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Autore: Rawer    24/04/2013    2 recensioni
Nina, una ragazza come tutte le altre che cerca di vivere la sua vita al meglio.
Dopo aver subito la grave perdita di sua madre,cambierà non solo città ma addirittura la nazione.
Il suo trasferimento non sarà come quello di ogni ragazza tutto rose e fiori anzi,dovrà capire da che parte stare.
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Ciao a tutti,questa è la mia prima storia dove saranno presenti Harry,Zayn e Niall.Spero vi piaccia,kiss.
-Rawer
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 20

Nina


Il ristorante è uno di quelli che si vedono nei film.

E' davvero bello ed elegante,anche il suo profumo è rilassante se non fosse che la ragione per cui mi trovo qui è del tutto irritante.

Il caposala ci accoglie sorridendo per poi accompagnarci al nostro tavolo,rotondo.


Ma bene così tutti potremo guardarci in viso,fantastico.


-Vado a lavarmi le mani.-

-Ci sono queste piccole ciotoline apposta,acqua e limone.-

-Io invece voglio acqua e sapone. Ok?-

-Volevo solo informarti della loro esistenza.-

-Si certo.-


La meravigliosa Pearl era anche in ritardo quindi di tempo ne avevo.

Scrissi un breve messaggio a Niall per dirgli che questa sera avremmo dovuto parlare e che non doveva preoccuparsi.

Mi lavai il più lentamente possibile le mani per poi asciugarle miticolosamente.


Era impossibile non notare l'imponente chioma bionda in tutta la sala.

Potevo sentirmi quasi in imbarazzo dato che mentre mi dirigevo al tavolo avevo gli occhi di tutti puntati addosso però mi ricordai subito di chi fossero e la rabbia in un certo modo mi diede sicurezza.


-Salve.-sussurrai cercando di sembrare il più imbarazzata possibile.

-Oh cara, lei è Nina.La mia splendida figlia.-

La donna iniziò a fissarmi con un sorriso falsamente ingenuo. Per quanto potesse essere strano la sua faccia mi faceva ridere.

Il fatto che avesse un intero negozio della kiko in viso non migliorava le cose,sembrava una drag queen.

L'enorme collana di perle,la scollatura,il rossetto fuxia, i capelli cotonati fino alla luna.


Dio mio ma dove diavolo sono finita.?


-Ti sta davvero bene quel vestito,Nina .- la sua voce,forse credo sia l'unica cosa normale.

-Grazie,Pearl..-

-Nina lui è Louis,mio figlio.- non mi ero nemmeno accorta della presenza alla mia sinistra,un ragazzo.

-Piacere,Louis.- I suoi occhi hanno lo stesso colore dell'oceano,se fosse possibile mi ci perderei. Non sono come quelli di Niall.

I suoi sono azzurri,sicuri,dolci, sono lo specchio dell'anima.

Louis invece credo sia il classico ragazzo sfacciato.

Nel momento in cui ci stringemmo la mano sembrava quasi avesse visto tutta la mia vita solo con un battito ci ciglia.


-Piacere Nina.-


Arrivati al dessert sapevo già molte cose su Louis.

Studiava legge all'università di Oxford,conviveva con alcuni amici,per qualche strano motivo aveva deciso di accompagnare sua madre in viaggio, a me aveva semplicemente detto che non aveva mai visto NewLondon.

Una cosa in comune c'era , quella che entrambi avevamo perso una persona importante.

Io una madre,lui un padre.


Il modo in cui è vestito è buffo,fin troppo.

Ha una maglia a righe bianche e blu,dei pantaloni aderenti di un rosso sgargiante e delle Tom's hai piedi.

E' vestito per andare in spiaggia.

Senza accorgermene inizio a ridere fermandomi immediatamente quando gli altri commensali mi rivolgono uno sguardo schifato e sconvolto.

Dio santo,non posso nemmeno ridere?

Oppure avrei dovuto ridere con un ah-ah-ah.


-Perchè ridi?.- mi chiede il ragazzo dagli occhi color ghiaccio.

