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Autore: Some_problems    21/05/2013    4 recensioni
Il 'Never say Never' esiste, io sono diventata famosa, ma non grazie agli altri, solo grazie alla mia voce.
Sono Roxana Parker, la mia vita è un casino, tra interviste, concerti e la scuola.
Fino a quando qualcosa o qualcuno non riordina la mia vita, questo qualcuno è Louis William Tomlinson.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bene il jet era atterrato non mi restava nient'altro che scendere, Nat mi aveva preparato una canotta con la bandiera dell'Inghilterra, dei jeans neri stretti, una borsa abbinata ai jeans e dei tacchi neri.
La scaletta si abbassa scendo, entro nell' aeroporto e vengo invasa dai fotografi e da una moltitudine di fans. Due guardie mi stanno accanto, quei brutti ceffi non mi lasciano nemmeno firmare gli autografi o fare foto! Io amo fare le foto, cerco di protestare, ma niente. Intravedo Nathan, che mi sorride e mi prende sottobraccio e mi mette dei Ray Ban agli occhi, manco fosse mia madre!
- Nathan puoi dire a questi gorilla che io vorrei fare degli autografi e delle foto con i miei fan? - gli chiedo all'orecchio.
- Ti sembra il caso? A momenti ti soffocano - mi risponde.
- Sì mi sembra il caso, non mi stanno soffocando mi vogliono bene e basta! - gli dico secca.
- E va bene, ragazzi fate un po' d'aria - prima rivolgendosi a me e poi a lui.
- Agli ordini - fa uno richiamando l'altro.
- Grazie Nat, ora sparisci pure tu me la so cavare da sola, non per niente ho fatto tutti quei corsi sull'autodifesa e karate, ti pare? - gli dico altezzosa.
- Che testa di... cocomero che sei! - mi fa una smorfia e se ne va.
Vengo invasa dai fan e sorrido, faccio foto, chiacchiero un po' e faccio qualche autografo, finché non sento delle urla di ragazze impazzite che accerchiano un gruppetto... di ragazzi.
I paparazzi dopo avermi fatto una marea di domande, corrono verso questi individui, bah.
Io continuo a sorridere e firmare autografi, vedo che quelle ragazze si stanno avvicinando, chi saranno quei ragazzi? Mi metto i Ray Ban sulla testa e assottiglio la vista, forse dovrei fare un controllo dall'oculista.
- Chi sono quelli? - chiedo mettendo una mano su una spalla di una ragazza.
- Roxy sono i One Direction - dice emozionata.
I miei fan mi chiamavano con il mio soprannome, perché io già dalla prima intervista avevo detto che i miei fan erano degli amici e quindi mi potevano chiamare così.
- Grazie tesoro - le sorrido e le do un bacio sulla guancia, lei mi sorride e si mette a piangere.
- No, non piangere ti prego! - le dico preoccupata - Che cos'hai? Ti senti male? - ero veramente preoccupata.
- No no è che sono felicissima - dice singhiozzando e io intenerita l'abbraccio, che tenera.
- Scusa? - alzo di botto gli occhi e incrocio dei bellissimi occhi verdi.
- Si? - dico ricomponendomi.
- Ciao, io sono Harry e loro sono... - non lo faccio finire e dico -Si si so chi siete, i One Direction no? - dico.
- Esatto, tanto piacere - mi porge la mano e mi sorride, ricambio la stretta e dico - Anche -.
- Mi piacerebbe chiacchierare ancora con voi, ma proprio non posso - mi invento una scusa, sono belli si questo è vero, ma non credo che tra noi correrà buon sangue, mi sembrano dei montati.
- Non ti preoccupare anche noi abbiamo da fare - fa quello moro con gli occhi azzurri, ma che simpatico!
Firmo ancora qualche autografo e poi esco dall'aeroporto salutando i fan per poi salire nella limousine.
Sospiro e voltandomi verso Nathan dico - Saranno anche belli e famosi, ma mi sembrano dei palloni gonfiati soprattutto quello moro con gli occhi azzurri - incrocio le braccia.
- Andiamo Roxy, dici sul serio? - mi fa.
- Sono serissima fratello, yo - poi mi alzo e mi affaccio sul sedile dell'autista e dico - Ciao Paul, come stai è da un po' che non ti vedo - mi informo.
- Benissimo Roxy, durante queste due settimane mia moglie si è sentita male e quindi sono dovuto restare in ospedale - fa triste.
- Mi dispiace adesso come sta Mary? - gli chiedo preoccupata.
- Molto meglio - mi rincuora.
- Mi potevi chiamare, sarei volata da voi - lo rimprovero.
- Non mi sembrava il caso, avevi molto da fare in questi mesi - e io - Come darti torto, hai ragione - dico sbuffando.
Mi rimetto al mio posto e dopo un po' accorgendomi che non siamo ancora partiti chiedo - Com'è che non partiamo? - rivolgendomi a Nat.
- Il fatto è che stiamo aspettando... - mi infuoco e dico provando a stare calma - Nat intendi i One Direction? Quando avevi intenzione di dirmelo - dico con i denti stretti.
- Sei rossa come i tuoi capelli lo sai? - dice ridacchiando.
- Anche tu prenderai questo colore quando metterò le mani sul tuo collo - e faccio un sorriso sadico.


Ladies and Gentlemen eccomi qua!
Scusate il ritardo.
   
 
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