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Autore: StayThereWhateverHappen    21/04/2013    2 recensioni
"Niall si era sentito spaesato, come quando fai sempre la stessa strada per andare a casa ma un giorno la trovi chiusa per lavori e sei costretto a trovarne una alternativa per raggiungere la tua meta. Non è detto però che questa variazione sia necessariamente negativa…magari passando dalla nuova strada scopri un panorama mozzafiato a cui non avevi mai fatto casa prima d’ora."
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, sono tornata e vi chiedo scusa se ci ho messo una vita ad aggiornare la storia quando avevo detto che l'avrei aggiornata molto velocemente...sono saltati fuori un sacco di imprevisti e non ho avuto tempo di mettermi a scrivere. Vi chiedo ancora scusa.
Il nuovo capitolo si svolge circa un mese dopo rispetto al capitolo iniziale, è molto introspettivo e ha pochi dialoghi, ho voluto puntare di più su come si sentono i due ragazzi quando stanno insieme.
Vi lascio alla storia, a dopo!

 

                                                                                 Le abitudini possono cambiare


Sette meno un quarto, la sveglia suona.
Zayn sbircia lentamente da sotto le palpebre, un raggio di luce pallida lo infastidisce e così si auto-costringe a richiudere gli occhi.
Ormai è più di un mese che il moro tutte le mattine si sveglia presto per andare a lavorare, si potrebbe quasi dire che ci ha fatto l’abitudine…ma si sa, svegliarsi presto tutte le mattine quando per un anno ci si è svegliati all’ora di pranzo, non è semplice.
Con tutta la buona volontà che ha in corpo, Zayn struscia fuori dal letto, si dirige in bagno e si trascina fino alla doccia dove viene avvolto dall’ acqua calda che lui tanto adora.
Dopo essersi asciugato e vestito scende al piano inferiore per fare colazione, stampa un bacio sulla guancia della madre e si siede al tavolo. Davanti a lui si erge una grande tazza di caffè e una brioche alla crema. Conclusa la colazione saluta la madre e prendendo la giacca esce di casa.
Per arrivare al bar davanti alla scuola gli ci vogliono pochi minuti e decide di trascorrerli fumando una sigaretta.
È qualche settimana che il moro arriva al bar più presto rispetto all’orario in cui dovrebbe cominciare il suo turno perché lui e Niall, col quale ormai ha una certa confidenza, si trovano fuori dal locale a scambiare due chiacchere.
Quando arriva sul posto, Zayn  vede il biondo già appoggiato alla parete a fianco della porta d’ingresso, le sue mani stringono nervosamente un libro, probabilmente quel giorno avrebbe dovuto affrontare qualche test a scuola.
Il moro prova un certo affetto nei confronti di Niall, lo reputa un ragazzo fragile ma con una grande personalità, è sempre sorridente e i suoi occhi brillano. Ama trascorrere il tempo in sua compagnia perché tutto sembra più leggero e vivace, parlano di tutto e di niente allo stesso tempo. Il biondo sa dare ottimi consigli e il moro ogni volta che li mette in pratica rimane stupefatto dalla loro efficienza.
Zayn non è un ragazzo che fa amicizia facilmente, ama stare in solitudine perché è stato cresciuto da una famiglia non troppo presente e che ha cercato di renderlo autonomo fin da piccolo, non che questo gli dispiaccia, ama avere la fiducia dei suoi genitori che pur caricandolo di responsabilità sono sempre estremamente fiduciosi nei suoi confronti, in un certo senso si potrebbe dire che hanno molta stima di lui.
Quando il moro aveva cominciato a conoscere il biondo si era sentito strano, era una nuova sensazione per lui. Aveva però constatato, alla fine, che queste emozioni non gli dispiacevano.

“Ehi Nialler” quello era il suo soprannome, Zayn amava chiamarlo così.

“Ciao Zay!” il biondo sorrideva come suo solito però il sorriso questa volta non era rilassato come sempre.

“Hai qualche test a scuola oggi, vero?” Zayn cercò di capire quale fosse il motivo del nervosismo dell’amico.

“Si, ho il test di geometria analitica, ho studiato tutta la notte, ho un sonno inconcepibile e non mi ricordo niente!” come sempre il biondino si preoccupava per niente, sarebbe andato bene anche questa volta e avrebbe portato a casa un ottimo voto, come tutte le altre volte.

“Dai Nialler, su con la vita, hai ottimi voti in tutte le materie, non sarà certo un’ A- a rovinarti la media…perché si, tu prenderai come minimo un’ A-“ Zayn era molto ottimista quando si trovava in compagnia del biondo, e riponeva in lui una grande fiducia.

“No no! Questa volta davvero non so nulla, non sto facendo la parte del tragico studente…seriamente, non so fare gli esercizi e tutta la teoria è piena di regole e di formule, non ce la farò mai!” ok, il biondo stava cominciando a dare i numeri.

