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Autore: Sara_dragon92    19/05/2013    0 recensioni
Nelle favole la principessa viene sempre rapita da una strega cattiva e salvata da un bellissimo principe, se questa volta fosse il drago a venire rapito dal principe?e salvato da un cavaliere? Erika, un dragonico, mezza donna e mezzo drago viene rapita da Satoru, vampiro innamorato, ossessionato dalla ragazza e dal suo profumo. Leonard, un giovane umano troverà la forza di combattere il vampiro, dimostrandole il significato del vero amore.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Una festa? >> dissi rimanendo ferma sopra di lui, la luce del sole fece brillare il verde delle mie squame
<< Si, sarai tu a organizzarla mi piacciono le tue feste >> sorrise tenendo gli occhi chiusi e continuando ad accarezzarmi i fianchi, la sue pelle bianca sembrò brillare appena illuminata da un piccolo raggio di sole
<< Non vedo l'ora! iniziamo subito i preparativi! >> saltai giù dal letto e mi fiondai alla porta
<< Erika! vestiti prima! >> si alzò sui gomiti e rimase a guardare mentre mi infilavo la vestaglia in fretta e furia, risi felice e corsi giù per le scale, presi un foglio e iniziai a scrivere tutto l’occorrente.
Qualcuno bussò alla porta, guardai Keira andare ad aprire, curiosa andai con lui e aprì io la porta, sorrisi nel vedere la vecchia sarta
<< Buongiorno Lady Erika! Eccole il vestito ordinato ieri, scusate l’ora ma visto che passavo a trovare mia sorella ho pensato di portarglielo >>
<< Avete fatto bene! Lo userò per la festa! Prego entrate Betty è in cucina raggiungetela, Keira la carrozza presto devo fare spese! >>
<< E’ bello vederla felice mia signora ma prima dovete fare colazione.. e senza il permesso del padrone non posso..>> Satoru scese le scale, era bello e perfetto come una statua di marmo e il rosso dei suoi capelli risplendeva
<< Fa quello che ti ha detto maggiordomo inutile>>
<< Si mio signore >> disse inchinandosi e uscendo, mi dispiacque per come Satoru lo avesse trattato.. non si meritava un trattamento del genere ma non potevo difenderlo ancora, quello che successe al mio arrivò bastò.
Mangiai correndo per la villa, vestendomi agitandomi come una bambina il giorno del suo compleanno, dimenticandomi di trasformarmi in umana, i vestiti si ruppero perché troppo stretti o agganciandosi alle squame. Appena pronta scesi giù e mi fiondai nella carrozza con in mano la lista, una meravigliosa festa a tema in stile Alibabà mi sarebbe piaciuto organizzare e trovare gli occorrenti non sarebbe stato facile, si prospettava una giornata meravigliosa e piena di giri.
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Guardai la ragazza annoiato, che bella giornata si prospettava.. mia madre l’aveva fatta venire per poter organizzare un fidanzamento in grande stile, peccato che a me non interessasse e a mio fratello neppure. Sarà stata anche una bella ragazza Valencia ma.. non mi faceva battere nemmeno gli occhi come tutte le ragazze con cui ero stato.
Aveva organizzato una colazione in terrazza per poterci conoscere e poter scegliere, si sarebbe fermata da noi per un bel pò, era arrivata all’alba in una carrozza bianca, era la figlia di un importante mercante del nord e mia madre era elettrizzata all’idea di poter unire le famiglie, doveva sposare uno di noi due fratelli, avrei fatto di tutto per far si che fosse mio fratello a sposarsi anche se lei era più orientata verso di me come scelta di futuro marito.
Una ragazza magra con capelli lunghi, neri come la notte e gli occhi erano talmente scuri da far invidia
all’oscurità in persona. Aveva un modo altezzoso di parlare e doveva essere moooolto viziata, i suoi modi di fare me lo confermarono più tardi. Gesticolava e beveva il tè non faceva altro che fissarmi, iniziava a darmi sui nervi, non capì una singola parola di quello che le usciva da quella minuscola bocca.
