Nella puntata precedente...
“NO! A me non va bene così Harry, perché anche se cerco di nasconderlo io… ti amo” 
 “Anche.. io…”
Drena sorrise raggiante.
Col cavolo che ti lascio morire ora.
Non voleva sentirsi così… vuota.
“Non può finire così” ripeté.
Riposò le mani sulla ferita e ci riprovò.
“Ti prego Harry, non andartene resta con me”
Una luce accecante si sprigionò dalle sue mani, una luce rossastra.
Questo fece cessare le sue lacrime facendola rimanere a bocca aperta.
In pratica lei non stava facendo nulla, erano i suoi poteri a fare tutto da soli.
La luce rossa durò poco facendo ricadere la stanza nel buio più completo.
Drena tolse le mani come se il corpo di Harry brucasse.
“Cosa… come cavolo… io…” farneticò Harry sconvolto.
Si mise a sedere e prima che potesse dire qualcosa Drena lo abbracciò talmente forte che le facevano male le braccia.
****
“Oh dovevi vederti…” le sorrise malizioso.
“Cosa vuoi insinuare?” Drena scostò le coperte e si precipitò alla finestra con aria di sfida.
Ma è mai possibile che anche se ci siamo confessati a vicenda le cose non cambiano?
“Oh io, nulla. Ti sei solo aggrappata a me come un koala”
Drena si sentì le gote andare a fuoco.
Dio che vergogna.
***
"Hazza so..." chiuse subito la bocca.
Hazza?!
Lo aveva appena chiamato così?!
"I bei vecchi tempi andati..." i demone sorrise e prese più velocità.
****
Harry sorrise guardando l'orizzonte.
"Ho solo detto che sei tenera quando dormi"
Drena cercò di reprimere un sorriso, non riuscendoci.
"Ormai è da... em... tempo che ti... guardo"
"COSA?" 
Questa volta lo pugnalò con lo sguardo.
"Drè ti guardavo solo dormire, nulla di più nulla di meno"
"Da quanto tempo?"
"Da...em... quando eri piccolina... sono riuscito a rintracciarti da tempo ormai, avevi quattro anni e mezzo e da quell' età che ti sorveglio da molto distante"
la mascella di Drena rischiava di cadere pericolosamente verso terra per lo stupore.
***
Fuoco contro vento.
Bene contro male.
Lei contro lui.
***
“Ti amo, Drena. Non importa se qualcuno tenterà di separaci perché in un modo o nell’altro noi ci incontriamo sempre, ti cercherei sempre fino a ritrovarti. Non m’importa quanto diverse siano le nostre nature, quanto le regole ci vogliano separati quello che provo per te non cambierà mai”
Drena per poco non scoppiò a piangere per la commozione.
Il suo cervello aveva dichiarato il tilt generale, non aveva più il controllo ne del suo corpo ne del suo cuore.
Intrecciò le sue dita ai ricci color cioccolato di Harry e fece riunire le loro labbra.
Il tempo si fermò e tutto divenne perfetto.

Si perché ora tutto era davvero apposto o quasi...
Infatti a qualche metro d’altezza da loro un cuore puro si stava spezzando guardando quella scena.
Un cuore di un angelo dai capelli biondi e gli occhi dell’oceano…


21. Profezia?


 

