Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Bolookslikeme    27/04/2013    1 recensioni
*un pezzo del capitolo 1*
Nella nostra scuola c’era una gang chiamata “i ragazzi numerati” ad ognuno di essi c’era un numero al posto del nome, solo il capo veniva chiamato con i nome. Lui era il capo.
“Non mi importa chi sei.” Dissi aggrottando le sopra ciglia.
PS: é un pezzo, solo uno!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Rimasi semplicemente terrorizzata da ciò che Mark aveva fatto a Niall.

Lui era fermo davanti a me, mentre io fissavo quei segni sulla sua faccia.

“Perché? Perché fate queste cavolate?” Dissi trattenendomi.

Lui non mi rispose, mi sorrise solamente.

Mi sentii in colpa, mi girai dando le spalle al biondino che era tranquillo; sentii delle mani fredde che si incrociarono sulla mia pancia. Abbassai lo sguardo, anche quelle avevano dei piccoli tagli e qualche gocciolina di sangue.
Posai le mie mani sulle sue, mi girai ancora verso di lui e ripresi gli arti superiori di Niall.

“Lui le ha date… e anche prese?!” Domandai guardando le sue dita.

“Sì” Mi disse.

“Credo sia ingiusto picchiare una donna, soprattutto se quella donna è bellissima… come te.” Mi spiegò posando due dita sul mio mento e alzandolo in modo di avere i nostri occhi simili sulla stessa linea.

“Io... io ti ringrazio, ma c’era bisogno della violenza?” Domandai quasi piangendo.

“Ti ha trattato male, non mi piace vedere una ragazza piangere, posso accettare le lacrime di commozione, non di tristezza.” Spiegò.

“Ma io… io non stavo piangendo.” Risposi abbassando nuovamente la testa guardando il pavimento della palestra.

“Hai gli occhi lucidi, significa che tra un po’ qualche lacrima scenderà e io cercherò di fermarla.” Disse rialzandomi la testa.

“Tu sai il mio nome, ma io non so il tuo.” Aggiunse scherzosamente sorridendo.

“Stella.” Lo guardai.

Spostai la coda che era sulla spalla destra che in precedenza copriva la macchia, lasciai la libera vista a Niall di guardare il segno.

“E’ una voglia?” Mi domandò passando le sue dita sul mio collo.

“Sì, mi hanno chiamato così per quello.” Risposi fissando i suoi occhi che erano impegnati a osservare la macchia .

***
Mi andai a sedere per terra con la schiena appoggiata al muro della palestra.
Stavo ‘giocando’ con i miei pensieri, mentre il biondino mi raggiunse.
“Cos’hai piccolina?” Mi chiese inginocchiandosi davanti a me, mettendo le sue mani sulle mie ginocchia.

“Mi sento in colpa, poi... vederti in quelle condizioni io... beh... mi dispiace.” Risposi.

“Non devi sentirti in colpa piccola.” Disse distanziando le mie ginocchia e avvicinandosi.

Rimasi a guardarlo mentre lui stava per sfiorare le mie labbra, ma lo bloccai.
Mi guardava come se ci fosse rimasto male, ma ovviamente non era mia intenzione farlo rimanere così.

“Ti ho fermato per evitare che il tuo sangue si sparpagliasse sulle mie labbra.” Dissi scherzosamente, lui rise alla mia spiegazione, dopo di che si tolse il sangue dalle labbra con le dita, ma lo rifermai.

“Peggiori la situazione, io comunque stavo scherzando, volevo solo vedere la tua reazione.” Dissi e lui mi sorrise, ma non tentò più di baciarmi.

Sbuffai quando lui si mise vicino a me.
Non resistetti, mi sedetti sulle sue gambe distese per terra, gli feci un sorriso e lo baciai.

“Lo hai tolto tutto il sangue?” Mi domandò sorridendo.

“Non me ne importa niente del sangue, l’unica cosa che adesso mi interessa è il tuo umore.” Dissi, sfiorando i segni sulla faccia.

***

Mi volle riaccompagnare a casa, e io accettai. Non avevo tutta questa voglia di andare a casa a piedi, ma quella di stare ancora per un po’ con il biondino.
 
Arrivati davanti a casa mia, scesi dall’auto, salutando Niall con un saluto abbastanza timido.

Presi le chiavi e quando stavo per inserirle nella serratura la porta fu aperta da mia sorella.

“E’ tardi! Ma dove ti eri cacciata? Chi è quel tizio in macchina? Ti hanno accompagnato?” Mi domandò, o meglio... mi stressò.

“No, sono venuta a piedi, per sbaglio ho fatto la strada più lunga.” Risposi con riluttanza, spostandola di lato e passando.

“Sì, e quella macchina?” Mi chiese.

“Dio mio, non ne ho idea e lasciami vivere cacchio!” Risposi stendendo le braccia e alzando un po’ la voce.

“Cosa sta succedendo?” Disse mia madre.

“Non si fa i fatti suoi.” Risposi arrabbiata.

“Non è venuta a casa da sola!”

“Anche se fosse?! La vita è mia, decido io che fare o no, chiaro?” Dissi avvicinandomi a lei in segno di sfida.

“Wo-wo-wo! Smettetela, non fate le bambine.” Disse fermandoci e poi dirigendosi in cucina.
Il mio telefono si illuminò, mia sorella se ne accorse prima di me e lo prese urlando.

“Chi è? Chi è? Visto! Visto che non sei venuta da sola!” Disse tirando il telefono verso l’alto impedendomi di recuperarlo.

“Non sono affari tuoi, ridammi il cellulare!” Dissi aggrappandomi a lei.

Riuscii a prenderlo, corsi in camera mia e chiusi la porta.

Il numero non lo avevo tra i contatti, diceva:

Dobbiamo parlare io e te baby.

Avevo qualche dubbio di chi fosse.

HI! <3
Sciaoo belee! <3 Beh... non so che divi... che ne dite di farmi sapere
cosa ne pensate?
Ah sì, anche l avostra parte preferita eh! ;D
-Ale 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Bolookslikeme