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Autore: Sciuazza    11/05/2013    0 recensioni
La famiglia Mc.Fly è piena di problemi.
Tre fratelli:Ariel,Danielle e Romeo affronteranno pericoli e persone per salvarsi.
Riusciranno nell'intento?
#la storia non è mia,è di una mia amica che non può crearsi un account e ha chiesto a me di postarla.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per mia fortuna la prima ora è finita,e il compito è stato abbstanza facile. Mi alzo dal mio posto,prendo la borsa e mi diriggo fuori dall'aula,per andare a lezione di chimica,quando sbatto contro qualcuno. Stavo per imprecare,quando alzai la testa e vidi che era mio fratello. Lo fulminai con lo sguardo e lui aiutò ad alzarmi,fissando un punto non preciso. Adesso gliene dico 4!! "Ma dove accidenti hai la testa?!"lui non mi rispose,continuò a fissare quel punto inesistente. Gli sventolai una mano davanti al viso e lui scosse la testa,come se si fosse ripreso. "Scusa,pensavo."disse passandosi una mano nel ciuffo. Era strano,davvero strano."E' successo qualcosa?"lui scosse la testa e abbassò lo guardo al pavimento e io gli presi il viso tra le manie lo fissai negli occhi lucidi,forse voleva piangere."Dai,che succede?"lui scoppiò a piangere,cosa che non succedeva MAI. Così mi preoccupai e decisi di fare una pazzia."Sai ora che facciamo?!Ce ne andiamo da qui,andiamo in un bar ,ci prendiamo un bel cappuccino e mi dici tutto. Ok?!"lui annuì e uscimmo dall'edificio,abbracciati. Ci avviammo verso un bar non molto lontano da lì,ci sedemmo ad un tavolo all'esterno e ordinammo due cappuccini. Mentre sorseggiavo il caffè,aprii il discorso di prima. "Allora,che è successo?" lui finì di bere,si pulì le labbra con il dorso della mano e fece un respiro profondo,per poi parlare. "Allora,stavamo a lezione,no?!E all'improvviso quel cretino di Dawson(un rompiballe) mi fa'Scommetto che tuo padre è morto perchè odiava sia te che la tua famiglia. Avrei fatto la stessa cosa. Non vivrei mai con una figlia 20enne che si droga,una madre disoccupata,un 18enne fatto a bambino e una 16enne che piange al primo insulto che fai.' Giuro,lo stavo per picchiare. Invece di far vedere che valgo,mi sono stato zitto. Ti rendi conto quanto sia stronzo?!"Avevo le lacrime agli occhi. Pultroppo la nostra famiglia non era delle migliori. Credo sia arrivato il momento di raccontarvi la nostra storia,una storia terribile:
"Il 13 Luglio del 1998,tutta la famiglia era a casa,tranquillamente. La piccola Ariel,di solo 1 anno,stava dormendo beata nella sua culla,il piccolo Romeo,di soli 3 anni,stava sul divano con la mamma,Jennifer Stone, guardando i cartoni,la piccola Danielle,di 5 anni,stava giocando con le bambole nel salone e il papà,Marck Mc.Fly,stava riposando in camera da letto. Quando all'improvviso si rompe una finestra e vi entrano 3 ladri,con le pistole alla mano che minacciarono la madre prendendo i due bambini e puntandogli le pistole sulle tempie. I bambini piangevano dalla paura,svegliando così il padre che si fiondò in salone e i ladri lo minacciarono di stendersi a terra,ma lui disobbedì,prese i bambini e li buttò a terra davanti al divano,prima che uno dei ladri potessa sparargli e invece di colpire i bambini,colpirono il povero Marck alla schiena,che cadde a terra e morì dopo 5 minuti. I ladri scapparono,lasciando il cadavere del signor Mc.fly a terra,in una pozza di sangue,e la moglie che piangeva su di esso. Il giorno seguente ci furono i funerali,e la vita da allora cambiò. All'età di 13 anni,Danielle iniziò a fumare,per svariati motivi,e a 16 anni iniziava anche a drogarsi e il suo carattere e si fece punk e faceva box per sfogarsi.La madre perse il lavoro,perchè era troppo depressa. Anche Romeo faceva box,per difendere la famiglia dato che era diventanto capofamiglia e Ariel prese lezioni di karate per difendersi,dato che era vittima di bullismo. Insomma,la vita della famiglia Mc.Fly non era delle migliori,ma se la cavavano perchè Danielle,all'età di 18 anni,finita la scuola,andò a lavorare in un negozio di Cd,mentre Ariel e Romeo proseguivano con gli studi. "
