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Autore: KiaraRowling    29/11/2007    7 recensioni
- Ogni grande errore ha un momento a metà strada, una frazione di secondo in cui si può annullare e, forse, rimediare. - Draco non ci crede, fino a che un angelo, caduto tra le sue braccia, in seguito ad una supplica avvenuta da uno dei suoi più acerrimi nemici, gli farà cambiare idea.
Genere: Malinconico, Erotico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley, Un po' tutti, Voldemort | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Ha subito torture atroci, signor Malfoy. Vede questi segni sul petto e sulle gambe? Sono segni di frusta. E ci sono segni evidenti di diversi Cruciatus. -

- Cosa consiglia? -

- Se la riporta in cella, non sopravviverà. -

Draco abbassò lo sguardo sulla ragazza distesa nel suo letto: era più magra rispetto all’ultima volta che l’aveva vista, e aveva i capelli decisamente più lunghi; per il resto, era sempre la stessa, insopportabile, Mezzosangue.

- La ringrazio. Può andare ora. -

- Come desidera, signor Malfoy. Arrivederci. -

Era utile avere dei Medimaghi tra le fila del Signore Oscuro: grazie a quell uomo, la ragazza era, per il momento, fuori pericolo.

Draco si sedette sul divanetto rivestito di pelle nera, e si prese la testa tra le mani: non poteva tenere lì la Mezzosangue, non gliel’avrebbero mai permesso. Eppure, le parole di Weasley gli rimbalzavano nella testa.

Se l’avesse riportata in prigione, sarebbe morta.

Tu non sei un assassino.

Non lo era, e come tale non poteva lasciar morire la ragazza. Sospirò, cercando di trovare risposta in quel volto dagli occhi chiusi, da quei tratti così delicati, da quelle labbra morbide e appena socchiuse, da lei. Lei: pura, semplice, perfetta.

Lei, il Bene. Lei, il suo opposto.

Si sorprese a pensare a quanto fosse bella, così immobile, come una statua. Lei, che rappresentava tutto ciò che, in teoria, lui avrebbe dovuto odiare, paradossalmente costituiva un’attrazione irresistibile per il ragazzo.

Lui non poteva cambiare.. non poteva smettere di essere ciò che era. Era Male, e non sarebbe potuto essere altro.

Ma lei? Lei non sarebbe potuta cambiare?

La bestia dentro il suo cuore si risvegliò: aveva fame. Fame di luce, fame di speranza, fame di lei. Voleva corromperla, voleva sporcarla, voleva nutrirsi di tutto ciò che di buono c’era in lei, voleva privarla della sua anima.

I suoi occhi, dopo tanto tempo, brillarono di luce nuova: amava le sfide, e quella che gli si presentava davanti era una particolarmente difficile. Ma non aveva importanza, le avrebbe dedicato tutto il tempo che serviva: voleva vincere.

In quel momento, lei si svegliò.

Aprì lentamente gli occhi, e il dolore al corpo martoriato le fece sfuggire un piccolo gemito dalle labbra.

- Ben svegliata, Mezzosangue. -

Freddo, cinico, calcolatore: erano queste le doti migliori di Draco Malfoy. E il ragazzo era più che intenzionato ad usarle tutte, con lei.

- Cos.. dove.. sono.. -

La sua voce era flebile, roca. Draco ghignò appena nel sentirla: la coraggiosa Grifondoro era ridotta davvero male.

- Sei nella mia stanza, Mezzosangue. Nel mio letto, ad essere precisi. -

La vide aprire di più gli occhi, poteva immaginare il suo cervello all’opera per assimilare ciò che lui le aveva detto.

In quel momento, non si sentiva un Mangiamorte. Si sentiva solo un ragazzo, pronto a prendersi la sua rivincita: lei, che aveva sempre usato le parole per cercare di umiliarlo, lei, che l’aveva sempre disprezzato, ora avrebbe dovuto pregarlo in ginocchio di risparmiarle la vita.

E l’avrebbe fatto, oh se l’avrebbe fatto: aveva bisogno che lei rimanesse viva, per rendere nera la sua anima.

- Cosa ci faccio qui? Dov’è Ron? -

Le labbra del giovane si assottigliarono: com’era possibile che lei, appena svegliata, chiedesse per prima cosa dove fosse quel pezzente di Weasley? Non le importava della sua vita?

- Il tuo amico mi ha chiesto di salvarti la vita, Mezzosangue. Lui è rimasto in cella, a scontare la sua pena per aver osato sfidare il Signore Oscuro. -

Lei alzò lo sguardo su di lui, senza cercare di nascondere il proprio disprezzo.

- E io perchè sono qui? Da quando sei così gentile, Malfoy? -

Lui le sorrise, un sorriso sarcastico, un sorriso che si adattava perfettamente alla sua persona.

