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Autore: thenefia    19/04/2013    12 recensioni
Elise Styles: classica ragazza semplice, senza troppe pretese. Frana in matematica, indipendente, con un gruppi di amici un po' pazzi, ma unici. Odiava i ragazzi presuntuosi e puttanieri.
Zayn Malik: il ragazzo più popolare della scuola, puttaniere. Non pretendeva molto dalle ragazze, bastava che avessero culo, tette, e soprattutto che fossero brave a letto.
Elise odiava Zayn con tutto il suo cuore; Zayn era attratto da Elise.
E' vero che gli opposti si attraggono?.....
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16.

Zayn’s point of view.


Andai a scuola, con l’intento di ‘aggiustare’ il rapporto con Elise, ma non avevo la minima idea di come riuscirci.
Avevo dormito poco e niente per cercare una soluzione, ma il mio cervellino non aveva partorito nessuna idea decente e adatta alla situazione.
Mi trovavo fuori dal cortile della scuola e la vidi infondo, da sola intenta a fumare una sigaretta. Era bellissima, come sempre. Non indossava niente di speciale, jeans, felpa, cappotto nero, Converse e in testa un cappello grigio, ma era bellissima nella sua semplicità.
Molte –troppe- ragazze non capivano che non era necessario mettersi l’intera kiko in faccia o vestirsi con gonne corte o roba del genere per essere belle, spesso per essere belle bastava un jeans, una felpa e un sorriso, esattamente come faceva Elise.
Per un attimo pensai di avvicinarmi e cercare di avere una conversazione con lei, ma subito esclusi questa idea, considerando che lei mi avrebbe sicuramente respinto e avrei fatto la figura dello scemo, e soprattutto non avrei fatto altro che peggiorare la situazione.
Eravamo all’ora di matematica, e ovviamente la professoressa aveva chiamato Elise alla lavagna, e ovviamente lei non era riuscita a fare nulla degli esercizi che le aveva assegnato, cosa che non mi sorprese per niente, visto l’odio di Elise verso la matematica.
Alla fine dell’ora la prof. chiamò me ed Elise alla cattedra, dicendo che ci voleva parlare.
La cosa mi agitava un pochino, dato che non sapevo come avrebbe reagito lei.
«Allora ragazzi, vi ho chiamati per parlare della disastrosa situazione scolastica di Elise, per quanto riguarda la mia materia.» disse scrutandoci.
Elise la guardò con aria interrogativa, e anche io dato che non riuscivo a capire cosa centrassi io con l’andamento di Elise in matematica.
«Styles, lei non sta per niente andando bene in matematica, e siccome non voglio lasciarle il debito anche quest’anno, penso che abbia bisogno di un aiuto, e dato che l’unico voto sufficiente nella mia materia l’ha preso dopo aver fatto le ripetizioni con Malik, penso che sia ora di riprendere a farle.» si spiegò il troll.
Elise mi lanciò un’occhiata per poi rispondere alla professoressa.
«No guardi, Malik non vuole più farmi le ripetizioni, è inutile.» disse sicuramente ricordando l’episodio del giorno precedente.
Ci pensai su, poteva essere un buon motivo e inizio per sistemare la situazione con lei.
Noi due da soli, in camera. Avrei sicuramente trovato un modo per riprendere a parlare con lei o per scusarmi per come l’avevo trattata senza sembrare un coglione.
Il troll mi fissava con un’espressione interrogativa dipinta in volto, mentre Elise mi guardava male.
«Invece no, per me va bene, sono disponibile a fare le ripetizioni a Elise.» esclamai spostando lo sguardo dalla prof., che mi guardava sollevata, a Elise, sorridendole, cosa che lei non ricambiò, anzi, mi fulminò con lo sguardo.
«Bene, fatele il più presto possibile, la sua situazione Styles è davvero catastrofica.» disse rivolgendosi ad Elise, che sorrise nervosa, per poi andarsene.
«Ehm…iniziamo stasera?» le chiesi, cercando si essere il più naturale possibile, ma la verità è che mi stavano sudando le mani. Non ero mai stato così nervoso in vita mia, specialmente con una ragazza.
«Accetto di fare le ripetizioni solo per non farmi lasciare il debito anche quest’anno, quindi ci vediamo a casa tua alle quattro.» mi rispose leggermente arrabbiata e fredda, per poi andarsene.
Bene, quella sera avrei risolto quella situazione, forse…

