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Autore: Icy    04/05/2013    6 recensioni
Lui è un mago, carismatico, focoso, simpatico e allegro.
Lei è una strega, chiusa, timida e rifiuta la sua natura.
Il destino li ha fatti conoscere, e non solo, ma.. cosa succederà?
C'è sempre qualcuno pronto a mettere i bastoni tra le ruote, soprattutto se si parla di un amore proibito.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Capitolo 16 -
 



Tutti rimasero a guardare la ragazza bionda rimasta illesa dopo un attacco tutt'altro che debole. Anche Blaze rimase stupito dalla rivelazione di Glace.
- Com'è possibile?! Nessuno è immune alla magia, tu menti, strega! - continuava a urlare Luna, stizzita.
- Alla magia di fata, se vogliamo essere precisi. - la corresse Glace. La fata sbuffò.
- Non mi interessano le tue correzioni da saputella, sta di fatto che non è possibile.
- Perché non dovrebbe esserlo? L'hai visto con i tuoi occhi!
- Non ti credo.
- Allora riprovaci! Prova a colpirmi, anzi, fallo insieme alle tue due amichette, non ho paura di voi!! - urlò Glace contro le tre fate, guardandole in cagnesco.
Inutile dire che la sfida fu subito accettata.
- Raggio di Luce! - urlò Luna, prima di creare una scia gialla che partiva dalle mani in direzione dlla strega.
- Polline Dorato! - esclamò Rosa, soffiando dolcemente sul palmo della mano e creando una specie di polvere dai riflessi d'oro.
- Onda Sonica! - disse Wa nin, lanciando un'occhiataccia a Glace, prima di battere le mani, creando un'onda sonora che emanava un leggero alone roseo.
- Glace! No!! - urlò Blaze, cercando di fermare le fate, ma non fece in tempo, i tre attacchi partitono diretti verso la strega, che strinse i pugni, l'istinto le diceva proteggiti, ma l'orgoglio la costringeva a stare lì, ferma come una statua e, da brava strega, non avrebbe potuto fare diversamente, se non cedere all'orgoglio.
Lo scoppio creato dall'attacco fu quasi micidiale, come la luce che emose l'esplosione.
- Glace... - sussurrò appena il ragazzo, bianco come uno straccio, che sentì una morsa allo stomaco, mentre le tre fate sorridevano, probabilmente soddisfatte. Erano già pronte a festeggiare, prima che il fumo si diradasse, mostrando una Glace piuttosto annoiata.
- Cosa?! - esclamarono le tre fate all'unisono.
- Questi sarebbero stati i vostri attacchi migliori? Non male, ma non mi avete spostato di un centimetro. - disse con una calma glaciale la strega, guardandosi le unghie.
Le fate strinsero i pungi e i denti, non riuscivano a spiegarsi come potesse una strega così giovane essere in grado di evitare i loro attacchi in maniera tanto rapida, perché non credevano alla storia dell'immunità.
-Dicci il tuo segreto, strega! - ringhiò Wa nin con astio, anche se era chiaro che fosse molto curiosa.
- Non lo so, riesco a resistere agli attacchi delle fate da sempre, senza essermi mai allenata. Credo sia un'abilità che hai dalla nascita. - spiegò Glace, senza smettere di guardarsi le unghie.
- E' impossibile! Se così fosse vorrebbe dire che si tratta di un'abilità ereditaria e, per quanto mi risulta, nessuno dei tuoi parenti risulta immune alla magia di fate, Nè Icy, né Tritannus, né il resto della famiglia! - rispose a tono Rosa, evidentemente preparata sull'argomento.
Glace non si aspettava una simile contestazione, alzò lentamente il viso e inchiodò con lo sguardo la fata dei fiori, che arrossì leggermente, dopo essersi accorta di aver urlato.
- Cosa intendi dire, fata? - chiese secca Glace, senza distogliere lo sguardo da Rosa.
- Esistono alcune abilità speciali che sono ereditabili, ma almeno uno dei parenti più vicini deve esserne in possesso. E' impossibile che tu l'abbia ereditata, quindi stai mentendo. - rispose la corvina, dopo aver preso fiato.
- Wow, sai inventartele bene le storie, ma io no. Sono immune e basta.
- Smettila con questa sceneggiata! Non ti crede nessuno tanto! - disse ad un certo punto Wa nin, urlando contro la strega che rimase piacevolmente sorpresa nel vedere gli occhi della fata inumidirsi dalla rabbia.
- Dammi un valido motivo per cui dovrei mentirvi. - rispose calma Glace.
- Sei una strega, per voi è normale mentire agli altri! Lo fate sempre!
La fata iniziò a tremare leggermente, gli occhi sempre più umidi. La strega dei ghiacci strinse i pugni, un guizzo d'odio le balenò negli occhi, diretto solo ed esclusivamente alla fata dai capelli rosso-fucsia.
