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Autore: Ink_    04/05/2013    4 recensioni
"-Avremo un bambino-"
Sono queste le parole pronunciate da Pepper Potts all'eccentrico supereroe Iron Man.
Sono queste le parole che trascinarono il nostro eroe e la sua assistente in un vortice di notti in bianco,pannolini e dolci sorrisi sdentati.
E sono queste le parole che coinvolsero i Vendicatori e soprattutto sono queste le parole che riportarono a galla segreti e minacce,perché -nessuno te lo dice quando firmi il modulo per diventare supereroe,ma c'è una piccola cluasola secondo la quale tu non puoi vivere in pace. Come se una lampadina nel torace non fosse già abbastanza.
E poi,in tutta sincerità,ce lo vedete voi Tony Stark a fare il papà?
O Hulk il babysitter?
Beh,se sei in grado di salvare il mondo da un rockettaro con problemi di inferiorità,dovresti essere in grado di gestire un bambino,no? E c'è un motivo se ho usato il "se".
~
[Pepperony,assolutamente] [Sono presenti nuovi personaggi,decisamente inventati] [Crossover con "The Avengers",ne vedremo delle belle!] [Il rating può variare,così come il risultato della storia] [Sono presenti scene indescrivibilmente Fluff,lettore avvisato mezzo salvato] [OOC,ma c'è ancora bisogno che lo dica?] [AVVERTIMENTI ALL'INTERNO]
Buona lettura!
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Can you spell me “baby”, please?
 

 
-Capo- la chiamò il commissario di polizia –dovremmo trovare al più presto una soluzione per la-

-Arrivo- lo zittì Cindy prima che dicesse qualcosa di troppo,l’uomo parve a disagio sotto lo sguardo duro della donna e optò per una ritirata con la scusa di qualche “scartoffia burocratica” da firmare

-Pepper,c’è un’altra cosa di cui dobbiamo parlare- disse rivolgendosi all’amica e aiutandola ad alzarsi da terra

-Di cosa si tratta?- mormorò Virginia senza preoccuparsi di nascondere quanto fosse stufa di tutto quello,voleva solo tornarsene a casa,abbozzolarsi in un piumino e piangere tutta la notte mentre la madre le accarezzava piano i capelli,come faceva quando era bambina. Mamma. Come avrebbe fatto a dirglielo?

-Ti ricordi di uhm … com’è che si chiamava? Sydney! Sì,di Sydney,la figlia di Blain?-

-Sì … - mormorò Pepper –Ma vagamente,quanti anni aveva l’ultima volta che l’abbiamo vista? Dieci,undici?-

-Sì,è passato davvero tanto tempo,ma c’è una cosa che devi vedere-

Pepper ne avrebbe fatto volentieri a meno di vedere quest’ultima cosa -che più tardi avrebbe ricordato come il famoso “colpo di grazia”- ma seguì lo stesso Cindy fino all’ambulanza,che per amor del suo mal di testa aveva spento le sirene. Due medici erano chini su una barella,all’apparenza vuota,barella che –una volta più vicine- si dimostrò tutt’altro che vuota; adagiato sul lenzuolo sterile stava un bambino. Il piccolo petto si alzava e si abbassava velocemente,teneva le braccia alzate ai lati della testolina rivolta verso destra,a occhio e croce aveva meno di un anno,calcolo davvero approssimativo visto che Pepper non si intendeva affatto di bambini.

-E’ una femminuccia,si chiama Megan - le disse dolcemente Cindy accarezzando delicatamente la testa della bambina –Allora?- chiese in tono molto meno cortese ai medici,l’uomo si raddrizzò e tolse lo stetoscopio dal petto della piccola

-Le prime analisi hanno dato un esito positivo. Questa bambina è la figlia biologica di Blaineley Brooks- confermò in tono pratico il medico

-Lo sapevi?- chiese Cindy rivolta a Pepper,la quale stava ancora cercando di metabolizzare la marea di informazioni entrata in suo possesso nel giro di un quarto d’ora.