Il suono del cellulare mi svegliò. Mi ero addormentato sul letto, dopo aver reso presentabile la mia camera.
Mi stropicciai gli occhi e mi sporsi dal letto per vedere chi mi aveva cercato.
-amore, quando ci vediamo? Ho voglia di te. Xxx-
Ashley.
Che palle.
Ma poi che cazzo mi metteva quelle ‘x’ irritanti?!
-Mai.- le risposi.
Mi risdraiai, convinto che Ashley non mi avrebbe più rotto le scatole e in attesa di Elise.
-Ma amore, è da tanto che non lo facciamo. Xxx-
Di nuovo Ashley, e sempre con ‘ste cazzo di ‘x’.
-Ti ho detto mai. Non rompermi più, non voglio più scopare con te. E non chiamarmi amore, non sono il tuo ragazzo.-
Forse ero stato un po’ troppo duro, ma forse così l’avrebbe capito.
-E’ per la sorella di Styles, vero? E’ per quella troia?! Ho visto come di guarda e come ridevate insieme. Che puttana.-
Questo era veramente troppo, quella frase non doveva dirla.
-Non azzardarti a chiamarla puttana. Lei, al contrario tuo, non lo è. Perché si, sei soltanto una troia assetata di cazzo. Non cercarmi più, non mi interessano più le nostre scopate, non mi interessi più tu. Addio Benson.-
Bene, avevo chiarito anche questa cosa.
-Non venire a fare prediche a me, perché tu non sei messo molto meglio. Anche tu sei un puttaniere insieme al tuo amichetto, Styles. Quante ragazze tu sei fatto? L’intero istituto? Forse anche di più. Vaffanculo.-
Aveva ragione, anche io ero un puttaniere, e ne ero consapevole. Ma Elise mi aveva cambiato, in meglio.
-Almeno io ho messo la testa apposto, al contrario tuo. Ciao Benson.-
Nel momento in cui inviai quel messaggio, sentii il campanello suonare e sentire la voce di mia sorella urlare un ‘vado io’.
Corsi giù per le scale, per poi andare in cucina e mettermi le scarpe, e da lontano vidi che Safaa stava aprendo la porta.
«Ciao, tu chi sei?» chiese mia sorella più piccola.
«Sono Elise, un’amica di tuo fratello. Lui c’è?» le sorrise dolcemente.
Dopo che ebbi finito di mettermi le scarpe andai alla porta d’ingresso e sorrisi ad Elise, la quale non ricambiò.
«Dai Safaa, vai via.» dissi scompigliandole i capelli neri.
Lei ci guardò con aria sospetta e poi se ne andò in soggiorno.
«Ciao.» la salutai un po’ impacciato.
da quando io ero insicuro o timido con le ragazze?
«Ciao.» rispose lei fredda.
Me l’aspettavo.
«Muoviamoci ho fretta.» continuò dopo essere entrata in casa.
Andammo in camera e incominciai a spiegarle tutti gli argomenti, e mentre lei svolgeva gli esercizi che le assegnavo, io pensavo a ciò che avrei dovuto dire dopo.
Avrei dovuto chiederle scusa? Per poi dire cosa? Che provavo qualcosa per lei? Qualcosa che non avevo mai provato con nessuna? Qualcosa che non sapevo ancora definire bene?
Sarebbe stato eccessivo, perché se le dicessi tutto ciò che mi passa per la mente e se lei poi non ricambiasse la metterei in soggezione e rovinerei tutto.
Ero nel panico.
«Fatto!» urlò con voce stridula Elise risvegliandomi dai miei pensieri.
«Okay, fa vedere.» dissi prendendo il foglio sul quale aveva svolto l’esercizio, lo controllai e notai che era fatto correttamente.
«Brava, è giusto!» dissi sorridendole.
Lei cacciò un urletto e batté le mani come una bambina, mettendo in mostra un sorriso capace di sciogliermi.
Spostai lo sguardo da lei al telefono per controllare l’orario: 18.36.
«Bene, per oggi abbiamo finito.» esclamai chiudendo il libro di matematica.
Lei mi guardò intensamente, come se volesse leggermi nel cervello, per poi decidersi a parlare.
«posso chiederti una cosa?» mi chiese.
«certo.» sorrisi.
«perché nell’ultima settimana mi hai trattata in quel modo? Cosa ti ho fatto?»
Ed ecco la fatidica domanda. Presi a torturarmi le mani, era arrivato il momento.
«perché mi sono accorto di provare qualcosa per te e avevo paura, così ho deciso la strada più semplice, sono scappato.»
«Non lo so, è stata una settimana un po’ ‘no’, avevo litigato con i miei ed ero incazzato. Scusa, mi dispiace di averti trattata in quel modo.» le sorrisi.
Le raccontai la prima balla che mi venne in mente.
Lei sembrò crederci, e mi sorrise, sussurrando un ‘okay’.
«Chi era la bambina che mi ha aperto la porta?» mi domandò.
«Mia sorella Safaa.» sorrisi.
«Non sapevo avessi una sorella.»
«Ne ho tre, a dir la verità, Doniya, Waliyha e Safaa.»
«sei il più grande?»
Io annuii.
«Hai fame?» le domandai spezzando quell’imbarazzante silenzio che si era creato tra noi.
«Si, un bel po’.» rispose toccandosi la pancia.
Scendemmo giù in cucina e vidi Safaa seduta sul tavolo, intenta a disegnare non so cosa, alzare lo sguardo e fissarci, sempre con la stessa espressione sospetta che aveva prima.
Presi un pacchetto di patatine e le offrii ad Elise, la quale lo prese sfoderandomi uno dei suo magnifici sorrisi.
«Vuoi qualcosa da bere?» le chiesi.
«Coca cola, per favore.»
presi due lattine di coca e le aprii, porgendone una ad Elise.
Spostai lo sguardo si Safaa, che ci stava sempre fissando.
«Siete fidanzati?» chiese mia sorella ingenuamente.
Io per poco non mi affogai con la Coca cola, così come Elise, che arrossì di botto e abbassò la testa imbarazzata.
Quando arrossiva era ancora più tenera.
«No Safaa, non stiamo insieme, siamo solo amici.» risposi, purtroppo..
Lei non sembrava convinta, ma decise di stare zitta e continuare a disegnare.
Io ed Elise ci guardammo imbarazzati.
Chissà se saremo potuti essere qualcosa di più o se ci saremo fermati all’amicizia.
Per me l’importante era starle affianco, vederla sorridere e ridere, anche semplicemente come amico.


