...Drenched in blood, the adored and beloved
will give in to...
Love in cold blood.
Love In Cold Blood - HIM
La
routine mi stanca.
Ogni
giorno la solita storia: alle sette e trenta ho la mia macchina e i
miei
fratelli che mi aspettano per andare a scuola, arrivati lì
ci sono innumerevoli
lezioni da seguire che conosco a memoria ormai, le ho ascoltate fin
troppe
volte…
Poi
arriva l’ora di pranzo. E’ davvero difficile
fingere, ma quando sei così
diverso e così lontano dal mondo agli occhi degli umani ecco
che la difficoltà
svanisce.
Inizialmente
trovavo duro non essere me stesso, ma con i miei anni di esperienza, le
cose
sono divenute più semplici.
Posso cadere
sempre in qualche tranello che mi gioca il destino, qualche odore
sconosciuto,
sopraffino, ma tento sempre di controllarmi, tranne oggi.
La
giornata sembrava prendere una piega stranamente piatta come il resto
della
settimana, ma non appena odorai la sua scia, mi dissi che meglio di
così al
contrario non poteva andare.
Aveva
il viso a forma di cuore incorniciato da capelli non troppo lunghi
castani,
come i grandi occhi brillanti e timidi, e quella giornata
l’avrebbe resa in una
maniera eccelsa.
Non
riuscivo a contenermi, la sentivo sempre più vicina e sempre
più saporita che
si muoveva a pochi centimetri da me, se l’avessi attirata
fuori con il mio
fascino magnetico di certo non avrebbe resistito.
Naturalmente
ero molto combattuto, se la ragazza fosse scomparsa di sicuro la
città sarebbe
stata in tumulto. Come fare?
Decisi
di non esagerare.
La
volevo, la desideravo troppo, non riuscivo a stare composto
poiché avevo l’istinto
di saltarle addosso e di finirla lì, su due piedi.
Nel
tempo che restava prima della fine dell’ora decisi di pensare
a qualcosa per
far si che la ragazza restasse ancora in vita, ma che nello stesso
tempo io
soddisfacessi la mia sete… Pensai prima di non farla restare
viva.
Se si
fosse risvegliata, di sicuro avrebbe raccontato di me e dei miei
fratelli a
qualcuno, così ce ne saremmo dovuti andar via prima
dell’alba di domattina.
Ma con
il tempo, ho imparato che non bisogna uccidere gli innocenti, anche se
questi
hanno un sapore così delizioso?
Decisi
infine di fare in questo modo: l’avrei morsa, assaggiato un
po’ del suo sangue
e poi le avrei succhiato il veleno che le avevo iniettato. Nel migliore
dei
casi sarebbe stata trovata da qualcuno poche ore dopo, stanca con un
succhiotto
al collo, e si sarebbe dimenticata di tutto l’accaduto.
Io
avrei apprezzato il bouquet, e il bouquet sarebbe rimasto ancora tra i
vivi, e
sano soprattutto.
Scambio
leale, no?