Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: jas_    23/05/2013    16 recensioni
Aprii gli occhi di scatto e spostai il cuscino, mettendoci un attimo a far riabituare i miei occhi assopiti alla forte luce che entrava dalla finestra vicina a me. Mi guardai intorno e sussultai: quella non era la camera di Molly, né tantomeno la mia.
Un altro movimento mi fece voltare di scatto alla mia sinistra, un ragazzo seminudo dormiva sereno nel mio stesso letto. Prima di rendermene veramente conto urlai, guardando poi il mio di corpo: indossavo solo la biancheria intima. Cominciai improvvisamente a sentire caldo, mi passai una mano tra i capelli in preda al panico e cercai di ricordare gli avvenimenti della serata precedente.
Ricordavo la festa, i diversi cocktail che Molly mi aveva portato, quelli che invece mi ero arrangiata io a prendere, la pista affollata, quasi soffocante, io che non trovavo più Molly e cercavo di uscire da quella trappola umana e... Due mani che mi cingevano i fianchi, poi il vuoto.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Right side, wrong bed'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A







 

Capitolo 14

 
 

Lanciai uno sguardo preoccupato alla mia sinistra, Louis si guardava intorno con un'espressione rilassata e tranquilla dipinta sul viso, a differenza della mia.
Deglutii a fatica e cercai di mantenere lo sguardo diritto davanti a me, ignorando Londra che si faceva sempre più piccola sotto i miei piedi. Molly mi sarebbe stata debitrice a vita, per quello che stavo facendo per lei. Quando stavamo per salire tutti e quattro, chi allegramente e chi meno, sulla ruota, Zayn si era tirato improvvisamente indietro dato che soffriva di vertigini. Inutile dire che anche Molly casualmente aveva preso paura per le altitudini, quando fino a dieci minuti prima mi stava trascinando a forza sulla ruota panoramica, ed aveva deciso di rimanersene a terra con Zayn costringendo la sottoscritta a salire su quella cabina cigolante con Louis.
«Tutto bene?» mi domandò lui ad un tratto, guardandomi preoccupato.
Mi sforzai di annuire, rimanendo immobile col resto del corpo, vidi il ragazzo alla mia sinistra sorridere lievemente, «tremi come una foglia, soffri di vertigini?»
Scossi la testa, «è solo che...» ci pensai su un attimo, quando la ruota si arrestò. «Oh cazzo» borbottai, tenendomi con le mani al sedile.
Louis sorrise, che c'era di divertente in quella situazione? Gli avrei fatto sparire quell'espressione all'istante se non fossi stata occupata a pregare di non morire.
«Stai tranquilla, non si è rotto nulla, la ruota si ferma sempre in cima per fare ammirare il panorama» spiegò poi, cercando di farmi calmare.
«Oh» mormorai semplicemente, portandomi le mani in grembo.
«Se ti faceva così paura potevi anche rimanere a terra con Molly e Zayn, non eri obbligata a salire con me» continuò.
Sorrisi lievemente, «non avrei mai fatto da terzo incomodo, Molly mi avrebbe uccisa.»
Louis rise, «sì beh, in effetti se lo mangia con gli occhi Zayn» osservò.
«Solo? Fosse per lei gli sarebbe saltata addosso all'istante!» esclamai.
Lui scoppiò a ridere, buttando la testa all'indietro. Era una risata strana la sua, così cristallina e spontanea, c'era un qualcosa in Louis che mi faceva venire in mente i bambini, non che fosse un ragazzo infantile, era qualcosa di inspiegabile. Come se una parte di lui fosse rimasta bambina, così limpida e semplice, ed era strano che pensassi tutte quelle cose di lui quando lo conoscevo da nemmeno venti minuti. Era impensabile che lui fosse la stessa persona che aveva organizzato la festa alla quale mi ero ubriacata, dove avevo conosciuto Harry.