-Tu.-

-Io cosa?-

-E' per come sei vestito.-

-Bhè ho uno strano modo di vestirmi e credimi mi imitano tutti.-

-Ah davvero?-

-Davvero.-

-Ok,un giorno verrò nella tua università per vedere i tuoi numerosi plagiatori.-

-Hey,non hai il diritto di prendermi in giro.-

-E perchè sentiamo.-

-Perchè ho 21anni e tu solo 18.-

-Come sai che ho 18nni? Non te l'ho detto.-

-E' stato tuo padre.Sai so molte cose sul tuo conto.- disse sorridendo maggiormente.

-Bhè sono contenta per te.-



-Papà io dovrei tornare a casa..E' stato un piacere conoscervi.-dissi alzandomi dalla sedia e pronta a fuggire.

-Credevo avessi capito il discorso di questa mattina.-affermo con aria ferma. La testa di Louis e sua madre balzavano dalla mia direzione a quella di mio padre.

Sembrava stessero guardando una partita di tennis.


-Papà voglio restare qui. Non voglio ricominciare tutto da capo..-

-A me piace questa città,potrei trasferirmi io così voi due potrete viaggiare insieme quanto volete.-

Tutti e tre fissammo contemporaneamente Louis.

-Cosa?- che poi dove va a vivere?

-Bhè sai, caro ragazzo hai avuto una grande idea. La casa di mia figlia è grande e poi non ha problemi ad ospitare amici.-


Questo bastardo mi sta ritorcendo contro le mie stesse parole.


-Nina è un problema per te?- disse Louis alzando le sopracciglia.

-No,faremo delle regole,credo..-

-Ma figliolo come farai con l'università?- La bionda drag queen ha perfettamente ragione.

-Posso prenderla per corrispondenza oppure inscrivermi in questa città.-


Ma perchè sorride sempre? Il suo sorriso insieme ad i suoi occhi è un esplosione di felicità.

Non ho detto nulla,amo Niall.

Louis è solo diversamente brutto, ecco.

Non ho nemmeno detto che è bello quindi.

-Rimarrei molto volentieri qui a parlare con voi,ma devo tornare a casa.- affermai nel tono meno brusco che potessi avere.


-Nina, il biondino lo voglio fuori di casa.-

-Papà il biondino si chiama Niall e per tua informazione è il mio ragazzo. Scusate ma adesso vado.-


-Nina ti serve un passaggio?-Urlò quasi Louis.

-NO!-


Ero stata brusca,maleducata,fredda?

Non me ne importa nulla,quando sono arrabbiata non mi importa di niente.


Appena varcata la soglia del ristorante sentì che stavo respirando ancora una volta.

Poi realizzai quanto fossi distante da casa.

Anche se avrei corso ci sarebbe voluta mezzora quindi tanto vale prendersela con calma.

Dovevo pensare e quando passeggiavo liberavo completamente la mente,gli permettevo di viaggiare e farmi riflettere su miriadi di cose.


Infilai le cuffiette selezionando A Team di Ed.

Non mi accorsi del tuono improvviso ma delle piccole goccioline cadute sul marciapiede.

Esse avevano creato un motivo a pois per poi riempirlo completamente.

Dato che non avevo la mia amata felpa non sapevo dove nascondere il cellulare dalla pioggia.

Le auricolari emisero un lieve brusio poi nulla.


Me le strappai quasi dalle orecchie per stringerle in mano.

Un suv nero accosta per poi suonare il clacson e abbassare il finestrino.

-Allora,Nina adesso lo vuoi un passaggio?-


Ero già fradicia e riflettendoci Louis non aveva fatto proprio nulla,anzi era stato gentile con me nonostante alcune delle mie risposte sgarbate.


Afferrai la maniglia catapultandomi dentro.


-Meglio?-

-Si grazie e..scusa per prima.-

-Vedrai che un modo per farti perdonare lo troveremo.-

-Hai i riscaldamenti al massimo non senti caldo?-

-Sei fradicia.-

-Questo lo sapevo già mister simpatia.-

-Ti ammaleresti anche solo se io soffiassi,quindi se con i riscaldamenti al massimo c'è la possibilità che tu possa asciugarti e non allagarmi l'auto per me è un piacere.-

Disse sorridendo mentre svoltava a destra dell'incrocio.


-Hai sbagliato strada,casa mia è dalla parte opposta.-

-Questo lo sapevo già mister simpatia.-

-Uno non è divertente e due come fai a saperlo?-

-Te l'ho detto che so molte cose su di te.-

-Ti denuncio per stalker.-

Scoppiò in una fragorosa risata quassi buttando indietro la testa.


