Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: Neverlethimgo    19/05/2013    4 recensioni
{STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA}
Vi consiglio di leggere prima la parte di storia completa (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=987112&i=1), prima di cominciare questa.
Seguito di «Unrequited Love.»
Ci eravamo lasciati con un’estate ancora tutta da vivere, lontano da Atlanta, lontano da ricordi che avevano affollato quell’anno complicato, pieno di delusioni e difficoltà da superare.
Quei tre mesi, trascorsi lontano da ciò per cui Justin era scappato, costituirono l’unico periodo in cui la storia con Amy era riuscita a procedere senza intoppi, senza litigi troppo complicati da risolvere, ma quella pace sembrava essere durata fin troppo.
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo.'
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Ryan Butler
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Unrequited Love.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Capitolo 2.

 
Durante quella notte, Justin non aveva fatto altro che pensare e ripensare a cosa sarebbe potuto succedere una volta che avrebbe rivisto Ryan. Al solo pensiero di iniziare una probabile conversazione con lui si sentì improvvisamente più nervoso e la voglia di presentarsi a scuola diminuiva ogni secondo che passava.
 
La mattina seguente si svegliò di buon’ora, o meglio, lasciò di buon’ora la sua stanza, impiegando ben poco tempo per prepararsi e dirigendosi in cucina con l’unico scopo di recuperare le chiavi dell’auto di sua madre.
Ci vediamo stasera. Ciao” disse semplicemente lui, facendo roteare sull’indice le chiavi dell’auto e fiondandosi fuori da quell’abitazione.
Pattie non ebbe nemmeno il tempo di ribattere, né di fargli sapere che, quella mattina, la macchina gli sarebbe servita.
Scosse il capo e velocizzò sin da subito i suoi movimenti dal momento in cui avrebbe dovuto recarsi al lavoro utilizzando almeno un paio di autobus. Se fosse arrivata in ritardo sarebbe stata sicuramente penalizzata in futuro ed era ciò che voleva altamente evitare.
 
 
Justin parcheggiò l’auto davanti a casa di Amy, sospettando che sarebbe uscita di lì a poco, nonostante non l’avesse avvisata, e così fu. Nel trovarsi quella macchina davanti, ne fu sorpresa, ma quel che più la mandò in confusione fu notare che, contrariamente a quanto pensava, si sarebbe presentato a scuola.
Sinceramente non me lo aspettavo” esclamò lei non appena prese posto sul sedile anteriore.
Non avevo scelta a quanto pare” borbottò lui e sfrecciò immediatamente verso la scuola, verso quell’edificio che avrebbe preferito evitare, colmo di persone che, una volta che lo avrebbero rivisto, avrebbero iniziato nuovamente a diffondere voci sul suo conto, basandosi su fatti passati e non ancora del tutto dimenticati.
 
Nel momento in cui scese da quell’auto, decisamente troppo lussuosa per quelli che erano sempre stati i suoi standard, si ritrovò addosso gli sguardi di chiunque stesse passando lì in quel momento. Justin ricambiò freddamente quelle occhiate e non esitò un solo secondo di più ad afferrare la mano di Amy e fare il suo ingresso a scuola.
Come immaginava, il corridoio principale si riempì di un leggero chiacchiericcio, mentre tutti gli occhi erano puntati su di loro.
L’altra sera dicevi che se n’erano dimenticati, o sbaglio?” la punzecchiò lui, mantenendo fisso lo sguardo avanti a sé.
Sinceramente pensavo che avessero trovato altro di cui parlare” ribatté Amy, spostandosi verso il suo armadietto ed aprendolo in modo da posare i libri al suo interno.
Justin l’affiancò, non potendo fare a meno di reggere lo sguardo dell’ennesima persona che, in quel momento lo stava fissando insistentemente, e mimò un “Che hai da guardare?” con tono di sfida.
Amy gli diede un leggero colpo sulla spalla, attirando su di sé la sua attenzione. “Smettila di fare il loro stesso gioco, ignorali.
Come vuoi” mormorò lui per farla contenta, dopodiché la seguì all’interno dell’aula di biologia, l’unica lezione che quel giorno avrebbero frequentato insieme.
 
