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Autore: _Rosss__    29/04/2013    1 recensioni
Vi siete mai sentiti soli in una stanza affollata?
Avete presente quando vi sentite cosi forti da poter schiacciare il mondo con un dito e poco dopo cosi piccoli da stare a malapena in una mano?
Avete presente vivere con un male interiore?
Una malattia; L'anoressia.
Una dipendenza; La droga.
Paura del vuoto.
Una grande amicizia. L'amore. L'adolescenza.
E una ragazzina di quindici anni.
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Terzo capitolo.

Ed eccomi a scuola,in quest'inferno che costringe ogni

 studente al collasso completo.

 

Suonò la campanella.

 

Come ad ogni interminabile lezione di matematica mi

 ero persa nei miei pensieri.

 

Sono solita seguire per i primi dieci minuti poi mi

 perdo.

Mi perdo fra i numeri,fra le mille regole e le 

troppe soluzioni.

Alla tipica domanda: “Hai capito l'argomento?”

posta dalla grigia e buffa persona ormai stanca di

insegnare qualcosa di cosi impegnativo,risposi un 

bugiardo “sisi

 

Sono brava a mentire,anche di fronte all'evidenza.

Come quando dico di stare bene e sorriso.

Avevo davanti a me un foglio a quadretti bianco,puro.

Presi una penna nera e iniziai a colorare un 

quadratino,due quadratini,tre...

E pian piano mi ritrovai una lunga e spessa striscia 

nera. La osservai mentre in sottofondo sentivo

l'eco della mia compagna che chiedeva chiarimenti.

Lei,su ventiquattro anime era l'unica attenta ai 

movimenti del professore.

Vidi in quella macchia nera poggiata sul foglio un 

abisso. Mi ci tuffai.

Immaginai discorsi mai fatti e scene mai viste.

Ripensai al dolore che avevo in mente e a quello 

che portavo nel cuore.

Riemersi di colpo.

Oggi è giovedi!

E la professoressa di alimentazione ha un'ora buca.

 Magari vado a parlarle,se le gambe smettono di

cedere e la testa la pianta di girare.

 

Ho paura,troppa. Ho paura del suo giudizio,ho

 paura di quello che potrebbe succedere.

 

Ma come al solito,la mia testa dopo aver vagato nei

 meandri dei miei pensieri perse la cognizione

del tempo.

 

E giunse il momento,mi feci forza.

 

E barcollando andai dalla professoressa.

 

Incrociai il suo sguardo,mi avvicinai.

Notai immediatamente il suo sorriso e la sua

disponibilità nascosta dietro un viso ancora ignaro di 

tutto questo.

Prof, posso parlarle un momento,magari in

 privato?

Sa,ho perso le redini di questa vita,non so più

 dove sbattere la testa.” 

  
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