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Autore: Ruckia_chan    29/04/2013    4 recensioni
La vita di una star non è sempre come sembra... può essere stressante e soffocante, e questo Shine lo sa bene.
Essere figlia di due stelle dello spettacolo, poi, non favorisce l'anonimato.
Ma ora si è stancata e solo il destino è a conoscenza delle conseguenze del suo gesto.
Sarà così semplice fuggire da una parte di se stessi?

Tratto dal primo capitolo:
Passarono nemmeno due minuti che degli acuti e disperati strilli si diffusero per tutto lo stadio: la famosa idol Shine era sparita.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Double  Star
Stupid boy!


Era già da qualche ora che la ragazza era svenuta e ancora non dava cenno di svegliarsi.
E se non avesse più aperto gli occhi? Non osava pensarci...
Il capo e Sail lo avrebbero fatto fuori, Sail soprattutto.
Deglutì rumorosamente passandosi le mani tra i disordinati capelli biondicci.
Ma perché se erano stati loro a volerla portare fino a casa doveva essere lui a occuparsene? Sail l'avrebbe pagata, l'avrebbe pagata molto cara.
Si voltò verso la ragazza, che se ne stava sdraiata supina dormendo tranquillamente.
Gli occhiali da sole le coprivano più di metà faccia, ma si intuiva fosse piuttosto carina: i capelli ramati erano spettinati e gli abiti tutti sgualciti; era mingherlina e slanciata, ma dal pugno che gli aveva rigirato mentre stava cercando di dimenarsi doveva essere anche abbastanza forte.
Quel ricordo gli fece portare istintivamente la mano al bernoccolo dietro la nuca.
Strinse i denti e sbuffò rumorosamente.





Cosa l'aveva tradita? Cosa? Non poteva crederci.
Era a un passo dal riuscire a scappare, quel tonto che la sorvegliava non si era minimamente accorto che stesse recitando quando dormiva, era davanti alla porta e cosa l'aveva tradita? Uno scricchiolio di quel maledettissimo parquet!
Sbuffò sonoramente: un po' per la delusione di aver fallito e un po' per l'insopportabile voce del biondino che, da quando l'aveva sorpresa a fuggire, aveva iniziato a strillare a più non posso.
Passò neanche una manciata di secondi che un altro giovane entrò, allarmato dalla voce dell'amico.
Il biondino era uno spettacolo a dir poco ridicolo: urlava, si dimenava, scalpitava guardandola male e facendole smorfie orribili.
Shine si lasciò scappare un sorrisetto divertito.
Il nuovo arrivato era un bel ragazzo; le si avvicinò chiedendole gentilmente: - è vero che hai provato ad aggredire il mio amico? -
La rossa rivolse uno tra i più terribili sguardi che seppe fare al bugiardo.
- No - le sue parole suonarono fredde come il ghiaccio.
Fu allora che se ne accorse.
Quel senso di paura che le attanagliava lo stomaco prima di svenire era scomparso, sostituito da curiosità verso quei ragazzi così diversi da lei.
- Lo sapevo, pura formalità - rispose cortese il ragazzo nuovo per poi aggiungere, rivolto al biondo: - lo sospettavo... vero Andrew? E ora vai da Liam, ti aspetta in cortile; in quanto a te, mia dolce fanciulla, seguimi verso la stanza che ho preparato -.
Lei non se lo fece ripetere due volte: lo seguì in silenzio percorrendo lunghi corridoi a vetri che davano direttamente sul cortile.
Quello che definivano cortile lei lo avrebbe definito più parco comunale: era una distesa senza fine di fiori, in mezzo al prato stava un enorme lago su cui si affacciava un salice immenso.
La ragazza rimase incantata da quella visione: un prato così grande, che si ricordasse, non lo aveva mai visto.
Ma qualcosa attirò la sua attenzione: vicino al salice spuntava dall'erba un candido tavolo bianco reggente una teiera e un libro; accanto ad esso, seduto su una sedia, c'era ancora un altro ragazzo -non lo vedeva molto bene- che stava parlando con il biondino -parecchio arrabbiato-.
Trattenne una risata.
Il ragazzo davanti a lei le aprì una delle tante porte che si affacciavano sul corridoio facendole cenno di entrare.
Shine varcò la porta senza esitare: c'era un grande letto matrimoniale, una scrivania e un balcone sul giardino.
- Hai notato Liam, vero? - le chiese il ragazzo.
- No, ero incantata dal cortile - rispose distrattamente lei.
- Capisco, lo ero anche io appena arrivata qui - le disse.
Qualcosa suonò strano all'orecchio di Shine, ma non realizzò subito cosa.
- Scusa... puoi ripetere per favore? - chiese gentilmente al suo accompagnatore.
Quello sorrise: - Stavo dicendo che anche io ero incantata appena arrivata qui -.
In un attimo comprese ogni cosa.
Un brivido le scese lungo la schiena.
- Parli di te al femminile..? - chiese cautamente.
La risposta arrivò inaspettata:
- Certo, come se no? -
Oddio... cosa faccio ora? Una fitta di nausea le fece girare la testa.
- C-come? M-ma sei un... un... un u-uomo, ecco... -provò a spiegare, ma lui scoppiò in una risata cristallina.
- Io un uomo? Non so se ritenermi offesa o divertita! - e così dicendo si sfilò con un gesto teatrale la corta parrucca rivelando una cascata di capelli neri.
- Stupita? Il mio nome è Luna, piacere - le disse dolcemente tendendole la mano.
- Pia-piacere... - provò a rispondere Shine dandosi un contegno, ma le parole le morirono in gola.





