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Autore: dark girl    20/05/2013    0 recensioni
un'avvincente storia di quattro ragazzi, allevati in un carcere, che devono fare delle scelte: bene o male, ma soprattutto famiglia o potere?
Genere: Avventura, Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“ma dove sono?... quanto ci mettono?...spero che almeno siano bravi ragazzi”si ripete Sam mentre gira sul tappeto della sala d’aspetto impaziente di scoprire come sia diventato il nipote, ma … si gira ed eccoli qua quattro ragazzi vestiti in modo stranissimo, uno peggio dell’altro: Steven ha una maglietta che non gli copre neanche l’ombelico, senza maniche, nera con scritto “I don’t give a f**k”, un giacchetto di pelle sopra, dei pantaloni di pelle e dei stivali.
Michael è il più normale, indossa una felpa nera, dei pantaloni verde militare e un paio di convers.
Mat ha una maglietta nera con scritto “sesso: aperto 24 ore su 24”, sopra un giacchetto di pelle lungo fino hai piedi, dei pantaloni di pelle bianchi e un paio di anfibi.
Kriss è il più strano, indossa un maglia nera a mezze maniche con scritto “beautiful motherfucker”, sopra un giacchetto di pelle nero, borchiato e con delle fibbie hai polsi, ha anche dei pantaloni di pelle, un paio di anfibi con una croce al contrario disegnata e la custodia piuttosto strana di una chitarra.
***
I cinque cominciano il loro cammino verso l’abitazione di Sam (che è molto lontana da dove sono).
-allora … tu dovresti essere mio zio. Per quanto mi ricordo io non ho zii … hey mi rispondi?- domanda irritato Kriss.
-ti dirò tutto a momento lecito-
 –almeno dicci come ti chiami- dice Mat
–prima di chiedere il nome a qualcuno bisognerebbe presentarsi-
I ragazzi cominciano a irritarsi, ma uno per uno si presentano.
–io sono Mat –
-io sono Michael –
-io sono Steven –
-e io sono … -
–so chi sei … io mi chiamo Sam e già sapete che sono lo zio di Kriss –
 -ok, ma perché se sapeva dove eravamo non è venuto a prenderci prima?-
Sam si gira e li guarda uno per uno, poi abbassa lo sguardo e dice –non posso dirvelo … posso solo dirvi che sta per succedere qualcosa di oscuro e  abbiamo bisogno di voi … - poi si rigira e continua a camminare.
I ragazzi si guardano più perplessi di prima, ma lo seguono comunque.
Kriss si guardava intorno, è molto tempo che non vede la neve, anzi non si ricordava neanche come era fatta, “è strano … perché non mi ricordo niente? e perché me lo chiedo solo ora?”. Kriss non si è mai chiesto niente della sua famiglia semplicemente perché non gli sarebbe stato utile in galera. Ma ora che è fuori è come se il cervello ricominciasse a pensare.
Intorno a loro è tutto bianco, gli alberi, i sentieri, il fiume è completamente ghiacciato, nessuno di loro si ricordava la neve, per troppo tempo sono rimasti in quella prigione ed ora vedendo tutto questo bianco candido.
Sorridono felici per essersene andati da quel lugubre posto, non sanno dove devono andare, ma sono sicuri che sarà molto meglio della prigione.
Ad un certo punto Sam si ferma, si gira e dice –ci fermiamo un po’ li- indicando un salice con i rami intrappolati dalla neve.
I ragazzi si fiondano subito sotto la pianta, si mettono a sedere sulle radici ma tentano di non dormire, se si addormentano potrebbero non risvegliarsi mai più a causa dell’ipotermia.
Kriss si accovaccia e con le mani abbraccia le gambe, appoggia la testa sulle ginocchia, chiude gli occhi e pensa, “ok, se andiamo a vivere in una bella città potrebbe esserci un ottimo bar dove andare la sera, spero che in quella casa ci siano delle ragazze e spero vivamente che non ci mandino a scuola, io odio la scuola, se ci mandano a scuola io li mando tutti a fanc…” Kriss si addormenta senza accorgersene.
Improvvisamente Sam si alza e dice ai ragazzi –alzatevi e svegliate Kriss.
Tutti si alzano e Mat, con uno strano ghigno in faccia, dà un calcio alla caviglia di Kriss che si sveglia e urla – CAZZO! BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA SEI IMPAZZITO!
