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Autore: Hug_Hug    09/05/2013    3 recensioni
Lysander Scamander è il fratello gemello di Lorcan, non che entrambi grandi amici delle famiglie Weasley e Potter.
Lorcan con il passare degli anni si innamora di Albus e viceversa, invece - il nostra caro Lys- rimane da solo con i suoi pensieri.
Rose Weasley, primogenita di Ron e Hermione, viene affascinata da questo cercatore di nargilli, ma lei per prima non crede in essi, quindi tra i due c'è una sottospecie di amore e odio, causato dalle opinioni troppo diverse e impeccabili.
Chi l'avrà vinta? I nargilli esistono davvero? Rose riuscirà ad aprirsi? E Lysander saprà farsi ascoltare?
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lysander Scamandro, Rose Weasley
Note: Raccolta | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Nuova generazione
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PRIMO CAPITOLO

Il primo vero incontro tra Lysander e Rose

 
 

Un dì di festa, le famiglie Weasley, Potter, Paciock e Scamander si riuniscono tutte alla Tana, per fare uno dei soliti incontri annuali in cui non manca mai nessuno, compreso Teddy.
Quell’anno, in quel giorno, in quel preciso istante, Lysander notò per la prima volta Rose; alta, magra, capelli corti raccolti da tante forcine che davano l’impressione di tantissime piccole lentiggini su i suoi capelli rossicci.
Lo sguardo più maturo, deciso - con un so che di nuovo, gli occhi azzurri erano limpidi, espressivi, sognanti, le guance erano perennemente rosse e non faceva altro che parlare con Lily mentre i suoi occhi vagavano tra tutti gli invitati in cerca di qualcuno, che non trovandolo, ricadevano sulla piccola Potter, ansiosa di liberarsi della cugina per andare a giocare con Hugo e Dominique.
Lysander ricorda bene quel giorno, non perché fosse l’ultimo giorno delle vacanze estive del suo terzo anno, non perché James spiaccicò la torta in faccia a Dominique facendo ridere a crepapelle tutti quanti, ma perché – per la prima volta – Rose gli rivolse la parola, andando da lui in modo timido, con l’intenzione di occupare il posto accanto al suo per parlargli, per sentire semplicemente il suono della sua voce e con una bella determinazione negli occhi.
Anche se Rose era di un anno più piccola di Lysander, in quel momento gli sembrava una donna adulta, una donna piena di potenzialità, speciale, bella, desiderabile, tutte cose che prima, lui non aveva nemmeno notato, si sentiva cieco, stupidamente cieco, ma era felice di essersene accorto, Rose era li, vicino a lui, impacciata mentre cercava di costruire un discorso sensato per parlare con lui.
In un certo senso, le attenzioni di Rose lo lusingavano, anche se sapeva sin dal principio che ci sarebbe stato qualche litigio, lei non crede nei nargilli, è così ottusa che nemmeno vuole provare gli occhiali di suo nonno, forse è proprio per questo che lui non si è mai soffermato su di lei, si sentiva offeso anche senza mai averci parlato.

 

“Ciao, Lys!”

“Oh—emh ciao!”
 

“Fa caldo, vero?”

“Per essere il 31 agosto, stiamo nella norma.”
 

“Hai perfettamente ragione… Peccato per la mia torta, l’avevo preparata per—“
 

“Per?”

 

 

Ed eccole, di nuovo le sue guance avvamparono, il suo sorriso bianco perlaceo, era delizioso e Lysander trovò la sua reazione così tenera e impacciata che si scordò della sua stessa domanda.
Non ebbe mai una risposta, per il semplice fatto che in quel preciso momento un palloncino pieno di acqua fredda gli colpì la testa, la guerra dei gavettoni era iniziata.






 

"Torniamo indietro, torniamo al primo bacio, torniamo insieme. 
Torniamo mano per mano,
torniamo ad accarezzarci,
torniamo ad abbracciarci.
Torniamo a sorriderci..ma torniamo,ti prego."



 

 *

 

Sogno o realtà?


 
Rose, invece, ricorda quel giorno per diversi motivi, il principale? Il sogno della notte precedente alla riunione di famiglia.
 
Rose era in piedi, difronte allo specchio che osservava il suo corpo snello, in biancheria intima.

“Perché non gli piaccio?”

La domanda che tormentava la testa di Rosa da circa un anno.
Si era fatta una bella doccia, Hermione le aveva sistemato i capelli medio-corti, con le forcine e poi le aveva lasciato sul letto un suo vestito – di quando andava ancora a scuola.
Rose si girò per guardarlo meglio, era il tipico vestito estivo –un po’ vintage- di quando sua madre andava ancora a scuola.
Fasciava tutto il petto e il seno e poi si apriva in un’ampia gonna che copriva delicatamente le cosce bianche – per niente abbronzate –  di Rose.
Il colore del vestito richiamava quello dei suoi occhi e risaltava contro il rosso acceso dei capelli della ragazza.