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SCUSATEMI SCUSATEMI SCUSATEMI. 
Mi dispiace tantissimo, è passato quasi un mese da quando ho aggiornato l'ultima volta. çç

Non so proprio come farmi perdonare.
Ultimamente sto recuperando tutti le materie che avevo sotto, e di tempo per stare al pc ce n’è davvero poco.
Non so se ci sarà ancora qualcuno che leggera questa storia çç
Oggi vado abbastanza di fretta, quindi non perdo tempo a scrivere  roba inutile.
Se non che Elise e Zayn hanno fatto pace. Ytwfdcxute
Boh, me ne vado!
Vi avviso che la settimana prossima è praticamente impossibile che io riesca ad aggiornare, perché ho un sacco di verifiche (ne ho tre in due giorni, e ho un casino da studiare), quindi a meno che non riesca ad aggiornare mercoledì o giovedì mattina, non penso proprio di aggiornare.
Ps. Ho cambiato banner, e ne vado molto fiera lol
Un’altra cosa che mi stavo dimenticando è che non stiamo raggiungendo le recensioni richieste e sono notevolmente diminuite. (da nove/dieci a sette)
Perciò aggiornerò alle otto recensioni che devono avere almeno dieci parole!
Con questo mi eclisso, ciao gentaglia, alla prossima.
-hugmejawi 

Twitter (chiedete per il follow back)
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Instagram: sono @hugmejawi (nelle recensioni ditemi i vostri nick che vi seguo, NON chiedetemi il follow back sotto le foto!)

Per farmi perdonare! :)
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