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Autore: Ithil    16/11/2007    3 recensioni
Lily-rose ha finalmente realizzato il suo sogno:pubblicare il suo romanzo.
Ma la svolta alla sua vita sentimentale e proprio tra le nebbie londinesi del St. James's Park : un incontro voluto dal destino...(Serendipity !!)
Attenzione però...la tempesta è dietro l'angolo ed ha le sembianze di Kate, la fidanzata di Orlando, pronta a combattere! Trionferà il vero amore ? Basta solo credere al proprio cuore...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Happy Birthday Orly! -the return-

Lo so, lo so…è passato quasi un anno dall’ultimo capitolo… ma come si dice in questi casi…MEGLIO TARDI CHE MAI! ;o) Spero che lo leggiate e soprattutto che vi piaccia!

Ringrazio con netto ritardo coloro che avevano recensito e ringrazio in anticipo coloro che rensiranno( spero siate in taaaanti!)

Un bacione a tutti e … a presto!

ITHIL

Buona Lettura!

**************************************

"Happy Birthday Orly! - The Return-"

 

La sera del 13 salii sulla mia Mini minor nera e presi la via principale che portava al ristorante, secondo le indicazioni di Josephine. Da quanto la mia manager mi aveva accennato più che un ristorante era una vecchia residenza di campagna ristrutturata ad arte e utilizzata per feste importanti,o meglio per personaggi importanti visti i prezzi di affitto e del catering : Dom aveva fatto davvero un bel regalo!.

Per l’occasione avevo indossato un semplice vestito nero senza spalline che scendeva lento fino al ginocchio dove si arricciava leggermente; in fondo alla parte della gonna era stato applicato un nastrino di raso argento, chiuso in un fiocchetto sul lato destro; mentre sul petto, a destra,  era ricamata in fili argentati una piccola farfalla; i capelli, invece, li avevo lasciati sciolti, raccolti sulla sinistra da una molletta decorata di strass.

 

Arrivai davanti all’entrata e scesi, uno degli uomini addetti all’accoglienza degli ospiti prese la mia auto e la parcheggiò. Entrai e all’interno già imperversava la festa : la sala era stata addobbata con festoni colorati tra cui spiccava la scritta “ Happy birthday Orlando!!” ; faretti colorati da discoteca lampeggiavano con intermittenza per la stanza in penombra, mentre qua e là erano state sparse candele profumate, le cui fiammelle ondeggiavano ogni qual volta qualcuno gli passava vicino ballando a tempo di musica.

Cercai di farmi strada tra gli invitati che chiacchieravano cercando di sovrastare il volume delle canzoni che il Dj alternava sul maxi stereo.

Dopo qualche istante mi sembrò di scorgere Dominic Monahgan che intratteneva allegro un gruppetto di ragazze, le quali ridevano divertite ad ogni sua battuta.

Lo raggiunsi.

« Oooh! Vedo che qualcun altro si è aggiunto al mio piccolo pubblico! » si rivolse a me battendo le mani e quasi automaticamente le altre ridacchiarono. « qual è il tuo nome mia cara? » chiese.

« Lily » risposi, « Sai dirmi dove si trova Orlando ? »

Dominic sgranò gli occhi stupefatto, « tu sei quella Lily ? La sua …ehm…ragazza !? » mi squadrò da capo a piedi, compiaciuto.

«  sì  »

«  vieni , ti accompagno da lui ! » poi rivolto alle sue ascoltatrici, « ragazze torno subito…accompagno lei dal mio amico… » .

Si alzò un coretto di «  Noooo  » seguito da un semplice « ok ! ». Le aveva completamente ammaliate, era incredibile !!

Mi prese per mano conducendomi attraverso la pista da ballo, fino a quello che sembrava una parte : era chiusa con una catenella di velluto rosso. Al di là della quale erano disposti ordinatamente tavolini e divani.

Entrammo e su di un salotto messo di spalle notai tipica chioma di ricci castani, portati volutamente spettinati, di Orlando.

Dominic batté  sulla spalla dell’amico per attirare la sua attenzione; il ragazzo si voltò lentamente fissando in modo interrogativo l’amico, poi vide me ed il suo viso assunse un’espressione indefinibile.

