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Autore: Kiki_chan    02/12/2007    5 recensioni
Naruko è bella, dolce e estremamente popolare. Ma, come tutti anche lei ha i suoi piccoli segreti. Quando cala la notte perde le sue sembianze di ragazza e si trasforma in Naruto, goffo e impacciato come mai. Riuscirà Naruto a mantenere la sua identità? E come la mettiamo con Sasuke? Quando il primo rivale in amore è se stesso non si sa MAI cosa può succedere! Aggiunto capitolo flashback potete anche prenderlo per one shot (ma centra)
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Naruto, Naruko  e Sasuke

 

Impopolare. Disprezzato. Spesso odiato. Naruto Uzumaki non possedeva nessuna delle qualità fisiche da attacco cardiaco di Naruko. Era impossibile definirli anche solo lontani parenti. Eppure in entrambi gli occhi era possibile ammirare quella luce, inconfondibile. Per questo quando Naruto usciva nella sua forma “normale” portava occhiali con una spessa montatura, per paura che qualcuno lo riconoscesse, che qualcuno lo osservasse.

Il padre di Naruto si chiamava Yodaime ed era un uomo di straordinario coraggio, solo il suo nome era fonte di adorazione. Quando Naruto aveva solo 5 anni suo padre venne assassinato dalla moglie, la madre di Naruto, Kyuubi, un’affascinante spia di un’organizzazione segreta, che venne in seguito catturata e giustiziata.

Così Naruto si era ritrovato solo in un mondo che lo ricordava solo per quella madre demoniaca, che rivedeva nei suoi occhi quelli della madre, che provava paura in lui, quel tipo di paura che in fretta si trasforma in diffidenza e disprezzo. Aveva passato i suoi primi anni di vita passando da un parente all’altro, sempre rifiutato però per la sua violenza, isolenza e continua ricerca di attenzioni, che richiamava su di se attraverso pesanti scherzi. Tutti dicevano che non portava che guai e sfortuna a ogni persona che lo accoglieva nella propria casa.

Si era sempre ritenuto fortunato ad essere stato adottato da Tsunade.

Tsunade era una donna che aveva superato da un po’ la cinquantina. Il suo rifiuto di invecchiare però si tramutava anno dopo anno a una maggiore cura al trucco che usava abbondantemente e con maestria, per sembrare una fresca ventenne. Era una scenziata, ma lei preferiva definirsi dottoressa e passava ore nel suo laboratorio a studiare nuove cure.

 

Ancora con la testa tra le nuvole Naruto quasi si sorprese di essere già giunto davanti alla porta di casa.  Inserì le chiavi nella serratura e spinse la porta. La stanza era di un’essenzialità deprimente. Mobili e pareti erano color crema, nell’aria vagheggiava l’odore di disinfettante come in un ospedale.

-Sei in ritardo oggi ragazzino- sospirò Tsunade comparendo all’improvviso, facendo sussultare Naruto.

-ho avuto da fare- troncò la conversazione Naruto sospirando, troppo stanco per discutere.

Naruto cominciò a scaldarsi il ramen, assorto nei suoi pensieri. Lo smalto si era scheggiato, più tardi avrebbe dovuto dargli una ripassatina.

-Quel ragazzo- ruppe ancora una volta il silenzio Tsunade – Sasuke Uchiha. Ha chiamato anche oggi-

Naruto abbassò gli occhi senza dar segno di avere sentito.

-Gli ho detto di non sapere dove fossi, come al solito- trovò comunque giusto informarlo.

-Naruto non esiste più, lo sai. Dovresti dirgli di smettere di chiamare una buona volta-

 

 

Naruko non era nella stessa classe di Sasuke. Essendo però capoclasse come lui non era raro per lei incontrarlo alle riunioni scolastiche. Qualche volta si erano addirittura scambiati un paio di parole, ma mai niente di più. Però lei aveva notato che quando si incociavano lungo i corridoi Sasuke la guardava, senza battere ciglio, seguendola con gli occhi finchè non spariva dietro un angolo. Quando ci ripensava Naruko non poteva fare a meno di arrossire lusingata delle sue attenzioni.

