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Autore: _Atlas_    06/05/2013    9 recensioni
- 8 e 30 - annunciò Tony dopo un lungo silenzio.
- Cosa?
- L’orario della partenza. Partiamo domani mattina alle 8 e 30. Si vesta leggera, in Thailandia ci sono 40 gradi a Natale.

[Pre-Pepperony / Iron Man 2]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark, Virginia - Pepper - Potts
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pepperony Holidays'
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NdA - 3 giugno 2019
Dal momento che continuo a ricevere recensioni per questa storia, ho deciso di riguardare tutti i capitoli e di correggerne gli eventuali errori, per quel che ho potuto. Per chi dovesse tornare a imbattersi nella lettura, sicuramente noterà alcune modifiche, soprattutto di sintassi, che però non hanno modificato in alcun modo la trama. La storia è stata scritta sei anni fa e, come capirete, lo stile è quel che è :')





 
Prenotazione annullata, o quasi


 

"Oh avanti, mi faccia passare! Le ruberò solo un minuto!"
Tony stava disperatamente cercando di farsi spazio in uno dei corridoi della Stark Industries, al momento bloccato da un addetto alla sicurezza taglia XXL, che insisteva a non farlo passare.
"E’ possibile che abbia perso tutte le autorità qui dentro? Quale parte di “io sono il capo e posso andare dove mi pare e piace e non sarà di certo lei a fermarmi” non le è chiara?

"Sono spiacente signor Stark, ma la signorina Potts ha espressamente chiesto di non essere disturbata per l’intera giornata" rispose l’omone incrociando le braccia sul petto.

"Nemmeno se si tratta di me?"

"Soprattutto se si tratta di lei, signore."

"Cosa?! Neanche se…" Tony tirò fuori dalla tasca della giacca qualcosa che sembrava molto simile a un cioccolatino "...la corrompessi con la cioccolata? So che ti piace, amico"

"Negativo, signor Stark."

Tony sbuffò "Perfetto. E dunque agente…" si sporse verso di lui per leggere il cartellino fissato sulla sua giacca "…Jefferson? Che razza di nome...ehm, quand’è che potrei vedere la mia segretaria?"

"Temo che dovrà aspettare fino al termine della giorn-"

"Troppo tempo" lo interruppe Tony e con una mossa incredibilmente svelta riuscì a farsi spazio nel corridoio e raggiungere l’ufficio della sua ormai ex assistente.

"Pepper! Finalmente!" esclamò spalancando la porta.

" Tony!" la voce di Virginia Potts risuonò per tutta la stanza e non sembrava per nulla entusiasta.

"Le sembra questo il modo di presentarsi nel mio ufficio?!" continuò alzandosi dalla poltrona su cui era comodamente seduta e raggiungendo l'uomo al centro della stanza.

"Non basto io a farle da guardia del corpo?" la ignorò lui indicando l’agente che era rimasto alle sue spalle.

"Mi dispiace signorina Potts, ho tentato di fermarlo ma..." si scusò quello.

"Non preoccuparti Matt, ora ci penso io" disse Pepper chiudendosi la porta alle spalle.



"Da quando chiama i miei dipendenti per nome?" incalzò Tony una volta rimasti soli.

"Da quando oltre ad essere i suoi dipendenti sono diventati anche i miei colleghi, Tony. Si può sapere cos’è venuto a fare qui proprio il giorno in cui avevo..."

"Espressamente chiesto di non essere disturbata, soprattutto da me? " citò "So qui per ricordarle che non abbiamo ancora finito la discussione di questa mattina, signorina Potts."
Pepper si avviò verso la scrivania e si lasciò cadere sulla poltrona.

"Non ricordo di aver lasciato spazio e tempo a ulteriori discussioni, signor Stark."

"Appunto. Non ricorda e proprio perché non ricorda, glielo ricordo io: sono ancora arrabbiato con lei" sentenziò.

Pepper sgranò gli occhi "Arrabbiato con me?"

"Esatto"

"Lei è davvero arrabbiato con me?!" ripeté.

"Certamente. So che può sembrare strano ma sì, sono arrabbiato con lei..."

"Sono IO ad essere arrabbiata con LEI, Tony!"

"Lei?"

"Proprio io, sì"

"Le devo rammentare anche che è stata lei ad annullare la prenotazione che avevo fatto e che è proprio questo il motivo per cui sono arrabbiato?"

"Io non ho annullato la prenotazione, l’ho solo modificata"

"Annullando la sua"

"Che aveva fatto senza neanche chiedermi il permesso" ricapitolò lei. Tony sbuffò.

"Sto solo puntualizzando alcune cose, signor Stark."

"E adesso?" chiese lui guardandola con sguardo drammatico.

"Adesso cosa?"

"Con chi ci vado in Thailandia?"

"Con una delle sue amichette, suppongo. Ne ha così tante."

"Mi sta dicendo che dovrei passare le vacanze di Natale con una delle mie “amichette”, come le chiama lei?"

"Perché no? Mi risulta che abbia passato così il Natale da dieci anni a questa parte, perché quest’anno dovrebbe essere diverso?"

"Perché…non lo so" ammise.
Pepper portò gli occhi al cielo "Ci vada con Rhodey in Thailandia, una volta lì troverete sicuramente qualche…qualche…"

"Ragazza?" concluse per lei.

"Precisamente"

Tony fissò il viso della sua assistente accarezzandosi il pizzetto "Cosa fa lei per Natale?"

Pepper aggrottò le sopracciglia "Credo che rimarrò qui."

"Qui?" ripeté Tony indicando la stanza con un dito.

"Qui" confermò lei.

"Lei vorrebbe passare il Natale in questo ufficio?!"

"Non qui qui, Tony" chiarì sull'orlo dell'esasperazione. " Credo che organizzeremo una cena fra colleghi…o qualcosa del genere"

"Con Rob?"

"Chi?"

"Matt…o come diavolo si chiama"

Pepper sorrise appena.
"Può essere"

"E lei vorrebbe sul serio passare il Natale con l'omone della sicurezza?!" chiese lui assolutamente attonito.

"Come voglio o non voglio passare il giorno di Natale sono affari soltanto miei, Tony. Mi ha capita?" ribattè fermamente la giovane.

"Sicuro" annuì lui prendendo a tamburellare sulla scrivania, cosa che fece irritare ancora di più Pepper.

"Potrebbe smetterla? Avrei del lavoro da sbigare" gli disse.

Tony tirò indietro le mani.
"8 e 30" sentenziò poi dopo un lungo silenzio.

"Cosa?"

"L’orario della partenza. Partiamo domani mattina alle 8 e 30. Si vesta leggera, in Thailandia ci sono 40 gradi a Natale."

Pepper lo guardò allarmata "Tony! Lei non può farmi questo!"

"Sì che posso. E infatti l’ho già fatto. E’ stato un bel tentativo Potts, ma si sono rifiutati di annullare la sua prenotazione, spiacente" le disse alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso l’uscita dell’ufficio "A domani, e si ricordi quello che le ho detto sull’abbigliamento"
Pepper lo seguì furiosa "Lei è..."

"Irresistibile? Lo so, me lo dicono tutti"

"...impossibile"

"Anche, ha ragione. Ci vediamo domani, Pepper" aggiunse chinandosi su di lei e senza darle anche tempo e modo di reagire le stampò un bacio sulla guancia.

 
   
 
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