 
Generalmente il primo giorno di scuola evito di fare lezioni o di affidare compiti, ma quest’anno, dato che per voi sarà l’ultimo, le cose cambieranno” spiegò la professoressa non appena ebbe finito di fare l’appello.
Sì, è stata decisamente una buona idea ritornare a scuola” sussurrò Justin ad Amy, seduta affianco a lui in uno degli ultimi banchi.
Sarà un semplice test sul programma svolto l’anno scorso, dovrete semplicemente ripassare gli argomenti principali” continuò la donna con nonchalance, come se quella fosse stata una richiesta facile da assolvere.
Non sarà difficile, ti aiuto io” mormorò Amy ed in tutta risposta Justin annuì, dubitando già da subito sul fatto che avrebbe anche solo aperto i libri durante il pomeriggio seguente.
Mi terresti il libro di biologia nel tuo zaino? Non mi sono portata la borsa e ho paura di dimenticarlo a scuola” gli chiese lei non appena furono fuori dall’aula.
Il biondo acconsentì ed infilò il libro nello zaino, raggiungendo poi la sua prossima lezione.
 
Trascorsero altre tre ore, tre differenti lezioni alle quali Justin non prestò attenzione, si preoccupò, piuttosto, del fatto di non aver neppure adocchiato Ryan all’interno della scuola.
Tutto ciò lo insospettì, ma cancellò sin da subito l’ipotesi che potesse essersene andato da quella città, sebbene ci avesse sperato parecchio.
Poco prima di lasciare definitivamente quel triste edificio, una volta che il suono della campanella pose fine alle lezioni, intravide Chaz in mezzo al corridoio, impegnato a parlare con una ragazza che, girata di spalle, non riconobbe neppure.
Chaz rimase notevolmente stupito nel vedere la figura di Justin lì, davanti a lui, nella sua stessa scuola, all’interno della città che solo tre mesi prima sembrava aver abbandonato definitivamente.
Né l’uno né l’altro si preoccupò di iniziare una conversazione, tra di loro non ci furono altro che scambi di sguardi indecifrati e nessuno dei due parve essere troppo sicuro di voler riallacciare i rapporti una volta per tutte.
 
Che succede?” gli domandò Amy, che già da qualche minuto lo stava aspettando accanto alla sua macchina.
Ho rivisto Chaz” rispose lui a bassa voce mentre entrava in macchina.
E cosa vi siete detti?
Niente, assolutamente niente, sembrava quasi deluso dopo avermi visto.
Sicuramente non si aspettava che tu tornassi” lo giustificò lei.
Già, perché, effettivamente, non sarei dovuto ritornare.
E cos’avresti fatto? Cosa sarebbe successo se tu fossi rimasto a New York? Sarebbe finito tutto, è davvero questo ciò che volevi?” sbottò lei, voltandosi completamente verso di lui.
Avremmo trovato comunque il modo per rivederci, non farla tragica” la liquidò lui, accendendo la radio e lasciando che la melodia di una canzone riempisse l’abitacolo.
Parli come se non te ne importasse affatto” biascicò lei, quasi sperando che lui non la sentisse.
Justin arrestò improvvisamente la macchina, accostandola distrattamente al ciglio della strada e, spegnendo la radio, si voltò completamente verso la ragazza.
Sai che non è così, se non m’importasse avrei opposto molta più resistenza per non partire.
Farò finta di crederti” ribatté lei, sollevando le mani in segno di finta resa.
Qualche istante più tardi lasciò l’abitacolo e Justin ritornò a casa, sperando di restare da solo, ma così non fu.
 