Sentii una morsa allo stomaco al solo pensiero di lui, istintivamente presi il telefono dalla borsa per controllare se aveva continuato a chiamarmi oppure no, fortunatamente aveva smesso.
«Tutto okay?» mi domandò Louis ad un certo punto, facendomi sussultare.
Annuii e sforzai un sorriso, notando con piacere che ci stavamo abbassando di quota.
I miei pensieri poi tornarono immediatamente ad Harry e al nostro primo "appuntamento" che sarebbe più stato corretto definire "ricatto da parte sua". Mi aveva detto che avrebbe chiesto a Louis se sapeva qualcosa riguardo quella sera e che poi mi avrebbe fatto sapere. Una domanda però mi sorse spontanea: aveva parlato davvero con lui oppure anche quello faceva parte della sua messa in scena? Sospirai appoggiando la schiena al sedile e mi resi conto che tutto quello che avevamo passato insieme era stato uno stupido giochetto architettato da lui. Ovviamente Harry non aveva chiesto niente a Louis, non ce n'era bisogno visto che in realtà si ricordava tutto. Strinsi i pugni cercando di scaricare la tensione che si era venuta a creare, se in quel momento mi fossi ritrovata davanti agli occhi quell'ammasso di riccioli non so cosa avrei potuto farci.
«Ma sei sicura di stare bene?» ribadì Louis, sempre più preoccupato.
Annuii con veemenza anche se in realtà non lo biasimavo per avermelo domandato tre volte dato che ero rimasta in silenzio e soprappensiero per gran parte del giro sulla ruota.
«Sì scusa è che...» mi arrestai, cosa potevo dirgli? Scusa ma stavo pensando a come fargliela pagare al tuo migliore amico?
«Non c'è problema» mi sorrise lui, rassicurante, lasciandomi ancora una volta abbagliata dalla sua espressione.
«Va bene» mormorai, abbassando lo sguardo.
In quel momento la ruota si arrestò e notai con piacere che avevamo raggiunto terra, quando uscimmo però, di Molly e Zayn non c'era nemmeno l'ombra.
«Dove credi che siano andati?» domandai, mettendomi la borsa sulla spalla.
Louis si strinse nelle spalle, «sulle montagne russe no di certo» osservò.
Risi al pensiero di Zayn terrorizzato dalle altezze. Non che io fossi da meno, ma non ero proprio un caso così disperato come lui. Andavo sulle attrazioni, solo che poi tenevo gli occhi chiusi da quando salivo fino a quando non era l'ora di scendere.
«Che senso ha andare al luna park se non fai nessuna giostra?» domandai divertita.
«In realtà sono io che l'ho obbligato ad accompagnarmi» spiegò Louis, «dato che il mio amico Harry mi ha dato buca all'ultimo.»
Rabbrividii nel sentire quel nome e mi resi conto che avevo rischiato di trovarmi lui al posto di Zayn, quel giorno al luna park. Cercai di non pensarci, Harry doveva uscire dalla mia vita così come era entrato e cioè velocemente. Non era possibile che mi rovinassi l'estate per un immaturo e viziato che si divertiva a prendere in giro le persone.
«Oh, eccoli lì!» esclamò Louis a un certo punto, indicando una bancarella poco lontana da noi alla quale Zayn e Molly stavano giocando.
Ci avvicinammo in silenzio, e parlammo solo dopo che Zayn ebbe sparato alle lattine posizionate a piramide facendole cadere tutte.
Molly esultò battendo le mani e il tizio che gestiva l'attrazione si complimentò con Zayn.
«Vuole regalare un peluche alla sua ragazza?» domandò poi, mostrando i premi.
Molly avvampò all'istante e la sentii bofonchiare qualcosa che doveva essere un "non è il mio ragazzo" che però fu coperto dalla voce di Zayn, per niente disturbato da quell'insinuazione, che sceglieva l'orso più grande che ci fosse in esposizione.
«Grazie» mormorò timidamente Molly mentre prendeva in mano il regalo, con le guance ancora lievemente arrossate.
