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Epilogo - A thousand years.
Leggete con
questa di sottofondo: A Thousand Years – Christina Perri
Conor stava autografando tutto
ciò che gli veniva posto davanti, durante l' m&g, senza neanche fare più caso a cosa fossero. Cd,
foto, magliette.. non gli importava, gli bastava il
fatto di far felice più gente possibile.
Era seduto ad una piccola scrivania accanto ad un enorme
vetrata che dava sulla piazza, ed ogni tanto, quando la folla si
affievoliva per qualche istante, si voltava nella speranza di
incontrare un volto conosciuto.
Una voce lo destò dai suoi pensieri. Travis.
"Ehi, dimmi tutto!", disse il biondo.
"E' ora di andare.", lo informò la guardia.
"Un'altra decina di persone ed andiamo, ok?", chiese speranzoso. Voleva passare ancora del tempo con le sue Mayniacs.
"Solo dieci, mi raccomando!", affermò Travis,
serio.
Il ragazzo sorrise, riprendendo a firmare e a
conversare con le sue fans.
Mary era davanti allo specchio, indecisa sul suo
abbigliamento. Non era niente di troppo esagerato, ma le sembrava comunque inappropriato. Optò per un
cambiamento veloce: jeans e maglietta. Semplice, ma carino.
Si parò di nuovo davanti allo specchio, e si piacque.
Era impensabile di come fosse agitata per un semplice
incontro, che forse le avrebbe cambiato la vita. In bene o in male, questo era
tutto da scoprire.
"Mary, farai tardi! Sbrigati!", le urlò la madre dal piano di sotto.
"Eccomi, sono pronta!", esclamò scendendo di
furia le scale. Prese giacca e borsa, ed uscì fuori richiudendosi la porta alle
spalle, per poi ricordarsi di aver lasciato via qualcuno di molto importante.
"James, vieni su!", lo incitò, prendendolo
poi per mano.
Sorrise, perchè ogni volta lui era il suo primo pensiero, ma in quell'occasione
la sua testa era invasa da altro.
Conor aveva già sforato di una quindicina di persone,
quando Travis ritornò da lui
infuriato. Il biondo cercò di scusarsi, dicendo all'uomo che fra un pò sarebbe uscito fuori per andare via. Da quando era nata
Mary, Travis non si sopportava più. Era diventato come isterico, poichè non
riusciva a reggere la lontananza dalla figlioletta. L'ultima persona
della fila, era una bambina. Le autografò il suo cd, per poi stravaccarsi sulla seggiola sul quale
era stato seduto per circa tre ore.
Chiuse gli occhi, ma dopo qualche secondo qualcuno gli picchiettò una spalla.
"Travis, arriv..", si interruppe all'istante, quando davanti ai suoi
occhi ne comparvero altri due, di un nocciola intenso. Erano perfettamente
identici a quelli della sua Mary, solo che quelli che aveva davanti, erano di
un bambino piccolo.
"Piccolo, cosa ci fai qui?", chiese dolcemente il ragazzo. Il bimbo
si limitò a tacere, ma gli porse una fotografia. Ritraeva lui e Mary a Londra,
sulla loro panchina a Green Park. Risaliva a cinque anni prima, nel periodo in
cui erano stati felici.
Ma improvvisamente una domanda balenò tra i pensieri
di Conor.
Come faceva quel bambino ad avere una sua foto con Mary?
Rimase a fissare quella foto per tanto tempo, con ancora il bambino al suo
fianco, fino a che non decise di parlare nuovamente.
"Chi te l'ha data questa foto?". A quella
domanda, il bambino sorrise contento, come se ciò che
il biondo gli avesse chiesto fosse uno dei migliori complimenti che si possano
ricevere.
"Me l'ha data la mia mamma!", rispose fiero.
Il ragazzo non capì. "Dov'è la tua mamma?",
chiese ancora.
