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Autore: Martuzza    26/11/2007    4 recensioni
(Mia prima fan-fic.) Racconto a "due voci", Hermione e Draco.Nessuno Spoiler. "La dea della conoscenza e della sapienza, quale definizione migliore per te. Nonché la dea della nobile arte della guerra. Della guerra per i proprio ideali, di quella guerra che fa male solo per salvare. Non della guerra crudele di Ares. La dea delle arti, e tu in cosa non eccelli?-"
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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.Qualcosa cambia. Impercettibile.

 

 

Quella notte Draco non dormì.

Aveva sbagliato tutto con la Mezzosangue. Si, aveva provato piacere a parlargli.. ma un Malfoy ha dei doveri. E lui li aveva completamente dimenticati. Anzi, li aveva rinnegati.

Si, la Granger era stupenda. La ammirava, ma non era il caso di farle montare la testa. Per niente. E poi era amica di un pezzente che aveva rinnegato il suo stesso sangue. Anche certe famiglie erano da eliminare, non solo i mezzosangue.

Hermione invece dormì benissimo. Parlare con Malfoy l’aveva assurdamente rilassata, e forse anche resa un pochino felice. Domani avevano Erbologia assieme, chissà. Forse l’avrebbe di nuovo guardata.. Normalmente. Ginny l’aveva presa in giro. "Ti pare che Malfoy possa voler bene alla Granger? Suvvia.. Non scherziamo". Quando faceva cosi era degna di suo fratello, entrambi avevano la sensibilità di un comodino per il letto.

Il giorno dopo tutto tornò normale. Anzi, forse le cose peggiorarono.

Malfoy si, la salutò. Ma oltre a chiamarla Mezzosangue Zannuta So-Tutto-Io in una sola frase riuscì anche a sporcarle i capelli di sterco di drago. E visto i suoi ricci (che per quanto fossero morbidi erano comunque fittissimi) passò più di un ora in bagno cercando di utilizzare tutti gli incantesimi possibili. Come se non bastasse aver visto tutte le sue fantasie spazzate via e essersi trovata i capelli imbrattati, dovette anche calmare Ron e zittire Harry. Adorava quando la difendevano, ma sicuramente era superiore l’odio che provava nei loro confronti quando facevano i bambini. E Malfoy non era da meno.

Il Principe delle Serpi, dal canto suo, rise per tutta la cena con Blaise e gli altri per la figura poco raffinata di Lenticchia e dello Sfregiato con i loro insulti. Sentì qualcosa di strano nel cuore quando ripensava allo sguardo triste della Grifondoro, ma poi si ricordò di non avere un cuore e quindi lasciò morire anche quella sensazione. Inoltre, Piton si adirò leggermente con lui poiché la Sprite aveva tolto 10 punti a Serpeverde per il suo innocuo scherzo. Ma il suo capo di casata non evitò di congratularsi con lui, soprattutto perché anche a Grifondoro vennero levati dei punti. Ma a lui le battaglie vinte parzialmente non andavano. Però quella sera Pansy era particolarmente felice (e forse anche un po’ brilla) e quindi decise di passare un’altra notte insonne, ma molto più.. divertente.

Intanto i giorni scorrevano. Si avvicinava Natale, e si cominciava a battere i denti nei corridoi. Andare ad Hogsmade diventava quasi noioso, poiché tutti si rifugiavano a Mielandia o ai Tre Manici Di Scopa. Ma nell’aria c’era odore di vacanze e quindi di regali, e nonostante il freddo pungente tutti tornavano con borse piene. (Anche se, a dirla tutte, le borse che i ragazzi portavano provenivano esclusivamente dal negozio di Fred E George.)

E come ogni anno Hermione doveva subire Ginny che le chiedeva in continuazione quale fosse il regalo più adatto per Harry. Anche se a lungo andare veniva infastidita da quella domanda, non poteva fare a meno di sorridere al pensiero di Harry che quest’anno le chiedeva la stessa cosa. Entrambi stavano cercando di farsi un regalo meraviglioso.

Il problema vero lo vedeva solo lei: a Ron non pensavano ne l’uno ne l’altra, quindi avrebbe dovuto fargli lei un regalo degno di questo nome, perché entrambi se ne stavano dimenticando completamente. E Ron non poteva ricevere solo il maglione della madre, si sarebbe probabilmente ucciso.

I Serpeverde però pensavano tutti ad altro, per Natale. Draco aveva invitato tutti ad una grande festa a Malfoy Manor, e tutti erano impegnati a trovare l’abito adatto. E una scusa per essere stati fuori tutta la notte.

