"Il 13 Luglio del 1998,tutta la famiglia era a casa,tranquillamente. La piccola Ariel,di solo 1 anno,stava dormendo beata nella sua culla,il piccolo Romeo,di soli 3 anni,stava sul divano con la mamma,Jennifer Stone, guardando i cartoni,la piccola Danielle,di 5 anni,stava giocando con le bambole nel salone e il papà,Marck Mc.Fly,stava riposando in camera da letto. Quando all'improvviso si rompe una finestra e vi entrano 3 ladri,con le pistole alla mano che minacciarono la madre prendendo i due bambini e puntandogli le pistole sulle tempie. I bambini piangevano dalla paura,svegliando così il padre che si fiondò in salone e i ladri lo minacciarono di stendersi a terra,ma lui disobbedì,prese i bambini e li buttò a terra davanti al divano,prima che uno dei ladri potessa sparargli e invece di colpire i bambini,colpirono il povero Marck alla schiena,che cadde a terra e morì dopo 5 minuti. I ladri scapparono,lasciando il cadavere del signor Mc.fly a terra,in una pozza di sangue,e la moglie che piangeva su di esso. Il giorno seguente ci furono i funerali,e la vita da allora cambiò. All'età di 13 anni,Danielle iniziò a fumare,per svariati motivi,e a 16 anni iniziava anche a drogarsi e il suo carattere e si fece punk e faceva box per sfogarsi.La madre perse il lavoro,perchè era troppo depressa. Anche Romeo faceva box,per difendere la famiglia dato che era diventanto capofamiglia e Ariel prese lezioni di karate per difendersi,dato che era vittima di bullismo. Insomma,la vita della famiglia Mc.Fly non era delle migliori,ma se la cavavano perchè Danielle,all'età di 18 anni,finita la scuola,andò a lavorare in un negozio di Cd,mentre Ariel e Romeo proseguivano con gli studi. "
Scoppiai in lacrime,pensando a tutto quello che avevamo passato,a tutte le volte che qualcuno ci offendeva...mi sentii di svenire. Mi asciugai le lacrime con il dorso della mano e andai a pagare il conto. Presi mio fratello per mano e ci dirigemmo a casa. Nostra madre non c'era,probabilmente era dalla zia Cheril,sua sorella,e sarebbe tornata verso le 13.00,quando noi uscivamo da scuola. Posai la cartella sul divano e corsi in camera mia e mi buttai sul letto e scoppiai in lacrime,di nuovo,lasciando sciogliere il mascara e roba varia. Entrò mio fratello in camera e ci abbracciammo,e scoppiò anche lui in lacrime. Singhiozzavo,anche se non avevo mai conosciuto mio padre,mi mancava,mi mancava un padre il quale mi porti sulle sue spalle la domenica per andare a fare una passeggiata,un padre che mi sgridi perchè indosso vestiti troppo corti e ho il trucco troppo pesante,un padre che sia geloso ogni volta che esco con un ragazzo,un padre che si fidi di me quando vado in discoteca,insomma,avevo bisogno di un padre per vivere. Smettemmo di piangere dopo circa 20 minuti."Preparo 1 camomille"dissi a mio fratello,staccandomi dall'abbraccio e dirigendomi in cucina. Presi due tazze e una bustina grande di camomilla e una pentolina. Riempii la pentolina d'acqua e la misi sul fuoco,facendo riscaldare l'acqua. Una volta bollita,ci misi la bustina e versai il liquido nelle tazze. Presi anche due brioche dalla mensola e un vassoio d'argento. Ci misi sopra la roba e andai in camera,sedendomi sul letto dando il tutto a mio fratello. Sorseggiammo piano piano le camomille e mangiammo le brioche. Nessuno dei due parlava,ci guardavamo solo negli occhi e tenevamo intrecciate le nostre mani. Sentimmo un rumore,mi spaventai e laciai la presa di mio fratello,andando in punta di piedi giù. Vidi mia sorella e tirai un sospiro di sollievo. Lei mi guardò,con aria stupefatta. "Che diavolo ci fai qui?!Non dovevi essere a scuola?!Sono le 11.35!!"tirai un sospiro di sollievo e la presi per mano,portandola in camera mia e raccontandole tutto. Eravamo scoppiati di nuovo in un pianto,e andai a preparare una camomilla anche a lei.Salii in camera e sentii Romeo e Danielle parlare"Gli spacco il culo a quello lì se lo ripete di nuovo!Giuro che se dice di nuovo una cosa del genere lo faccio!!"disse Danielle,stringendo i pugni"Non preoccuparti,parlerò con il preside." disse Romeo,al quanto tranquillo.Danielle si girò e mi vide"Che fai,non entri?!"annuii e entrai,porgendole la tazza."Danielle,non dovresti immischiarti. Infondo Romy si sa difendere,è solo che......ci è rimasto male,ecco."dissi sedendomi a gambe incrociate sul letto."Io mi immischio e come!!Nessuno deve permettersi di insultare la mia famiglia. E poi,a lui che cazzo gliene fotte di noi?!Non sa niente di noi,non deve azzardare ad aprire quella bocca e sparare cazzate. Gli rompo il culo se lo ripete,giuro."era arrabbiata,aveva le lacrime agli occhi e il fuoco che attraversava il suo corpo,lo vedevo benissimo da come stringeva la tazza.Sentimmo un altro rumore,era nostra madre che era tornata prima del tempo dalla zia. Salii in camera e ci vide."che cosa ci fate qui,Romeo e Ariel?!Non dovevate stare a scuola?!" gli raccontammo tutto,e pianse anche lei. Era davvero una giornata di merda questa,la peggiore."Capisco..bhe,vol