Il bimbo allargò ulteriormente il suo fantastico sorriso, prima di voltarsi
verso la grande vetrata, ed indicare una donna mora
seduta su di una panchina.
Il biondò puntò lo sguardo dove il bimbo gli aveva
indicato, e non appena incontrò gli occhi della giovane, cominciò a piangere.
Mary era lì, e li stava fissando, sorridendo felice.
Il biondo alzò la mano in segno di saluto, e lei ricambiò agitando la mano.
Dopo pochi istanti, Conor si sentì prendere per mano
e condursi all'esterno.
Sorrise felice al gesto del bimbo.
Quando entrambi furono
fuori, il bambino sciolse la presa dalla mano di Conor
e prese la rincorsa per poi fiondarsi fra le braccia
della mora. Lei lo abbracciò forte, e quell'abbracciò
fu ricambiato da un sonoro bacio.
Mary, poggiando il piccolo su di un fianco, vide il biondo in lontananza, al
quale fece il segno di avvicinarsi. Conor cominciò a
camminare, fino a quando non le fu davanti.
"Questa è la mia mamma!", disse il bimbo rivolgendosi a Conor.
"E lui è James!", ribattè
Mary rivolgendosi sempre al biondo.
Il ragazzo sorrise.
"Piacere James, io sono Conor.",
esordì porgendo una mano al piccolo James.
Il ragazzino sorrise, prima di affondare il viso nel collo della madre.
La ragazza sorrise, e voltandosi verso il biondo, si
perse nei suoi occhi azzurri.
Le era mancato guardarlo, e come una ragazzina arrossì.
Per non farlo vedere, mise a terra James.
"E' un piacere rivederti, Mary.", disse Conor, richiamando la ragazza dai suoi pensieri.
"Anche per me lo è.", rispose.
"Perchè sei qui?", chiese.
Mary incastrò nuovamente i suoi occhi in quelli del biondo, per poi avvicinarsi
a lui lentamente e posare le sue labbra su quelle dell'altro. Pian piano
entrambi schiusero le labbra, e fecero scontrare le
proprie labbra. Entrambi erano al settimo cielo, e
quando si staccarono si sorrisero dolcemente.
"E' per questo che sono qui, per noi.", affermò Mary.
"Hai intenzione di illudermi, di ferirmi e di deludermi ancora?",
chiese il biondo.
"No, perchè altrimenti illuderei anche James,
ferirei e deluderei anche lui. E non voglio, non
voglio farlo di nuovo. Ti amo e non ti lascerò andare via ancora.", rispose convinta la mora, prima di esser racchiusa di nuovo
in un dolce bacio da Conor. "Ti amo anche io,
Mary Parker. Non ho mai smesso di
farlo.", le rispose soffiandole sulle labbra, tra un bacio e
l'altro.
"Quanti anni ha?", chiese il biondo
indicando il bambino.
Erano nella sua stanza d'albergo, ed entrambi stavano
osservando James dormire.
"Tre anni.", rispose Mary, sorridendo dolcemente.
"Come l'hai avuto?"
"Dopo che sono venuta da te a Manchester, esattamente un mese e mezzo
dopo, ho conosciuto un ragazzo a scuola. L'ho conosciuto nello stesso modo in
cui ci siamo conosciuti noi due, ti ricordi?", si interruppe
e si voltò verso il biondo. Conor annuì, e la ragazza
sorridente andò avanti. "Mi è subito piaciuto, perchè mi ricordava molto
te, anche se non vi assomigliate affatto fisicamente. Dopo due mesi ci siamo
fidanzati, e siamo stati insieme un anno e mezzo. La nostra storia, però, è
stata parecchio travagliata a causa tua."
"Perchè?", chiese il ragazzo.
"Perchè io non ho mai smesso di amarti, anche se stavo con Zayn. Perchè
pur di non dimenticarti, ho fatto qualsiasi cosa. Ti ricordi il mio diario
segreto, quello che tu ti divertivi a leggere ogni volta?". Il biondo
annuì ancora.