Perché era risaputo, le feste in quella casa erano tutto tranne che tranquille. La libertà era la parola d’ordine, qualsiasi tipo di libertà. E con la Parkinson in giro, il piacere di avere libertà era immenso.

Ma proprio chi aveva organizzato il tutto, non pensava minimante alla festa. Era ormai passato un mese e mezzo da quando aveva parlato con la Mezzosangue. E forse.. gli mancava. Ma non gli mancava lei, gli mancava qualcuno con cui parlare cosi esplicitamente. Blaise era si il suo migliore amico, ma non c’era davvero tra loro la complicità che tutti credevano. Anzi. Erano amici poiché i genitori lo erano, ma si trovava bene con lui. E quando vi andava in giro, la notte non dormiva mai solo.

Eppure era cosi che si sentiva, solo.

Amava solo una donna.

Narcissa Black in Malfoy.

Era la donna più bella del mondo, per lui. Forse l’amava più lui di quanto non facesse suo padre. Non li aveva mai visti stretti in un abbraccio in diciassette anni di vita.. ma in realtà, non aveva nemmeno mai ricevuto un abbraccio da uno di loro.

Solo per questo invidiava Lenticchia e Potter. Molly Weasley deteneva il primato per aver dato il maggior numero di abbracci in una sola vita.

Hermione non sapeva ancora dove avrebbe passato il Natale. Probabilmente sia a casa con la sua famiglia sia alla Tana. Era l’ultimo anno, e aveva paura che si sarebbero persi. E ne avrebbe approfittato per far dichiarare Harry a Ginny.. soprattutto per quanto erano diventati insopportabili. Quando si innamorava, il Bambino Sopravvissuto rimaneva solo un bambino.

E magari stare lontana da Malfoy l’avrebbe aiutata. La irritava e la confondeva. Aveva bisogno di un ragazzo, si disse. E lo disse anche a Ginny.

-Malfoy?-

-Weasley, dico sul serio. Ron tanto anche volendo solamente provarci.. ha Lavanda. Quelli di Tassorosso no, sono sempre nervosi e si credono i migliori. I Serpeverde no perché sono Serpeverde e non c’è altro da dire. I Corvonero non sono male, anche se sono un po’.. noiosi-

-Ma Malfoy è IL Serpeverde, il re per eccellenza. Dai.. ammettilo che ti piace. Ne parli sempre su.-

-Ginny piantala. Se lui è Il serpeverde, io sono LA Grifondoro. Non si discute-

-Va bene.. ma ti piace. Comunque, Dean non ti piace?-

-Mmmh.. è molto carino. Ma non credo di stargli molto simpatica.-

-Ehm.. Si, forse è meglio evitare. Magari qualcuno del mio anno.. C’è un tipo niente male.-

-Beh, presentamelo, quando ti va.-

-Hai da studiare ora?-

-No..-

-Vieni.-

E la trascinò giù per le scale facendola quasi inciampare. Era per quello che adorava Ginny. Ti sorprendeva sempre, tutti i giorni. Basta dire anche solo mezzo desiderio che lei aveva già mosso l’intera scuola per aiutarti. Le indicò il ragazzo.. e immediatamente la portò a conoscerlo. Louis, si chiamava. Origini parigine, pelle pallida e occhi azzurrissimi. Si, ricordava Malfoy, se non fosse stato per i capelli biondo cenere. Era bello, ma non come lui.. Zittì quei pensieri (che probabilmente Ginny intuì) e decise di dare una possibilità a quel ragazzo. Insomma.. Cosa aveva da perdere?

Ma non sapeva che nonostante fosse Grifondoro, quel ragazzo era collegato al Serpeverde non solo fisicamente..

 

 

 

 

 

Spero di poter aggiornare con massimo tre giorni di distanza tra un capitolo e l’altro. Le idee ci sono, purtroppo il tempo un po’ meno.

ZAITU, grazie della recensione. Beh, come già avrai capito.. si, la storia continua. Spero di non risultare banale, odio esserlo.

Pinkstone, grazie sia della recensione sia per avermi fatto notare l’errore. Maledetta Epica, ho letto un libro sui miti Greci (da cui deriva l’ispirazione di questa fic, nonostante abbia odiato quel libro con ogni fibra del mio corpo) ed è vero, è Demetra la madre di Persefone. Doh, povera me. Mea Culpa.

Grazie a coloro che leggono e che mi hanno aggiunto tra i preferiti, spero di non deludervi.

  
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