Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ranessa    09/09/2004    1 recensioni
Una lettera da Azkaban. Un padre che vuole vedere suo figlio per l'ultima volta. Ma cosa avranno da dirsi? Si guarderanno negli occhi e si capiranno? La ferita si rimarginerà mai?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

[ Lucius - Still standing ]


Mani rosse della tua colpa
un megafono che urla il mio nome
piagnucola qualcuno che avresti dovuto amare
anime che piangono dall'alto
E ho visto
quello che mi stai facendo
distruggendo i fili dei burattini
delle nostre anime
Il batterio, il microbo mi rende folle
una lama che si insinua nel tuo cervello
suona come una forchetta su un piatto
lavagne graffiate con odio...

“Micro cuts”, Muse.


Ti vedo entrare nella stanza.
Regale e sprezzante come sempre.
O come non saresti stato se non mi avessi mai incontrato.
Ti vedo avanzare a testa alta e cercarmi con lo sguardo.
Quando mi trovi so cosa vedi, lì, ancora così vicino alla soglia... sembri quasi pronto a fuggire...
Non vedi tuo padre.
Forse neanche un uomo.
Vedi solo come sono diventato.
Posso immaginarlo.
I miei capelli biondi sono neri della sporcizia di questa mia nuova casa. E suppongo che le mie palpebre siano strette, sento le lacrime scivolare giù, sulle guance incavate. No. Non sto piangendo, figlio mio, tranquillo... un Malfoy non piange mai... E' solo che, sai, i miei occhi non sono più abituati alla luce... E le mie mani sono nervose. Non riesco a fermarle... non riesco mai a fermarle... Giocano con l'orlo dei miei stracci... Ah, già, gli hai visti gli stracci... figlio mio? E i lividi? Non so i loro nomi... ma ricordo le facce. Quello lì, quello sulla gamba sinistra sì... Due giorni fa. Era giovane, con i capelli neri, alto e le gambe... le sue... erano così possenti... E quell'altro, quello lì lo vedi? Oh, hai ragione, gli stracci lo coprono, ma il sangue c'è ancora, quello si vede e lui era biondo, basso e tarchiato con mani così grandi figlio mio... Questa mattina... E ce ne sono così tanti altri figliolo, ma non si vedono perchè gli stracci sono pochi e laceri ma uno scopo ce l'hanno... sì, un unico vero scopo ce l'hanno... Non è ripararci dal freddo... Forse l'avevi capito anche tu, vero? Quanto ci hai messo, trenta secondi? Allora io sono stato più fortunato di te... Sai io ci ho messo tre giorni... tre giorni... Ma sono ancora in piedi.
Anche tu sei ancora in piedi.
Sei ancora lì sulla soglia e mi guardi.
Perchè mi guardi?!
Mi hai chiesto il permesso di farlo?
Ed io te l'ho concesso?
Stai lì, nei tuoi abiti profumati, con le mani pulite, gli occhi in ordine e i capelli sprezzanti, il sangue nel cervello e la cena in bocca, i piedi in carne e le guance ben salde per terra. Stai lì così e mi guardi. Come osi tu guardare me?! E perchè non vieni avanti? Ti faccio così schifo? Eh? Dillo. Dillo che ti disgusto! Prendimi in giro, so che vorresti farlo... Perchè non esci di qua e vai per i campi a raccogliere fiori e per le strade a cantarlo come sono diventato??
Ti piacerebbe farlo vero?
Sai che non puoi... ma sai anche il perchè? Perchè rimani sulla soglia come se io fossi uno di quei pezzenti appestati che tanto disprezziamo? Oh, figlio mio, lo so che non lo sai, non ancora, ma ci sono qui io... Ed io sono tuo padre... Posso spiegartelo, vuoi?... E' perchè hai paura, Draco! Sì mi guardi e sei terrorizzato perchè sai che questa è la sorte che toccherà anche a te, non è vero? Perchè io ora sono qui ma ti tengo ancora fra le mie dita Draco e tu diventerai un Mangiamorte, come me... Lo sai che non potrai tirarti indietro... Guardi me e vedi te in un futuro che forse non è poi così lontano come credevi, vero figlio mio? Ma perchè preoccuparsi? Infondo quando quel giorno arriverà noi saremo di nuovo insieme no? Non ne sei felice Draco? Io sì... immensamente... E allora non ci lasceremo mai più e giocheremo insieme a contare gli scarafaggi nella nostra cella e uccideremo i topi a morsi e li mangeremo crudi col brodo troppo acquoso e ogni giorno saremo sempre un po' più pazzi e un po' più felici e accarezzeremo i lividi come fossero i nostri figli ascoltando il mare che sibila contro le rocce e canteremo insieme a tutti i nostri compagni sì canteremo la ninna nanna per chi non riesce ad addormentarsi e sarà una melodia tanto bella e dolce che nessuno riuscirà mai a dimenticarla, come qualcosa che ti rende folle, come una lama che si insinua nel tuo cervello, una ninna nanna che suona come una forchetta su un piatto e lavagne graffiate con odio... Sì e non ci lasceremo mai più neanche dopo la morte perchè noi non moriremo mai, lo sai questo vero Draco? No noi non moriremo, andremo insieme all'Inferno e danzeremo in cerchio con le mani rosse delle nostre colpe per l'eternità e canteremo ancora sì per le anime che piangono dall'alto e ogni momento la nostra danza sarà sempre più selvaggia e frenetica e le mani sempre più rosse finchè non cominceranno a sanguinare e allora berremo il nostro sangue Draco e laveremo via i peccati dal nostro corpo col nostro sangue, io, te e i nostri compagni perchè lo sai Draco?
