Mi scaraventai giù dal letto visto che mia madre era già entrata come un uragano in camera mia gridandomi dei nomacci dietro, come solito! Andai in bagno e come solito mi fermai a vedere quella immagine riflessa sullo specchio, quella persona che aveva subito torture dal proprio padre e che ora aveva una vita normale, una vita che nessuno poteva toglierle, la sua vita. Scaccia quesi pensieri e iniziai a lavarmi i denti, cercare di pettinare i miei capelli e infine mi truccai mettendo in risalto i miei occhi. Mi vestii semplice: una maglietta con un tema stravagante, la felpa da college, con le panta nere e infine le mie adorabili converse bianche. Scesi di corsa le scale cercando di non cadere, salutai mia madre e iniziai a correre per le strade già affollate di Londra. 

***

'Come sempre in ritardo signorina Williams!' la voce squillante di quella donna già alle 8.00 di mattina mi sorprendeva. 'Dovrebbe esserci abituata visto che non abito a 2 metri dalla scuola.' la mia voce già irritata di prima mattina mi dava un fastidio tremendo, mi sedetti al mio banco vicino a Melany una secchioncella, ma è anche molto simpatica, poverina tutti non la considerano ma io ho già un piano per farla diventare più sociale. 'Senta vuole già litigare di prima mattina Williams?!' la rabbia che mi stava facendo salire era troppa, cazzo, non ce la faceva a stare zitta quella. Feci un sospiro profondo, 'No, però se a lei non va mai bene quello che faccio e mi sgrida sempre che ce devo fa io?! Mi fa venire su il nervoso lei.' dissi con tono fermo senza abbassare lo sguardo dai suoi occhi da gallina. 'Signorina la deve smettere di rispondermi!' alzò quella voce stridula che ì mi trapasso i timpani. 'Scusi se lei mi fa delle domande io dovrò pur rispondere eh..' iniziai a giocherellare con una ciocca dei miei capelli e un ghigno apparve sulla mia bocca. 'E' senza speranze Williams' fece un sospiro e poi continuò con la lezione; e come sempre io avevo ragione.

La lezione di storia non era mai stata così noiosa, così poco sensata, ma vabbè... iniziai a farmi delle domande su me stessa, sul perchè non mi ero mai innamorata di una persona.

Infatti, come si può amare una persona? Due esseri umani che si amano più di qualsiasi altra cosa, è insensato, poi se la storia fisce l'amore a cosa ti porta? A fare cazzate perchè lui/lei non ti ama come ama un'altra, a farti notare come se fossi una troia, a scrivere cose sdolcinate che poi nessuno leggerà mai, l'amore è una trappola. Ecco perchè non mi sono mai innamorata, ho paura, paura che qualcuno mi usi come aveva fatto mio padre, ho paura che mi innamori della persona sbagliata, ho paura degli uomini. Due non è un bel numero, è un numero chiuso, senza una via d'uscita, due è un numero imperfetto ma che ha quel suo lato di perfezione, due è un numero dove ci si ama, due persone, due cuori, due anime unite in un solo unico amore. Ma allora perchè io non avevo ancora trovato il mio ''lui''? Perchè nessun principe azzurro? Perchè non c'era quel ragazzo che solo a vederlo da lontano il mio cuore accellerava? Perchè io non avevo ancora provato quell'emozione che tutti avranno provato 1,2 o 3 volte? Perchè proprio io? Perchè io dovevo essere così sfortunata? Dio solo lo sa e questo è una cosa straziante.

Senti la campanella suonare 'Perfetto ricreazione!' urlai, mezza classe si girò vrso di me con faccia stranita e sentì Melany dire 'E' passata solo un'ora, non c'è ricreazione..' mi risedetti lentamente e poi mi nascosi il volto fra le braccia per non far vedere che ridevo. Passai tutta l'ora a dar fastidio a Melany, disegnare, toccarmi i capelli e fantasticare sulle cose più assurde. Quando finalmente la campanella suonò mi fiondai in giardino e aspettai sotto la quercia della scuola Emily. Passarono pochi minuti fino a che non scorsi una ragazza con i capelli biondi dirigersi verso la quercia con faccia incazzata. 'Ehi che è successo?' chiesi con aria preoccupata, le sue iridi verdi chiaro erano diventate di uno scuro tenebroso. 'Semplicemente odio quei prof! Ma non va bene nulla e dico nulla di quello che faccio, biologia è una materia che non serve a nulla, perchè ce la devo far studiare?!' il suo tono di voce era alterato e molto aggressivo. 'Dai Emi tranquilla, rilassati, facciamo merenda così ti tranquillizzi..' ci sedemmo sotto quella maestosa quercia, oramai diventate solo nostra. Tirai fuori la mia mela e iniziai ad addentarla. 'Mmh...quello lì con i quattro fighi, chi è?' mi fece segno di girarmi verso i quattro ragazzi più fighi, popolari e asdfghjkl della scuola; allora c'erano Niall, Liam, Zayn, Louis e... chi era quello riccio?! 'Ok, mi sono persa qualcosa.' dissi con tono proccupato. Emi si cacciò a ridere attirando la loro attenzione, 'Emii, non ridere come una foca ritardata che ti stanno guardando..' le bisbigliai. Si arrestò subito, si ricompose e riniziò a masticare il suo panino.

