Una Nave nera all'orizzonte

Magellan era ancora lì imbambolato con il lumacafono color cremisi: “Forse mi sono sbagliato” - pensò - “d'altronde non è possibile che sia lui!”.

Ci fù un lungo minuto di silenzio proveniente dal lumacafono: ”Ehi! Magellan? Sei ancora lì?” nel risentire quella voce Magellan sussultò di nuovo: “Dannazione! Proprio in un momento delicato come questo quell'uomo doveva chiamarmi?”.
Ispirò profondamente e poi parlò: ”Si eccomi, mi fa piacere risentirti dopo tanto tempo!” facendo un mesto sorriso.

L'uomo dall'altra emise una risata compiaciuta: “Già quanti anni saranno passati? Ricordo ancora come se fosse ieri il giorno in cui eravamo in fila all'accademia io, te e Shiryu, per entrare nel corpo delle guardie di Impel Down”.
“Però non è di questo che voglio parlare” e la sua voce si fece seria “ma del fatto che mi sono giunte alle orecchie voci che dicono che Impel Down è stata sconvolta da un terribile problema...”
Magellan che fino a quel momento era tranquillo incominciò a innervosirsi e cercando di mantenere un tono pacato e tranquillo rispose: “Problema? Non c'è nessun problema che io non sappia gestire nella mia prigione” facendo in modo di accentuare il “mia”.
“Ah no? Neanche la fuga di...quanti erano...?....Ah Si!.....di 243 prigionieri, compresi, i soggeti segregati nel sesto piano?”
A quell'affermazione Magellan si trovò in difficoltà, non sapeva come ribattere, poi gli tornò in mente un fatto di molti anni fa che alcuni ufficiali della Marina gli avevano raccontato e disse: “Mi sembra però di ricordare che di sparizioni - anzi no - di strane sparizioni di prigionieri tu te ne intenda, vero?”
“Ok, ok, Magellan smettiamola di punzecchiarci a vicenda, non è per questo che ti ho chiamato. Volevo solo dirti che sto per arrivare”
“Arrivare!! Cosa intendi!?”
“Non farne un fatto personale, vecchio mio, qui si parla di cause forza maggiore.Vedi, le alte sfere del Governo Mondiale mi hanno incaricato di venire a ispezionare la tua prigione, dopo gli ultimi fatti accaduti...”
“Come sarebbe a dire - le alte sfere del Governo Mondiale -!?! Ho già fornito un rapporto ben dettagliato su quanto è successo, non gli basta la mia parola!?!”
“Assolutamente si...questo non lo mettono in dubbio...ma...la loro preoccupazione sta in altro. Non vogliono che venga a controllare la prigione in se, loro desiderano che esamini le abilità dei tuoi sottoposti”
“Ed esattamnete come intenderesti mettere alla prova i miei sottoposti?!”
“A tempo debito ti sarà tutto spiegato. Ricordati solo che arriverò domani all'alba quindi tenetevi pronti”
“Sarai da solo? Oppure verrai in compagnia?”
“Hu! Hu!...Molto spiritoso! Comunque sì, avrò al mio seguito alcuni esaminatori del Governo che si occuperanno di prendere nota di ciò che accadrà domani. Adesso però ti devo lasciare Magellan, sai com'è, queste linee, seppur segrete, non sono infallibili come sembrano...quindi arrivederci a domani!”
“Aspetta un momento!!! Chi sono questi esaminatori!?!” Ma era troppo tardi, il Lumacofono era già muto.
Magellan emise un sospiro di frustazione, il fatto che ci fosse un ispezione faceva sorgere in lui molte domande: “Che cosa avrà voluto dire con il mettere alla prova l'abilità dei miei sottoposti?...Ho un brutto presentimento...sarà meglio che avvisi tutti della cosa!”
Si mise quindi il lumacafono in tasca e si diresse all'uscità della balconata, era già uscito quando qualcuno gli sbattè contro e cadde per terra.
“Vice Direttore Hannyabal!!! Perchè è qui!?!” disse in modo brusco.
Hannyabal intuì subito che il Direttore aveva i nervi a fior di pelle, e si rialzò immediatamente da terra facendo poi il saluto militarre.
“Mi scusi Direttore! Sono venuto a riferirle che i lavori di ricostrizione stanno procedendo come previsto e che gran parte dei collegmaneti tra la salo di controllo e luma camere sono stati quasi tutti ristabiliti!”
“Uhm...finalmente una bella notizia...” e dicendo questo voltò la testa di lato fissando un punto non ben precisato del muro.
“Meno male che non ha intuito che ero li ad origliare!” - pensò Hannyabal - “nelle condizoni in cui è non mi stupirei se perdendo le staffe e si lasciasse andare con il veleno!”.
“Vice Direttore Hannyabal!”
“Ehm...sì mi dica!!” disse mettedosi sull'attenti.
“Vorrei che mi seguisse nel mio ufficio, devo riferirle una cosa della massima importanza, che poi dovrà annunciare a gli altoparlanti”
“Si Direttore!!!”