"Bene, il giorno in cui ho incontrato Zayn, ho ricominciato a leggerlo per
rivivere ogni singolo momento della nostra storia. Un giorno Zayn mi ha
sorpreso mentre lo leggevo, ed abbiamo litigato. Lui mi ha lasciata
ed io mi sono sentita di nuovo uno schifo. Io lo amavo sul serio, l'ho amato
davvero fino a che non mi ha dato la prova di non accettare quello che tu eri
stato per me."
"Dopo averlo conosciuto, avevo smesso di autolesionarmi, ma quando sono
stata lasciata ho ricominciato. Poi dopo una settimana sono ritornata da lui
chiedendogli scusa, e siamo stati insieme altri cinque mesi. Quando ero
ritornata con lui, però, avevo la sensazione che mancasse
qualcosa.."
"Cosa era che mancava?", chiese Conor,
interrompendola.
"Mancava che non lo amavo, mancava il fatto che lui non era te.",
rispose.
"E perchè hai aspettato cinque mesi prima di troncare?"
"Perchè ci ho messo cinque mesi per capire. Quando l'ho
lasciato, avevamo litigato di nuovo a causa tua. Lui aveva letto la
lettera che mi avevi mandato insieme alle rose, il giorno dopo avermi vista a
Green Park con lui, sulla nostra panchina. Ed aveva letto anche l'ultima pagina
del diario che avevo scritto, che risale al 20 Luglio del 2014."
"Cosa avevi scritto?", curioso, il ragazzo
la interruppe di nuovo.
"Avevo scritto che non lo amavo più."
"Ma perchè sei ritornata da me adesso, dopo tre lunghi anni?"
"Perchè dopo aver lasciato Zayn, ho scoperto di essere incinta. Mi
vergognavo di me stessa, perchè avevo privato a Zayn di formare una famiglia
con me. Ma ciò che avevo fatto era giusto, e lo ritengo
giusto anche ora."
"E nel frattempo cosa hai fatto?", chiese.
"Ho continuato ad andare all'università nonostante la gravidanza, e tre
giorni fa mi sono laureata in psicologia!", rispose entusiasta.
"Brava la mia piccola!", esordì il biondo, lasciando un bacio a
stampo alla ragazza.
Mary sorrise.
"Ma.. lui sa che ha un figlio?", disse.
"Si, gliel'ho detto non appena l'ho saputo. E' felice di avere James, ed io sono felice che lui sia riuscito a
dimenticarmi e a costruirsi una famiglia sua.", sorrise la mora.
"Si è sposato?"
"Sì, ed aspetta anche un altro bambino. Una femminuccia."
"Sono contento anche io che tu sia ritornata da
me.", sorrise lasciandole piccoli baci sulla guancia.
"Non ti turba sapere che ho avuto un figlio da un altro?", sospirò
sulle labbra del biondo.
"Tu ora dove sei?", le chiese.
"Con te.", gli sorrise.
"Allora no, non mi da fastidio.", e la baciò di nuovo, stavolta sul
serio. Entrambi si desideravano, ma dovevano fare
attenzione ora che c'era anche il piccolo James.
"Ti amo."
"Io ti amo di più.", obiettò il biondo.
E di nuovo un bacio.
Il giorno dopo essersi rincontrati, Mary, Conor e James andarono a casa
della mora, visto che nei due giorni seguenti, il
piccolo sarebbe dovuto stare con il padre. Quando Zayn
venne a prendere suo figlio, conobbe anche per la prima volta Conor. Avevano chiacchierato a lungo, come se fossero
vecchi amici, e questo a Mary fece più che piacere.
Dopo che James e suo padre si congedarono,
Mary condusse violentemente Conor nella sua camera da
letto.
Lo voleva.
Cominciarono a baciarsi come due forsennati, e lentamente si spogliarono dei
loro indumenti. Si ritrovarono nudi, l'uno accanto all'altra. Continuavano a
baciarsi, ed ogni tanto cacciavano dei gemiti di piacere.
