberarsi da un peso che fino a quel momento era stato opprimente.
Jake non rispose, o forse si limitò ad annuire, scambiandosi risposte solo con lo sguardo, perchè poi, semplicemente, Sam e Seth si voltarono dandoci le spalle e corsero nuovamente nel bosco, scomparendo dalla nostra vista.
Edward” sentii prima di perdere completamente il contatto con la mente dell’Aplha “Prenditi cura di mio fratello, te ne prego ma non ebbi neppure il tempo di sorridere, perchè dopotutto anche quei particolari figli della Luna erano una vera famiglia come noi Cullen, che la mano di Jacob tremo lievemente sulla mia spalla.
-Edward- mormorò facendomi voltare, costringendomi così a vedere i suoi occhi pece umidi di dolore, acqua e sale –Posso riavere quell’abbraccio?- mormorò quasi in supplica mentre io non me lo feci ripetere due volte e accolsi il ragazzo tra le mie braccia, che tremava incontrollato incapace di tener ei prorpi sentimenti sotto controllo.
-Jake devi calmarti- dissi imperativo, sentii il lican inspirare lentamente il mio profumo, e per un attimo credetti ce l’avesse fatta, ma non era così, il suo torace continuava a tremare ed il cuore a battere ad un ritmo dislocato.
-Non è niente di più di ciò che è- dissi dopo qualche minuto passato ad attendere inutilmente un risultato.
Il ragazzo mi guardò incuriosito e confuso mentre mi allontanavo leggermente dal suo corpo.
-Un tranquillante- precisai ad paio di occhi ancora stranulati. Non attesi alcuna domanda di invito ad una spiegazione migliore:
inclinai il mio viso e andai incontro al suo, lasciando che le nostre labbra si sfiorassero come due petali di rosa nello stesso fiore, e finissero per collimare come due perfette metà.






Visto? sono o non sono stata brava? xD
Già credevate che vi avrei dato buca per chissà quanto non è vero?
Invece eccomi qua *^*
Sono stanca morta quindi spero di non aver fatto troppi errori di battitura, o ancor più probabilmente di lessico dato che anche se è presto, la giornata è stata infinita ed io sono stanca morta!
Volevo però poter postare questo capitolo a tutti costi perchè... Beh potete immaginarlo no? Devo sapere cosa ne pensate sul finale ovviamente!!!! *^*
E' solo un bacietto tra fidanzatini dell'asilo ma ... Beh avrete tuttala FF per qualcosa di più profondo suvvia!
Detto questo vi ringrazio di tuuuuuuuutti i commenti (a cui risponderò domani con calma vedrete u.u). Mille grazie a voi e a tutti coloro che seguono la mia storia in silenzio, non avete idea del potere che avete sulle palpitazioni del mio piccolo cuoricino, vi adoro <3
ps:ditemi che la scena di Edward al sole non è stata troppo penosa!
Ho letto troppi commenti per riuscire a vederlo ancora con la stessa ottica della prima volta che ho letto Twilight (da qui la presa in giro di Jake per tutta la famiglia ma..) beh in realtà la parte di Ed ho cercata di non farla essere un totale schifo >.<

Ecco qua le risposte come promesso! ^w^ (Certo potrei anche inviarvele una per una ma ammetto che così mi piace di più xD):


SnowQueen : In realtà ho paura di essere un po' OCC con entrambi anche se sto cercando di evitarlo poichè lo detesto. Cerco solo di far comportare Jake come la "persona perfetta", d'altronde l'imprinting fa sì che tutto ciò che desideri sia vedere Edward felice, anche a costo della propria di felicità.
E per Ed in realtà mi sto sforzando di farlo "difficile" x°D La coppia mi è sempre piaciuta ed ogni volta cerco di trattenermi per evitare di accelerare le cose rendendole del tutto inrealistiche xP
Infine grazie mille per i complimenti cara! <3 Come vedi a questo giro ho aggiornato in fretta spero ti sia piaciuto anche questo capitolo e che tu abbia trovato un bricilo di soddisfazione da parte di Ed uwu

SeleneKyoto : Inizierei con "grazie!!!! **" Addirittura la più bella?! Non credo di meritarmelo ma sono troppo felice del complimento per mettermi a fare la modesta lo ammetto!
Se il quasi per la famiglia è dato da Rosalie, sto pensando anche a loro xD In realtà li ho studiati più come se fossero una particolare "specie" di fratelli, di quelli che si prendono in giro e creano zizzania ma alla fin fine si vogliono bene.
Tra l'altro con Sam hai preso in pieno l'idea della fine del capitolo. L'animo di Sam non vuole accettare Jake con un licantropo am allo stesso tempo non può fare a meno di ammettere che semplicemente non si può dire "no" all'imprinting.

WildBlueMoon : Mi dispiace che il finale non ti sia piaciuto T.T Avrei voluto fare anche io come te e far dire ad Ed "proviamoci" ma mi è sembrato motlo più realistico vedere Jake scendere a compromessi.
D'altronde dubito che chiunque di noi accetterebbe l'amore di qualcun altro e si direbbe "proviamoci" solo perchè una persona soffre xD
Grazie mille per il tuo commento e scusa per l'enorme attesa <3

LoversOcean : *rullo di tamburi* Ah ci speravo tu vedessi che avevo aggiornato e non mi prendessi a padellate in faccia!
Vero? Con Rosalie ci ho pensato anche io mentre scrivevo (sopratutto in questo cap) ma il mio istinto di slasher mi ha guardato bene e quindi mi accontenterò di sbizzarrirmi per strapparti una risata sui loro scherzi xD
Tra l'altro questo ti è piaciuto? Ovviamente il più classico ma non potevo non mettercelo! xD
E sì lo sò il mio sadismo è molto sadico ma sai cosa? Tu non puoi criticare! Non dopo ciò che mi hai fatto leggere sulla prima guerra mondiale!
Sì lo so non c'entra un tubo quindi, dicevamo...fratelli. Non sapevo come caratterizzare l'idea di "più che semplici amici" senza però sfociare nello status di "amante" (per quanto Jake non si sarebbe tirato indietro), comunque sto cercando di far filare tutto anche se inizio a temere che a breve mi stuferò perchè voglio darti il tuo "Edward di bello" ovvero il ragazzo meraviglioso della quale abbiamo letto e decretato che, sì quella era la perfezione xD

susyko : Sì ho aggiornato e sono felice che ti sia piaciuto il capitolo! (Ha solo preso la muffa nel mio pc per qualche mese suvvia XP)
Grazie mielle per seguire la mia storia ed eccoti qua servita per il nuovo capitolo!

Fyre97 : Non so dirti quanto i tuoi commenti mi facciano felice ogni volta!
Grazie mille per stare dietro a questa fiction nonostante le interminabili attese x°D A questo giro però sono stata brava dai!
Lo sò che ad Edward avrebbe fatto bene cuocere ancora nel suo brodo senza che Jake mai lo cercasse ma in quella casa non esiste privacy ed il povero JAsper stava morendo!
Poverino era come avere Alice tra le braccia, ma sentirsi soli ed abbandonati, con il cuore in direzzione di qualcunaltro che non potevi neppure sfiorare per la medesima paura di perderlo.
Insomma due scatole quella fmaiglia è complicata credo che finirò per fare danno con tutti i loro poteri extra! xP

   
 
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