Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: grantivre    13/05/2013    18 recensioni
Victoria è un'adolescente quasi del tutto normale, un po' come tutti gli altri. Una sera, però, si trova catapultata in un altro mondo dopo aver accompagnato la sua migliore- si fa per dire -amica ad una festa piuttosto strana e inquietante.
Tormentata da alcune incognite del suo passato, riuscirà a sapere di più su di lei? Su chi sia davvero? Su chi siano tutte le persone che ha conosciuto e con cui ha legato fino ad allora?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo.
Victoria


La metro era strapiena come al solito e la gente sgomitava e lottava per avere un briciolo di spazio vitale.
Almeno non è l’ora di punta pensò Victoria,  passando la spallina dello zaino dalla spalla dolorante a quella libera. Scese alla sua fermata con grande sollievo e respirando l’aria fresca, per quanto possa esserla quella di una città come Roma, non più contaminata dall’odore nauseante di sudore e dagli stravaganti profumi dei passeggeri della metro.
Lisciandosi i capelli castani arruffati s’incamminò verso casa sua, maledicendo il suo orario scolastico per aver complottato contro di lei mettendo le materie con i libri- o meglio mattoni- più pesanti nello stesso giorno.
Non era contenta di tornare a casa, ma neanche di stare a scuola. Le piaceva pensare di non appartenere a nessun posto, ma allo stesso tempo odiava il fatto di non avere un luogo caro dove sentirsi al sicuro e a suo agio.
Viveva con sua zia e sua sorella, anche se a dir la verità viveva completamente da sola. La zia, Elise, viveva venti ore su ventiquattro nella cantina di casa, a lavorare a chissà quale strano progetto.
La vedeva solo a volte a cena, e i suoi occhi azzurri erano sempre circondati da ombre scure. A volte si domandava se dormisse o facesse altro.
Sua sorella Sofia, invece, era poco più piccola di lei e andava ad una scuola col convitto. Una volta al mese tornava a casa, ma la sua presenza non era portatrice di allegria, anzi.
Finalmente arrivò davanti la porta di casa, cercò le chiavi nelle tasche del jeans e le infilò nella toppa: dentro al primo colpo, non le sembrava quasi vero.
Buttò con forza le chiavi nella ciotola di vetro sul mobiletto dell’ingresso e sbuffando per tutto il corridoio, arrivò in cucina.
Si avvicinò al lavello e si lavò le mani, dopodiché esaminò il contenuto della dispensa e sbuffò di nuovo: c’erano solo scatolette di tonno, lattine di fagioli e piselli e biscotti secchi.
Non erano di certo ingredienti favolosi per un pranzo come si deve, soprattutto perché Victoria odiava il tonno, i fagioli e i piselli.
Mandò un sms, posò lo zaino in salotto e si infilò in tasca una banconota da cinque euro, uscendo di corsa.
 La gente che la conosceva appena pensava fosse una ragazza graziosa, con i suoi grandi occhi castani, le ciglia lunghe e i capelli scurissimi. Quelli che la conoscevano abbastanza pensavano fosse un’asociale lagnosa che si lamentava di tutto e di tutti. Quelli che le volevano bene la trovavano una persona interessante, sarcastica e realista. Quelli che la conoscevano davvero non esistevano.
Fu spinta ad accelerare il passo da nubi nere cariche di pioggia che prima non c’erano, maledicendo anche quelle.
Quel giorno non era certamente di buon umore.
Corse fino alla gelateria e con un sospiro di sollievo spinse la porta a vetri. Era il suo posto preferito, con l’odore delle crépe appena fatte,  di cioccolato e di vaniglia, con i tavolini circolari circondati da comodi divanetti e i separé intrecciati.
Una mano pallida si alzò da una coppetta enorme di gelato e si agitò con foga per segnalare la sua presenza alla ragazza, che sospirò e la raggiunse.
Bianca era una coetanea di Victoria, quello che più si avvicinava ad una migliore amica, anche se non lo era a tutti gli effetti. I capelli chiari finivano in boccoli morbidi che si adagiavano lungo le spalle mentre gli occhi, anch’essi molto chiari, erano piccoli e lucenti.
-Scusami per non averti aspettato, ma Alfredo mi ha tentato.- disse, facendo spallucce e sorridendo al gelataio che si era girato al sentire il suo nome.
-Fa niente, non ti preoccupare.- si sedette di fronte all’amica appoggiando i gomiti sul tavolo e prendendosi la testa fra le mani.
-Ancora la dispensa?- chiese Bianca afferrando al volo del gelato che colava con il cucchiaino.
-Sì, fagioli e piselli, come al solito.- grugnì l’altra attraverso le mani.
Un cameriere sorridente si avvicinò al loro tavolo e guardando Victoria disse –Un’altra brutta giornata, eh?-
-Credo di aver fatto l’abbonamento a mia insaputa, Giulio.-
-Il solito? Cioccolato, pistacchio e tiramisù?-
La ragazza annuì e il cameriere si allontanò fischiettando rumorosamente.
-Guarda il lato positivo, Vicky.- disse la bionda spostandosi i capelli all’indietro e tenendo in bocca il cucchiaino.
-C’è un lato positivo? E ti prego, non chiamarmi Vicky, lo odio.-
-Ogni giorno che passa siamo sempre più vicini a Giugno!- esclamò Bianca in falsetto, sorridendo.
Victoria non sopportava il suo falsetto né il suo entusiasmo per il viaggio a Parigi che avrebbero dovuto intraprendere quell’estate. Parigi, patria dello shopping, ovvero elemento naturale di Bianca.
Già si vedeva a correre di qua e di là dietro all’amica per darle pareri e aiutarla a scegliere fra le decolté glitterate e gli stivaletti neri con i profili rosa- Bianca amava il rosa.
-Sai che bellezza.- le rispose roteando gli occhi.
La bionda le si avvicinò lentamente mettendo i gomiti sul tavolino e Victoria notò uno strano sorriso sulle labbra, uno che non lasciava presagire nulla di buono.
-So cosa ci vuole per il tuo malumore. Stasera si va ad un festa.-
Festa e Bianca, un combinazione terribile e da suicidio.
Ma cosa sarebbe potuto andare storto, alla fine? 




Salve gente!
Come va? Prima di tutto, probabilmente non sarò più jawaadseyes ma mockinghunter.
Spero vi piaccia questa storia, ho grandi aspettative :)
E vi prego, recensite, vorrei sapere i vostri pareri e migliorare.
  
Leggi le 18 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: grantivre