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Autore: Blackbird_    15/05/2013    3 recensioni
1544, ultimi anni del regno di Carlo I di Spagna. Don Juan Tenorio si trova nel bel mezzo della sfida contro Don Luis Mejia: chi sarà in grado di conquistare più donne e di uccidere più uomini sarà il vincitore.
Doña Celeste è una giovane nobile innocente e smaliziata, che non crede nell’amore ma odia l’idea di doversi sposare con un uomo scelto dai propri genitori. È proprio lei la nuova vittima scelta da Don Juan che utilizzerà la sua infallibile tecnica di corteggiamento.
"Quanti giorni impieghi in ogni donna che ami?" "Uno per farla innamorare, uno per averla, un altro per abbandonarla, due per sostituirla e un'ora per dimenticarla"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
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Epilogo.



Ero affaccendatissima a sistemare le mie cose quando trovai il mio diario all’interno di un cassetto nascosto del mio scrittoio. Rileggerne qualche pagina era sicuramente un ottimo modo per distrarmi, quindi decisi di sfogliarlo, alla ricerca di qualche pensiero passato.
Sogni di una giovane donna, grandi aspirazioni. Tutto mi faceva sorridere amaramente. Giunsi d’un fiato all’ultima pagina. Era scritta velocemente, con una calligrafia quasi irriconoscibile. Ricordai di averla stesa di notte, alla luce di una fioca candela. Pur sapendo di farmi del male, decisi di leggere quelle parole.


Non avevo mai considerato l'idea di innamorarmi, figurarsi quella dell'innamorarmi per via di un colpo di fulmine. In realtà credo di non aver mai creduto nell'amore. Non so, sarà colpa dei tempi che corrono. L'amore non è mai stato un sentimento contemplato nella mia crescita, nella mia educazione. I miei genitori e i miei insegnanti non hanno mai considerato questo aspetto della vita, non me ne hanno mai nemmeno parlato. Per loro l'amore non esiste, esiste solamente il dovere di sposarsi per poter portare avanti il nome della famiglia. Se poi ci si sposa con qualcuno di ricco, proveniente da una famiglia importante, bè... anche meglio. Fortunatamente, però, trascorro la maggior parte del mio tempo in compagnia di Letitia. Sebbene sia una ragazza senza cultura e sebbene il suo compito sia solo quello di tenermi compagnia e di esaudire ogni mia richiesta, è davvero un'ottima amica. E' stata lei la prima a farmi avvicinare alle letture d'amore. Fiabe, leggende, storie di principi e di principesse. E' da lì che ho imparato cosa sia l'amore. Immaginazione e fantasia. Io, almeno l'ho sempre vista così. Letitia invece è una sognatrice, pensa che quelle storie siano vere e che un giorno, chissà quando, anche lei troverà il vero amore e vivranno per sempre felici e contenti. Bah, bazzecole.
E' da qualche giorno che non riesco a smettere di considerare, di riconsiderare, la mia prospettiva. Dopo nemmeno una settimana dal nostro incontro, perché continuo a pensare a lui? Sorrido al solo pensiero, dopo un attimo mi rattristo. Ripenso al suo strano comportamento; ripenso alla dolcezza infinita delle prime cose che mi diceva, alla freddezza delle parole di quando è andato via. Lo detesto per ciò che ha fatto, detesto me stessa per averglielo concesso. Vorrei averlo qui con me in ogni istante. Vorrei non averlo mai conosciuto. All'idea di quei suoi meravigliosi occhi penetranti non posso fare a meno di sospirare. Sospirare e sperare che torni qui da me, presto. Magari che mi salvi dalla mia triste realtà come fanno i principi con le principesse delle storie che leggo ogni sera. Forse sono semplicemente tanto, troppo confusa. Forse la realtà è che nemmeno io capisco ciò che voglio e ciò che non voglio. I miei pensieri sono offuscati e non riesco a pensare lucidamente.
E' questo essere innamorati? E' questo l'amore? Tutti quei libri non riescono a darmi una risposta, ed io sono qui a struggermi per averne una. Il tempo passa ma non mi da consiglio.
Celeste.

Sentii gli occhi gonfiarsi di lacrime, ma riuscii a trattenermi. Ormai ero diventata bravissima nel trattenere le mie emozioni.
Quell’ultima pagina di diario era stata scritta da quasi due mesi, ma quasi nulla era cambiato.
Senza nemmeno pensarci troppo mi sedetti di fronte allo scrittoio, aprii la boccetta di inchiostro che tenevo sempre a portata di mano e inzuppai la punta della penna. Ero decisa a dare un taglio a tutte le sofferenze che tenevo dentro: per la prima volta dopo mesi ero intenzionata a sfogarmi.


