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Autore: LarryBeliever    07/05/2013    12 recensioni
Stephenie, ragazza tormentata con un duro passato alle spalle, incontra Liam, dolce diciassettenne.
Riuscirà Liam a far bruciare il cuore di Stephenie di felicità ancora una volta dopo tutto quel tempo?
Hope you enjoy!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stephenie si strinse nel suo cappotto mentre il freddo pungente di quella sera di ottobre la avvolgeva completamente.
Era stremata, aveva appena staccato dal lavoro dopo una giornata estenuante.
Iniziò ad avviarsi pensierosamente verso la piccola villetta appartenente a sua zia.
Pensò al ragazzo della mattina, lì al caffè, ai suoi occhi e ai suoi modi gentili.  Sembrava quasi che la stesse prendendo in giro con tutta quella sua accuratezza, come se gli importasse qualcosa di lei, come se conoscesse ciò che aveva passato e lei gli facesse pena.
Nessuno poteva provare pena per Stephenie.
Steph odiava vedere negli occhi delle persone quel sentimento che spesso portava a trattarla in modo diverso solo e soltanto per il suo passato. Ed era proprio per questo che lei aveva allontanato tutti.
Forse la sua più grande paura era proprio che, per i ricordi che portava nel petto, la gente potesse trattarla  diversamente. Lei non era diversa, il suo passato lo era stato, e forse avrebbe dovuto cercare di lasciare tutto alle sue spalle, ma come avrebbe potuto? Tutta la sua vita era stata segnata dal quel tragico avvenimento.
Non aveva un solo ricordo che non fosse stato segnato, marchiato pesantemente.
Certo, ricordava il breve periodo trascorso nella gioia della famiglia newyorchese, ma erano ricordi vaghi, sfumati, come se qualcuno avesse cercato di cancellarli definitivamente dalla memoria della ragazza senza riuscire definitivamente nel suo intento.
Persa nei suoi pensieri, Stephenie non si rese conto di stare andando addosso a qualcuno, finché non ci sbattè contro.
Alzò distrattamente lo sguardo e strascicò un veloce -Scusami, ero sovra pensiero...-
-Stai tranquilla.- la rassicurò dolcemente una voce che lei aveva già udito, anche se non ricordava dove.
Osservò meglio il volto del ragazzo in piedi davanti a lei fino a quando non capì di chi si trattasse e una strana smorfia di stupore e curiosità le si dipinse sul viso.
Era il ragazzo del caffè.
I capelli ricci e quasi biondi erano leggermente coperti da un cappellino di lana, mentre una sciarpa dello stesso materiale gli fasciava bene la bocca. Stephenie odiava quella stoffa che si contrapponeva tra il sorriso di quel giovane e il suo campo visivo. 
Le gote erano arrossate a causa del freddo e mettevano bene in risalto le sue limpide iridi castane. 
Un cappotto grigio a collo alto rivestiva il suo corpo tonico non lasciando minimamente intravedere, però, il fisico scolpito che vi si nascondeva sotto. Ciò che colpì maggiormente Steph, fu il fatto che lui indossasse delle semplici converse bianche di tela nonostante il suo abbigliamento invernale.
-Io...io vado.- disse lei scansandolo e continuando a camminare senza dargli il tempo di dire alcunché.
Non appena voltò l'angolo e si accertò che il giovane ragazzo non potesse più vederla, alzò il passo: improvvisamente aveva un'inspiegabile fretta di tornare a casa.
Pochi istanti dopo Stephenie intravide il cancello della villetta di sua zia e lo spinse senza forza sapendo già che fosse aperto.
Cercò nelle tasche le chiavi ma invano: le aveva dimenticate ancora una volta.
Fece il giro verso il retro del giardino e si aggrappò al grande albero presente nel centro, iniziando a salirci sopra.
Suo padre da piccola le aveva insegnato come arrampicarsi sugli alberi. Amavano andare insieme a Central Park e lui diceva che se un giorno Stephenie fosse riuscita a salire in cima all'albero più alto del parco, allora avrebbe visto quello che, secondo lui, di più bello c'era al mondo: l'intera New York, uno spettacolo mozzafiato.
Purtroppo, però, lei non ce l'aveva mai fatta, e si era ripromessa che un giorno sarebbe tornata lì, a New York, per salire su quell'albero e suo padre sarebbe stato fiero di lei da lassù.
In poco tempo arrivò al ramo che dava sulla finestra della camera di Harry al piano di sopra e vi si affacciò.
Intravide suo cugino piegato sulla scrivania a studiare e bussò al vetro. Harry si guardò attorno per cercare la fonte del rumore che l'aveva distratto e, quando vide Stephenie, sul suo volto si dipinse un magnifico sorriso contornato da due adorabili fossette. Andò ad aprire lasciando spazio alla cugina.
-Steph! Ma che fai?- 
-Ho dimenticato le chiavi...- 
-Come al solito.- disse lui scompigliandole dolcemente i capelli.
La ragazza rise assieme ad Harry e uscì dalla camera dirigendosi in cucina per mangiare qualcosa. 
 
