Capitolo 2

Spalancai gli occhi.
'D-dove mi trovo?' Sussurrai a me stessa strusciandomi le mani negli occhi per riuscire a vedere meglio.
Era notte e lo potevo percepire dalla luce poco intensa della luna che illuminava delicatamente la stanza.
Guardavo ovunque sporgendomi leggermente da quel lenzuolo bianco che era posto sopra il mio corpo. La luce era spenta e non riuscivo a vedere più di tanto. Mi girai guardando più attentamente la struttura del letto a cui ero posata.
Riuscii a leggere solo una parola scritta in nero sul metallo dipinto di bianco: ' london hospital'
'S-sono in un ospedale?' Urlai nella mente mettendomi a posizione eretta sul letto.
Conoscevo quell'ospedale, è lo stesso in cui mi avevano portata quando avevo dieci anni per togliermi le tonsille.
'Eppure me lo ricordavo un po' diverso..' Sussurrai.

'Ahia!' Quasi urlai mettendo senza pensarci le mani sul mio fianco.
Le ritrassi e vidi del sangue. Solo in quel momento mi ricordai dell'accaduto.
'Ma ma ma.. io..ero morta!' Dissi alzandomi e rimettendomi i miei vestiti che erano sopra la ringhiera del letto.
Mi precipitai verso la porta dove vi trovai l'interruttore della luce che premetti senza molti risultati.
L'illuminazione era scarsa e lampeggiava di color arancione. Nella stanza c'erano insetti ed una puzza insopportabile.
Mi tappai il naso con una mano e aprii la porta per andarmene.

L'andito era ugualmente trascurato, l'illuminazione scarsa e del personale non c'era traccia come se i pazienti se la dovessero sbrigare da soli. La puzza andava a mescolarsi con l'odore dei disinfettanti e sul pavimento poco pulito vi si poteva trovare di tutto come se fosse un ospedale abbandonato. Il luogo faceva accapponare la pelle, ambientazione degna di un film horror.
Il corridoio era lunghissimo e la poca illuminazione lo faceva notare come se fosse senza fine. Finalmente un luce di speranza nell'oscurità.
Un ascensore.
Si aprì di scatto e ne uscì un infermiera dallo sguardo infastidito che spingeva una barella con sopra un paziente coperto, come me, da un lenzuolo bianco. Non fece caso alla mia presenza, camminava dritta senza guardarsi alle spalle ed entrò nella stanza accanto quella in cui vi ero io.

Prima che la portiera dell'ascensore si chiudesse vi ci entrai.
Notai il piano in cui eravamo.
'B2' Sussurrai. 'Non ricordavo mettessero i pazienti nei due piani seminterrati' Continuai.
Prima di cliccare il pulsante che diceva 'T' mi soffermai un attimo nel pensare a quel piano.
'Se non ricordo male.. i piani.. seminterrati sono quelli in cui.. depositano..chi non ce la fa, i morti!' Quasi urlai dentro la mini stanzetta.
Mi accasciai a quel pavimento.
'No, non è possibile, ci dev'essere un errore!' Dissi posandomi una mano sulla fronte. 'Io.. sono viva, vivissima! Perchè ero lì?' Continuai.
'C-c-c-c'è per forza uno sbaglio, mi devono aver scambiato per, per un.. cadavere..-
Dissi posando una mano sul cuore.
Sussultai.

Non sentivo alcun battito, iniziai ad avere il respiro affannato. Posai le dita sul polso, e sul collo per sentire i battiti ma niente. Era fermo. Il mio cuore aveva smesso di battere.
Mi alzai lentamente e cliccai il tasto del piano terra. Mi posai sulla ringhiera e posai una mano sulla fronte alzandomi leggermente i capelli color cioccolato.
'Sono morta.. sono un cadavere..' Sussurrai.

Appena lo sportello dell'ascensore si aprì ne uscii disinvolta senza far caso alla mia cute pallida e fredda. Uscii dall'edificio con estrema strafottenza, non sapevo che stava accadendo. Non stavo sognando. Ero viva. Mai stata più viva.
Frugai all'interno delle tasche dei miei pantaloncini. C'era ancora tutto: chiavi di casa, telefono e portafoglio.
Entrai nel mio appartamento sbattendo forte la porta e mi buttai sul letto. Poco dopo presi un asciugamano e mi fiondai nella doccia anche per pensare. Il rumore dell'acqua sulla pelle mi rilassava. Sciolsi dalla debole crocchia i miei lunghi capelli. Notai che la ferita al fianco era scomparsa senza neanche lasciare un piccolo segno.
'Sto forse sognando?' Chiesi a me stessa chiudendo il flusso d'acqua ed allungando il braccio per prendere l'asciugamano.
Avevo ancora gli occhi un po' intorpiditi quindi la vista non era delle migliori.
Ebbi il contatto con quello che crebbi fosse un braccio che mi porse l'asciugamano. Me lo misi.

'Oh grazie!' Dissi legandolo ad un estremità.
Solo dopo ci pensai. Io vivevo sola!
Mi catapultai fuori dalla doccia per capire chi si era presentato a casa mia.
Strusciai le mani sugli occhi per avere una perfetta visuale della situazione. Davanti a me un ragazzo che squadrai dal basso verso l'alto. Era vestito con una maglia bianca e dei jeans neri. Sembrava avere un bel fisico. Occhi color cielo con una nota di verde. Capelli non troppo scuri con un ciuffo rivolto verso l'alto.
'T-t-t-t-tu?!-' Quasi urlai suscitando in lui una debole risata.
'Ciao' Mi rispose sorridendo e socchiudendo gli occhi.

Continua..

spazio all'autrice
hi babes. so che questo sicuramente non vi piacerà più di tanto lol, ma recensite ugualmente. Sto riprovando lo stile sovrannaturale ed è la terza ff che faccio sulla mia pagina di efp. le altre due non sarebbero mai dovute esistere, sono terribili cwc e quiiindi spero che migliorerò con quello che ho appreso dagli altri. Spero che questi capitoli non vi annoino ma servono come intermezzo per il colpo di scena che arriverà.
bacioni sciuaoo c: (MY TWITTAH IS @loveyourself1D)