-Certo che no!- esclamò

-Nemmeno io … c’è ancora una cosa- cominciò la donna e Pepper le rivolse immediatamente un’occhiata implorante: basta,per l’amor del cielo basta! Sembrava urlare e Cindy era certa che lo stesse urlando veramente nella sua testa,ma questa era una cosa a cui davvero non poteva sottrarsi. Tirò fuori dalla tasca del cappotto la busta di plastica sigillata contenente quello che poteva essere definito il testamento della loro amica –E’ una lettera,è un po’ bruciacchiata,ma sono riusciti a salvarla. L’ha scritta Blaineley di suo pugno,nessun altro scriverebbe una lettera mettendo delle stelline al posto dei puntini sulle “i”- disse tristemente,ricordando il marchio di fabbrica di Blain –Vogliono comunque sottoporla a un esame per appurarne l’autenticità,non metto in dubbio che sia autentica,ma sono cose di routine. Oltre alla lettera hanno trovato anche altri documenti,ma non tutti,alcuni sono spariti,così dicono gli agenti. Quelli ritrovati sono tutti della bambina,certificato di nascita,cartelle mediche,foto … non uno di Sydney però,è questo quello che mi ha incuriosita,probabilmente sono quelli i documenti che hanno rubato,daranno un’occhiata a casa di Blain,gli ho dato l’indirizzo e - continuò soprapensiero Cindy

-Come puoi dire che li hanno rubati?- chiese Pepper,cominciando lentamente a rendersi conto di quello cha era successo.

Blaineley era morta. No,non era morta,era stata assassinata. “Le hanno sparato”,così aveva detto Cindy. Bene.

-La busta in cui erano era sformata,quindi c’erano un bel po’ di fogli dentro,è stata rotta nella foga di prendere qualcosa,probabilmente i documenti della ragazza. Dovevano essere per forza quelli perché è rimasta una sua foto … se erano le stesse informazioni di Megan,beh ora è come se quella ragazza non esistesse,l’unica cosa che si sa di lei è il nome perché è registrata all’anagrafe e nient’altro,la lettera fa un solo accenno a lei- le spiegò.

Blaineley era stata assassinata e sua figlia era praticamente scomparsa. Molto bene.

-Bisogna trovarla!- scattò immediatamente Pepper,quella ragazza era chissà dove a fare chissà cosa,probabilmente era in pericolo o chissà in quali guai

-Ho già dato via alle ricerche,ma non sarà semplice,non si sa nulla di lei- la rassicurò Cindy o almeno ci provò

-E Megan?-

-Ora vedrai. La lettera è indirizzata a noi- disse porgendogliela e indicandole i loro nomi e cognomi,più i rispettivi cellulari e indirizzi

-Voleva essere sicura che ci rintracciassero- concluse Pepper

-Esatto. Leggila per favore-

-Ragazze,forse non è molto o forse non è proprio niente,ma voglio dirvi una cosa soltanto, GRAZIE.

Grazie per tutto e di tutto,per esserci sempre state,per avermi aiutata con Sydney,per avermi aiutata ad uscire da quel girone infernale di alcool,droga e farmaci in cui ero sprofondata eppure guardate come vi ripago.

Sto scappando,sono costretta a scappare.

Non sarebbe la prima volta che fuggo,ma questa volta è diverso,questa volta non sto scappando dalle mie responsabilità e dai miei problemi,anzi sto scappando per farci finalmente i conti. Qui,sprofondata tra i cuscini vicino a me,c’è il mio piccolo raggio di sole,la mia piccola Megan,la mia bambina.

Sono in pericolo,è arrivato il momento che io saldi i miei debiti e non posso farlo se non  con la vita. Stanno venendo a prendermi e io devo mettere in salvo la mia bambina prima che sia troppo tardi,per me non c’è più speranza,ma per lei sì,c’è ne ancora tanta e voglio che la viva tutta.

