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Autore: giusy8690    17/05/2013    1 recensioni
è passato un anno dal loro primo natale passato insieme...tutto è cambiato e continuerà a cambiare...ma in meglio o in peggio? Questa è la mia prima fanfic su rossana spero che vi piaccia! Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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8 IMPREVISTI

“L’abbiamo concepito un anno e mezzo fa ricordi?”
Sto sognando, non può essere vero. Mi sento male, vorrei morire.
Guardo Akito ma lui è rimasto immobile, non dice una parola e nemmeno contraddice le parole di questa donna.
“Allora Akito ti sei ricordato di me?” Insiste la ragazza. Ma Akito non parla, non da cenni di vita. Io non so che fare, ho solo gli occhi che mi bruciano per le lacrime.
Dopo non so quanto tempo Akito riesce a guardarmi, mi prende per mano e me la stringe senza farmi male. Vuole farmi capire che ha bisogno di me e io gliela stringo a mia volta e gli faccio un sorriso falso. Devo reagire e anche lui deve farlo. So che Akito ha avuto molte donne, me l’ha detto e io devo fidarmi ciecamente di lui. Tutto questo è una conseguenza dei nostri errori. Un incubo.
“Siamo stati insieme una sola volta, com’è potuto succedere?” Si riferisce a lei.
“È successo mio caro. Lui è tuo figlio. Si chiama Thomas.” La donna prende il bambino dal passeggino e se lo porta in braccio mostrandolo ad Akito. Io non posso più reggere, vedere lui con un’altra e con il loro figlio. Cerco di lasciare la mano del mio ragazzo per entrare in casa. Ho bisogno di sedermi perché mi sento svenire.
Akito però non lascia la mia mano. “Aki per favore lasciami. Ti aspetto dentro. Non sono affari miei.” Gli sussurro a un orecchio. Lui mi guarda senza rispondere e molla la presa.
Entro in casa e salgo in camera di Akito. Il signor Fuyuki non dice una parola, annuisce solo e mi lascia passare, forse perché stava vedendo la scena dietro la finestra.
Mi butto sul letto e inizio a piangere come una sciocca.
 

Pov Akito
 
Sana mi dispiace tanto. Vederti cosi senza poterti spiegare…ma ho sbagliato tutto. Sono stato cosi coglione da fare il puttaniere. Davo la colpa a te in quel periodo, volevo punirti per ciò che mi avevi fatto lasciandomi solo, ma ora mi accorgo che ho fatto male anche ad altre persone, te più di tutte e non posso perdonarlo. Trattengo la rabbia e cerco di rimanere lucido il più possibile.
“Senti…” Non so nemmeno come si chiama.
“Luz, mi chiamo Luz.”
“Luz, io non capisco perché sei venuta ora a dirmi di avere un figlio. Poi dovresti dimostrarlo, anche perché non mi somiglia.” Guardo quel bambino innocente che non c’entra nulla. Somiglia molto alla mamma, capelli castano chiaro e occhi scuri. Non ha niente di mio.
“Sono venuta oggi perché Thomas vuole conoscere suo padre…io non sapevo che avevi una donna.” Che razza di giustificazione è?!
“No senti lui non è mio figlio. Faremo dei test ma prima d’allora non voglio vederti. Ora vattene !” Devo vedere Sana e capire come sta. Sicuramente starà soffrendo come una martire. Sono capace solo di farla star male, anche oggi che è il suo compleanno. Non me lo perdonerà mai, ne sono certo.
“Akito hai ragione forse non è stato un buon momento.” Mette le mani nella sua borsa per cercare qualcosa. Mi porge un bigliettino, lo leggo e c’è un numero.
“È il mio numero. Quando sarai pronto a fare il test del DNA chiamami.” Mette il bambino nella carrozza e se ne va.
Resto per altri minuti, per me infiniti, davanti al cancello. Non ho il coraggio di guardare Sana negli occhi. Le ho rovinato la giornata.
Dopo mille insulti che mi do, faccio un lungo respiro e entro. Trovo mio padre sulle scale, seduto. Ci guardiamo, non so cosa dirgli e per la vergogna abbasso lo sguardo nascondendomi con il ciuffo di capelli. Nello sguardo del mio vecchio c’è solo delusione. Anch’io sono deluso da me stesso. Si alza e viene verso di me. Io ancora impalato vicino alla porta. Mi mette le mani sulle spalle e mi dice “Figliolo vedrai che troveremo una soluzione. Non angosciarti.” È il suo modo per consolarmi e io lo accetto. Alzo lo sguardo e lui mi lascia andare. Ora devo affrontare la mia ragazza e so che non sarà facile.
Salgo in camera e trovo Sana sul mio letto. Sta dormendo ma ha tutto il viso rigato di lacrime. La bacio sulla fronte e mi distendo affianco a lei. Dopo un po’ Sana apre gli occhi ancora arrossati. Non dice una parola ma leggo nei suoi occhi tutte le sue domande.
“Ciao. È andata via. Farò il test per la paternità perché non credo che quel bambino  sia mio figlio. Non mi assomiglia.” Rispondo a tutte le domande a cui lei non ha avuto il coraggio di chiedermi. Mi guarda e scoppia di nuovo a piangere. Io la stringo ancora e me. “Scusami di aver rovinato la tua giornata.” Le sussurro.
Stiamo cosi abbracciati a pensare a mille cose fino a quando non arriva il sonno.
 