Detto questo si incamminarono lungo il corridoio, fecero alcune scale e raggiunsero l'ufficio di Magellan. Appena furono entrati Magellen si diresse al carrello dei veleni, prese una bottiglia di Cianuro se ne versò un bicchiere che bevve tutto dun fiato.
“Quello che sto per dirle, Vice Direttore, potrebbe scuoterla profondamente, quindi la pregherei di sedersi.”
“Non si preoccupi Direttore, sono una roccia!! Niente mi può turbare!!!”E dicendo questo si battè il pugno della mano destra sul petto.
A quell'affermazione Magellan fece un sorrisetto divertito e disse: “poco fa ho ricevuto una chiamata dal quartier generale della Marina sulla linea segreta, l'uomo in questione che mi ha chiamato è Minos: il Direttore Generale della Prigione di Alcaroz nel Nuovo Mondo.”
Il tridente che aveva Hannyabal gli cadde per terra, era scosso da brividi e non riusciva parlare.
“Mi..Mi...Minos?! L'uomo soppranominato nel Nuovo Mondo il Demone del Mare?!”
“Direttore Magellaln, mi scusi per la mia incredulità, ma...stiamo parlando proprio di quel Minos? L'unico uomo al mondo che abbia osato sfidare apertamente Sengoku per la carica di Grandammiraglio!?!”
“Si proprio così...”
“E qual era l'oggetto della vostra discusisone?”
“Che domani all'alba giungerà qui a Impel Down...”
Hannyabal rimase a bocca aperta con gli occhi spalancati, non sapeva se gridare o mettersi a piangere per la disperazione, se questa cosa fosse accaduta in un altro momento non ci sarebbero stati problemi, ma ora, con la prigione tutta sotto sopra? Che impressione avrebbe fatto Impel Down a gli occhi di quel uomo.
“Ora puoi andare Hannyabal, ricordati solo di avvisare tutti con il Lumacafono altoparlante.”
“Si Direttore, sarà fatto!!” Detto questo raccolse il tridente per terra fece il solito saluto e corse via dall'ufficio.
“Anche se non lo dava a vedere” pensò Magellan “era seriamente preoccupato per questa notizia” e si voltò a guardare fuori dalla finestra che dava dentro la prigione. “Del resto come non dargli torto...di Minos non si sa quasi nulla. L'unica cosa che il Governo ha reso pubbliche della sua vita, prima che avvenisse lo scontro tra lui e Sengoku, è che scomparve per dieci anni con una spedizione scientifico/archeologica su un isola allora appena scoperta. Ma non era da solo...” e pensando questo si sedette sulla poltrona davanti alla scrivani nella quale sprofondò facendo un sbuffo:“...con lui c'era anche un'altro uomo, che per amore della scienza era giunto fin lì.”

Pensando al suo nome incominciò a stringere i braccioli della poltrona che incomincarono a scricchiolare: “l'unico che avrebbe potuto aiutarlo per i suoi scopi...il Dottor Vegapunk!” Era così preso da i suoi pensieri quasi sussultò nel sentire la voce di Hannyabal dal lumacafono altoparlante nella stanza.
-Attenzione prego! Questa è una comunicazione importante!- la voce ovattata di Hannyabal si sentiva dai lumacofoni altoparlanti e tutti quanti alzarono la testa per sentire cosa aveva da dire e smisero di fare cio che facevano – Ci è appena giunta la notizia che domani all'alba giungerà qui un importante funzionario del Governo Mondiale!- a questa affermazione ci fù un brusio di gruppo sia tra gli operai, i secondini che tra i carcerati- La persona in questione è il Direttore Generale Minos della prigione di Alcaroz, quindi vorrei che gran parte dei lavori siano conclusi già per domani- ci fù un momento di silenzio tra tutti quelli che ascoltavano poi all'unisono dissero: “EEEH!?! MINOS!?! E CE LO DICE ADESSO?!” e da quel momento in poi si scatenò il putiferio: gente che correva a destra e manca, chi urlava: “Presto sbrigatevi! Portate qui quei mattoni! Dobbiamo finire i lavori principali!!” altri invece: “Le divise devono essere tutte lavate per domani!Non ne voglio nemmeno una sporca chiaro?!”