Pepper,ti affido la mia bambina. Crescila come tua,dalle tutto quello che io non avrei mai potuto darle a cominciare da una vita normale. Ti conosco e so che queste mie parole ti stanno terrorizzando,ma ti lascio una scelta,puoi scegliere se tenerla o lasciarla a Cindy. Di certo lei la saprà amare,ma ho deciso di lasciarla a te in memoria del 27 febbraio,sono certa che capirai.
Siete state e sempre sarete la mia famiglia.
Vi voglio bene,

Blaineley.

P.S dite a Sydney che la perdono e che mi dispiace.-

Le gambe stavano per cederle,si sedette sul bordo dell’ambulanza,vicino alla barella dove la piccola Megan riposava ignara di tutto ciò che le stava accedendo intorno. Strinse forte la busta tra le mani e rimase ferma a guardare le sue stesse lacrime che cadevano sulla superficie plastificata della busta,per poi rotolare giù.

-Lo sapeva- disse con voce spezzata –Sapeva cosa le stava succedendo,ma perché non ci ha detto niente?-

-Sapeva di essere braccata … e sapeva quanto fosse pericoloso tutto questo. Non ha voluto coinvolgerci,al suo posto nemmeno tu l’avresti fatto,vero?-

-Certo che no-

-E allora non puoi biasimarla-

-Posso prenderla in braccio?- chiese Pepper indicando la bambina che ancora dormiva

-Certo- disse Cindy sorridendo,astenendosi però dall’aggiungere “Adesso è tua”,che per quanto lecito potesse suonare,era del tutto fuori luogo. Pepper si alzò e delicatamente sollevò Megan dalla barella,tenendola ben avvolta nella coperta,la prese fra le braccia posandone la testolina nell’incavo del gomito e si risedette. La strinse fra le braccia,avvicinando il suo minuscolo orecchio al suo cuore,sperando che quel gesto potesse donarle un po’ di conforto. Megan emise qualche verso che Pepper non seppe classificare come infastidito o soddisfatto,ma continuò a dormire serena.

Era bellissima,le guanciotte rosa e paffutelle profumavano di quel particolare odore fatto di borotalco e cremine per i sederini arrossati tipico dei bambini piccoli,avevo lo stesso naso di Blaineley e probabilmente altre caratteristiche ereditate dal padre. Il padre. Al momento quella figura era rappresentata da un grande punto interrogativo nella testa di Pepper,ma fu certa di non voler sapere chi fosse. Eppure il dubbio persisteva e,anzi, assunse dimensioni maggiori quando si rese conto che effettivamente Megan non aveva un padre nel vero senso della parola perché Pepper non era né sposata né tantomeno fidanzata,ma questo non le avrebbe impedito di realizzare l’ultimo desiderio di Blain. Avrebbe tenuto la bambina,la sua bambina,era certa che in mezzo ai documenti ce ne fosse già uno pronto che aspettava solo la sua dichiarazione e la sua firma.

-Pepper … credo che Stark sia arrivato,a meno che non ci sia qualcun altro di così furbo da portare gli occhiali da sole alle nove e mezza di sera- sbuffò Cindy riportandola alla realtà mentre un’idea decisamente folle si faceva largo nella sua mente …

*

 
 Abbandonato. Scaricato. Bidonato. Ecco come si sentiva Tony Stark fino a pochi minuti fa,quando la sua fida segretaria lo aveva lasciato in balia di quel vecchio imbecille a cui aveva acquistato da poco l’azienda,a mettere in scena tutto il suo repertorio di barzellette e battutine nell’attesa che lei arrivasse. La cena fissata per concludere l’affare era alle otto e alle otto e mezza di Pepper non c’era neanche l’ombra. Aveva deciso che ne aveva abbastanza e con una scusa si era diretto alla toilette del ristorante per chiamare la donna e il fatto che fosse stata la sua adorata migliore amica a rispondere preannunciava guai. Perché Pepper non avrebbe mai marinato una cena di lavoro per un pigiama party con Cindy,vero?

