Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Cardy    23/05/2013    2 recensioni
Piccola raccolta ScoziaXNordIrlanda Dedicata alla mia David-Ast, derivata da un momento di pazzia e dall'ispirazione che mi dà la role che ho con lei in cui compaiono questi due dolcissimi bambini, anche se in versione ragazzi normali!
Genere: Dark, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Role's Fic'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Wait for me?
 
Era seduto lì da tanto, troppo tempo, o forse era poco, non ne aveva la più pallida idea. In quel posto il tempo era relativo, aveva visto passare parecchia gente, forse persino troppo, alcuni di loro li aveva salutati con un sorriso stampato sulle labbra, altri invece semplicemente con un movimento della testa. Non ricordava i loro nomi, avevano semplicemente un viso conosciuto, un viso anche simile al suo, come quel biondo dalle sopracciglia impossibili o quel biondino dagli occhi verdi, altri invece avevano qualcosa che gli sembrava di ricordare. Alcuni di loro si erano fermati a scambiare due chiacchiere, altri erano semplicemente passati, tutti di gran fretta. Un bestione dai capelli così candidi da sembrare di neve si era fermato, chiedendogli che cosa stesse aspettando. Non aveva saputo rispondere, l'unica cosa che aveva ben chiara era che ancora non poteva alzarsi da quel masso per varcare quella porta.
Era necessario che rimanesse lì.
-"Che cosa stai aspettando, tovarich?"-
-"Non lo so, so solo che devo aspettare."-
Gli aveva sorriso, un sorriso dolce ed aperto, allegro, doveva essere stato una persona allegra, se lo sentiva dentro. In un certo senso era quello il peggio, non ricordarsi di chi era in realtà, del perché non stesse ancora seguendo tutti gli altri nella pace. Non si ricordava nemmeno il suo nome, non sapeva chi fosse e quello lo distruggeva appena un pò ogni giorno, ma doveva essere anche stato una persona orgogliosa e fiera, visto che non stava mollando la presa.
Il tempo passava, o forse era solamente il vago ricordo del tempo che doveva per forza scorrere, ma non cambiava assolutamente nulla. C'era solamente erba e vento, alle volte pioggia, alle volte sole, ogni tanto la notte, quando doveva esserci. Eppure rimaneva lì, fermo su quella pietra, le sigarette ai suoi piedi si accumulavano. Sospirò, passandosi una mano fra i capelli rossi e ribelli, li aveva visti perché ne aveva strappato uno, aveva bisogno di riconoscere qualcosa di sè stesse, quel colore gli piaceva, anche se ricordava il colore del sangue che una volta scorreva nelle vene. Era stupido aspettare... Spense l'ultima sigaretta, schiacciandola sotto la suola degli stivali neri, alzandosi e stiracchiandosi. Qualunque cosa stesse aspettando doveva essersi scordata di lui come del resto gli era successo a propria volta.
-"David?"-
Fu una scossa, quella voce, quel nome, un fiume in piena nella sua testa, quasi doloroso, quasi capace di sommergerlo del tutto.
Allora fu tutto chiaro.
Si ghiacciò un secondo, scorgendo quella figura esile, quel corpo sottile che tanto bene si trovava fra le sue braccia, un nuovo sorriso si dipinse sulle sue labbra. Ora sapeva chi era, ora tutto quello che aveva dimenticato tornava alla sua mente. Lui era Alba, fiero condottiero della libertà, selvaggio ed orgoglioso, intoccabile, ma prigioniero... e come tale aveva aspettato fedelmente l'unico carcerieri che avrebbe mai sopportato.
-"Ciao cucciolo."-
lo vide tentennare un attimo, gli occhi verdi come foglie tremanti e lucidi, l'aspetto stanco... era un bastardo, lo sapeva! Aveva fatto qualcosa di imperdonabile, aveva fatto soffrire il suo Colin. Lo stesso Colin che, nonostante in vita non lo avesse mai fatto, gli si era appena gettato fra le braccia, singhiozzando. Lo strinse a sè, tenendoselo al petto, sussurrandogli parole dolci e giurandogli che non lo avrebbe più lasciato. 
Aveva appena capito una cosa. Non ricordarsi di chi fosse era stato tremendo, era stato come se non fosse mai esistito, ma se avesse abbandonato quella speranza che gli urlava di non muoversi da quel masso avrebbe perso qualcosa di molto più importante, qualcosa che era sempre stata la sua stessa vita, in più avrebbe ferito l'unica persona che aveva il potere di togliergli e ridargli tutto.
-"Ho avuto tanta paura di non vederti più, che ti fossi dimenticato di me."-
Sorrise alle sue parole, alzandogli delicatamente il viso, osservandolo negli occhi.
-"Non potrei mai scordarmi del mio cespuglio preferito."-
Quando un tenue sorriso, uno di quelli che era sempre stato capace di scaldargli il cuore, comparve su quel viso, ricordò perché mentre era in vita non aveva mai visto nulla di più bello.
-"Scemo..."-
Le loro labbra si incontrarono unendosi per l'ennesima volta. Decisamente era tutto quello per cui aveva vissuto.
 
Note: E siamo alla fineu,u Agrodolce questa volta, in sintonia con quella di prima, pensavate davvero che David non avrebbe aspettato il suo Colin? E se ve lo state chiedendo, si, questa è la fine di Fucking Perfect e si, ho intenzione di scrivere qualcos'altro su Nord Irlanda e Scozia, perché effettivamente sono fottutamente perfetti insieme. Ringrazio tutti quelli che hanno letto fino a qua, soprattutto Adam_96^o^ grazie tresor, per tutto^o^
E.... Ast, cucciola, grazie per tutto, spero che questa fine ti piaccia, sono i nostri piccoli*o* ti voglio bene, tresor, un bene dell'anima, grazie per sopportarmi.
Ed ora ho finito con  le sdolcinatezze, alla prossima^o^
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Cardy