Si alzò e venne verso di me accennando un sorriso. A quel punto Dom ,sentendosi di troppo , se ne andò dando ancora una leggera pacca sulla schiena di Orlando.

« ciao»

« ciao…e Auguri!  » risposi al saluto. I suoi occhi iniziarono già a fare effetto sulle pulsazioni del mio cuore , che accelerarono.

« Grazie! E tu come stai ?  »

« Ora decisamente meglio!  » confessai.

Sorrise « anche io!  » mi abbracciò forte.

« Mi sei mancata tantissimo »

« anche tu! » dissi piano, sentirlo solo al telefono era diventato insostenibile…poter guardare nei suoi occhi era tutta un’altra cosa.

Mi prese per mano.

« Lasciati guardare … sei meravigliosa e il vestito ti sta divinamente! »

Sorrisi timidamente.

Anche lui era , in una sola parola, perfetto : indossava un completo elegante nero e sotto una camicia bianca senza cravatta , due bottoni erano stati lasciati aperti sul petto.

Come al solito portava la collana piena di ciondoli bizzarri, a cui era particolarmente affezionato… speravo proprio che ce l’avesse quella sera : il ciondolo glielo avevo regalato apposta.

Mi diede un bacio sulla guancia e io glielo restituii.

 

Improvvisamente,però, sul suo viso si dipinse un’espressione sconcertata e notai in lui una certa agitazione :non capivo cosa gli stesse succedendo.

«Che hai ? » domandai.

Sembrò quasi non ascoltarmi, era intento a fissare un punto indefinito alle mie spalle.

« ehm…a-arrivo subito… » mormorò,« aspettami, che ti devo parlare! » detto questo si affrettò ad uscire dalla zona riservata e sparì tra la folla che ballava sulle note di “ Hung up” di Madonna.

Mi lasciai cadere sul divano…che mi doveva dire di così importante da non potermelo dire lì, subito ?

Non capivo più niente, non sapevo cosa pensare e soprattutto se accennargli di Kate.

Il comportamento di Orlando mi era apparso talmente strano e distaccato…e poi cosa aveva visto di così sconcertante per lasciarmi lì, come una stupida…sospirai cercando di placare le mie riflessioni, che di positivo non avevano proprio niente.

 

Non so quanto rimasi ad aspettarlo e iniziavo veramente a spazientirmi…ero rimasta da sola ad una festa in cui l’unica persona che conoscevo se ne era andata.

« Ehi, Lily… »

Sentendo il mio nome mi voltai e vidi il viso di Dominic sorridermi in modo alquanto eccessivo : doveva aver bevuto qualche bicchiere di troppo.

« ciao » lo salutai, almeno lui si era ricordato della mia esistenza.

« Ti ho portato qualcosa da bere …  » mi porse un bicchiere di vetro con una bibita a strati colorati e una fetta d’arancia appoggiata sul bordo.

« Grazie… » bevvi un sorso, aveva un buon sapore di ananas allungato con dello spumante.

« Fra poco si brinda! » spiegò allegro.

Sorrisi « Hai visto Orlando per caso ? »

« ehm … » sembrò incerto su cosa dire, « no, no non lho visto…sarà in giro a salutare gli invitati! »

le luci vennero spente e anche la musica cessò di colpo.

«  Arriva la tortaaa!!! » esclamò sottovoce , ridacchiando tra sè e sé.

Infatti dopo qualche istante una maxi-torta decorata con panna e frutta fresca entrò da una porta sulla sinistra che inizialmente non avevo notato.

Gli invitati iniziarono a cantare in coro “ Happy Birthday “, mentre il dolce sfilava lentamente in mezzo a loro, i cui visi venivano rischiarati dalla luce delle 29 candeline.

“ Possibile che non mi sia neanche venuto a cercare ?” incrociai le braccia sul petto …stavo veramente diventando paranoica.

La canzone terminò e un forte applauso si levò dal gruppo di ospiti, intanto i camerieri distribuivano lo champagne.

« Un bel brindisi al mio caro amico Orlando!!! » gridò un sempre più alticcio Dom.

« Cheers!!! » esclamarono all’unisono tutte le persone della sala.

La musica riprese a suonare .

 

« Basta! » sbottai.

Dominic , che nel frattempo si era appisolato in tempi record, si riscosse spaventato  per poi crollare nuovamente sul soffice divano con un sorriso beato stampato in faccia.