- Non. Dire. Una. Sola. Altra. Parola. Chiaro? - rispose tra i denti Glace, i suoi occhi di ghiaccio avevano assunto una velatura di ambra, quasi tendente al giallo, ma probabilmente era solo un gioco d'ombre.
- Altrimenti? Cos'hai intenzione di fare? - ribattè la fata della musica, dopo essersi liberata di un groppo in gola e dell'improvviso, ma breve, timore che le era sorto nel profondo del cuore.
- Mi pare di essere già stata chiara in passato, fatina, io non sono come le altre streghe, io non sono come mia madre, come Darcy e Stormy o come le streghe ancestrali. Non voglio essere come loro.
- Come puoi anche solo pensare che qualcuno ti creda? Sei una strega! - intervenne Luna, prendendo le difese dell'amica.
- E allora? Una strega non può essere diversa dalle altre? Dov'è scritta questa regola?
- Da nessuna parte: è un dato di fatto!
- No, ti sbagli. Vi sbagliate tutte, andando dietro a dei pregiudizi che, tanto, non vi riguarderanno mai. Nessuno ha mai detto che le fate sono brutte, sceme o che so io. Le streghe no invece, loro sono "vittime", se può aggradarvi il termine, di tutto ciò che le fate mettono in giro! Avete mai pensato, anche solo per sbaglio, a come ci si sente? Tsk, anche io che domande che faccio...
- Ma ti senti quando parli? Non ci incanti, strega! Sappiamo che non è così! Piuttosto, perché non rifletti tu sul fatto di essere una fata? Pensa a come ci si sente ad essere sempre sotto esame, a cercare di fare sempre la cosa giusta! - ribattè Luna, scatenando la risata della strega.
- Perdonami, fatina, ma forse non sei al corrente che esistono molte più fate malvage di quante non siano le streghe e non lo dico io, ma i numeri e la storia, ne hai mai sentito parlare?
- Non cambia niente, tu sei solo una strega, sei un'essere immondo, subdolo, manipolatore, crudele... - la fata della musica era partita per la sua strada, senza accorgersi di come Glace si fosse rabbiuta e avesse strinto i pugni, fino a ferirsi i palmi con le lunghe unghie curate e smaltate di azzurro.
- Basta!! - urlò la strega dei ghiacci, pestando a terra il piede destro e scatenando un terremoto che fece volare via le tre fate.
Luna riuscì a riprendersi e a metà strada, essendo ancora trasformata, iniziò a volare; purtroppo la stessa cosa non successe con Wa nin e Rosa, che finirono rovinosamente a terra, ma per loro fortuna su un prato lì vicino che attutì non poco la loro caduta.
- Come hai fatto?! - urlò Luna, atterrando vicino alle due amiche, per aiutarle e rialzarsi.
- E' un'altra cosa di cui sono capace sia dalla nascita. A questa credete? - rispose la bionda con tono ironico e arrabbiato.
- Glace... - sussurrò appena Blaze, che era sbiancato in viso, mentre fissava con sguardo vacuo la ragazza.
- Blaze? Cosa succede? - chiese la ragazza bionda, mentre le sue gance si coloravano di un rosso sempre più acceso: si era completamente dimenticata della presenza del ragazzo.
- Mia madre... una volta mi ha parlato di un gruppo di stregoni, gli Stregoni del Cerchio Nero e loro... Loro erano immuni alla magia delle fate e uno di loro, Gantlos, era... Capace di provocare terremoti... Come hai fatto tu. - disse Blaze, sempre sussurrando, fissando il terreno.
Glace guardava il rosso, cercando di capire quale possibile legame ci fosse tra lei e quest'uomo che, tanto tempo prima, era in possesso delle stesse abilità della bionda.
Troppe domande frullavano nella testa della giovane strega dei ghiacci, ma come ne appariva una veniva subito scartata, come impossibile.

Ciaoooooooo! ...
IdoneIdoneaIdoneaIdoneaIdonea...! *-*
Attenti, oh voi guidatori, che se tutto va bene a fine giugno ho già la patente completa =D
Ahahahah
Va beh, sorvolando...
Scrivere è un'impegno enorme per me, soprattutto nell'ultimo periodo... No, tranquilli, non abbandonerò nessuna delle mie storie, ma potrei non aggiornare per tempi indeterminati, e per poca voglia e per la scuola.
Oggi sono riuscita per miracolo ad aggiornare, ma questo perché sono cretina :')
(Lunedì ho 6 ore di scuola di cui 5 dovranno interrogare la sottoscritta, non sono 6 solo perché storia ce l'ho due ore C: )
Va beh, spero vi piaccia comunque questo capitolo, anche se scritto un po' di getto... Baci,
Icy
  
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