<< Ti vedo interessato fratellino.. >> David si avvicinò a me appoggiandosi al bracciolo della sua sedia, nascondendo con la mano la sua bocca
<< Non trovi che la sua bocca sia simile a quella di un’anatra? >> borbottai a David, trattenemmo le risate e mangiammo dei biscotti strozzandoci, vidi la carrozza nera di Satoru passare, il maggiordomo risaltava troppo con quella faccia piena di cicatrici, mi alzai di scatto
<< Ho un sacco di lavoro da fare a più tardi!! >> inciampai per le scale
<< Leonard! Ma che modi sono?! >>
<< Scusate madre! Mi farò perdonare promesso! >> uscì e seguì correndo la carrozza.
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Non mi degnò di uno sguardo… Leonard era entrato nella pasticceria e aveva iniziato a parlare con Satoru di.. politica, economia e cose a cui non prestai attenzione, ci rimasi male. Satoru era felice di poter parlare con lui, lo aveva colpito e questo mi faceva piacere, non aveva molti amici e questo lo si poteva capire.
<< Erika sta organizzando una festa sapete? >> drizzai le orecchie e mi misi sull’allerta scontrando un vassoio di dolci che oscillò molto pericolosamente
<< Sul serio? >> dissi cadendo dalle nuvole cercando di fermare il vassoio
<< Erika piccola mia..siamo qui per questo.. >> mi guardò con un sguardo dolce, mi fece rabbrividire
Leonard mi sorrise, mi sentì male, finalmente mi prese in considerazione
<< Oh si! Voi verrete non è vero?! >> mi tirai su le maniche del vestito ma ricaddero subito
<< Se sono invitato non vedo perché non dovrei , sono qui solo da un giorno e farei meglio ad approfittarne per fare conoscenza >>
<< Gli uomini più importanti parteciperanno, vi farò ben vedere dalla società non temete amico mio >> gli battè la mano sulla schiena, lo vidi fare una strana espressione, doveva avergli fatto male, Satoru era forte la sua immortalità lo avevo donato di questo particolare.
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Se volevo starle vicino dovevo in qualche modo accaparrarmi le simpatie del vampiro, stavo giocando sporco ma non potevo fare oltre. Il giardiniere mi raccontò la storia di questa strana coppia e.. insomma potevo permettermi di provare a conquistare quel bel visino rotondo che si ritrovava quella splendida donna.
<< Vi manderemmo l’invito e mi raccomando il vestito, finalmente potrò mostrare il mio giardino a qualcuno di nuovo! >> battè le mani guardando fissò un bignè al cioccolato
<< Mi piace occuparmi delle piante sapete? Sono delle creature meravigliose! Dovreste sentire che voce meravigliosa hanno durante le giornate ventose >> si perse a guardare fuori e vidi che allargò le dita appena un piccolo venticello entrò dalla finestra aperta
<< Un hobby particolare, dimostra quanto siate sensibile Lady Erika, non ho mai sentito nemmeno un elfo parlare cosi bene del suono della natura >> la cameriera mi allungò un piccolo vassoio incartato
<< Alle piante piace cantare e a me con loro, vorrei che tutti potessero udirle , vorrei che poteste rendervi conto della bellissima musica che il vento fa provate a chiudere gli occhi e ad ascoltare >> può sembrare idiota ma io lo feci, chiusi gli occhi e rimasi ad ascoltare il rumore del villaggio, le carrozze, i chiacchiericci della gente e le urla dei mercanti, ma poi udii un suono particolare, sentì Erika sussurrare piano piano e questa strana musica farle da accompagnamento. Satoru mi riportò indietro e fu un impatto violento, mi ero perso completamente in quella strana atmosfera, tutto si era annullato e in quel momento riuscì a sentirmi più vicino a lei.
<< Erika è una creatura particolare molto affine alla natura e come umano spero che voi possiate apprezzare le sue particolarità >> o altro che pensai.. se una donna mi avesse fatto un discorso del genere prima l’avrei presa per pazza.

  
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