Drena si stava girando e rigirando nel letto.
Non era tranquilla.
Harry non vegliava sul suo sonno.
Dopo essersi confessati ufficialmente, il pomeriggio, erano rimasti un po’ a coccolarsi sull’isola poi, Louis e gli altri erano tornati quindi furono costretti ad andare a casa degli angeli.
Come due ragazzini al loro primo amore erano entrati in casa tenendosi per mano suscitando così la curiosità di tutti, ma alla fine nessuno chiese nulla.
Niall non l’aveva degnata nemmeno di uno sguardo.
Al contrario Drena a volte si soffermava a guardare la sua aura, era rosa con un contorno grigio.
Bene.
Amore.
Gelosia.
Era forse questo quello che provava Niall? Probabile.
Ed era anche altamente probabile che avrebbe voluto uccidere seduta stante Harry.
Sentimenti a parte; l’assemblea aveva stipulato che Drena doveva, ovviamente, decidere personalmente da che parte schierarsi. E in oltre era inutile scaldare gli animi in vista di una guerra che non ci sarebbe stata… o forse?
Il caso Gabriel non era stato toccato, ma entrambe le fazioni erano concorde che avrebbe usato Drena per avvalersi del Perdono da parte di Lucifero.
Louis era riuscito a scoprire qualcosa sulla trasformazione di Scarlett.
Ovviamente Lucifero non aveva parlato più di tanto, gli aveva solo detto che sua figlia si sarebbe rivelata utile.
In più quella sera aveva chiamato Richard dicendole che aveva bisogno di rimanere da solo per qualche tempo, in poche parole la stava lasciando.
L’angelo inizialmente ci rimase un po’ male ma poi passò, anche perché prima o poi sarebbe dovuto succedere.
Qualcuno bussò alla finestra facendola sussultare.
Harry era fermo in volo sul posto aspettando che l’angelo lo facesse entrare.
Drena scattò in piedi e aprì la finestra permettendo al demone di accedere alla sua stanza.
“Ancora dieci minuti fuori e mi sarei congelato le ali” Drena chiuse la finestra con un tonfo, mentre Harry ritirava le ali.
“Ma come siamo simpatici eh, se vuoi puoi anche rimanere sul ramo per me non ci sono problemi”  il riccio le si avvicinò sorridendole.
“Mi scaldi?” a Drena le si sciolse il cuore così aprì le braccia e Harry ci si fiondò dentro, lo strinse a se.
“Ma sei caldo!”
“La verità è che volevo essere abbracciato da te” la strinse ancora di più.
“Harry… mi stai strozzando” Drena ridacchiò e il demone lasciò la presa.
L’angelo salterellò verso il letto e ci si buttò sopra.
“Io non ho finito con te” le sorrise e le si buttò praticamente addosso.
“La delicatezza non è il tuo forte”  si posizionò sopra di lei reggendosi solo con i gomiti.
L’angelo arrossì leggermente.
Harry sorrise di rimando e Drena puntò gli occhi nei suoi.
Erano così… verdi.
È tutto così perfetto, mi sembra un sogno.
Affondò le dita nei morbidissimi ricci di Harry e lo strinse a se baciandolo con passione.
Poco dopo si addormentarono.

 

                                                    **†**

Entrarono nell’ ampio corridoio della scuola pieno zeppo di studenti.
Harry le strinse di più la mano, sebbene avessero affrontato i loro amici il giorno prima, la loro storia non era ancora stata messa in discussione.
Il gruppetto delle oche trafissero l’angelo con lo sguardo facendola sprofondare nella sua giacca blu.
“Ehi, lasciale perdere”
“Odio essere messa sotto un riflettore” disse sbuffando facendo alzare leggermente il ciuffo platino.
“Lo so ma…”
“Signor Styles?” si voltarono di scatto e Drena di impulso lasciò la mano di Harry.
“Si, mi dica pure”
“Ci sono alcuni problemi con la sua iscrizione, nulla di grave, solo alcune scartoffie che dovrebbe firmare visto che è maggiorenne”
Harry arricciò il naso.
Non voleva andarci.
“Certo vengo non ci sono problemi” fece un sorriso falsissimo e poi come se l’insegnante non ci fosse si voltò verso Drena.
“Ehi, ci vediamo dopo”  l’angelo annuì e, prima di andare via, il riccio le lasciò un rapido bacio sulle labbra.
S’incamminarono in direzioni opposte, Drena camminò con il sorriso sulle labbra e arrivò fino davanti al suo armadietto.
Inserì la combinazione e lo aprì.
Dall’anta cadde un piccolo fogliettino bianco piegato su se stesso.
Drena si piegò a raccoglierlo e delicatamente lo aprì.

“La guerra dei due mondi opposti incombe ormai.
Quando il sole nel suo cuore e nella sua mente si spegnerà,
quando penserà di essere da sola,
quando si sentirà minacciata,
quando sarà messa alle strette
ma soprattutto quando si sentirà tradita nel profondo, solo in quel momento accoglierà dentro di se entrambe le nature.
Non sarà né bianca né nera ma sarà qualcosa che nessuno ha mai visto.
Instabile.
Persa dentro il dolore.
Questo farà di lei un grigio.”
 

                                                                   **†**
 

Voi non mi conoscete, non è importante il mio nome, ma voglio parlare con il capo della spedizione angelica qui sulla Terra.
Voglio parlare con Nialler.