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Autore: Gaggiolina92    22/05/2013    1 recensioni
La lunga battaglia che aveva interessato tutto il mondo magico era giunta al termine ormai da un paio di settimane ma la maggior parte degli studenti e dei volontari non aveva ancora lasciato il castello.
Purtroppo i danni erano stati davvero molti, quasi metà del castello era stato distrutto, i giardini erano pieni di macerie, persino la temibile Foresta Proibita era stata danneggiata, così tutti si stavano dando un gran da fare per ricostruire Hogwarts, in modo da renderla sicura per l'anno scolastico che doveva venire.
In questo clima di rinascita Hermione verrà messa a dura prova, il suo amore per Ronald Weasley vacillerà ed il suo cuore comincerà ad avvicinarsi a quello di uno strano sconosciuto..
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Capitolo 2 -

Lo Sconosciuto

Dopo quello che era accaduto con lo sconosciuto Hermione non riusciva a chiudere occhio, continuava a pensare a quell'uomo e al segreto che nascondeva.
La prima cosa che avrebbe fatto l'indomani mattina sarebbe stata raggiungere Madama Chips e chiederle per quale motivo la testa di quell'uomo era completamente coperta da bende, si sarebbe offerta di cambiargliele e così avrebbe visto chi si nascondeva li sotto. Inoltre avrebbe guardato più accuratamente il suo avambraccio sinistro per vedere se sotto a tutte quelle cicatrici, ormai quasi del tutto guarite, si fosse nascosto quello che una volta era il Marchio Nero, il simbolo dei Mangiamorte, i fedeli servi di Lord Voldemort.
Dopotutto da quando lui era morto quel simbolo era svanito tramutandosi in una cicatrice sulla pelle dei suoi possessori quindi forse non era riuscita a notarlo subito dato che quell'uomo riportava numerosissime cicatrici.

Finalmente i primi raggi dell'alba si posarono sulle sue guance rosate, la ragazza si alzò senza far troppo rumore, accanto a lei dormiva beatamente una Ginny Weasley dalla chioma fulva scompigliata sul cuscino.
Hermione decise di cambiarsi gli abiti, la maglia di cotone rosa che aveva indossato era tutta incrostata di sangue e terra e lo stesso valeva per i jeans, ne prese altri dal baule e si rivestì velocemente. Per essere più pratica legò i suoi boccoli color del cioccolato in un'alta coda di cavallo che le dava un'aria più sbarazzina.
Velocemente uscì da quel che rimaneva del castello per raggiungere la tenda che era stata allestita come mensa per i volontari ed i feriti.
Una donna dalla folta chioma argentata stava masticando una fetta di pane bianco mentre sfogliava Il Cavillo, il giornale di Xenophilius Lovegood, il padre della sua amica Luna.
La giovane donna andrò al bancone prendendo una mela ed un vasetto di yogurt poi andò a sedersi difronte alla donna dai lineamenti appuntiti.
«Buongiorno Madama Chips!»
esclamò tentando di scartare il vasetto senza farsi schizzare addosso il contenuto al gusto di zucca.
«Oh buongiorno a te cara, sei mattiniera oggi! Pronta per la lunga giornata?»
chiese con un tono dolce e carezzevole, le ricordò Molly Weasley, sempre così affettuosa e gentile con lei ed Harry ma che ora soffriva terribilmente per la perdita di uno dei suoi figli, ucciso drammaticamente durante la battaglia.
Cercò di scacciare via la tristezza e si rivolse nuovamente alla donna.
«Assolutamente si Signora. Una sola cosa ho da chiederle..»
esitò un secondo per pesare al meglio le parole da usare
«riguarda i pazienti che mi ha assegnato ieri, nella serra di erbologia, chi è l'uomo fasciato?»
La donna sollevò lo sguardo dal giornale e penetrò Hermione, si poteva vedere benissimo la preoccupazione che iniziava a deformare i suoi lineamenti fini.
«Perché ti ha fatto del male?»
La ragazza scosse il capo.
«No, non mi ha fatto niente, anzi è stato molto docile, cosa non facile nelle sue condizioni. La mia è pura curiosità e mi chiedevo se fosse il caso di cambiargli le fasciature per lasciar respirare un po' la pelle..»
Madama Chips si alzò dal tavolo raccogliendo la sua copia de Il Cavillo e sorrise cortesemente alla ragazza.
«Signorina Granger, sa quel pover uomo ha sofferto molto, il suo viso era ricoperto completamente da ustioni e non bastano dei semplici incantesimi per curarlo, così ho applicato un unguento estratto dalla radice d'artemisia ma deve rimanere li per almeno dieci giorni altrimenti non avrà effetto!»
Hermione annuì lentamente, non poteva rischiare di lasciare che l'uomo rimanesse sfigurato solo per appagare la sua curiosità, avrebbe aspettato, dopotutto se Madama Chips parlava in questo modo di lui probabilmente non c'era nulla da temere.
«Grazie per i chiarimenti Signora, allora mi atterrò a quanto stabilito, mi scusi se le ho fatto perdere del tempo prezioso!»
L'infermiera dai capelli argentati fece un leggero segno del capo e poi uscì a passi leggeri dalla tenda, a breve si sarebbe dovuta far trovare in quello che rimaneva della Sala Grande per aiutare i suoi pazienti.
Anche Hermione decise che era meglio andare, avrebbe dovuto portare la colazione ai feriti e mettere le flebo a chi non poteva alimentarsi da solo, era stupita di vedere quante cose vi fossero in comune nella medicina tradizionale ed in quella magica.