“E’ davvero perfetto, sembra fatto per me… mh!”
 
Un dubbio sorse tra i pensieri della giovane Weasley, che distrattamente –non notando lo spigolo dell’armadio – inciampò cadendo sonoramente per terra, sbattendo l’alluce del piede destro.


“Rose? Rose stai bene?”

“Sono tutta intera, papà! Ahio- “

Un uomo sui quaranta, con una pancia voluminosa e un’aria preoccupata, entrò nella camera di Rose:
Ron Weasley, il papà più assurdo del mondo.

“Quel vestito mi è famigliare.”

“E’ mio, Ron.” Intervenne Hermione, che era venuta a controllare.
 

“Oh ecco! Eri incantevole con quel vestito, tesoro.”



Di rimando, Hermione arrossì compiaciuta, agli occhi di Rose la loro storia d’amore era la più bella di tutte, superava anche la storia fin troppo strana, tra nonna Molly e nonno Arthur.
Spesso si ritrovava a fantasticare su di lei e Lysander nello stesso modo in cui immaginava i suoi genitori da giovani, si immaginava già grande – più o meno verso i venticinque anni – che litiga ancora con lui per colpa dei nargilli e che per scusarsi fanno l’amore, ma non quell’amore smielato, un amore passionale, pieno di lui di lui, del suo profumo, del suo respiro sulla pelle surriscaldata, della sua voce calma e profonda tra i gemiti di piace.
Un amore pieno della sua sfrenata fantasia, del suo essere se stesso, dell’esagerare e volerne sempre di più perché Lysander era un oceano vasto, infinito e non ci rimani male quando pensi di sapere già tutto di lui e ti sorprende con qualcosa di nuovo, perché non ci si annoia, ogni istante, ogni piccolo secondo con lui è un avventura e così, Rose, sogna di fare l’amore con Lysander- le loro labbra si stanno per toccare e…

 
“Lys non leccarmi!”

  “Rose non ti sto nemmeno toccando-“
 

   “Mi sento la guancia umida!”

“Forse dovresti sbrigarti.”
 

“Cosa?”


Il risveglio dalle fantasie del suo stesso sogno, fu traumatico.
Rèci, il gatto di Rose, era salita sul letto e stava leccando con tutta tranquillità la guancia della sua padroncina, con aria soddisfatta, qualche trucchetto di Hermione.

“Ewhh- Rèci, smettila!”

“Rose –urlò Hermione della cucina- alzati o faremo tardi!”
 

“Odiosi sogni… ARRIVO!”




Rose si era presentata alla riunione con lo stesso vestito, stessi capelli e l’umore totalmente opposto alla felicità dei suoi sogni, un po’ triste e sconsolata, arrivò alla tana già con lo sguardo vigile che si tranquillizzò alla vista di Luna e Rolf Scamander, che passeggiavano nel giardino con gli gnomi.


“Sono già attivati!”

“Chi, mia cara?”

“Oh… emh, Teddy e Victorie!”

“Davvero? Finalmente possiamo riabbracciare la nostra Vic.”


Rose provava una certa invidia per la sua cugina di un quarto Veela, così dannatamente bella, la più grande e la più amata da tutti, con i suoi fastidiosissimi capelli biondi e il suo sorriso d’angelo che piaceva tanto anche a Lysander.

Fece finta di niente ed entrò in casa nella vana speranza di scontrarlo casualmente, ma niente.
Anche in giardino non c’era e di sicuro non si sarebbe messa a chiedere in giro dove fosse Lys, non voleva far saltare la sua impeccabile copertura.


Seh, certo.


“Tesoro  grazie per la torta! Sembra squisita.”


All’improvviso, la signora Weaslet, comparve grassotta e compiaciuta alle spalle di Rose, facendola sobbalzare per il troppo nervoso.


“Oh grazie nonna! Spero piaccia a tutti.

Specialmente a Lysander, l’ho fatta proprio per lui.

[...]

 

 
“Lily hai visto Lys?”

“Sinceramente no, ho visto solo Lorcan che è sparito con Albus.”


“I soliti. Se non stanno attenti saranno guai.”

“Non credo, comunque tra poco mangeremo e sai che dove c’è cibo, c’è Lysander.”


“Hai ragione, chissà dove mette tutto quel cibo.”



Lily lasciò cadere la conversazione con la sua solita risata solare, mentre Rose continuava a cercare i suoi occhi azzurri nella folla ignara che proprio quegli occhi la stavano fissando dall’alto.
Già- Lysander si era arrampicato sul grande albero della Tana per leggere il suo libro in santa pace, ma l’arrivo di Rose, rese vano il suo tentativo di una tranquilla lettura, rapendo l’attenzione del ragazzo.



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Okay, questo capitolo fa veramente pena, non mi piace per niente-- mi dispiace, speriamo in qualcosa di decente nel secondo capitolo.

La vostra HugHug <3

  
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