"Mi sei mancata.", soffiò il biondo sulle labbra della sua ragazza,
prima di penetrarla delicatamente. Dapprima cominciò con spinte
deboli, per poi aumentarle. Mary circondò il bacino del
biondo con le gambe, e con le braccia lo attirò ancora di più a sè. Quando entrambi vennero,
urlarono all'unisono, per poi scoppiare a ridere come dei cretini. Conor uscì da lei, e si adagiò al suo fianco. Le posò un
ennesimo bacio sulle labbra, prima di stringerla forte a sè.
Non le sembrava vero, a Mary non sembrava reale
essere di nuovo fra le braccia di quell'uomo che l'aveva sempre fatta sentire
speciale e unica. Sentire di nuovo il suo profumo, assaporare di nuovo le sue
labbra e il suo amore, era come essere in paradiso.
Perchè quando lei guardava il suo uomo negli occhi, trovava il suo paradiso.
Era sempre stato così, ed era felice di averlo finalmente capito.
Conor sentiva il suo cuore battere all'impazzata. Lo
aveva sentito di nuovo sorridere, come quella volta che l'aveva baciata per la
prima volta. Forse ora stava sorridendo ancora di più, ma l'importante ora era
avere il suo amore accanto.
Quella ragazza dagli occhi nocciola, era il suo essenziale. Il suo essenziale
per vivere al meglio.
"Ehi Mary, sei sveglia?", sussurrò Conor all'orecchio della mora.
"Mmm.. dimmi.",
assonnata, Mary aprì gli occhi leggermente.
"Tu mi ami, giusto?", chiese retoricamente.
"Certo, che domande mi fai alle quattro del mattino?", rispose la
mora irritata.
"Vuoi restare al mio fianco per sempre?", domandò ancora.
"Sì Conor, sì!", rispose.
"Allora che ne dici di.. sposarmi?", disse il biondo, felice e
soddisfatto.
Mary scattò subito in piedi, e non curandosi del fatto di essere
nuda, si rinchiuse in bagno.
Lì pianse, perchè non avrebbe mai pensato che Conor,
nonostante tutte le sofferenze che lei gli aveva provocato, le avrebbe mai chiesto di sposarlo.
Il biondo, dall'altra parte della porta, si stava preoccupando terribimente.
"Amore, cosa succede?", chiese, bussando ripetutamente e fortemente
alla porta.
All'improvviso questa si spalancò, lasciando apparire una
ragazza bellissima con gli occhi rossi per il pianto.
"Cos'è, non vuoi sposarmi?", chiese il biondo allarmato.
"No, affatto. Io voglio sposarti più di ogni
altra cosa al mondo, solo che non mi sembra vero.", disse, con ancora le
lacrime che le scendevano sulle guance.
"Credici invece, perchè te lo sto chiedendo veramente.", Conor sorrise, per poi inginocchiarsi davanti alla mora con
un piccolo cofanetto fra le mani. "Mary Parker,
vuoi sposarmi?", chiese aprendo il contenitore, il quale conteneva un
magnifico anello. Era bellissimo nella sua semplicità.
"Sì, sì, sì. Mille volte sì!", disse la mora, lasciandosi baciare
dolcemente.
Sette mesi dopo
Mary e Conor erano
sull'altare, davanti a centinaia di invitati, ma
soprattutto davanti a James e al sacerdote.
"Tu, Conor Paul Maynard, vuoi prendere come tua legittima sposa lei, Mary
Elizabeth Parker, per amarla ed onorarla tutti i
giorni della sua vita?"
"Lo voglio!", pronunziò il biondo, e dopodichè infilò la fede
nuziale all'anulare sinistro della ragazza avanti a lui.
"Tu, Mary Elizabeth Parker, vuoi prendere come
tuo legittimo sposo lui, Conor Paul
Maynard, per amarlo ed onorarlo tutti i giorni della
sua vita?"