- Mi piaceva l’idea di salvarti la vita. E’ divertente averti tra i piedi. -

- Che tu possa marcire all’inferno, Malfoy. -

Hermione si alzò dal letto, barcollando, e cercò di uscire dalla stanza. Draco, però, la prese per un braccio, sfilando svelto la bacchetta dalla tasca dei pantaloni, e puntandola alla gola della ragazza.

- Forse andrò all’inferno, Granger. Ma in quel caso, te lo posso giurare, tu verrai con me. -

La spinse brutalmente contro il letto; lei, priva di forze, non potè far altro che accasciarsi sui cuscini.

Malfoy la osservava, tenendo la bacchetta puntata contro di lei: da dove trovava la forza per rialzarsi? Da cosa traeva l’energia, il coraggio necessari per sfidare un nemico più potente di lei?

- Ti conviene rimanere dove sei, Mezzosangue. -

Il Marchio iniziò a bruciare: il suo Signore lo stava chiamando. Draco non voleva abbassare la bacchetta, voleva continuare a tenerla in pugno, ma il dolore lo costrinse a toccarsi il braccio.

- Il tuo padrone ti sta chiamando, non è vero Malfoy? Su, corri dal tuo padrone, da bravo cagnolino quale sei. -

Si era rimessa in piedi, e da quella posizione ricevette uno schiaffo in pieno viso, talmente forte da farla cadere nuovamente sul letto.

L’aveva colpita. Le sue mani, sporche del sagnue di un uomo innocente, avevano toccato quella creatura immacolata. Si immaginava come il veleno di cui il suo corpo era intriso fosse già entrato in circolo dentro di lei, grazie a quel piccolo, innocente contatto.

Hermione si rialzò per la terza volta, e lo guardò con odio indescrivibile.

- Quando Harry scoprirà dove sono.. -

Draco la interruppe, scoppiando in una risata fredda, vuota, inquietante.

- Quando Potter ti troverà, il Signore Oscuro lo ucciderà in meno di cinque minuti. -

Ne era convinto: Lord Voldemort era troppo forte per uno come Potter. E ora che Silente se n’era andato, non c’era più speranza per quei poveri sciocchi che ancora credevano nella possibile sconfitta del Male.

- Voglio andare da Ron. -

Ferma, decisa, risoluta: era come se Hermione non si fosse resa conto di dove si trovasse, o di chi avesse davanti. Sarebbe stato un vero piacere, ricordarglielo.

Con un incantesimo non verbale, la fece inginocchiare a terra, mentre una morsa invisibile si stringeva intorno alla sua gola, soffocandola.

- Non sei nelle condizioni più adatte per "volere" , Granger. Ma puoi sempre supplicare. -

Lei si portò le mani alla gola, cercando invano d’incamerare aria.

- Qualche problema, Mezzosangue? -

La stava deridendo, la stava umiliando in un modo che lei non credeva possibile. Godeva del suo dolore, traeva gusto dalle sue lacrime.

- Non.. respiro.. -

Parole pronunciate con estrema fatica, uscite dalle labbra di una donna sull’orlo di morire per soffocamento. Ma lui non l’avrebbe mai permesso: così com’era venuta, la morsa si sciolse.

- La prossima volta non sarai così fortunata, Mezzosangue. E per quanto riguarda la tua richiesta, o forse dovrei dire pretesa, ti suggerisco di accontentarti del fatto che il tuo "Ron" sia ancora vivo. -

Lacrime di rabbia impotente le solcarono le guance, mentre le mani le tremavano.

- Che tu sia maledetto, Malfoy!! -

Le ginocchia le si piegarono, e lei finì a terra, il corpo scosso dai sighiozzi, la mente dal troppo dolore.

- Ora devo andare. Al mio ritorno, mi aspetto di ritrovarti qui. Se così non sarà, sarà il tuo amico Weasley a pagarne le conseguenze. -

Una minaccia, un ricatto: lei sapeva di non avere scelta, di dover sottostare alle regole di quell essere senz’anima.

Lui uscì dalla stanza, compiaciuto di ciò che era successo: la Mezzosangue sarebbe stata lì, al suo ritorno. Ancora non si capacitava che per ben tre volte, la ragazza si era alzata. Per tre volte, l’aveva sfidato con coraggio. O forse stupidità. E per ben tre volte, lui le aveva ricordato chi era a comandare.

Era soddisfatto di sè stesso, o almeno, lo era la bestia dentro di sè. Era quella bestia a spingerlo verso quella ragazza, a spingerlo a rovinare la sua anima: e non gli avrebbe dato pace fin quando lui non ci fosse riuscito.

A passi veloci, si avvicinò al salone, dove il Signore Oscuro lo attendeva.

- Mio Signore. -

Draco s’inchinò, aspettando le successive parole di Lord Voldemort.

- Un gruppo di Mangiamorte hanno appena liberato tuo padre da Azkaban. Stanno tornando indietro. -

Draco s’inchinò nuovamente, ringraziando l’uomo per la sua generosità.