 

Naruto era amico d’infanzia, rivale, fratello e prima cotta per Sasuke. Due tipi così diversi sembrava fossero incompatibili, eppure continuavano inconsciamente a cercarsi e a stare assieme.

A Sasuke e Naruto piaceva osservarsi l’un l’altro, a turno uno gustava il volto dell’altro quando era sicuro che quello non lo notasse. Quando i loro sguardi alla lunga finivano per incrociarsi, questo gioco terminava con una smorfia dalle due parti e un “cerchi rogne, teme?”. Però mentre volgeva il capo Naruto non poteva fare a meno di arrossire, ancora una volta, per la sua stupidità.

 

 

Sasuke, nonostante fosse costantemente circonato di gente, sembrava essere sempre solo. Non parlava se non quando direttamente interpellato e risponeva a monosillabi.

Anche Naruko era circondata dal suo gruppetto di ragazzi e ragazze, ma al contrario di Sasuke lei si godeva tutta la sua popolarità, fino all’ultima goccia.

 

Entrambi belli, popolari e intelligenti, una loquace l’altro silenzioso. Insomma una coppia perfetta.

 

 

-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-

 

Naruko si svegliò nel suo letto, mandida di sudore. La notte prima era andato a dormire pensando a quello scemo di Sasuke e alla fine aveva finito davvero per sognarselo. Dannazione, perché non smetteva di cercare Naruto? Perché non si dimenticava di quel ragazzino, con cui nessuno voleva avere niente a che fare?

Fece una rapida doccia, scelse gli abiti con cura e poi li indossò prima di fare colazione.

-Buongiorno nonnina!- salutò Tsunade energica mentre entrava in cucina

-Ti ho detto mille volte di non chiamarimi così, Naruto- Tuonò lei

-E io duemila volte che il mio nome è Naruko- ribattè lei senza perdere il suo buonumore

-Scusa, sono un po di fretta quindi vado, ciaoo- continò afferrando un toast al volo e precipitandosi verso la porta.

 

A Naruko piaceva arrivare in classe con un certo anticipo, per avere il tempo di ripassare o magari scambiare due chiacchiere con qualche sempai.

Quel giorno in classe trovò le sue due migliori amiche già in classe, tutte prese da una discussione sulla moda. I primi tempi come Naruko era stata dura affrontare questi argomenti, perché come ragazzo non ne era molto esperto. Col tempo però si sorprese di quanto fosse facile dare la propria opinione semplicemente documentandosi sui giornali di moda.

Sakura e Ino erano entrambe graziose e gentili, forse un po oche, ma niente di strano per due liceali.

In particolare Naruto era attratto da Sakura, dai suoi dolci occhi verdi e dal suo carattere brillante. Ogni volta che la incontrava ne rimaneva abbagliato. Però su Naruko la sua bellezza perdeva parte del suo effetto e quel sentimento sfumava più in una sorta di vaga ammirazione.

Accortasi che Naruko stava entrando in classe Sakura la prese per mano e tirandola a se disse:

-Oggi ho una missione per te!-

-eh?- fu la profonda espressione della sua confusione di Naruko

-Conosci Sasuke Uchiha?- intervenne Ino

-Si, più o meno…di vista-

-Perfetto, così non ci sarà nemmeno il problema di presentartelo-

“la faccenda comincia a puzzarmi”pensò Naruko storcendo il naso poco elegantemente

-Sai devo dire che è proprio un figo assurdo, il ragazzo giusto per te-

-Già, dovresti chiedergli di uscire-

-Lo diciamo per te, eh- Finirono di dire le ragazze alternandosi, dicendo una frase per una.

-Aspettate un attimo…Da quando vi preoccupate in questa maniera della mia vita sentimentale? Non ci sara mica un’altra ragione- rispose Naruko sottolineando il mica con una punta di pura ironia.