Mat si mette a ridere e gli risponde –me lo a detto Sam di svegliarti
Kriss si alza e dice –potevi essere un po’ più delicato?
Il ragazzo assume un aria pensierosa e gli risponde – mmm … fammi pensare … no-  poi aggiunge -ora passami la birra che ti ho messo nella custodia della chitarra.
 Kriss assume un aria pensierosa e gli risponde – mmm … fammi pensare … no.
Mat si china, prende un po’ di neve, la arrotola e la tira a Kriss, ma lui si abbassa e la evita. Purtroppo la neve finisce addosso a Steven e tutti gli altri si mettono a ridere, in meno che non si dica scoppia la terza guerra mondiale di palle di neve in qui è coinvolto anche Sam, che si irrita e sgrida i ragazzi che, per ripicca, fanno delle facce da cane bastonato e continuano a camminare in silenzio fino a raggiungere un grande cancello bianco.
È un imponente cancello di ferro, forse anche vecchio, coperto di neve.
 Michael si avvicina e prova ad aprirlo, ma niente è troppo duro, anche gli altri ci provano, ma non funziona, allora Mat si gira verso Sam e gli urla – perché non vieni ad aiutarci? … non vuoi tornare a casa anche tu?
 –certo che voglio tornare a casa ma è impossibile aprire quel portone e non c’è altra via per uscire di qui.
Tutti si girano e lo guardano malamente, fiche Mat, in preda ad una crisi isterica, urla – allora tu come hai fatto ad entrare?
–non ve lo dico.
Sam fa un sorrisetto e si gira verso la montagna, a quel punto Steven mette le mani sulle sbarre ghiacciate del cancello, chiude gli occhi e si concentra, tentando di non sentire gli urli e le imprecazioni di Mat contro Sam che si fanno sempre più forti.
-ok amico ora tu ci dici come andare via da questo fottuto posto di merda!- urla Mat puntando il dito contro Sam, ma lui gli risponde –non chiamarmi amico e non voglio dirvelo.
 Mat tenta di rimanere calmo, comincia a girare in cerchio e riflette “ok non gli spacco la faccia solo perché è lo zio di Kriss … tranquillo Mat, conta fino a dieci … uno, due, DIECI”, ovviamente non riesce a controllarsi e con un ultimo grido urla –CAZZO!!!
Improvvisamente si sente un crac e tutti si girano verso una montagna perché l’urlo di Mat ha provocato una valanga. Si dirigono tutti verso il cancello, e vedono Steven che tenta di fondere le sbarre, ma la valanga è veloce, è cinque chilometri di distanza da loro.
Tutt’ un tratto si sente un rumore metallico. È Steven che ha sciolto le sbarre. Quasi correndo si sbrigano tutti ad uscire, e prima che la valanga li travolgesse si ritrovano tutti su un ponticello dopo il portone. Attraversano il ponte tutti contenti di essere sopravvissuti e si trovano in un bellissimo campo di girasoli, ma per quanto sia bello i ragazzi non ci fanno molto caso, perché non vedono l’ora di andare a casa, vogliono solo riposarsi e fare una doccia.
Il campo è bellissimo, pieno di fiori. I ragazzi non hanno mai visto i girasoli o almeno li hanno visti ma molto tempo fa o raffigurati nei libri che la prigione fa leggere.
Dopo qualche ora di cammino (e molte pause), si trovano davanti a una casa abbastanza grande, gialla e con un gran giardino. Da quel punto si possono vedere le luci della città.
I ragazzi sono felici di essere li, è molto tempo che non vedono una casa e soprattutto non sanno come comportarsi perché sono abituati al linguaggio volgare della prigione, anche se non se ne vergognano.
Appena entrano la luce della casa gli invade gli occhi, e prima di dire qualche apprezzamento sull’abitazione una ragazza si precipita da loro.
***
-Nancy non so cosa fare, fino a qualche ora fa non sapevo di avere un fratello ed ora si … come mi devo comportare? Cosa faccio? Gli salto addosso? E se per caso Sam non gli ha ancora detto che ha una sorella?... cosa posso fare?- chiede Kla mentre gira furiosamente sul tappeto, - bhè … intanto stai calma … se è veramente tuo fratello ti riconoscerà … non devi considerarlo un estraneo o solo un amico … è tuo fratello, sangue del tuo sangue- gli risponde Nancy facendo brevi pause per bere la sua camomilla quotidiana.