I due ragazzi decisero di entrare al nel bar, il moro prese il suo grembiule e se lo sistemò a cingergli i fianchi, si mise dietro al bancone e mise in fila davanti a sé qualche tazza in modo che non appena gli fosse giunta qualche ordinazione, sarebbe stato veloce nel servirla.
Niall non andò verso il solito tavolo, ormai erano un paio di settimane che si sedeva al bancone, dalla parte opposta a quella del moro, in modo da fargli compagnia mentre lavorava.
Il biondo si era affezionato a quel ragazzo dagli occhi scuri e con il sorriso costantemente stampato in faccia, all’inizio gli era sembrato un pò diffidente ma con il passare del tempo si era accorto che stare in sua compagnia risultava estremamente piacevole. Si sentiva più leggero, vivo.
Niall era ancora perseguitato dal senso di vuoto che da tempo lo faceva sentire incompleto, ma, quando era in compagnia di Zayn quel fastidio si placava.
Non gli era mai successo pima d’ora, si era sempre sentito bucato, con un mezzo mancante, come un puzzle a cui manca la tesserina centrale…non puoi appenderlo perché sarebbe brutto esteticamente ma non puoi neanche distruggerlo perché 999 tasselli sei riuscito a farli combaciare e pur mancandone uno, la figura stampata si riesce a leggere. Sei quindi costretto a tenerlo poggiato su un tavolo in salotto, senza poter fare niente perché ormai il pezzo mancante l’hai perso e se provassi a distruggere il tutto ti sentiresti un idiota perché per arrivare a quel punto ci hai messo più di due mesi. Il puzzle è li, che ingombra e si impolvera, non riesci neanche a guardarlo perché in te si scatenerebbe il nervosismo. Tu vuoi finire quel puzzle, vuoi poter dire “L’ ho fatto io!”.
Questa era la concezione che Niall aveva di se stesso, si sentiva inutile, si considerava un peso e si vedeva vuoto.
Zayn aveva percepito sin dall’inizio un certo disagio nelle espressioni del biondino, aveva capito che c’era qualcosa in lui che non andava e si era deciso ad aiutarlo, magari si sarebbero potuti aiutare a vicenda. Il moro faceva sentire completo il biondo e il biondo faceva sentire il moro una parte della società in cui vivevano.

“Io vado Zay, oggi entro un attimo prima così cerco di prendere un posto in fondo, Liam mi ha chiesto questo favore. Ti scrivo dopo così magari oggi pomeriggio usciamo fa fare un giro, che ne dici?” Niall aveva finito di fare colazione e aveva scambiato due chiacchere con l’amico. Adesso sarebbe dovuto andare ma non aveva voglia di allontanarsi da lui, voleva passare ancora del tempo in sua compagnia in modo da sentirsi felice ancora per un po’.

Niall non si sentiva un opportunista, non stava sfruttando il moro per potersi sentire migliore, voleva solo stare bene e far stare bene l’amico.

“Ok Nialler, allora scrivimi tu dopo, io stacco dal lavoro alle 14 come al solito…mi raccomando, stai tranquillo per il test, andrà benissimo!” Anche Zayn aveva voglia di passare altro tempo con il suo biondino, sapeva che trascorrere i pomeriggi insieme lo faceva stare bene e anche lui stesso si sentiva migliore quando veniva avvolto dalle risate di Niall e scrutato da quelle iridi azzurre.

Il biondo prese la giacca e il libro di geometria, si sporse sul bancone e diede un bacio sulla guancia di Zayn che non si sa perché, arrossì.
Uscendo dal bar si voltò un ultima volta per salutare il moro che alzò la mano e sorrise ricambiando il saluto.
Chissà cosa avrebbero fatto quel pomeriggio, sarebbero stati sul letto di Zayn a guardare la tv o sarebbero andati verso il parco  con un grande gelato tra le mani?
Entrambi avevano voglia di scoprirlo, entrambi non vedevano l’ora di incontrarsi nuovamente.

-Zay il test è andato uno schifo, ho bisogno di vederti il prima possibile, ho voglia di sorridere.
Ti aspetto a casa mia quando stacchi dal lavoro. Ah, probabilmente c’è anche Liam.
xx Nì-  

Bene, vi ringrazio se siete arrivati a leggere fin qui, ho alcune comunicazioni da fare:
- Nei prossimi capitoli verrà spiegato chi è Liam e che ruolo ha nella via di Niall.
-Questo capitolo si è concluso con un messaggio di Niall a Zayn non appena ha concluso il test di geometria, se non si fosse capito.
-Amo questi due ragazzi insieme, spero che a voi non dispiaccia  come si evolveranno le cose...ci sono in serbo delle sorprese muahahahahah
Ora vi saluto, un bacio a tutti e al prossimo capitolo!
-Giulia-

  
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