- Shou! Shou! Apri la porta! - la voce stridula della manager gli ruppe i timpani.
Lei non capiva... Shine se ne era andata! Come poteva lui continuare a cantare come se nulla fosse se Lei era sparita? Come? E come faceva la manager a continuare a lavorare così?
Ma tutto questo non importava: lui avrebbe lasciato la manager urlare fuori,la donna se ne sarebbe andata e il famosissimo Zero sarebbe tornato a pensare solamente a come aveva potuto incoraggiare la sua bella Shine a scappare.
Si portò le mani fra i capelli.
Doveva trovarla.



Thea time

Vaaaaaa bbbbeeeennnneeeeee...
Ho un po' di cose da dirvi, ma andrò con ordine:

1. Chiedo perdonooooooo! Un mese per poi pubblicare un capitolo così breve! Vi prego! Non uccidetemi! •·.·´¯`·.·•
C'è un motivo del mio ritardo!
Il mio pc proprio quando avevo finito -circa 3 settimane fa- di scrivere il secondo capitolo, si è misteriosamente (?) resettato e quindi ho dovuto riscrivermelo tutto... povera me...

2. Mi sono accorta di non aver ringraziato abbastanza alcune persone nel capitolo scorso e quindi rifarò tutti i ringraziamenti da capo :D
Un grandissimissimissimo grazie:

- A Licchan (Kikari_) -la migliore Beta del mondo-,
- A Adri-chan (Rouge_san) e a Niki-chan (Minori_san) -le mie “Andrew's fan girls™”-,
-Naturalmente a Azu-sensei (MatitaAppuntita) -con cui mi scuso per non avere mantenuto ancora la promessa-,
- A Purple_3 -che non ha recensito, ma mi ha resa tanto felice-,
- E infine a una serie di persone che -purtroppo- non sono su EFP, ma che un giorno -obbligherò- verranno a iscriversi!
Grazie mille! ◕‿◕

3. Questa è più una sfida... nello scorso capitolo c'è un'imprecisione non da poco, ma sembra essere passata completamente inosservata agli occhi di tutti -miei compresi-, ebbene vi sfido a rileggerlo e a provare a indovinare di cosa si tratta!
Con il prossimo capitolo vi annuncerò qual'è, prendetelo come un gioco! :)

4. E come ultima cosa vorrei scusarmi di nuovo per il ritardo! :D
Con il terzo capitolo mi impegnerò -ma non prometto nulla- a pubblicare un po' prima...
Detto ciò mi scuso anche con la mia cara Beta, che nonostante il mucchio di errori nella prima stesura questo capitolo, lo ha corretto tutto con infinita pazienza (che vi assicuro possiede di natura! xD) e che mi ha fatto un mazzo tanto, dicendomi di stare un po' più attenta e prendendomi a pugni -stavolta nel vero senso della parola-! :3

Mi sembra -e ho detto sembra- di aver scritto tutto!
Quindi vi saluto, spero vogliate lasciarmi una recensione e spero continuiate a seguire Double Star! ~
Un enooooorrrrmmmeeee abbraccio,

Ruckia_chan♪
  
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