Le ragazze sentono la porta di casa aprirsi e con un balzo felino Kla scende dalla sedia e corre fino alla porta. Il cuore gli batte forte per l’emozione. Non sa proprio cosa aspettarsi.
Gira l’angolo e vede quattro ragazzi uno più strano dell’altro, non sa chi è suo fratello ma spera che ne esca un altro da dietro, uno un po’ più “normale”.
***
-ciao tu sei mia sorella giusto?- dice Kriss vedendola arrivare in fretta.
Kla alza lo sguardo, lo guarda negli occhi e gli risponde –si … e tu quindi sei mio fratello- accennando un piccolo sorriso.
Tra di loro si sta formano una specie di legame. Il sentimento d’amore che lega fratello e sorella si sta diffondendo nella stanza finche Mat, come suo solito, si intromette chiedendo – hey piccola, dove sono le nostre camere?
Kla arrossisce ma allo stesso tempo si arrabbia e gli risponde con arroganza –trovatela da solo e non chiamarmi più piccola- poi si gira e va in cucina ma viene fermata da Sam che gli mette una mano sulla spalla e gli dice calmandola –non farci caso, la calma è la virtù dei forti … quindi … puoi portarli nelle loro camere?- gli fa un sorriso sarcastico e va in camera sua.
Kla lo guarda, conta fino a dieci e torna da loro dicendo –seguitemi- poi abbassa lo sguardo e sale le scale seguita dai ragazzi che ridacchiano e confabulano tra di loro.
Tra se e se pensa “i ragazzi, non li capirò mai … spero solo di non doverci passare tutta la vita.
I cinque salgono le scale fino al secondo piano, attraversano un piccolo corridoio e arrivano alla porta della loro camera.
L’interno della casa è di un colore chiaro quasi giallo, da calore e sembra che non faccia entrare energie negative. È una casa molto accogliente.
Kla apre la porta della camera dei ragazzi.
Non è molto stravagante: è color acqua marina, con due letti a castello, una finestra, un piccolo bagno, due armadi in legno scuro, quattro comodini e un televisore.
-ok questa è la vostra camera, sistemate le vostre valige, fate quello che volete e poi verso le otto scendete e venite a cenare- dice Kla tenendo sempre lo sguardo basso.
Dopo che i ragazzi entrano e buttano le valigie in malo modo sui letti, lei se ne và in cucina.
***
-ragazzi sapete cosa sto pensando?- dice Mat facendo un sorrisetto fin troppo sospetto.
I ragazzi lo guardano e annuiscono sorridendo.
Mat salta sull’letto e aggiunge –penso che questa camera sia troppo pulita e fin troppo in ordine. Dobbiamo dargli un tocco un po’ più “nostro”.Quindi … LOTTA CON I CUSCINI- urlando con tutto il fiato che aveva, poi prende un cuscino e si lancia contro Kriss che gli risponde a colpi di cuscinate e si attacca al collo di Mat quasi strozzandolo, ma Mat gli slaccia i pantaloni e lo lascia in mutande disteso sul pavimento mentre gli altri lo guardano e ridono. Il ragazzo si rialza e tira giù i pantaloni a Mat che nota che Michael sta ridendo quindi gli tira giù i pantaloni e così via.
Alla fine rimangono tutti in mutande distesi ognuno sul suo letto tranne Kriss che è sdraiato sul pavimento … dopo un po’ Kriss si alza e si dirige verso il piccolo bagno in marmo blu, si toglie quello che gli rimane addosso, entra nella doccia ma nota che non c’è il bagno schiuma o qualcosa per lavarsi e prende l’iniziativa di andare a chiedere a Kla dove fosse … esce dal bagno e vede i suoi compagni che stanno guardando la tv e Mat, notando Kriss camminare per la stanza con il suo …  bhè avete capito cosa, al vento gli chiede –dove vuoi andare? … vuoi stupire le ragazze di sotto?
Kriss si gira e gli risponde –bhè almeno hanno qualcosa di bello da vedere
Ride ed esce dalla stanza sghignazzando e dirigendosi verso la cucina, ma vede che è socchiusa e sente Kla e Nancy parlare quindi si mette vicino alla porta e origlia un po’. Solo per divertirsi. 
  
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