Io so cosa sta facendo.
L'ho visto.
Sì Lui sta distruggendo i fili dei suoi burattini, delle nostre anime... Distrugge i fili e non sarà qui a salvarci. Nessuno sarà qui per noi Draco. Non ci sarà mai qualcuno per noi. Né il nostro Signore, né tua madre, né il Dio in cui non crediamo. Un giorno forse ci saranno i Dissennatori e allora scopriremo com'è la lingua degli emissari del Diavolo. Sì Draco, il Diavolo in persona li manderà qui per noi, solo per noi. Lui ci farà questo grandissimo regalo e allora i nostri occhi saranno sbarrati e il nostro Inferno lo fisseremo da qui, dalle nostre celle, quelle che non lasceremo mai più Draco... Non sarebbe un onore immenso figlio mio? Già perchè allora non saremmo più noi a danzare e a cantare e a dissanguarci facendo finta di esserci pentiti, no. Allora saranno gli altri a fare tutto questo per noi e noi assisteremo solo allo spettacolo Draco, noi saremo i privilegiati, le anime che piangono dall'alto... Ma ora i Dissennatori sono suoi alleati e Lui non ci sarà qui per noi e allora forse neanche loro ci saranno e non ci faranno questo dono, non ci consegneranno all'oblio togliendoci per sempre la coscienza di noi e dei nostri peccati e delle nostre sofferenze perchè lo sai Draco? È questo che fanno i Dissennatori. Loro non ci puniscono figlio mio, no... Loro ci rendono immortali Draco ed invincibili, non è il castigo divino che portano con sé ma il premio che meritiamo...
Ci credi Draco?
A tutto ciò che ti ho detto ci credi?
Io penso di sì.
Siamo tra i pochi fortunati al mondo che conoscono il loro destino.
Non ne sei felice?
Io sì... immensamente...
E mi piace stare qui a guardarti mentre tu stai lì a guardare me.
Già...
Perchè tu hai gli occhi in ordine e i capelli sprezzanti, i piedi in carne e le guance ben salde per terra, ma sono io quello che è in vantaggio... ancora una volta... sono io quello che sta meglio, il più vicino al suo destino di gloria, colui che verrà celebrato negli Inferi come il più grande peccatore, colui che non morirà mai. Noi siamo gli immortali, quelli che danzeranno in cerchio per l'eternità e mentre tu stai lì e mi guardi e mi invidi io sono già qui e mentre aspetto che il mio futuro diventi il mio presente danzo già nella mia mente e per mano non stringo ancora te figlio mio, ma un giorno lo farò... Ti porterò giù con me... Perchè prima ero io quello che invidiava sai? Ti invidiavo Draco. Io invidiavo mio figlio. Perchè tu non sei mai stato come me. Non hai mai creduto nell'Oscuro e in tutto quello che io ho sempre cercato di insegnarti. No. Tu eri più forte. Pensavi con la tua testa in un modo in cui io non sono mai riuscito a fare. Ti prendevi gioco di tuo padre, di me, come io avrei sempre voluto fare con il mio, come io non sono mai riuscito a fare. Annuivi e mi guardavi negli occhi Draco, dicevi sì hai ragione con la voce e non mi avrai mai con la mente. Non sai quanto avrei voluto essere come te, figlio mio, come l'erba che si piega e sopporta e sopravvive in quel campo in cui poi si sotterrano i morti. Io ero il morto Draco e tu l'erba che deturpava la mia tomba, tutto ciò che mi rimaneva. Non potevo fare altro che invidiarti e poi ho capito. Potevi ribellarti a me, ma Lui... Lui non ti avrebbe mai lasciato andare... Non saresti mai stato mio, ma saresti stato suo è difficile a credersi ma la cosa mi bastava e sai perchè? Perchè anche lui è come l'erba Draco e sopravviverà, ma noi no. Una mano uscirà fuori dalla mia tomba strapperà l'erba e afferrerà la tua ed io ti dirò ti trascinerò giù con me e tu risponderai sono stato giù e ho strisciato non tornerò mai più in basso... sarà troppo tardi...
Ma al momento siamo ancora qui, figlio mio.
Siamo ancora in piedi e intanto dimmi Draco, mentre ancora stai lì e mi fissi, dimmi.
Infondo ci siamo guardati negli occhi e ci siamo capiti.
Dimmelo mentre mi invidi, perchè io non sono un cattivo padre, no.
Io mi preoccupo per te.
Dico sul serio.
Ho una domanda nella testa.
Riguarda il tuo bene.
La tua serenità.
Infondo non sei ancora ad Azkaban.
Ecco la domanda: voglio sapere se hai ricevuto il mio regalo figlio mio.
Non sei ancora ad Azkaban, sei a casa...
... tu ce l'hai qualcuno che ti canti la ninna nanna, figlio mio?

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ranessa