I prigionieri al contrario se la spassavano commentando la scena con frasi del tipo: “Hahaha Guardateli, sembrano un branco di polli che corrono senza testa!”Seguite poi da sonore risate, altri invece borbottavano tra di loro dicendo frasi del tipo: “Minos ha detto? Pff..questa è la volta buona che cadrà qualche testa...”; oppure c'era che diceva: “Quell'uomo è un vero demonio, dicono che abbia ucciso più pirati lui che la Marina stessa...e sai come uccideva chi doveva essere condannato a morte? Li affrontava lui stesso in un combattimento, ovviamente se lo sconfiggevi avevi salva la vita, ma nessuno è mai uscito dalla sua prigione per dire che aveva vinto”.
La notte trascorse veloce e frentica a Impel Down, tutti che correvano da tutte le parti, ma quando arrivò l'alba la maggior parte del personale era già sulla banchina e i lavori principali erano stati conclusi.
Quella mattina invece di esserci un bel sole raggiante c'era invece una fitta nebbia scura che quasi non permetteva di vedere a un palmo del naso.
Magellan era già sul posto con Hannyabal alla sua destra, Sady- Chan alla sua sinistra seguita da i suoi guardiani Demoniaci, Saldeath era alla destra di Hannyabal e più indietro, una serie di guardie messe in fila sulla banchina.
Quest'ultimo si sporse un poco per lanciare una occhiata a Sady-Chan pensando: “Quella donna è veramente assurda! Quando ha saputo che arrivava qui il Direttore Generale l'unica cosa che ha saputo dire con quel suo tono sprezzante è stato: - speriamo che mi mostri nuovi metodi per infliggere torture!-”. Poi guardò Saldeath con la coda dell'occhio: “Lui è stato ancora più irritante, ha fatto spallucce e si è messo a lucidare il suo tridente!”
Mantre Hannyabal era preso da questi pensieri Magellan ricevette una chiamata dalla stanza di controllo che gli disse che la nave era in procinto di attraccare.
In quel istante Hannyabal voltò distrattamente la testa facendo una faccia scocciata, ma la sua espressione cambiò subito e il suo colorito divenne pallido.
“Direttore! C'è qualcosa di anomalo al'orizzonte!”
Magellan voltò la testa di scatto e la vide.
Una oscura massa informe con due puntini blu sul davati si stava avvicinando, e dava la strana sensazione che emanasse un'aura così malvagia da distorcere la realtà intorno a se.
Il Direttore però lo sentiva che quella sensazione era reale, perchè quella nave emanava veramente un'aura omicida.
Quando poi fu giunta in prossimità della banchina si mostrò essere ancora più grossa di quella che pareva da lontano. Era stata dipinta di un nero notte e sul fianco portava il simbolo della Marina di colo oro, ma la cosa che più turbò alcuni secondini fu la prua della nave.
Vi era rappresentata la faccia sghigniazzante di un Demone con e due corna e, invece di essserci due occhi dipinti vi erano due orbite nere con dentro delle fiaccole blu che bruciavano.
Venne poi fatta calare la passerella per poter scendere dalla nave, e si sentì qualcuno camminare sul ponte per poi fermarsi in cima.
Magellan alzò lo sguardo per vedere chi fosse e vide una sagoma nera con due sinistri occhi viola che lo fissavano intensamente, si udì: “Che bel benvenuto...Magellan!”

Angolo dell'autore

Ciao a tutti miei cari lettori! Come vi è sembrato questo capitolo? Ora  finalmente si è scoperto chi è questo misterioso individuo che ha contattato Magellan, ma che cosa succederà nel prossimo capitolo? Quali oscure trame si celano dietro questo incontro?
Lo scoprirete solo continuando a seguirmi! ^^