Arrivò velocemente nelle serre e cominciò ad imboccare i pazienti che potevano alimentarsi da soli ed infine si recò nella tenda. Ebbe parecchia esitazione prima di spalancarla, avrebbe voluto Ronald li con lei. Improvvisamente le tornò alla mente quando l'aveva protetta da Tiger e Goyle nella stanza delle Necessità solamente pochi giorni fa, il rossore dipinse il suo viso candido, quando ripensò alle sue labbra carnose posate su quelle sottili di lei.
Bastava il solo pensare a Ron ad infonderle coraggio, così entrò.
L'uomo era sempre li, dopotutto dove sarebbe potuto andare in quelle condizioni? Quando la sentì entrare si voltò verso di lei penetrandola con lo sguardo, non aveva mai conosciuto nessuno con occhi così freddi.
«Buongiorno Signore! Spero abbia dormito bene, adesso le attaccherò la sacca così potrà ricevere il giusto nutrimento!»
Non ricevette alcuna risposta, così si avvicinò al suo braccio destro ed inserì il piccolo ago, si era sbagliata! C'era un abisso tra la scienza medica magica e quella babbana, quando gli aghi penetravano la carne rilasciavano una sostanza che donava quiete e tranquillità al paziente, rilassava i muscoli e placava il dolore, curativa ed anestetica allo stesso tempo.
Lasciò che il liquido scendesse lentamente e poi pensò alla notte scorsa.

Si devo farlo!

Si disse con coraggio.
Lentamente si avvicinò al braccio sinistro dell'uomo ed iniziò a sollevargli la manica, lui cominciò ad emettere dei versi gutturali che la fecero trasalire, ma cercò di mantenere la calma nel dare le dovute spiegazioni a quello sconosciuto.
«Stia tranquillo Signore, devo solo controllare che le sue cicatrici non si estendano fin sulla sua spalla..»
Incurante dei gemiti di dissenso sollevo la manica fu allora che l'uomo cominciò a divincolarsi, in un raptus di rabbia, follia o qualsivoglia emozione, la scaraventò a terra.
La ragazza strabuzzò gli occhi incredula trovandosi a contatto con il pavimento freddo e guardò l'uomo bendato sconcertata.
«Perché lo ha fatto...»
esitò prima di continuare
«ma quello..quello è...»
si portò le mani alla bocca, divincolandosi lo sconosciuto aveva lasciato che il suo avambraccio sinistro si scoprisse e li, come marchiata a fuoco, vi era una cicatrice insolita, diversa dalle altre, era quello che rimaneva del Marchio Nero!
L'uomo si rizzò sul letto guardandola con gli occhi sgranati.
Lentamente si portò le mani al volto e cominciò a strappare via le fasciature in un raptus rabbioso.
La ragazza voleva gridargli di fermarsi, di lasciare stare, che le dispiaceva dopotutto quel marchio non significava più niente ormai, se Madama Chips non l'aveva avvertita di un qualche pericolo significava che quell'uomo era innocuo..eppure la voce non accennava ad uscire dalle sue labbra spalancate, rimaneva li attonita ad osservare atterrita quello sconosciuto che con foga si stava strappando le bende.
Non poteva crederci.
Sotto quelle bende c'era lui...l'uomo che doveva essere morto, l'uomo che aveva permesso ad Harry di sconfiggere il Signore Oscuro, il Serpeverde morto da Grifondoro..Severus Piton.

  
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