-Non so di cosa tu stia parlando-

- è veramente spregevole da parte tua pensare questo di noi-cinguettarono fuggenti le due

-Già…- sospirò Naruko dirigendosi verso il suo banco

-Ok. Forse, e dico forse, può darsi che suo fratello sia un figone assurdo, e… beh se esci col fratellino già che ci sei ce lo presenti ne Naruko-chan?- fece la faccia supplichevole Sakura

“lo dicevo io che c’era la fregatura” pensò allora Naruko

-Pensavo a voi due piacesse Sasuke-

-Nah era tutta una tecnica per arrivare a Itachi-

-Non mi sembra abbia funzionato granchè-

-…-

-…-

-Quindi accetti? Brava Naruko!-

-Non ho mai detto ques…-

-Sono entrata in classe, ragazze! In piedi!-

-Si, Kurenai-sensei!-

 

Nell’intervallo tra la terza e la quarta ora Naruko fu portata di peso davanti alla classe di Sasuke. E, resasi conto di non avere scampo, messa alle strette dalle minacce di due ragazze molto pericolose, decise di affrontare la situazione di pieno petto con freddezza e coraggio.

 

/Naruko POV/

Ok ok ok calma Naruko, respira respira. Un passo, due passi sono vicina, vado li e glielo dico. Ma si, un attimo, e via come un cerotto. Ma che fa ora? Mi guarda? Oddi no, così mi mette in difficoltà! Devo apparire normale. Pensa ad un prato, un prato fiorito il cielo sereno e tanti uccelli /no, non il suo!/.Naruko un po di contegno! Da quand’è che chiedere ad un ragazzo di uscire ti mette così in sogezione? Va bene, basta. Il momeno di panico è passato /o mio Dio mio Dio mio come faccio ora?/, no ecco, adesso è passato.

Non importa, tanto non c’è da preoccuparsi /Non ho alcuna intenzione di uscire con quel temee!/ vado li, gli faccio questa stupida domanda, tanto dirà di no. Figuriamoci se un bastardo come quello non ha almeno una decina di appuntamenti per questo sabato. Figuriamoci se ha tempo da perdere con me!

 

-Ehi Sasuke, hai da fare Sabato? Mi chiedevo se ti andasse di uscire con me- azzardò Naruko inceppandosi sulle ultime parole, ma riuscendo tuttavia a dare una totale impressione di tranquillità.

Sasuke la guardò con sufficenza

-ok-rispose alla fine

-COSA?- pensò allora un po’ più forte di quanto avrebbe voluto

-Ho detto che accetto. Tanto questo sabato non ho niente da fare-

In quel momento suonò la campanella e Sasuke si diresse sbuffando verso la sua aula, mentre Ino e Sakura trascinavano Naruko via affinchè non cercasse di protestare e gridavano tutte contente– Missione compiuta!-

 

 

Sasuke all’ora di pranzo si sedeva ad un capo del tavolo, appoggiando i libri sulla sedia accanto alla sua. Tutt’attorno poi si radunava il suo grupo di fan. Quel giorno Naruko gli si avvicinò spavalda diretta a quel posto vuoto, l’unico in tutto il tavolo. Sicura sfoderò uno dei suoi sorrisi

-Ciao Sasuke! Mangiamo assieme? Posso sedermi qui vero?

-No, non puoi-

-Eh? Perché scusa?-domandò confusa

-Non vedi che c’è la mia roba, baka?Sei stupida o cosa?-

Forse Naruto non avrebbe voluto arrabbiarsi così tanto. Magari era solo un po nervosa in vista dell’imminente appuntamento. Fatto stà che quel Sasuke era così dannatamente antipatico e strafottente che non potè farne a meno. Così prese la sedia in questione per lo schienale e la inclinò, buttando a terra tutti i libri. Poi girò sui tacchi e se ne tornò al suo tavolo, non prima di avergli restituito un sorrisetto ironico. Ancora scioccato Sasuke fissava i libri sul pavimento. Per un momento aveva avuto veramente paura le rovesciasse il vassoio in testa.

 

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Per prima cosa mi inginocchio e chiedo il vostro perdono. Mi è andato in palla il computer e i miei hanno deciso che chiameranno il tecnico solo dopo aver visto il pagellino(cavolo). Quindi in sostanza non potrò aggiornare (oggi sono a casa di zia ecco perchè vi porto il nuovo capitolo)

Beh ditemi cosa ne pensate ciao ciao

  
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