Sorrisi, intenerita nel vedere la mia amica in imbarazzo, cosa che non accadeva praticamente mai. Era incredibile come Molly ci sapesse fare in tutte le situazioni, era la prima volta che la vedevo così a disagio in realtà.
«Non c'è di che» rispose Zayn, sorridendole dolcemente.
Mi sciolsi io al posto di Molly, nell'assistere alla scena.
«Giovanotto vuoi provare?» intervenne il tizio della bancarella, rivolgendosi a Louis.
Zayn rise, «non credo sia in grado» osservò divertito.
Louis inarcò un sopracciglio, «ma sai con chi stai parlando? Il cecchino per eccellenza di Assassin's Creed.»
«Ai tempi di Ezio Auditore non esistevano ancora i cecchini» ribatté l'amico, «ti stai confondendo con Call of Duty.»
Louis ci pensò su un attimo e poi alzò le spalle, «mi dia una pistola» disse poi deciso, porgendo tre sterline al tizio della bancarella.
Si posizionò di fronte alla piramide di lattine e si portò la pistola davanti al viso per prendere la mira. Rimase così per alcuni secondi, in cui tutti rimanemmo nel più assoluto silenzio, aspettando che sparasse.
«Entro domani, Tomlinson» lo prese in giro Zayn.
«Shh!» lo rimbeccò lui, senza togliere lo sguardo dal mirino. Dopo un attimo sparò, e il finto proiettile andò a colpire la parete dietro alle lattine senza colpirne nessuna di esse.
«Vaffanculo Malik mi hai deconcentrato!» esclamò poi furioso.
Zayn scoppiò a ridere, «non prendertela con me se sei una sega!»
«Giovanotto hai altri due tiri» lo avvertì il proprietario della bancarella.
Louis sbuffò e riprese in mano la pistola, «dai che ce la fai» cercai di esortarlo.
Lui si concentrò di nuovo, sparando un altro colpo che colpì alcune lattine senza tuttavia far crollare completamente la piramide.
«Non male» osservò Zayn, mettendosi a braccia conserte.
«Taci» lo zittì Louis.
Risi alla scena, non la smettevano di prendersi in giro quei due.
Louis sparò anche il terzo colpo, senza tuttavia riuscire a far crollare la piramide.
Zayn sorrise vittorioso, continuando a lanciare occhiate all'orso che Molly teneva in mano, «mi dispiace Vì ma tornerai a casa a mani vuote stasera» osservò poi, cercando di stuzzicare Louis che tuttavia non cedeva alle frecciatine dell'amico.
«Me ne farò una ragione» buttai lì, cercando di non schierarmi da nessuna parte.
Louis si voltò nella mia direzione e mi sorrise grato, socchiudendo i suoi occhi azzurri, e poi si abbassò leggermente per raggiungere con la sua bocca il mio orecchio.
«Se vuoi posso farti un altro regalo» sussurrò.
Strabuzzai gli occhi sorpresa dalle sue parole e lo allontanai da me con una spinta, «Louis fai schifo!» lo ripresi.
Lui mi guardò confuso per alcuni istanti, poi sembrò capire e la sua espressione si rilassò, aprendosi in un sorriso.
«Ma io non intendevo quello! Oh, perché voi ragazze dovete sempre essere così pervertite?»
«Noi pervertite?» intervenne Molly, «ma vi siete visti voi ragazzi?»
«Tu non dovresti proprio parlare» osservò Zayn divertito, squadrando la bionda dalla testa ai piedi.
Louis ignorò il loro battibecco tornando a concentrarsi su di me, «comunque il mio regalo era chiederti se volevi venire a vedere la mia partita di calcio domani» mi sussurrò, ancora divertito.
«Oh» fu l'unica cosa che riuscii a dire, troppo scioccata dalla figura che avevo appena fatto.



-




HEEELLOOO!
Eccomi qua con un nuovo capitolo, senza un ritardo di un mese... ahahahaha
In molte mi avete chiesto dello spin-off Zolly (?), lo aggiorno adesso perché se l'avessi fatto prima di avrei spoilerato un po' di cose! ahahaha
Vi ringrazio di cuore per le recensioni e per aver messo la storia tra i preferiti/ricordate/seguite!
Alla prossima!
Jas




facebook
-twitter - ask.fm - tumblr - livejournal

   
 
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: jas_