Pov Sana
 
Apro gli occhi e mi trovo con la testa sul petto di Akito. Lui dorme e non voglio svegliarlo. Resto cosi e aspetto che lui apra gli occhi.
“Sana. Ti prego non mi lasciare. Perdonami. Ti amo. Ti prego SANA!” Inizia a urlare nel sonno e cerco di chiamarlo.
“Akito svegliati. Stai sognando!” Apre gli occhi sconvolto.
Non dice niente, resta lì a fissarmi ma vedo delle goccioline scendere dagli occhi.
“Cosa stavi sognando?” Non risponde e chiude gli occhi come se stesse cancellando quel sogno. Aveva bisbigliato qualcosa prima di urlare. Forse stava sognando me che lo lasciavo. Ma questo non sarebbe mai successo.
“Aki non ti lascio. È vero sto male per questa storia ma se voglio stare con te devo accettarlo e affrontarlo.”  È vero devo accettarlo anche se è a malincuore. Poi non sappiamo nemmeno se è veramente figlio suo e non dobbiamo prendere decisioni affrettate.
“Sana io non ti merito, non so nemmeno come fai a stare ancora con me…”
Se sarebbe successo qualche anno fa sicuramente sarei scappata di nuovo da lui. “Sono cresciuta Aki, sono stata tanti anni senza di te…ma ora che sei di nuovo mio non mi farò mettere ko da nessuna!” E lo bacio sulle labbra.
“Starò con te finché lo vorrai, promesso.” Aggiungo.
Mi immobilizza con il suo sguardo magnetico e mi da un lungo bacio, dove mi trasmette tutto il suo amore. “Sana io ti amo. Non sono mai riuscito a dirtelo perché ho sempre avuto paura che tu non ricambiassi, ma mi ha dimostrato il contrario ogni giorno, anche oggi.” Ho sempre saputo che lui mi amasse anche se non me l’ha mai detto. Inizio a commuovermi per il bellissimo regalo che mi ha fatto, mentre lui abbassa lo sguardo.
“Grazie per questo regalo meraviglioso. Ti amo anch’io.” Gli alzo il mento e lo bacio, fino a divorarlo completamente. Ho bisogno di sentirlo e so che anche lui lo vuole. Prendo l’iniziativa e comincio a sbottonargli la camicia. Lui fa lo stesso e in un batter d’occhio ci ritroviamo nudi ad assaporare i nostri corpi. Non ci preoccupiamo nemmeno che in un momento all’altro potrebbe venire il signor Fuyuki. Non ci interessa perché ora siamo solo io e lui, Sana e Akito.
 

Pov Akito
 
Dopo aver fatto l’amore con Sana mi sento molto meglio. Se ne sono andate tutte le paure, sono sicuro che nessuno ci potrà più dividere e ringrazio non so quale dio per aver fatto cambiare Sana in meglio. È diventata proprio una donna a tutti gli effetti e io sono sempre più sicuro che lei sia quella giusta per me.
Scendo dal letto e inizio a vestirmi. “Sana vestiti, dobbiamo uscire.” Voglio portarla al luna park come le avevo promesso. Devo ancora darle il mio regalo.
“Cosa? No dai restiamo qui a coccolarci” Mi dice facendo gli occhi dolci.
“No usciamo. Devo darti il mio regalo e qui non posso…” Gli rispondo arrossendo. Ma lei mi interrompe subito.
“Un regalo? Per me? Non ci posso credere, pensavo che il tuo regalo fosse stato dirmi che mi ami.” La guardo in cagnesco. Pensa davvero che io sia cosi freddo da non pensare a un regalo fattibile per la mia ragazza?
“Guarda dopo avermi detto questo mi sono proprio offeso. Ho cambiato idea non ti darò più niente d’ora in poi.” Recito mettendo il broncio e aspetto una sua reazione.
“Ma no amore, so che tu non sei un tipo romantico e non mi aspettavo di certo un regalo. Dai non fare cosi” Viene vicino e si struscia contro la mia schiena. Conosce i miei punti deboli, ma non mi faccio imbambolare. Mi irrigidisco, visto che è ancora nuda potrei saltarle addosso di nuovo ma non devo cedere. Mi alzo bruscamente e mi esprimo chiaramente. “Se vuoi il regalo devi vestirti e venire con me altrimenti fa niente.” Si decide ad alzarsi e va in bagno. Io intanto metto in ordine la camera per non far capire niente a mio padre.
Sana esce dal bagno vestita e pettinata, prende la sua borsa e mi aspetta sull’uscio della porta. Io mi godo tutta la vista ghignando sotto i baffi.
Mi avvicino la prendo per la vita e la strattono a me “So di non essere un tipo romantico ma sono molto passionale soprattutto a letto” Le sussurro sulle labbra e poi la bacio fino a farmi mancare l’aria nei polmoni.
Vedo Sana un po’ intontita e arrossata per il bacio. “Che c’è?” Chiedo.
“Mi fai girare la testa.” Buon segno significa che ho ancora effetto su di lei. Le sorrido e le prendo la mano.
Scendiamo in cucina e trovo mio padre sul divano. “Papà noi usciamo, andiamo in quel famoso posto.” Parlo in codice con mio padre, tanto lui sa di cosa si tratta. Guardo Sana confusa ma non dice niente, fortunatamente.
 


Allora vi è piaciuto? Non è la solita Sana che fugge per ogni problema senza essere ragionevole. Lei è cresciuta e volevo far vedere la sua maturità. Aspetto come al solito i vostri consigli…un bacio! Grazie di cuore a tutte!
  
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