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Autore: sharysere    27/04/2013    2 recensioni
dal capitolo 1:
sono Serena ho 15 anni […] e questa è la mia vita, tutti i giorni la stessa storia: suona la sveglia, la spengo, mia mamma urla, vado a scuola e faccio un sacco di figure di merda! Sono timida fuori, ma sento che qualcosa sta per cambiare, mi sto per ribellare. […] Eccoci arrivati a scuola […] ed eccolo […] li, vicino alle scale coi suoi inseparabili amici […]. Sono innamorata di lui da più di un anno, ma lui non sa neanche il mio nome, anzi, non sa che esisto…ormai ho perso le speranze, mi sono rassegnata!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“you were the eyes in the face of fortune. I lost my way and I couldn’t find you oh, oh no
We’re not the first ones to be divided. Won’t be the last to be reunited oh, oh no
It’s like rain falling down drops of pain hit the ground. I can’t speak there’s no sound when you’re gone (yeah, yeah, come on)
I can, I will, I know, I can untie these hands and get back up again ….. ”
 
Mi sveglio di scatto, prendo il cellulare e stoppo la sveglia. Sono le 6.15… ed ecco che tra 3,2,1
 
X:SERENA MUOVITI O FARAI TARDI A SCUOLA
 
muggisco(?) e mi metto il cuscino sopra la testa. Voglia di andare a scuola? Persa, ho provato a cercarla, ma con pessimi risultati. Sbuffo, mi alzo dal mio amato letto e vado in bagno…. Sembro un mostro! Mi lavo, vado in camera e mi metto un paio di jeans e una canotta nera, un filo di trucco, raccolgo i capelli in una coda come sempre, prendo la cartella mezza vuota, mi dirigo verso la porta per uscire ma…
 
X: fai colazione o tu da qui non esci!
 
Mi ordinò mia madre. Sempre le solite parole…uffa!
 
io: ciao mamma, non posso fare colazione. Devo andare se no farò tardi a scuola
 
 
finalmente esco di casa, prendo il mio MP3, l’accendo e metto la musica ad alto volume e mi avvio verso scuola.
 
Scusate, non mi sono ancora presentata: sono Serena ho 15 anni, vado a scuola e oggi per fortuna è il mio ultimo giorno e poi libera per 3 mesi (anche se non saprò cosa fare e mi annoierò a morte, ma almeno non starò dietro ad uno stupido banco a sentire degli stupidi prof a parlare coi muri).
Ho i capelli ricci che arrivano fino a metà schiena di color biondo scuro, ma alla luce si vedono i riflessi rossi, i miei occhi sono di colore marrone, Sono bassa (non molto), brutta, …in poche parole non mi accetto per quello che sono. 
 
Questa è la mia vita, tutti i giorni la stessa storia: suona la sveglia, la spengo, mia mamma urla e mi ordina di fare colazione (cosa che poi non faccio) e faccio un sacco di figuracce!
Sono timida, ma qualcosa sta per cambiare, me lo sento! 
 
Eccoci arrivati a scuola….che noia. 
Sto per dirigermi verso i gradoni che portano all’entrata dell’inferno ed eccolo li, l’unica ragione per cui vado a scuola; col suo sorriso mozzafiato, i suoi occhi color smeraldo che brillano al sole, in piedi vicino le scale coi suoi inseparabili amici….basta, mi sono incantata nella sua bellezza! 
Ogni volta che lo vedo sembra una scena di un film d’amore, avete presente quei film sdolcinati dove c’è la ragazza e il suo innamorato che corrono sorridendosi(uno dalla parte opposta dell’altro) su un prato verde, dove al loro passaggio miliardi di farfalle colorate volano verso il cielo e quando i piccioncini finalmente sono vicini si abbracciano dopo un infinito bacio? Per me è uguale, solo che: il prato verde è stato sostituito da una lastra di cemento, la bella ragazza che corre verso il suo innamorato non esiste (teoricamente dovrei essere io ma, come ho detto prima, essendo brutta è come se non esistesse), le farfalle si sono tramutate in una marea di ragazzi che ti insultano e ti prendono in giro, il bel ragazzo c’è, ma sicuramente non corre verso di me; ma che manca? Sono sicura che mi sfugge qualcosa, ma non ricordo…..AH GIUSTO, la bellissima colonna sonora in sottofondo, manco quella c’è….un momento però! Ora sto sentendo una canzone, a mio parere molto bella, tipiche di quelle scene d’amore il titolo dovrebbe iniziare con T: Ta…NO, Te…mmh non mi pare, Ti…..neppure….REALITY ecco, il titolo è reality di  Richard Sanderson (centra molto con la “T” “REALITY”, non c’è che dire)…cosa sarà, un segno del destino? Ma quale segno del destino, questo è solo il mio MP3 che fino a quel momento mi sono dimenticata di spegnerlo (cosa che feci ora).
OK, basta con film mentali e cavolate varie. Ritorniamo a noi ora
 
Sono li ferma sullo stesso posto a fissarlo, non ho mosso neanche un muscolo, sono  imbambolata  ma….OH CAVOLO! si è girato verso di me e mi ha vista…e ora che faccio?!? Si è pure accorto che lo stavo fissando. Perfetto si è pure messo a ridere coi suoi amici, sicuramente mi stanno prendendo per scema….Serena, ragiona un attimo, tu SEI SCEMA! 
Ripigliati, ora fai finta di niente ed entra a scuola. 
 
