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Autore: Lyra_Rose    01/05/2013    1 recensioni
Spalanco gli occhi incredulo, sento le nocche andarmi a fuoco per quanto le sto stringendo –Cos’è uno scherzo?? Io non posso allontanarmi da lei! E’ l’unica persona che rimane della mia famiglia!- mi alzo di scatto col respiro affannato,sento un forte dolore alla gola,come se qualcuno mi stesse infilando un coltello lungo la faringe.
Alan,l’assistente sociale, alza lo sguardo dai fogli e mi guarda con i suoi occhi color ghiaccio –Sai cosa vorrei che fosse uno scherzo? Il fatto che tu abbia mandato ben 10 persone all’ospedale e ben 11 ne hai aggredite! – dice battendo una mano sulla scrivania.
Lo guardo in cagnesco – Non è una scusa valida per allontanarmi da lei!- scandisco le parole a denti stretti. Non può succedere questo. Non posso perdere l’unica cosa che mi impedisce di finire la mia vita una volta per tutte.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1



Entro in una stanza di colore verde acido. L’assistente sociale si posiziona dietro una scrivania e con un cenno della mano mi invita a sedermi di fronte a lui.
-Allora Zayn…- dice con voce roca iniziando a sfogliare in una cartella rossa con scritto sopra il mio nome.
-La faccenda si è complicata,da oggi in poi non sarai più il tutore di tua sorella.- afferma con estrema freddezza.
Spalanco gli occhi incredulo, sento le nocche andarmi a fuoco per quanto le sto stringendo –Cos’è uno scherzo?? Io non posso allontanarmi da lei! E’ l’unica persona che rimane della mia famiglia!- mi alzo di scatto col respiro affannato,sento un forte dolore alla gola,come se qualcuno mi stesse infilando un coltello lungo la faringe.
Alan,l’assistente sociale, alza lo sguardo dai fogli e mi guarda con i suoi occhi color ghiaccio –Sai cosa vorrei che fosse uno scherzo? Il fatto che tu abbia mandato ben 10 persone all’ospedale e ben 11 ne hai aggredite! – dice battendo una mano sulla scrivania.
Lo guardo in cagnesco – Non è una scusa valida per allontanarmi da lei!- scandisco le parole a denti stretti. Non può succedere questo. Non posso perdere l’unica cosa che mi impedisce di finire la mia vita una volta per tutte.
-Non è una scusa valida?! Come pretendi di poter crescere una bambina di 6 anni quando hai problemi di attacchi di rabbia e spesso alzi il gomito quasi ogni sera in qualsiasi pub della città! Hai quasi ammazzato di botte il tuo migliore amico e non riesci a mantenere nessun rapporto con le persone! Queste mi sembrano più che ragioni valide per far crescere la bambina con dei nuovi genitori,che la amano e che possono assicurarle un futuro sicuro! Tu non puoi offrirle nulla di questo!-
Deglutisco passandomi una mano nei capelli. Sento gli occhi bruciare,ma non riesco ad andare oltre. Non ho mai pianto in vita mia,neanche quella notte. Quella notte in cui la mia vita cambiò radicalmente.
-Tua sorella verrà affidata ai signori Farrell. Tu dovrai trovarti un lavoro, nel frattempo andrai in seduta dalla dottoressa Smith. Questo è quanto.- chiude la cartella con un gesto freddo.
Alzo lo sguardo scuotendo la testa in piena confusione. Riesco solo a pensare che questo è tutto uno scherzo e che non sta succedendo per davvero.
-Zayn, non farla più difficile di quanto non sia! La dottoressa Smith è bravissima nel suo lavoro, appena inizierai a migliorare ti sarà concesso di vedere tua sorella!-
-Tu non hai il diritto di farmi questo!- Mi alzo di scatto sbattendo un pugno sulla scrivania. Alan sobbalza e mi guarda impaurito.
-Potresti complicare la situazione ancora dippiù…- dice rivolgendosi alla mia reazione.
Cerco di contenermi facendo dei lunghi respiri.
-Chi è questa dottoressa??- inizio a dire cose senza senso,ceco dalla rabbia. Il tipico sintomo che prima o poi avrei preso a pugni qualcuno.
-E’ un ottima psichiatra. Saprà aiutarti!- vedo Alan prendere il cellulare. Dopo pochi secondi nella stanza entra un poliziotto e una donna sulla cinquantina con i capelli neri come la pece.
-Dottoressa Smith, lui è Zayn Malik.- la donna mi porge la mano.
La guardo con riluttanza  e deglutisco ancora una volta – Non ho bisogno di nessuna strizzacervelli del cazzo!- le urlo contro. Vedo la donna scrutarmi come se volesse studiarmi.
Li guardo con rabbia prima di uscire dalla stanza e correre verso l’uscita di quel maledetto centro sociale.
Appena fuori respiro profondamente per poi prendere una sigaretta dal pacchetto di Marlboro rosse. Guardo le mie mani che tremano dalla rabbia,scuoto la testa e afferro l’accendino dalla tasca. Accendo la sigaretta facendo un lungo tiro,inizio a camminare sul posto facendo avanti e indietro. Un altro respiro,l’aria inizia a mancarmi.
Sento qualcuno picchiettarmi la spalla,mi giro di scatto con la mano sinistra stretta in un pugno.
-Che cazzo vuoi?- la signora Smith sorride scuotendo la testa. La guardo aggrottando la fronte.
-Questo è il mio numero e l’indirizzo del mio studio. Ti aspetto!- sorride porgendomi il bigliettino.
Lo afferro con riluttanza. Poco dopo la signora mi sorpassa sorridente per poi sparire nei parcheggi.
Faccio l’ultimo tiro della sigaretta. Guardo il bigliettino da visita ‘Dottoressa Yvaine Alcott ‘. Digrigno i denti e lascio scivolare il biglietto a terra. Sento qualcuno chiamarmi,una voce famigliare, l’unica voce che mi poteva far sorridere.
Mi giro e corro incontro ad Ellie. La stringo forte a me.
-Zayn  puoi spedire le sue cose a questo indirizzo!- Alan  mi porge un post-it di colore giallo con su scritto una via e il cognome Farrell.
-Cosa significa?- lo guardo freddo ,allontanandomi leggermente da Ellie.
-Significa che Ellie andrà ad abitare dai Farrell con effetto immediato!-
- No! No! Lei viene con me!- la prendo in braccio.
Alan alza gli occhi al cielo e con un cenno della mano fa avvicinare due uomini che mi vengono incontro. Mi bloccano le braccia e mi strappano Ellie dalle mani.
-No!!!- urlo dimenandomi. Sento Ellie piangere.
-Avrai sue notizie ogni fine settimana la famiglia ti invierà una lettera. – guardo Ellie piangere e dimenandosi dalla presa di Alan.
-Ellie!! Vi prego no!- cerco di liberarmi dalla presa,ma senza successo.
-Ricorda che è per il bene di entrambi!- Alan si avvicina ad una macchina nera.
In pochi secondi sia lui che Ellie spariscono dalla mia vista.
Con uno scatto libero il braccio destro e do un pugno a uno dei due uomini.
Corro contro la macchina urlando il nome di Ellie a squarciagola,ma quando mi avvicino la macchina sfreccia svoltando a destra per poi sparire nel nulla.
-Ellie- sussurro buttandomi in ginocchio sull’asfalto. Non è possibile,sono di nuovo solo.
 









Una nuova storia! Fatemi sapere che cosa ne pensate :)

  
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