Ma faceva così ridere?

Io non credo.


Infilai la chiave nella toppa felice di essere a casa ritrovandomi Niall davanti che mi fissava stranito.

-Perchè non hai chiamato sarei potuto venire a riprenderti. Dobbiamo parlare.-

-Lo so. Ci sono molte cose da dire.-

-Ciao Niall,sono Louis.Piacere.-

Non solo Niall aveva un'espressione sbigottita ma anche io. Lous è un tornado.

-Ma chi diavolo sei?-

-Louis vai in salotto,per favore.Niall dobbiamo parlare.-

-Ok,andiamo in camera mia.-



Rimasi accucciata nel mio letto ripensando alla lite di prima con Niall.

Lui non è mai stato un tipo che si arrabbia per qualsiasi cosa ed è per questo che stiamo bene insieme.

So che Louis è comunque un estraneo ma sarà il mio futuro fratellastro quindi non posso giustificare la reazione di Niall e poi ho detto che vivremo insieme non che sarà mio marito.


Conosco Louis da questa mattina e sono certa che deve aver detto qualcosa che ha fatto peggiorare la situazione,immagino una delle solite battutine premeditate.


-Ninaaa!-

-Ninaa,vieni per favore!.-

-Che hai ti sei perso?!.-

-Ti ho detto di venire qui, muoviti!.-

-Ma qui dove?Puoi dirmi che diavolo stai facendo.?- Non per dire ma io dalla mia camera al piano superiore urlavo a lui che secondo me era in cucina. Quando finalmente varcai la soglia della cucina sorpresa di non trovare la domestica ma Louis nel lavandino?

-Finalmente Nina!Un bradipo sarebbe arrivato prima.-

-Ma devi per caso sfondarmi il lavandino?Scendi subito!-

-Solo se mandi via quell'orrenda bestia.-

-Louis ma quale orrenda bestia?Usi droghe per caso?-

-Luii! Lo vedi lì,sotto il tavolo.-Mi spostai per vedere la bestia che si nascondeva nella mia cucina.

-Ma è un gatto! In che modo ti spaventa,illuminami.-

-E' una lunga storia,mandalo via per favore, mi fanno male i piedi qui dentro.-

-Non mio il gatto.-

-Tanto meglio! Hai un'orrenda bestia in cucina che non è nemmeno tua.-


Aspettate un momento,che diavolo sta succedendo alla mia vita? Ma seriamente oggi ho conosciuto il mio futuro fratellastro,mi sono quasi lasciata con Niall dopo averlo sfrattato e adesso ho un gatto in cucina che spaventa Louis?



Harry


Mi stavo rilassando sotto l'enorme quercia del parco vicino casa.

Non ero il tipo che si preoccupa della natura, che ama fare quelle strazianti passeggiate o che si batte per la foglia verde caduta dall'albero.


Un liquido freddo e ghiacciato mi colpisce il viso finedomi perfino nel naso per essere poi inondato dalla fragorosa risata di Charlotte.

-Ti sei rinfrescato tosorino?.- disse Charlotte.

-Charlotte che diavolo ti è preso,perchè?-

-So che hai barato prima.-

-Ok ho barato ma se non lo avessi fatto tu non avresti perso e ora non saresti qui con me.-

-Oh povero cucciolo.- disse facendo il labbruccio.

-Hai voluto la guerra? E guerra sia!.-


Alzai la testa dalle sue coscie per poi iniziare a fargli solletico per tutto il corpo.


* * *


Saalve!

Allora so che sono in ritardo ma ho le mie ragioni.Sono stata in crociera una settimana e adesso sto facendo il mio stage.Quindi il tempo scarseggia alla grande.So che questo capitolo è corto.. ma avevo finito la fantasia e questo è.Volevo precisare che New London per chi non lo avesse ancora capito, è una citta inventata certo non so se esista veramente e per dare l'idea immagino sia in America.

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Mi dispiace ma credo che in questo caso l'angolo sbaw non sarà presente..oppure lo mettero nel pomeriggio.
Fatemi sapere cosa ne pensate è importante, vi amo ed un enorme GRZIE!

Rawer
   
 
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