Credevo che fossi al lavoro” biascicò lui non appena vide la figura di sua madre intenta a cucinare una ricetta a lui sconosciuta.
Sono uscita prima oggi, ma da domani mi servirà la macchina, perciò dovrai trovare un altro modo per arrivare a scuola.
Justin sbuffò sonoramente, per poi dirigersi in camera sua e chiudersi dentro. Si gettò a peso morto sul letto e tirò fuori dallo zaino il libro di biologia, iniziando a sfogliarlo e rendendosi conto che non era il suo solo quando vide decine di appunti scritti a lato di una pagina.
Sorrise istintivamente e cercò di concentrarsi su quanto scritto e fu così fino a quando udì dei passi avvicinarsi alla porta di camera sua, seguiti da un leggero bussare.
Avanti” mormorò lui, mantenendo fisso lo sguardo sul libro.
Credo di essere capitato nella casa sbagliata, Justin Bieber sta studiando?!” lo schernì Chaz, sorridendo, e, facendo il suo ingresso nella stanza, Justin sussultò leggermente.
Oh, ciao Chaz” esclamò Justin, alzandosi e dandogli una leggera pacca sulla spalla. Trovarselo davanti lo rendeva leggermente nervoso, eppure non era con lui che aveva avuto problemi, almeno, non solo con lui.
Sinceramente non mi aspettavo di rivederti a scuola…” confessò l’amico, guardandolo torvo e facendo scomparire quel sorriso di poco prima.
Nemmeno io pensavo di tornare, a dir la verità. È successo tutto così... all’improvviso” spiegò il biondo, sempre più perplesso di quell’inaspettata visita.
Beh, lo sai, le cose sono cambiate adesso…
Non c’era bisogno che me lo dicessi, l’avevo intuito.
Sebbene Justin sapesse con certezza quale, d’ora in poi, sarebbe stata la situazione, quelle parole, pronunciate con tale freddezza, lo spiazzarono.
Quale minuto più tardi, quando tra i due si era creata un’atmosfera alquanto fredda e silenziosa, qualcun altro aprì la porta di quella stanza.
Chaz si voltò di scatto, rimanendo stupito nel trovarsi Amy davanti.
La ragazza abbozzò un lieve sorriso, diventando improvvisamente tesa.
J- Justin, ho dimenticato il mio libro nel tuo zaino.
Il biondo annuì e glielo passò. “Comunque domani mi servirà il tuo aiuto lo stesso, non ci sto capendo molto di tutta questa roba” ammise mordendosi il labbro inferiore.
Non ti preoccupare, ti aiuterò” ribatté lei, avvicinandosi a lui e lasciandogli un bacio a fior di labbra.
Ci si vede. Ciao Chaz” aggiunse poi, poco prima di lasciare la stanza ed in seguito la casa.
Chaz le dedicò un’occhiata interrogativa fino a che non sparì dalla sua visuale e ciò fece rimanere perplesso il biondo.
Beh, vado anche io, a domani.
Justin si limitò ad un lieve cenno del capo, ma non disse nulla, odiava il modo in cui l’aveva guardata, odiava tutta quella freddezza nei suoi confronti ed odiava il fatto di essere ritornato in un posto in cui nessuno gradiva la sua presenza.
 
 
Ryan, sono io” mormorò Chaz al telefono, allontanandosi sempre più da casa di Justin, “Justin è ritornato e da quel che ho capito ha intenzione di farla franca al test di biologia.
Bene, ci penso io. Grazie Chaz” ribatté Ryan, ridacchiando, dall’altro lato del telefono e detto ciò concluse la chiamata.



Spazio Autrice:
here I am again!
Okay, ho visto che molte hanno inserito la storia tra i preferiti e la cosa mi fa immensamente piacere :')
Ryan sta per fare lo stronzo e non vi dico altro perché non voglio anticiparvi nulla ^^
Spero di ricevere qualche recensione, almeno so se la storia vi piace o meno, fatemi felice ♥

Alla prossima!
Much Love,
Giulia
@Belieber4choice
on twittah and instagram e se avete domande, ask me.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: Neverlethimgo