La mattina successiva Stephenie si svegliò, pronta per affrontare una nuova giornata di lavoro che l'avrebbe, sicuramente, lasciata senza forze.
Si alzò a fatica dal letto e andò a fare una doccia.
Una volta finito scese correndo in cucina, dove trovò sua zia e suo cugino che facevano colazione.
-Steph, dormito bene?- domandò Anne.
La ragazza annuì distrattamente -Harry andiamo?-
-Sì, certo. Non fai colazione?- chiese lui indicando le fette biscottate e la marmellata disposte in modo disordinato sul tavolo. 
-No, sono già in ritardo. Se faccio tardi un'altra volta il signor Jones mi uccide.- 
Questa volta fu Harry ad annuire, prese le chiavi dell'auto e prima di uscire diede un dolce bacio sulla fronte della madre. Stephenie sorrise alla vista di tanto amore e si morse il labbro non appena si rese conto che lei non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere con la sua di madre.
Anne, notando l'improvviso cambiamento di umore della nipote, le chiese di avvicinarsi e le scoccò un sonoro bacio sulla guancia.
 -Ehi, tranquilla, tu sei una figlia per me.- le sussurrò poi all'orecchio.
Steph le sorrise grata e l'abbracciò di rimando. Quell'abbraccio non aveva bisogno di spiegazioni, in quel gesto si celavano sentimenti più profondi di quanto le due donne avessero potuto immaginare. 
-Andiamo?- le interruppe Harry -Io sono pronto.- sentenziò successivamente.
La cugina annuì e si avviò con lui verso la porta di casa.
 
Il viaggio in macchina durò poco tempo data la velocità con cui Harry guidava la gip della madre. Una volta al caffè, il signor Jones ordinò a Stephenie di rimanere alla cassa. Questa non si oppose e si avviò alla postazione adibita accanto al banco dei dolci.
Si sedette sullo sgabello e aspettò che qualche cliente di facesse avanti.
 
La monotonia della giornata di lavoro fu confermata dal consueto tintinnio del campanello appeso alla porta. Stephenie tenne il capo chino mentre cercava di dare il resto alla signora che aspettava davanti a lei.
-Steph, quel ragazzo vuole essere servito da te...- le venne vicino sussurrando il suo collega, George.
-Chi?- domandò confusa.
-Lui.- continuò indicando un ragazzo ormai familiare a Stephenie.
Era lo stesso del giorno precedente, quello contro cui era poi andata a sbattere.
Steph alzò gli occhi al cielo e si avviò verso il tavolo dove era richiesta.
-Buongiorno.- salutò lei tentando di essere cordiale.
-Ciao.- la salutò lui più schietto.
-Vuoi...emh, ordinare?- 
-Sì, lo stesso dell'altro giorno.-
Stephenie si infastidì leggermente nel sentire il pretendere che lei si ricordasse l'ordinazione del giorno precedente con tutti i clienti che aveva avuto.
La ragazza lo guardò interrogativa e lui precisò sorridendo -Un cornetto e una tazza di cappuccino.- 
-Va bene, arriva subito.- sentenziò Steph voltandosi per andare in cucina.
-E comunque io sono Liam!- le gridò lui.
La ragazza si girò nuovamente e gli rispose -Io sono Stephenie.- portando imbarazzata una ciocca dii capelli dietro l'orecchio.
Dopo aver servito altri clienti, Steph prese l'ordine ormai pronto e lo portò al tavolo del ragazzo.
-Ecco a te.- gli disse poggiando la tazza contenente il cappuccino e il cornetto sul basso tavolino.
-Grazie.- rispose Liam, poi continuò -Sai, ieri mi è sembrato avessi quasi paura? Sì, paura di me...-
-Io? Paura di te?!- esclamò quasi gridando Stephenie -Andavo di fretta, e poi non sapevo nemmeno chi tu fossi!- ribattè successivamente.
Liam la guardò con sguardo retorico quindi lei, sempre più nervosa, tornò indietro verso il bancone.


Hi everyone!
Okay, inzio col dire che vi amo, dio 15 recensioni! Giuro che sono contentissima :)
Ebbene sì, il ragazzo è la vecchia versione di LIam, ma ormai tutte l'avevano capito lol
Mi scuso per il ritardo, ma non sono stata bene ho avuto la febbre alta e ancora adesso ho decimi e un po' di placche (di fatti la mia gola va a fuoco).
Nient'altro da dire, solo che siete fantastiche e che vi amo.
Lasciate una piccola recensione anche qui? Positiva o negativa che sia voglio avere i vostri pareri :)
Bacioni xx
Una Fra molto contenta :)

 
 
 
 
  
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