Anche io rinizai a mangiare la mia mela, ma fissai quel ragazzo riccio, occhi verdi, fisico molto palestrato, tatuaggi sul braccio e chissà dove, era veramente carino. Appena in tempo notai che Louis stava facendo segno al riccio che lo stavo fisando da ben 5 minuti eun ghigno comparve sui loro volti. Diventai tutta rossa e bisbigliai a Emi 'Emi..si sono accorti che fissavo il riccio e adesso per favore andiamocene..' lasciammo i rifiuti lì sull'erba, ci facemmo strada da quell'ammasso di studenti fino a che non entrammo a scuola. I corridoi erano deserti, nessun minimo rumore, facevano paura. 'Emily stai vicino a me..' la cercai con le mani ma, non c'era, Emily non c'era; urlai il suo nome dappertutto, ma, non c'era, era sparita. Avevo paura, non so perchè ma potevo tranquillamente andare fuori e parlare con gli altri, ma no, no il mio istinto diceva che dovevo restare dentro la scuola. Sudavo freddo, iniziai a tremare, ma perchè? Perchè mi sentivo che qualcosa di brutto mi sarebbe successo a breve. Riniziai a vagare per la scuola in cerca di Emily.

 

 

EMILY'S POV

 

Appena entrata a scuola delle mani mi afferrarono e mi ritrovai in uno stanzino illuminato solo da una lampadina che dava quel poco di luce per vedere chi mi aveva preso. 'Ma scusa, lasciami!' mi dimenai, ma le braccia era troppo forti per me. 'Shh, zitta piccola.' la voce bassa di questo ragazzo era tranquillizante. 'Ehm..s-senti..' alzai la testa e vidi Zayn 'Zayn?!' dissi quasi urlando, mi mise una mano per farmi chiudere la bocca 'Eh eh..Cosa ti ho detto?!' la sua faccia sembrava più rilassata di quando era in giardino. 'Senti..Zayn.. io devo andare da Hanna, sai che non le piace stare da sola, quindi..' mi liberai dalla sua presa e cercai di aprire la porta ma non si apriva, riprovai e stesso risultato di prima. Mi girai verso Zayn con faccia spazientita; 'Tu non esci da qua fino a tempo debito tesoro.' un ghigno comparva sulla sua faccia da schiaffi. 'Cosa?! Mi pigli per il culo?! Hanna ha bisogno di me, quindi fammi uscire...' iniziai ad alzare la voce. 'O se no?' mi stava fidando?! Bene, Malik fai male a mettermi contro di me; gli tirai uno schiaffo fortissimo sulla guancia, dove l'impronta rimarrà per qualche settimina più o meno. 'Senti, puoi farmi tutto ma tirarmi deggli schiaffi no!' mi afferrò i polsi e mi fece sbattere contro il muro dello stanzino. La distanza tra noi due era piccolissima. 'Si si Malik, hai ragione.' mi morsi il labbro inferiore, come risposta lui si leccò le labbra 'Non farmi impazzire..' sussurrò al mio orecchio. 'Cosa?' chiesi perplessa. 'Lo sai...' si stava avvicinando pericolosamente a me. 'No, Malik non posso..' mi liberai dalla sua presa possente e mi posizionai dall'altra parte delle stanzino di fronte a lui. 'Perchè?' si vedeva che era alquanto stranito e dispiaciuto.'Perchè non mi piaci..' sussurrai. 'Allora farò di tutto per farti piacere.' disse con tono fermo. Mi lasciai scivolare contro il muro e Malik si sedette vicino a me, senza dirci nulla eravamo lì in quello stanzino aspettando il momento che ci aprissero.

 

 

 

HANNA'S POV

 

Avevo paura. Si, paura che qualcosa di brutto mi succeddesse, che sarebbe arrivato qualcuno come mio padre e mi avesse stuprata, PAURA.

'Ehi piccola.' voce bassa, roca, da adulto, la paura di nuovo si impossessa del mio corpo; mi girai lentamente rotrovai il ragazzo riccio di fronte a me 'Ho visto che mi fissavi prima, perchè?' un ghigno comparse sulla sua faccia e si avvicino pericolosamente a me. 'N-no...n-nulla..' perfetto, balbettavo pure, addio mondo. Rise, rise di gusto, ma cosa aveva da ridere adesso. 'Perfetto piccola, dammi il tuo cellulare..' sorrise.'No.' dissi in tono fermo. 'Bene, allora..' mi abbracciò e mi prese il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans e mi palpò il sedere, strano era un gesto che nessuno aveva mai fatto a me. 'Hai un bel culo..Hanna.' sorrise, mentre faceva non so cosa con il mio telefono, vidi che tirava fuori pure il suo e gli arrivò un messaggio 'Perfetto piccola, ci sentiamo,' mi diede un bacio umido sulla guancia e se ne andò. Stavo tremando, ok Hanna tranquilla non ti ha fatto nulla è solo un po' così.. fatto a modo suo diciamo... Feci un respiro profondo e poi rientrai in classe, avevo molta paura... TROPPA.