Eppure si era aspettato di tutto,ma quello che aveva sentito,a quello no,non era affatto preparato.

E adesso stava percorrendo ad una velocità che implorava una multa la strada che lo separava dal luogo dell’incidente.

Che cosa diavolo era successo a Pepper?

La risposta alla domanda che lo aveva tormentato gli si parò di fronte agli occhi non appena raggiunse il luogo indicatogli dalla donna.

A lato dell’autostrada c’era una macchina ribaltata e decisamente distrutta con qualche sbuffo di fumo che ancora usciva dalla carcassa,vigili del fuoco,poliziotti e due ambulanze,ma la cosa più sconcertante di tutte era la sacca bianca poggiata sull’asfalto umido. La maggior parte dei morti che aveva visto nel corso della sua vita, Tony li aveva visti in Afghanistan e lì non vi erano tutte le gentilezze che c’erano qui,ma nonostante questo sapeva perfettamente che in quelle sacche si mettevano i cadaveri.

L’immagine che la sua mente proiettò in quel frangente ancora oggi il milionario cerca di scacciarla eppure non volle accettarla,non poteva essere lei. No,non era lei e poi la macchina non era nemmeno la sua … o sì? Possibile che non sapesse nemmeno che auto avesse la sua segretaria?

-Stark!- lo chiamò a gran voce Cindy,si voltò di scatto e la vide in piedi vicino  Pepper che –seduta sul bordo dell’ambulanza- stringeva una coperta fra le braccia. La sua vista ebbe un effetto decisamente positivo sulle sue più oscure supposizioni e si affretto a raggiungerle.

Pepper stava bene,non le era successo niente.

Non era ferita o peggio non era NO! Non lo dire,si rammentò.

Trattenendo a stento l’impulso di abbracciarla –impulso scatenato solo e esclusivamente dal sollievo di vederla illesa,si premunì di sottolineare- raggiunse l’ambulanza dove si rese conto che effettivamente Pepper non stava stringendo tra le braccia una coperta,o almeno non stava solo stringendo una coperta. La donna si alzò e specchiandosi nelle lenti scure dei suoi occhiali pronunciò tre parole che ebbero il potere di sradicare completamente le loro vite e di rivoltarle come un calzino:

-Avremo un bambino-.

 
 
________

Megan. Megan Stark,ma non suona dannatamente bene???!!! *^*

Aaaah come adoro quella piccolina!

Dunque,analizziamo la situazione:

la lettera,quella che Blaineley ha scritto a Cindy e Pepper,mi ha commossa. Il che è meraviglioso contando che l’ho scritta io!

Piango delle mie stesse parole … mamma come sono brava! xD

Quindi Peps ha deciso di tenere la bambina e a quanto pare ha preso questa decisione anche per Tony e da qui possono partire diverse domande,ma credo che quella più gettonata sarà:

“Come reagirà Tony?”


Beh,vi basta avere un po’ di pazienza ;)

E anche questo capitolo è andato,non l'ho rielaborato nemmeno tanto. Uno,perché andava abbastanza bene,due,perché sono depressa ç_ç

E' schippato il mio pesciolino rosso. Mi manca il mio Tremendo/Aprile (sì,aveva due nomi,li usavo in base a come mi girava),gli abbiamo fatto un piccolo funerale,sta di fatto che non riesco più ad andare in bagno! Giuro che la farò nel bidé per una settimana almeno,è una cosa a livello psicologico,non posso fare la pipì sulla tomba del mio pesce! T.T


Spero gli piaccia il Paradiso dei Pesciotti... c:

Va bene,al prossimo capitolo!


Un bacione,
 

Lilith

 
 
 
   
 
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