- Sai bene che amo premiare chi conclude con successo i compiti assegnatigli. -

Amava premiare, ma amava ancora di più punire: perchè lui era il Male per eccellenza, era l’incarnazione della morte, si nutriva della paura degli altri. E amava vedere la sofferenza negli occhi di qualcuno.

- Sei stato tra i prigionieri? -

- Sì, mio Signore. -

Lord Voldemort lo fissò con uno strano sorriso.

- E dimmi hai trovato nulla d’interessante? -

Draco riflettè qualche secondo, prima di rispondere.

- Solo feccia, mio Signore. -

Non fece parola della Mezzosangue: era la sua preda, la sua vittima, il suo giocattolo. Non avrebbe permesso a nessuno, nemmeno a lui, di portargliela via.

- Molto bene. Puoi andare. -

Un terzo inchino, più profondo degli altri, e il giovane lasciò nuovamente la stanza. Si avviò senza nessuna fretta in camera sua, che, una volta entrato, si premurò di chiudere a chiave e insonorizzare.

- Sei qui. -

Non era una domanda, non ce n’era bisogno. Non sarebbe potuta andare da nessuna parte, teneva troppo a Weasley. E sarebbe stato proprio l’attaccamento al pezzente, l’arma che avrebbe permesso a lui di vincere.

Lei era seduta a terra, le gambe avvicinate al petto, in una posa di protezione. Lo fissava con odio, con rabbia, con rancore, ma non muoveva un muscolo.

- Mi odi, non è vero? -

Nessuna risposta, e lo sguardo omicida di lei lo fece sorridere.

- Sei pronta a divertirti, Granger? -

Non attese la sua risposta, che, in ogni caso, difficilmente sarebbe arrivata. Si avvicinò a lei, prendendo la bacchetta: lo spettacolo stava per iniziare.

 

 

Ecco qui concluso il secondo capitolo!!! Piaciuto??? Passo subito ai thanks:

ladyrocker: amore tesoro, grazie!!!! Peccato che all'uni non c'eri, sennò l'avresti letta in anteprima.. come tutto ciò che scrivo, del resto!!! Rimettiti presto, mi raccomando!! Altrimenti, chi sta con me e giulia per fare le nostre bellissime figure davanti a Mantelli? ^^ Dai, ci servi tu per il trio!!! XD Piaciuto il chappy?? Fammi sapere!! Bacioni, ti voglio un mondo di bene!!

AuraD: in effetti, non avevo minimamente in programma d'iniziarne un'altra (come se non ne avessi abbastanza..), ma qualcosa dentro di me è stato più forte della logica, e me l'ha fatta pubblicare!! Spero di non averti intristita troppo, ma era essenziale per far capire cosa prova Draco, e che visione lui abbia di se stesso.. davvero pensi che io stia affinando il mio modo di scrivere?? Oh, ma ti ringrazio tantissimo!! ^//^ E io sono fiera di riuscire ad emozionarti e farti piacere ciò che scrivo, ne sono davvero felice!! Che ne pensi del capitolo?? Fammi sapere, mi raccomando!!! Bacioni, ti voglio bene!!!

magicrossy: sono felice che ti sia piaciuta, che ne pensi di questo capitolo?? Aspetto una tua recensione!! Baci!!!

lady_black: sono felice che la fiction rispecchi i tuoi gusti, e sono felice che tu fossi una delle tantissime persone che avevano seguito amore impossibile!!! Spero che, come quella, anche questa fiction riesca ad emozionarti!! In effetti, prenderò molto in considerazione i pensieri di Draco.. che ne pensi, per ora non si è dimostrato molto dolce no? Ma d'altronde, ci vuole tempo per cambiare.. oh, sei una delle tante fan di ginny, a quanto vedo.. ^^ La trama non esiste, seguo le mie emozioni e lascio che siano le mie mani e il mio cuore a fare il resto.. forse non sarà un metodo molto "serio", ma amo non sapere cosa accadrà ai miei personaggi, perchè mi permette di emozionarmi con loro.. che ne pensi, sono pazza? Fammi sapere se anche questo capitolo ti è piaciuto!!! Bacioni!!!

8marta8: sì, purtroppo quando mi sono accorta del concorso, era troppo tardi.. ma sono felice in ogni caso, perchè quelle citazioni mi hanno dato l'ispirazione, quindi... va bene così!! Che ne pensi del capitolo? Ti è piaciuto? Fammi sapere, ci conto!!! Bacionissimi!!!!

Rivoltella J: non essere invidiosa, perchè anche tu sei davvero molto brava, e a me piace molto il tuo stile!! Sono felicissima e onorata di avere una fan così entusiasta.. ^//^ Ti ringrazio tantissimo!! Ti è piaciuto questo capitolo?? Fammi sapere!!! Bacioni, ti voglio bene!!!!

Un grazie a chi ha letto, e alle 9 persone che hanno inserito la fiction tra i preferiti!! Attendo le vostre recensioni, fatevi sentire!!!

Un bacione!!

Chiara

  
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