"Lo voglio!", rispose con convinzione la mora, per poi
infilare anch'essa la fede all'anulare sinistro di Conor.
"Vi dichiaro marito e moglie!", annunciò il sacerdote, e poi diede il
consenso allo sposo di baciare la sposa. Conor baciò
dolcemente Mary, la sua dolce mogliettina.
Era felice, e quando uscirono fuori dalla Chiesa sotto
l'applauso generale di tutti i presenti, si voltò verso Mary.
"Io ti amerò sempre, nonostante tutto ciò che succederà.", le disse.
"E io ti amerò per mille anni, e per mille anni ancora, perchè tu
sei tutto ciò che desidero Conor."
E con queste parole, Mary e Conor si giurarono amore
eterno, un amore che niente e nessun avrebbe mai potuto distruggere.
Perchè quando l'amore colpisce, non chiede prima il permesso. Non ti fa
scegliere di chi innamorarti. Arriva, punto. E quando
entra nella tua vita, non puoi fare assolutamente nulla, se non piegarti al
volere di questo sentimento così forte ed intenso. Sei fottuto, e rimarrai ad esserlo, perchè l'amore fa
innamorare a sua volta dell'amore stesso.
Rimarrai sempre fottuto,
perchè l'amore è più forte di qualsiasi altra cosa.
«..and all along I believed I would find you,
time has brought your heart to me.
I have loved you for a thousand years,
I’ll love you for a thousand and more...»
FINE.
My Space:
Ehiiiiii, ragazzuole
mieee! ♥
Eccoci qua, con l’ultimo ‘My Space’ ,
l’ultimo capitolo, e di conseguenza l’ultimo aggiornamento a
‘Mary Go Round’.
Sono contenta, molto.
Sono contenta di come si sia svolta questa storia, di
come è evoluta, e di come è cambiata rispetto a quella che mi ero immaginata al
principio. In questi sei mesi, sono successe tante cose: sono cresciuta, ed ho
conosciuto tutte voi, e poi taante altre cose! ;)
Vi confesso che questa storia non l’avevo programmata così, non volevo
farla così. Però vari eventi mi hanno indotto a
modificarla e farla uscire in questo modo, e ne sono orgogliosa.
E’ ovvio che per oltre ad essere contenta del mio operato,
sono anche dispiaciuta perché ho già finito. E’ la mia prima storia su
cui metterò il visto nella casella ‘completa’, e mi fa un
po’. :)
Ma soprattutto, devo
ringraziare alcune persone molto importanti..
VOI! ♥
Grazie
perché avete reso possibile il completamento di questa storia.
Grazie perché non mi avete abbandonato, nonostante i miei
aggiornamenti poco costanti.
Grazie perché mi avete sopportato nei miei ‘My Space’.
Grazie per le vostre parole.
Grazie per i complimenti.
Grazie per gli 11 preferiti, le 6 preferite, e
le 17 seguite. Possono sembrare poche, ma per me sono tanto. Mi
fanno felice! :)
Grazie per esserci state sempre.
Grazie per le tutte le recensioni e i commenti brevi.
Ed infine, GRAZIE PER NON AVER CHIUSO LA PAGINA QUEL Dì CHE AVETE
LETTO IL PROLOGO DI ‘Mary Go Round’.
Grazie, grazie, grazie, grazie! Grazie di cuore!! ♥
Ultimissima cosa, spero che
l’epilogo vi sia piaciuto e che non vi abbia fatto schifo.
Ho voluto non essere scontata fino all’ultimo, quindi non so se sono
riuscita a non esserlo pure nell’ultimissimo capitolo.
A me piace particolarmente, e spero vi abbia fatto piacere seguirmi nella mia bellissima
avventura!
Un bacione
enorme, mi mancherete.
♥
Marialuisa ♥
P.S. Se volete continuare a
seguirmi, ho in corso un’altra storia su Conor.
→ This Girl.
Ciaoo ragazzeeee,
vi adoroo!! ♥