Mi alzai decisa a trovare Orlando: volevo fargli almeno gli auguri di persona, dopotutto stavamo insieme ,o no?

 

Era come cercare un ago in un pagliaio: ovunque persone scatenate ballavano al ritmo di “ Don’t cha” delle Pussy Cat Dolls, venendomi continuamente addosso.

 

Finalmente dopo qualche minuto scorsi la sua figura snella seduta ad un tavolo, in un angolo della sala .

Sorrisi guardandolo chiacchierare con Kate! Di nuovo! Non poteva assolutamente essere!

Il mio viso tornò inesorabilmente serio mi sentivo completamente svuotata: era come se qualcosa dentro di me si fosse spezzato vedendoli parlare così vicini.

Vidi Kate avvicinarsi al suo orecchio e sussurrargli qualcosa … la morsa fredda della gelosia mi strinse lo stomaco…quasi non riuscivo a respirare per tutta la rabbia che avevo addosso.

Ormai abbandonata dalla ragione , mi diressi a passo svelto verso il loro tavolo.

Vedendomi arrivare Orlando si alzò immediatamente in piedi : era visibilmente in imbarazzo.

“Ci credo!” pensai fra me e me , “ li ho colti sul fatto! ero letteralmente indignata.

 

« Ecco perché non arrivavi!  » esclamai furiosa, « E io lì ad aspettarti come una povera stupida! »

« Aspetta… » Orlando cercò di calmarmi.

« Ancora! Sono due ora che sto lì, da sola ,seduta tra gente che non ho mai visto in vita mia! » le parole mi uscivano dalla bocca senza controllo, « allora era lei che hai visto passare alle mie spalle, eh? » la indicai con il dito, ma senza degnarla di uno sguardo.

« sì , ma»

«  Non ho parole, veramente! » risi amaramente,« allora era di lei che mi dovevi parlare! Tutta quella stupida storia  che dovevi dirmi una cosa importante…solo str****** e ! » scossi la testa,« bastava solo che me lo dicessi chiaro e tondo…non c’era bisogno di inventare ancora   bugie!» mi si formò un fastidioso groppo alla gola.

Poi rivolta a Kate dissi, « Complimenti! Hai mantenuto la promessa che mi avevi fatto qualche giorno fa…ora è tuo… » sapevo che se avessi guardato Orlando negli occhi, anche solo di sfuggita avrei iniziato a piangere.

« Lily fammi spiegare ti prego non è come credi… » Orlando cercò di chiarire, prendendomi il braccio per trattenermi.

« Lasciami… »  dissi e senza quasi rendermene conto, lo colpii con uno schiaffo sulla guancia.

« Scusami… » mormorai guardando Orlando portarsi la mano sul viso . Non potevo credere di averlo fatto. Corsi via attraversando velocemente la pista da ballo cercando rifugio in giardino; mentre richiudevo la porta finestra ero più sicura di aver visto Kate con un sorriso trionfatore stampato in faccia.

 

Uno schiaffo. Ma come mi era saltato in mente ! Ero impazzita completamente

Camminai lentamente, senza forze, verso il bel ponticello di legno pieno di vasi fioriti che,  nonostante il freddo, profumavano dolcemente l’aria.

Mi affacciai e osservai la mia immagine riflessa sulle acque gelide del fiumiciattolo che scorreva tranquillo sotto i miei piedi.

“ Sono un’illusa…” pensai tristemente “ crederlo ,non dico innamorato, ma almeno attratto da me…” gli occhi iniziarono a bruciarmi più forte e sentii calde lacrime rigarmi il viso… piansi in silenzio.

 

« Lily!!! »

“ No! Non adesso…non ora che sto piangendo!” mi asciugai in fretta le lacrime e mi diressi risoluta verso l’entrata : volevo assolutamente andarmene da lì.

« No fermati…non puoi andartene prima che … »

« Prima di cosa! ? » gridai voltandomi di scatto.

“Accidenti! Perché mi sono fermata!  pensai, ma era troppo tardi

« Prima che ti abbia spiegato la situazione»

« Mi sembra che la situazione sia fin troppo evidente! »

Orlando non rispose.