Scoppiai in lacrime,pensando a tutto quello che avevamo passato,a tutte le volte che qualcuno ci offendeva...mi sentii di svenire. Mi asciugai le lacrime con il dorso della mano e andai a pagare il conto. Presi mio fratello per mano e ci dirigemmo a casa. Nostra madre non c'era,probabilmente era dalla zia Cheril,sua sorella,e sarebbe tornata verso le 13.00,quando noi uscivamo da scuola. Posai la cartella sul divano e corsi in camera mia e mi buttai sul letto e scoppiai in lacrime,di nuovo,lasciando sciogliere il mascara e roba varia. Entrò mio fratello in camera e ci abbracciammo,e scoppiò anche lui in lacrime. Singhiozzavo,anche se non avevo mai conosciuto mio padre,mi mancava,mi mancava un padre il quale mi porti sulle sue spalle la domenica per andare a fare una passeggiata,un padre che mi sgridi perchè indosso vestiti troppo corti e ho il trucco troppo pesante,un padre che sia geloso ogni volta che esco con un ragazzo,un padre che si fidi di me quando vado in discoteca,insomma,avevo bisogno di un padre per vivere. Smettemmo di piangere dopo circa 20 minuti."Preparo 1 camomille"dissi a mio fratello,staccandomi dall'abbraccio e dirigendomi in cucina. Presi due tazze e una bustina grande di camomilla e una pentolina. Riempii la pentolina d'acqua e la misi sul fuoco,facendo riscaldare l'acqua. Una volta bollita,ci misi la bustina e versai il liquido nelle tazze. Presi anche due brioche dalla mensola e un vassoio d'argento. Ci misi sopra la roba e andai in camera,sedendomi sul letto dando il tutto a mio fratello. Sorseggiammo piano piano le camomille e mangiammo le brioche. Nessuno dei due parlava,ci guardavamo solo negli occhi e tenevamo intrecciate le nostre mani. Sentimmo un rumore,mi spaventai e laciai la presa di mio fratello,andando in punta di piedi giù. Vidi mia sorella e tirai un sospiro di sollievo. Lei mi guardò,con aria stupefatta. "Che diavolo ci fai qui?!Non dovevi essere a scuola?!Sono le 11.35!!"tirai un sospiro di sollievo e la presi per mano,portandola in camera mia e raccontandole tutto. Eravamo scoppiati di nuovo in un pianto,e andai a preparare una camomilla anche a lei.Salii in camera e sentii Romeo e Danielle parlare"Gli spacco il culo a quello lì se lo ripete di nuovo!Giuro che se dice di nuovo una cosa del genere lo faccio!!"disse Danielle,stringendo i pugni"Non preoccuparti,parlerò con il preside." disse Romeo,al quanto tranquillo.Danielle si girò e mi vide"Che fai,non entri?!"annuii e entrai,porgendole la tazza."Danielle,non dovresti immischiarti. Infondo Romy si sa difendere,è solo che......ci è rimasto male,ecco."dissi sedendomi a gambe incrociate sul letto."Io mi immischio e come!!Nessuno deve permettersi di insultare la mia famiglia. E poi,a lui che cazzo gliene fotte di noi?!Non sa niente di noi,non deve azzardare ad aprire quella bocca e sparare cazzate. Gli rompo il culo se lo ripete,giuro."era arrabbiata,aveva le lacrime agli occhi e il fuoco che attraversava il suo corpo,lo vedevo benissimo da come stringeva la tazza.Sentimmo un altro rumore,era nostra madre che era tornata prima del tempo dalla zia. Salii in camera e ci vide."che cosa ci fate qui,Romeo e Ariel?!Non dovevate stare a scuola?!" gli raccontammo tutto,e pianse anche lei. Era davvero una giornata di merda questa,la peggiore."Capisco..bhe,volete mangiare?"tutti annuimmo,e scendemmo a mangiare,dove nessuno di noi fiatò.Dopo 1 ora ci arrivò una lettera,e andai a prenderla io e scoppiai in lacrime.Dietro di me c'era la figura di mio fratello,che rimase sconvolto anche lui. Ci guardammo negli occhi e scoppiammo in un altro pianto...
  
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