In questi casi vorrei sprofondare, ma che ci posso fare?! Sono innamorata di lui da più di un anno, ma lui non sa nemmeno come mi chiamo, anzi, non sa che esisto…ormai ho perso ogni speranza, mi sono rassegnata!
 
Ok sono arrivata agli scaloni, dove ci sono Harry e i suoi amici che mi stanno fissando tutti e cinque, compreso lui. 
Che faccio? Lo saluto oppure no? Deciso, dopo la figura che hai fatto due secondi fa è meglio di no!
 
Mentre salgo le scale suona la campanella. Sono in ritardo!
Corro per il corridoio e vedo Nicholas e Katy che parlano, mi avvicino per andare al mio armadietto che è accanto a loro, li saluto e dopo aver preso il necessario per le prime materie andiamo insieme in classe…che lo strazio abbia inizio!
 
**********
 
X: Il bilancio è un documento compilato dagli amministratori(o da persone scelte da loro) dove alla fine di ogni periodo amministrativo bisogna determinare il reddito , la situazione patrimoniale e finanziaria del momento.
 
Pure l’ultimo giorno di scuola la Gould deve fare lezione, tanto nessuno l’ascolta: Jason legge un libro Horror, Nicholas parla, Isabel che si fa la manicure, Rachel che si trucca, io che penso ai cavoli miei e mangio la mia barretta all’ arancia e cioccolato, Katy che sorride e guarda fuori dalla finestra, George che dorme,...
 
La signorina Gould è una tipa strana, bassa, grassa, coi capelli corti e mossi di color marroni(tinti). Avrà tipo cinquanta anni, ma è ancora zitella…ci credo, col carattere che si ritrova è il minimo! Lo so, il mio carattere è poco diverso dal suo, ma in confronto è bello
 
Miss Gould: Signorina  Cooper, le sembra il momento di mangiare questo?
 
Che due maroni però…sempre a rompere sta questa
 
Io: no, mi scusi
 
Facciamo finta che mi interessi qualcosa di quello che dice, solo perché è l’ultimo giorno di scuola se no sarei già uscita dalla classe sbattendo la porta per conto mio
 
Miss Gould: ecco signorina Cooper, fa bene a scusarsi, ma ciò non toglie il suo carattere maleducato nei miei confronti
 
E blah, blah, blah, sta ancora parlando, ma non si sta accorgendo che in realtà non la sto ascoltando e che le sue parole mi entrano in un orecchio ed escono dall’altro, intanto mi alzo e vado vicino la cattedra e guardo i miei compagni: c’è chi ride, chi guarda la scena e chi non gliene fraga niente di quello che sta succedendo
 
Miss Gould: perciò ora lei deve uscire abbandonare la classe e così perdere la mia spiegazione sul nuovo argomento, il quale darò esercizi per casa…quindi sono cavoli suoi. Ha capito signorina Cooper?!
 
Io: mi fa soltanto un favore
 
rispondo a bassa voce, senza farmi sentire, mentre afferro la maniglia della porta che si sta aprendo.
 
Miss Gould: Cosa ha detto?
 
Io: non ho parlato
 
Miss Gould: sarà meglio
 
Dice in modo di sfida...tanto non me ne frega niente.

Il mio istinto dice che dovrei girarmi farle una pernacchia ,ma è meglio lasciar stare; non ho il coraggio!
 
Bene finalmente uscita dalla classe, mi metto con le spalle al muro, per poi sedermi, ma suona la campanella. Tutti escono dalle classi urlando, correndo e quelli dell’ ultimo anno lanciano pure i fogli al vento…fortunati loro che non devono tornare un altro anno qui, come me. Me ne mancano solo due e poi sarò li, a mandare a quel paese tutto e tutti (anche se è già successo, ma tralasciamo i dettagli che è meglio)!
 
Sono ancora in quel punto fisso, come prima, per aspettare Nicholas e Katy, ma visto che non si fanno vivi, mi avvio da sola verso il mio armadietto, per recuperare i libri e i quaderni che avevo posato al cambio dell’ora precedente, prima di entrare nell’aula dove ero stata cacciata fuori.
Chiudo l’armadietto mettendoci un po’ di forza e faccio per uscire dalla scuola, ma qualcuno mi urta e mi fa cadere a terra…







Ciao a tutti, questa è la mia prima FF che scrivo e lo so fa schifo, però spero di migliorare con il tempo!!!

 
  
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