Due mesi sono trascorsi dall’ultimo giorno che scrissi qui. Una settimana allora era passata dal primo incontro con Don Juan Tenorio, oggi ne sono passate tante. Talmente tante da sembrarmi un’eternità. La mia confusione persiste nella mia mente.
Vorrei averlo qui, vorrei che gli ultimi due mesi trascorsi fossero stati solo un brutto sogno. Vorrei potermi svegliare e scoprire di essere ancora la sua promessa sposa. Ma so benissimo che questo mai potrà accadere, e vorrei tanto non averlo mai conosciuto, non aver mai conosciuto ciò che tutti chiamano amore. Credo e temo di essere arrivata alla spiacevole conclusione di essere innamorata di lui. Di lui, a cui la mia anima e il mio corpo appartengono inesorabilmente. Sono stata così sciocca a fidarmi di lui, eppure non posso far altro che ricordare con nostalgia ogni momento passato insieme.
Chissà cosa sta facendo in questo momento, chissà se pensa a me ogni tanto. Io non faccio altro che pensare a lui, nonostante tutto il tempo passato. Le immagini nella mia testa non sono affatto svanite. Vedendo Letitia incontrarsi con Ricardo alle mura del castello mi tranquillizzo un poco, sapendo che se lo scudiero è rimasto in questa zona, probabilmente anche lui è ancora qui intorno. In cuor mio covo ancora la speranza che, un giorno o l’altro, scavalchi nuovamente il muro di cinta e mi porti via con sé. Proprio come Lancillotto fa con Ginevra. Invidio profondamente la mia amica che il suo principe, in fondo, lo ha trovato.
Solo a mente fredda capisco che un principe vero l’ho trovato anch’io. Don Diego è un uomo buono, sincero, affabile e generoso. Ha davvero un cuore puro e pieno d’amore. Viene a trovarmi ogni giorno e da me non pretende nulla, se non la mia felicità. Tenta continuamente di vedermi sorridere, con una battuta, con un dono, con una proposta ad uscire dalle mura. Mi sento ancora terribilmente in colpa per tutti i torti che gli ho fatto e che continuo a tenergli nascosto. Mi sento in colpa per non provare nulla per lui, se non un sincero e profondo affetto. Ma affetto non è amore. Non sarò mai la moglie perfetta che si merita e mi odio profondamente per questo.
È buffo. Continuo ad essere legata, ad amare, un uomo che mi ha disonorata ed abbandonata, che mi ha sfruttata, trattata come un animale, ingannata. E l’unico uomo che dimostra un sincero amore nei miei confronti, che non ha alcun doppio fine, lo respingo come fosse carne avariata. Cos’ho che non va?


“Celeste, questo lo poggio qui” disse Letitia, distogliendomi dai miei pensieri. Annuii e mi voltai a guardarla. Teneva in mano il mio vestito da sposa e lo stava adagiando delicatamente sul mio letto. Mi sorrise ma, vedendomi impegnata in altro, non si avvicinò e non aggiunse altro. Si allontanò, anzi, a grandi passi.
 
 
Domani è il grande giorno. Domani diventerò Doña Celeste Hortega, moglie di Don Diego Hortega. Temo questo giorno più di qualunque altro. La verità verrà a galla e chissà come reagirà mio marito. Domani stesso, dopo le nozze festeggiate qui in paese, una carrozza ci accompagnerà fino alla sua tenuta, lontana da casa mia, dai miei genitori, dalla mia servitù. Lontana da El Dorado, lontana dal boschetto che circonda il mio palazzo, lontana dal mio giardino fiorito, lontana dall’arco di rose bianche…
Forse la lontananza mi farà bene. O forse no. L’unica cosa che so è che da domani inizierà ufficialmente la mia recita da brava mogliettina. Magari col tempo imparerò ad esserlo davvero.
Spero di poter divenire davvero una buona moglie per Don Diego anche se, in cuor mio, so benissimo di non poter mai essere la sua donna. Io sono la sposa di un altro, e nulla cambierà le cose.
Celeste.



Angolo autrice:
Ok, magari questo non è il finale che molti di voi si aspettavano ma... è così che funziona e così che funzionava, purtroppo.
Spero vi piaccia in ogni caso questo epilogo, io ci ho davvero messo tutto il cuore.
Ah, è work in progress uno spin off su questa storia... sei anni dopo tutto quello che ho scritto qui. Spero di riuscire a pubblicarlo presto e che leggerete anche quello con piacere :)
Grazie a tutti quelli che hanno messo la storia fra le preferite, fra le ricordate e fra le seguite; grazie a chi ha recensito e, soprattutto, un GRAZIE abnorme a ladyvampiretta e a DolceVenereDiRimmel che mi hanno supportato dall'inizio alla fine della storia... Probabilmente tutto ciò non sarebbe mai esistito senza voi due :)


   
 
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