« Mi hai mentito di nuovo, Orlando… » scossi la testa, « …ti auguro solo di essere felice e ora ti prego lasciami andare! »

« Guarda che ti stai sbagliando…e di grosso! » esclamò lui

« Non credo! Eravate così vicini… » non riuscivo a parlare: non volevo piangere davanti a lui .

« Stavamo parlando… » si giustificò.

« Sussurrando nell’orecchio » precisai.

« Stai scherzando! ? c’era un volume altissimo là dentro…non riuscivo neanche a sentire cosa stesse dicendo…ed era ad un palmo da me! » stava perdendo la pazienza.

« è meglio che me vada…  »

«  c***o sto cercando di parlarti e tu che fai ? te ne vai …come sempre ! » disse allargando le braccia rassegnato e irritato.

« Tu non capisci! »

« no, infatti! Allora spiegami cosa ti è preso, così, all’improvviso! Fino a qualche giorno fa eravamo così in sintonia…e ora»

« Il fatto è che … » era inutile trattenermi: le lacrime iniziarono a scendere, piano, sul mio viso, « tre o quattro giorni fa… Kate è venuta a casa mia per parlarmi…  » vidi Orlando cambiare espressione : era sorpreso. « voleva sapere come stessero le cose tra noi due…io le ho detto che stavamo insieme e allora lei mi ha dato della stupida : ha replicato che nessuno poteva dividervi dopo tutto quello che c’era stato tra voi…e poi la situazione ha iniziato a degenerare fino a che lei non se n’è andata gridando e promettendomi che ti avrebbe riconquistato ad ogni costo… »

« è pazza… » mormorò.

«  e così quando vi ho visto…così vicini ho immaginato che…che …»

«  che avesse vinto lei … » terminò la mia frase.

«  Dimmi tu cosa avrei dovuto  pensare ? »

Orlando spostò il suo sguardo verso il bordo del ponte… sospirò, ma non rispose.

Scossi ancora la testa dolorosamente.

Silenzio.

«  Potevi almeno lasciarmi chiarire… » disse ad un tratto Orlando.

«  Avevo paura … » iniziai « ho paura »

« Di cosa se ho lasciato lei per te ?! » sbottò , toccando i ciondoli della collana in modo nervoso.

«  Ho paura di cosa sta succedendo a me, al mio cuore… mi basta anche un tuo solo sorriso per farmi star bene e … ho paura, perché sei una persona fantastica che mi fa sentire come non mi sono mai sentita prima…e non riesco a pensare la mia vita senza di te,senza averti accanto… » le lacrime scendevano senza controllo .

Orlando mi abbracciò inaspettatamente.

Sentire il suo cuore battere veloce contro il mio petto ,riuscì a calmare dolcemente il disastro di emozioni che avevo in testa.

« Io ti giuro… » disse guardandomi negli occhi e asciugando teneramente con il pollice le lacrime che scivolavano veloci sulle mie guance,« Io ti giuro per l’arco più forte di Cupido, per la sua migliore freccia dalla punta d’oro,per il candore delle colombe di Venere…per tutto ciò che unisce le anime e aiuta gli amori »

« Shakespeare…  » sussurrai. Ero più che sicura che fosse una battuta tratta da “ Sogno di una notte di mezz’estate”…

Orlando sorrise felice che me ne fossi ricordata, «Io ti giuro che il mio amore per te è più che vero…» mi sembrò di vedere i suoi occhi brillare, mentre pronunciava queste parole.

Sorrisi ascoltando, ammaliata dalla sua voce, ciò che mi diceva.

 « Lily…devi credere al mio cuore, »  mi prese la mano e la mise sul suo petto,  « perché io gli credo

ti amo…  »

Quelle ultime due parole rappresentavano quella misteriosa essenza che lega gli amanti… e dette da lui, in quel momento, valevano più di ogni altra cosa : mi avevano completamente tolto il fiato dalla felicità.

«  Anche io ti amo… » riuscii a pronunciare a stento.

Mi strinse in un caldo abbraccio e ci baciammo dolcemente mentre dai miei occhi, ora, scendevano gocce di gioia pura.

 

Poco più tardi, Orlando mi avrebbe confessato che, ciò di cui doveva parlarmi di così importante …erano proprio quelle semplici ,ma difficili parole

 

This is not The End

 

 

***

 

   
 
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